Winston Churchill la definì “la perla dell’Africa” per l’estrema bellezza dei suoi paesaggi naturali e la meravigliosa vita selvaggia che la popola, dove vivono anche Gorilla e Scimpanzé. L’Uganda è affascinante proprio per la sua unicità: infatti, pur trovandosi in Africa Orientale, assomiglia ai paesi dell’Africa Centrale. Inoltre, è verdissimo e molto popolato.
L’emozione di osservare da vicino una famiglia di gorilla di montagna è un’esperienza che rimane impressa per tutta la vita: spesso, si aggirano tra i visitatori, sfiorandoli e i piccoli giocano arrampicandosi sugli alberi, incuriositi si avvicinano sempre più; le femmine e i giovani maschi si aggirano nelle vicinanze alla continua ricerca di cibo, sempre sotto il controllo attento, ma allo stesso tempo discreto e rilassato, del Silverback, il maschio dominante: “un gigante" che può arrivare a pesare fino a 250 chili, per quasi due metri di altezza.
La maggior parte del territorio supera i 1000 metri di altitudine (raggiungendo i 5000 nelle catene montuose a sud-ovest del paese) e confina in larga parte con il Lago Vittoria, il più esteso del continente; diventa pianeggiante solo nelle zone intorno al Nilo e al Lago Alberto, condiviso con il vicino Congo. Il clima è quello tipico equatoriale, con piogge tra marzo e maggio e tra ottobre e dicembre.
La capitale Kampala è l’unica a superare il milione di abitanti. Nel resto del paese i centri non sono mai troppo estesi, anche se è molto popolato e sono presenti un gran numero di etnie, tra cui i Baganda e i Banyankore.
Come il vicino Ruanda, l’Uganda è un vero paradiso per chi cerca un viaggio nell’Africa più vera, lontana dai classici circuiti turistici che riversano ogni anno migliaia di persone nei parchi più frequentati di Kenia e Tanzania. Un’esperienza che coniuga la grande natura africana con un’immersione nelle tradizioni locali, grazie alla sua gente affabile e ospitale.
L’incontro con i Gorilla, con gli Scimpanzé e le spettacolari cascate del Nilo sono le maggiori attrazioni: famosi i bellissimi scenari naturali delle Murchison Falls dove il corso del fiume si getta in una stretta gola, formando impressionanti cascate, per poi proseguire lungo il calmo corso inferiore, tra habitat incontaminati, fino a raggiungere le acque del Lago Alberto, nel suo lungo viaggio verso il Mediterraneo. Una destinazione ideale per gli appassionati di Bird Watching che potranno osservare specie rarissime, tra cui lo schivo Shoebill (uccello dal becco a scarpa).
Ma l’Uganda ha ancora molto da offrire:
I due principali parchi nazionali del paese (Queen Elizabeth e Murchison) sono purtroppo stati in passato oggetto di continue incursioni dei bracconieri provenienti dal Congo, per questo la concentrazione di animali non è assolutamente comparabile con altre destinazioni africane. Fortunatamente, negli ultimi tempi gli sforzi compiuti dalle autorità locali nel contrastare questo orribile fenomeno stanno dando i primi frutti e le riserve che si stanno lentamente ripopolando, avvicinandosi nuovamente al fascino che avevano nei secoli scorsi.
Le destinazioni per effettuare interessanti uscite di safari sono nel Canale Kazinga, in barca - dove è impressionante la concentrazione di ippopotami, coccodrilli e bufali che si incontra - e sul Nilo (con i sopraccitati leoni sugli alberi del settore Ishasha).
Gli appassionati di trekking potranno dedicarsi alla scalata del Monte Rwenzori, scoperto ed esplorato per la prima volta dal Duca degli Abruzzi nel 1906: un’esperienza incredibile, immersi nella natura che sembra sospesa in una dimensione preistorica, circondati da piante dalle forme bizzarre in un ambiente selvaggio e unico al mondo.
L’incredibile e quasi impenetrabile Parco Nazionale di Bwindi, immerso tra le montagne occidentali del paese, lungo il confine con la vicina Repubblica Democratica del Congo, ospita circa il 50% degli esemplari rimasti di Gorilla di Montagna (l’ultimo censimento indica un numero intorno ai 400 esemplari, fortunatamente in forte crescita grazie agli sforzi congiunti delle autorità e delle comunità locali), con 11 gruppi abituati alla presenza dell’uomo.
L’Uganda risente di un clima principalmente tropicale sia per la sua posizione a cavallo tra l’Africa orientale e quella centrale, sia per la conformazione del territorio con numerosi rilievi e una grande estensione di foresta pluviale che crea particolari microclimi. Chi viaggia in Uganda deve perciò attendersi, a prescindere dalla stagione, qualche temporale specialmente nelle regioni centrali dei Laghi Craterici e quella meridionali di Bwindi.
Dalla nostra esperienza, l’Uganda è un paese visitabile durante tutto il corso dell’anno a patto che si metta in preventivo di qualche rovescio temporalesco.
Le stagioni climatiche sono quelle tipiche dell’Africa Orientale, con una stagione delle piogge che va da marzo a maggio e una stagione chiamata delle piccole piogge da ottobre alla prima parte di novembre. La maggior parte delle precipitazioni è comunque a caratteri di rovescio temporalesco, principalmente confinati alle ore pomeridiani e serali. Se la stagione secca (da giugno a settembre e da dicembre a febbraio) offre maggiore sicurezza di trovare un clima ottimale, questo ha i suoi risvolti negativi, soprattutto nei mesi di altissima stagione, vista la grande affluenza di viaggiatori e la capacità ricettiva comunque contenuta, è necessario prenotare con larghissimo anticipo per trovare disponibilità. Questo punto vale sia per i lodge e i campi, sia per i permessi per il Trekking ai Gorilla e Scimpanzé, che sono contingentati e vanno acquistati anche mesi in anticipo. Inoltre, i mesi di novembre e dicembre sono secondo la nostra esperienza molto interessanti, in quanto il meteo è comunque solitamente buono e i costi (compresi i costosi permessi per i gorilla) sono decisamente inferiori.
Se l’Uganda è visitabile in linea di massima tutto l’anno, questo chiaramente dipende molto dai luoghi che si intendono visitare e dalla tipologia di viaggio: gli appassionati di Bird Watching (l’Uganda è un vero paradiso) troveranno il periodo migliore al termine e durante la stagione delle piogge, questo per la presenza di molte specie migratorie; gli appassionati di fotografia troveranno nello stesso periodo un’opportunità eccezionale con incredibili contrasti cromatici e prospettive di luce uniche oltre che essere il periodo delle nascite per molte specie animali.
Differentemente, se si desidera fare un trekking nelle selvagge aree del Monte Rwenzori (o se si ha qualche problema di mobilità nel camminare), i mesi umidi sono da sconsigliare per lo stato dei sentieri spesso più impegnativi per il fango.
Gennaio e febbraio corrispondono alla stagione secca, uno dei periodi migliori per visitare l’Uganda. Le giornate sono calde e soleggiate ovunque sebbene possano sempre esservi degli acquazzoni pomeridiani, per lo più di breve durata, che hanno però il benefico effetto di rinfrescare l’aria. Del resto i mesi invernali sono anche quelli più caldi dell’anno, specie a nord, per via delle correnti secche provenienti da nord-est.
Per l’osservazione della fauna selvatica questo è un periodo particolarmente fortunato: la vegetazione meno folta e la limitata disponibilità di acqua, che costringe gli animali a radunarsi attorno ai pozzi perenni, rendono gli avvistamenti più facili e allo stesso tempo più numerosi.
In Uganda, gennaio e febbraio sono mesi ideali anche per i trekking sulle tracce dei giganteschi gorilla di montagna nel Parco Nazionale Impenetrabile di Bwindi o per praticare il birdwatching a bordo di una barca nel Parco Nazionale Kazinga Channel.
Il periodo compreso tra marzo e maggio cade nella stagione delle piogge che, sebbene non sia la più indicata per visitare l’Uganda, non dà quasi mai origine a precipitazioni tali da scoraggiare del tutto un viaggio nel Paese. I temporali, prevalentemente pomeridiani, sono comunque intensi e brevi, consentendo al cielo di tornare velocemente sereno e rendendo l’Uganda visitabile in ogni stagione.
In questi mesi, l’unico vero limite possono essere le strade che, in alcune regioni, diventano impraticabili e i famosi percorsi di trekking nel Rwenzoni o i “Gorilla Tracking” che possono risultare più disagevoli a causa del fango e dei frequenti scrosci.
Un viaggio in Uganda durante la stagione delle piogge regala, per gli amanti della fotografia, delle immagini meravigliose: parchi verdi e lussureggianti e cielo che, dopo ogni temporale, si colora di un blu intenso.
Da marzo poi, è periodo di bassa stagione in Uganda e i prezzi si abbassano non solo per le strutture alberghiere, ma anche per i permessi ai gorilla, che in genere sono piuttosto cari. Dunque questo potrebbe essere un buon periodo per organizzare una vacanza a costi contenuti, a patto di sopportare il disagio di qualche rovescio temporalesco.
In Uganda i mesi estivi rappresentano il secondo periodo secco dell’anno: il grosso delle precipitazioni è ormai alle spalle e le ore di sole nell’arco della giornata diventano via via predominanti. Questo vale soprattutto per le zone a sud, dalla capitale Kampala al Lago Vittoria, fino ai parchi meridionali come quello del Ruwenzori con le splendide Montagne della Luna. A nord invece le piogge possono essere ancora frequenti.
L’estate in Uganda è dunque la stagione dei safari e dei trekking per vedere i gorilla e gli scimpanzé senza il fastidio della pioggia, anche se l'habitat delle foreste pluviali è per definizione molto umido e non è possibile evitare completamente la possibilità di qualche rovescio pomeridiano.
Tra giugno e agosto, paradossalmente si registrano le temperature più basse dell’anno, con medie intorno ai 20°C di giorno e serate piuttosto fresche, per effetto dei venti freschi e asciutti che soffiano da Sud-Est rendendo.
Grazie al clima particolarmente piacevole, d’estate si raggiunge il picco della stagione turistica in Uganda ed è pertanto consigliata la prenotazione con largo anticipo.
Tra settembre e novembre in Uganda tornano le precipitazioni, però con una minore intensità rispetto a quelle del periodo compreso tra marzo e maggio, una sorta di stagione delle piccole piogge.
Questo è comunque un buon periodo per un viaggio in Uganda: le temperature, pur aumentando, restano gradevoli per via della bassa umidità, il sole non manca di fare la sua comparsa, specie di mattina, consentendo di esplorare l’intero Paese e, almeno fino a metà dicembre, la stagione è ancora bassa e questo significa meno turisti e prezzi contenuti.
Anche per l’osservazione della variegata fauna selvatica, le condizioni restano favorevoli poiché la vegetazione rimane bassa e gli animali continuano a concentrarsi attorno alle fonti d’acqua.
A dicembre si apre la stagione secca: le piogge diminuiscono a partire dal nord dell’Uganda e le temperature crescono via via che i venti di nord-est prendono il predominio su quelli di sud-est.
Un viaggio in questo periodo dell’anno offre la possibilità di apprezzare completamente tutte le bellezze del Paese: una crociera sul fiume fino alle meravigliose cascate Murchison o sul lago Mburo, l’incredibile esperienza dei Gorilla Tracking nel parco Bwindi, fino ai trekking nelle foreste e colline magnifiche del Ruwenzori.
Questo periodo dell’anno, prima delle festività natalizie, è abbastanza tranquillo: ci sono ancora pochi turisti e si può approfittare di qualche offerta da parte delle strutture alberghiere.
Località | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic |
Kampala | 16 - 29 65 | 16 - 29 73 | 17 - 29 138 | 17 - 28 192 | 17 - 27 170 | 15 - 27 81 | 15 - 26 63 | 16 - 27 85 | 17- 27 93 | 16 - 29 129 | 16 - 28 160 | 16 - 28 98 |
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Entebbe | 16 - 29 76 | 16 - 29 85 | 17 - 27 165 | 17 - 27 233 | 17 - 28 240 | 16 - 27 104 | 15 - 27 68 | 16 - 27 78 | 16 - 27 81 | 16 - 28 127 | 16 - 28 170 | 16 - 28 122 |
Murchison Falls | 19 -33 15 | 19 - 32 26 | 20 - 32 66 | 20 - 31 112 | 19 - 31 107 | 19 - 30 80 | 19 - 29 103 | 19 - 30 127 | 19 - 30 120 | 19 - 31 125 | 19 - 31 89 | 18 - 32 31 |
Fort Portal - Kibale | 14 - 27 40 | 14 - 27 57 | 15 - 26 125 | 15 - 26 170 | 15 - 25 122 | 14 - 25 78 | 14 - 26 70 | 15 - 25 112 | 14 - 25 153 | 14 - 25 180 | 14 - 25 144 | 15 - 26 63 |
Bwindi Impenetrrable National Park | 10 - 23 76 | 10 - 23 87 | 11 - 22 135 | 11 - 21 172 | 11 - 23 124 | 9 - 22 45 | 9 - 22 37 | 10 - 23 70 | 10 - 23 120 | 10 - 23 134 | 10 - 22 150 | 10 - 22 96 |
Lago Mburo National Park | 14 - 27 50 | 15 - 27 57 | 15 - 27 104 | 15 - 26 118 | 14 - 26 71 | 13 - 26 25 | 13 - 27 27 | 14 - 27 75 | 14 - 27 115 | 14 - 26 117 | 14 - 26 141 | 14 - 26 76 |
Jinja | 16 - 29 71 | 16 - 30 84 | 16 - 29 139 | 17 - 28 216 | 17 - 27 160 | 16 - 27 80 | 15 - 27 73 | 16 - 28 81 | 16 - 28 105 | 16 - 29 130 | 16 - 28 155 | 16 - 28 102 |
Mount Elgon National Park | 14 - 30 35 | 15 - 30 60 | 15 - 30 94 | 16 - 28 169 | 16 - 27 186 | 15 - 27 106 | 15 - 26 110 | 14 - 27 120 | 14 - 28 101 | 15 - 28 109 | 15 - 28 91 | 14 - 29 45 |
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