L’arte e la cultura millenaria del Karnataka, la modernità accelerata della sua capitale, Bangalore, la vita commerciale di Mysore, le città patrimonio dell’UNESCO e la wilderness dell’estremo sud dello stato. Un viaggio nei luoghi dove l’impronta della civiltà dravidica è rappresentata da magnifici templi, leggende e antiche tradizioni che sopravvivono alla crescente globalizzazione di un territorio in forte sviluppo.
Bangalore, resteremo sorpresi dal forte contrasto di una città, un tempo conosciuta per la bellezza dei suoi giardini e oggi denominata Silycon valley dell’India, grazie al rapido sviluppo economico. Vedremo gli antichi templi indù farsi largo tra i grattacieli rosso mattone e i magnifici giardini in stile coloniale.
Mysore conserva ancora il fascino del vecchio mondo: magnifici palazzi, giardini pittoreschi, edifici imponenti, ampie vie alberate ed ombrose da cui fanno inaspettatamente capolino templi di architettura dravidica.
Spostandoci verso ovest, sarà la volta di una parentesi nel verde della riserva naturale del Nagarhole National Park, a Kabini, con una delle più nutrite colonie di elefanti che conta circa 6000 esemplari
Dopo una giornata intensa, comfort e relax nel resort in cui pernotteremo. Immerso nella foresta tropicale, il Vithiri resort ci offrirà lodge eleganti ed esclusivi. Con un supplemento e in base alla disponibilità, avremo l’eccezionale opportunità di alloggiare in una casa sull’albero costruita da tribù indigene.
Riprenderemo la nostra scoperta delle radici culturali e religiose di questo incantevole sud dell’India visitando i due templi nei pressi di Belur. Il tempio di Channakeshawa, secondo la leggenda, richiese ben 110 anni per essere costruito. Quello di Hoyasaleshawara è invece particolare per essere adornato da migliaia di affascinanti sculture rappresentanti una commistione di soggetti mitologici e storici con interessanti spaccati della vita delle corti dell’undicesimo secolo.
Di grandissimo interesse storico ed architettonico è la regione archeologica compresa tra Hampi e Hospet. L’area sacra, luogo dove si narra che Parvati attendesse Shiva, ed i suoi templi, fa parte del patrimonio dell’UNESCO. Interessante anche il piccolo villaggio di Badami, conosciuto per la lavorazione della pietra, in cui si trovano i templi di Shiva e Vishnu. La particolarità di questi santuari rupestri è che si trovano conservati in grotte scavate nella collina.
Un tour che percorre le strade parallele dell’arte archeologica e della natura, per entrare in contatto e comprendere un’antica zona dell’India, culla di civiltà e tradizioni che nemmeno le più cruente invasioni sono riuscite a cancellare.
Condividi su |