Etiopia Classica: i tesori dell’epoca cristiana

Tra fede, testimonianze storiche e tradizioni locali

Tra fede, testimonianze storiche e tradizioni locali

Addis Abeba, Lalibela, Bahar Dar, Lago Tana, Gondar, Axum, Tigrai

Cultura

Da non perdere

  • Visita alla capitale e ai suoi rinomati musei
  • Le Cascate del Nilo Azzurro
  • Le meraviglie del Tigrai
  • Il misticismo delle chiese rupestri
  • I castelli di Gondar
  • Rilassarsi lungo il Lago Tana
  • Il Patrimonio archeologico di Axum
  • 11 giorni
  • 1900 €
  • Inclusi
  • Partenze di Gruppo

In generale, non esiste un periodo migliore per andare in Etiopia, infatti può essere visitata tutto l’anno, grazie a un clima caratterizzato da temperature medie intorno ai 20°-25 C, con serate piacevolmente più fresche. Trovandosi appena a nord dell'Equatore, infatti,ci sono piccole variazioni di temperatura tra un mese e l'altro, sebbene tra giugno e settembre le piogge siano intense e frequenti.

Tuttavia, chi soffre molto il caldo farebbe bene a evitare i mesi estivi nelle regioni orientali e occidentali, inoltre in questo periodo, le piogge possono essere abbondanti in tutto il paese (la stagione delle piogge è detta Kiremt).

Il clima varia principalmente con l'altitudine, mantenendosi fresco in alta quota e torrido nelle pianure.

La capitale Addis Abeba, i principali luoghi lungo il circuito settentrionale e Harar beneficiano del gradevole clima degli altipiani. 

Ad altitudini più elevate, come le Montagne di Bale o i Monti Semien, le temperature sono sensibilmente più fredde, tali da richiedere abiti pesanti, soprattutto per la sera. 

Nella Valle dell'Omo il clima è tropicale con temperature più elevate mentre, nelle regioni orientali, in città come Dire Dawa, le temperature possono diventare molto calde in ogni periodo dell'anno. 

Un discorso a parte merita la depressione della Dancalia, che si distingue per il caldo estremo ed opprimente soprattutto da febbraio a novembre.

La stagione in cui l'Etiopia è maggiormente visitata è in occasione delle ricorrenze religiose, come il Meskel nell'ultima settimana di settembre o il Timkat a metà gennaio; entrambe le festività sono molto apprezzate dai viaggiatori di tutto il mondo, malgrado all'incredibile affluenza di fedeli si aggiungano folle di turisti.







viaggiare in Etiopia a gennaio

Gennaio è un ottimo mese per visitare il Paese, con temperature piacevoli, cieli blu e scarse precipitazioni in tutte le regioni. 

La celebrazione religiosa più sacra dell'Etiopia, il Timkat, ovvero l'Epifania copta che commemora il battesimo di Cristo nel fiume Giordano, si svolge il 19 gennaio e, sebbene sia affollata di turisti e nota per i grandi raduni, i riti religiosi e le interminabili processioni, è un evento straordinario da assistere in prima persona.

Essendo Lalibela il luogo di preghiera e di pellegrinaggio più importante dell'Etiopia, di conseguenza anche il Timkat in questa città è particolarmente sentito e richiama un numero esorbitante di fedeli. Altri ottimi luoghi per unirsi alle celebrazioni del Timkat sono Gondar, Axum ed Addis Abeba.

A gennaio in Etiopia si celebra anche il Natale copto, chiamato Lidet ma noto anche come Genna, da un gioco tradizionale praticato dai giovani in tale occasione. 

La festività si svolge il 7 gennaio (il 29 dicembre per il calendario etiope), è un susseguirsi di processioni, rituali, danze, veglie notturne. 

Gennaio, come dicembre, sono i due mesi consigliati per visitare la Dancalia, la cui depressione, situata vicino ai confini di Eritrea e Gibuti, a 120 metri sotto il livello del mare, costituisce uno dei luoghi più inospitali del pianeta, con temperature che, in altri mesi dell'anno, possono raggiungere i 50°C. 

In gennaio il caldo è meno infernale, consentendo di visitare sia il Dallol, con i suoi magnifici paesaggi e le pozze multicolori che il vulcano attivo Erta Ale, con la sua infernale lava gorgogliante.

Gennaio è anche un ottimo mese per visitare la Valle dell'Omo e i laghi della Rift Valley etiope, essendo un mese con clima tropicale secco.

Gennaio, come dicembre e novembre, è uno dei mesi più freddi in Etiopia, quindi se si intende visitare le zone montuose, Bale Mountains o Semien, occorre considerare che le temperature minime possono essere prossime ai 0°C.




Viaggiare in Etiopia a febbraio

Febbraio è un ottimo mese, da un punto di vista climatico, per visitare l'Etiopia: è considerato l'ultimo mese invernale, la stagione è ancora secca, con giornate limpide e soleggiate in tutto il Paese, con clima mite nelle ore diurne e temperature notturne che possono raggiungere i 5-7°C, soprattutto sugli altipiani.

Nelle zone montuose del Bale e Semien, le temperature sono meno rigide dei mesi precedenti, con minime intorno ai 3-4°C e massime tra i 17-20°C e con meno precipitazioni dei mesi successivi a febbraio, rendendo questo mese il periodo migliore per il trekking e l'osservazione della fauna selvatica.

Febbraio è un ottimo mese per visitare la Valle dell'Omo e, come a Marzo, in questo periodo si tengono le tradizionali celebrazioni del Salto del Toro della tribù Hamer.




Viaggiare in Etiopia a marzo

Marzo segna la fine dell'alta stagione: le aree settentrionali del circuito storico come Lalibela, Gondar e Axum iniziano a diventare più calde ma le giornate sono ancora relativamente asciutte e gradevoli, quindi è ancora consigliabile visitare tali regioni.

Nelle zone montuose e nei parchi nazionali, marzo è un ottimo mese per ammirare la fauna selvatica ed è considerato il mese migliore per cercare il lupo etiope sull'altopiano di Sanetti, nella catena del Bale Mountains.

Nella Valle dell'Omo iniziano le prime piogge, ma le strade sono tendenzialmente ancora praticabili. In questo mese, come in febbraio, si tengono le tradizionali celebrazioni del Salto del Toro della tribù Hamer.




Viaggiare in Etiopia ad aprile

Aprile è ancora un buon periodo per visitare le regioni settentrionali, prima delle piogge più intense e del caldo crescente che si presenteranno nei mesi successivi. Inoltre, in questo mese cade la Pasqua copta, la domenica di Fasika, generalmente una settimana dopo quella cattolica. 

Si può assistere alle celebrazioni del Fasika in tutte le città del nord, oltre che ad Addis Abeba. 

Lalibela è senza dubbio il luogo più suggestivo, dove nella notte migliaia di fedeli, avvolti dai candidi vestiti bianchi, affollano i cortili delle chiese pregando in un susseguirsi di litanie ipnotiche e colpi di tamburo, circondati dalla miriade di lumini che adornano le chiese più sacre dell'Etiopia.

La stagione delle piogge inizia prima nelle regioni meridionali: già in aprile inizia a essere sconsigliato il viaggio nelle regioni intorno alla Valle dell'Omo e nel sud-ovest dell'Etiopia, in quanto le piogge tendono a rendere le strade sconnesse e fangose.




viaggiare in Etiopia a maggio e giugno

Le piogge iniziate ad aprile nella Valle dell'Omo si intensificano al punto da rendere gravemente impraticabili le strade, sempre più fangose, soprattutto nel mese di maggio, mentre in giugno in tale regione le piogge tendono a esaurirsi.

In maggio e giugno le piogge si estendono verso est, interessando i laghi della Rift Valley e il Parco Nazionale delle Montagne di Bale.

Inizia a piovere anche nelle regioni del centro-nord e in quelle inserite nel circuito della rotta storica, sebbene le piogge non siano così copiose da pregiudicare le visite di tali località. 

Maggio e giugno sono i mesi più caldi dell'anno, con temperature massime che possono raggiungere i 30°C ad Axum e Bahir Dar e i 25°C a Lalibela, mentre l'escursione termica tra il giorno e la notte è sempre di circa 15 gradi, come in tutti i periodi dell'anno.




viaggiare in Etiopia a luglio e agosto

Luglio e agosto sono i mesi in assoluto più piovosi sia nelle regioni centrali e settentrionali, inserite nel circuito della rotta storica, sia nelle regioni montane dei Monti Semien e delle Montagne di Bale. 

L'intensità e la costanza delle piogge rendono scarsa la visibilità e danneggiano le strade, quindi si sconsiglia di viaggiare in queste regioni in tale periodo dell'anno.

Invece, nella Valle dell'Omo, luglio e agosto sono un ottimo periodo per visitare le etnie del sud, grazie al clima caldo e secco. 

In particolare agosto è considerato uno dei mesi migliori per fare escursioni in tali regioni, alla stessa stregua di settembre, dicembre e gennaio.




viaggiare in Etiopia a settembre

La stagione delle piogge termina verso la metà di settembre e, dopo le lunghe piogge, il paesaggio dell'Etiopia diventa verde, lussureggiante, coperto da tappeti di fiori. 

Settembre è un ottimo mese per ammirare la flora endemica nei Monti Semien

Alla fine del mese le piogge si attenuano del tutto e la festa religiosa del Meskel, il 26 settembre, oltre a commemorare la scoperta della Vera Croce, celebra la fine della stagione delle piogge e il benvenuto alla stagione dei raccolti con il suo sole splendente, fonte di vita e di luce.

I due giorni di festeggiamento del Meskel sono, dopo il Timkat, una ricorrenza molto importante e molto scenografica, con grandi falò ornati da margherite meskel. Addis Abeba, Gondar e Aksum sono ottime località per partecipare a tale evento.

Settembre è un ottimo mese per visitare le regioni meridionali intorno alla valle dell'Omo .

L'11 settembre si festeggia il capodanno etiope e per l'occasione in tutto il paese prevede celebrazioni e rituali.




viaggiare in Etiopia a ottobre

Ottobre è un ottimo periodo per visitare gli altipiani centrali e il circuito settentrionale della rotta storica, con paesaggi fioriti e lussureggianti.

Il clima è molto piacevole ed è uno dei periodi migliori per apprezzare Bahir Dar, in quanto il Lago Tana e le Cascate del Nilo Azzurro sono in piena attività.

In ottobre la Valle dell'Omo è interessata da una piccola stagione delle piogge, comunque meno copiosa di quella che si manifesta in aprile e maggio. 

Però dato che le strade possono divenire impraticabili, si sconsiglia il viaggio in questo periodo.




viaggiare in Etiopia a novembre e dicembre

Novembre e dicembre sono mesi di stagione secca, le piogge sono pressoché assenti, con giornate limpide e soleggiate. 

Sono ottimi mesi per visitare tutte le regioni del paese, le temperature sono piacevoli ma le minime possono scendere anche sotto i 5°C.

Riguardo alla Dancalia, dicembre, come gennaio, è senza dubbio il mese migliore per sopportare il clima estremo, l'alta umidità dei vapori che fuoriescono dalle pozze di zolfo del multicolore Dallol e il caldo prodotto dal magma incandescente del vulcano attivo Erta Ale.




Temperature stagionali (min-max °C) - Precipitazioni (mm/mese)

Località Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Addis Abeba 22-5 23 23-7 47 23-9 74 23-9 97 23-9 93 22-9 127 20-10 274 20-10 281 20-9 176 21-7 43 21-5 13 21-4 11
Tigrai 25-9 1 26-10 5 27-12 13 28-13 23 28-14 39 28-14 54 24-13 184 24-13 179 25-12 54 25-11 10 25-10 20 24-9 3
Lalibela 21-5 13 23-7 28 23-5 55 23-9 83 24-10 84 24-10 73 21-9 281 20-9 295 21-8 128 21-7 51 20-5 28 21-5 21
Monti Simien 19-2 8 20-3 18 21-5 44 21-6 71 21-7 92 20-6 106 16-6 291 16-6 291 18-5 120 18-4 54 17-3 32 18-2 18
Bahir Dar 27-8 3 28-9 3 30-12 9 30-13 25 29-14 84 27-14 178 24-14 439 24-14 386 25-13 199 27-12 90 27-10 23 27-12 8
Dire Dawa 28-13 21 29-14 34 30-17 68 31-18 103 32-19 61 33-20 31 31-19 94 31-19 129 31-19 76 31-16 29 29-14 16 27-12 8
Etiopia Meridionale 16-2 44 17-3 52 17-3 85 16-4 161 16-4 136 15-4 89 14-4 164 14-4 177 14-3 129 14-3 112 14-2 66 15-1 29

DOCUMENTI E VISTO

Oltre al passaporto con validità di almeno 6 mesi dal giorno di arrivo nel Paese e con 3 pagine libere, è necessario il visto di ingresso, valido 30 giorni, che si può acquistare in tre modi: online, all’arrivo all’aeroporto di Addis Abeba o dall’Ambasciata di Roma.

ABBIGLIAMENTO

Si consiglia di portare un abbigliamento informale con abiti pratici e leggeri per il giorno, magliette, pantaloni di cotone, calzature comode, anche con fondo antisdrucciolo e capi più pesanti per la sera, come maglione o pile, giacca impermeabile, foulard e calze. Essendo obbligatorio entrare senza scarpe nelle chiese e nei monasteri, è consigliato avere sempre con sé diverse paia di calze di ricambio.

Da evitare il mimetico militare, tassativamente vietato nella maggior parte dei paesi africani.

Tra gli accessori si consiglia di portare un copricapo, zainetto per necessità giornaliere, occhiali da sole, creme solari di protezione e una piccola torcia.

DISPOSIZIONI SANITARIE

Non esistono vaccinazioni obbligatorie per l’ingresso nel paese a parte il caso in cui si entri in Etiopia arrivando da altri Paesi africani. Sugli altopiani del Nord e, in particolare, al di sopra dei 2000 m, il problema malaria è poco presente. In ogni caso si consigliano precauzioni come l'uso di spray insetto-repellente specifico per zanzare tropicali e soprattutto maniche lunghe e scarpe chiuse dopo il tramonto.

Si consiglia di bere solo acqua minerale, verificando che la bottiglia sia sigillata e non aggiungere ghiaccio nelle bevande.

Inoltre, si consiglia di portare medicinali come collirio, farmaci antidiarroici, un antibiotico a largo spettro e un antidolorifico. Al di fuori della città di Addis Abeba, non è facile acquistare farmaci.

 FUSO ORARIO

Quando in Italia vige l’ora solare, il fuso dell’Etiopia è +2 ore rispetto all’Italia.

Quando in Italia vige l’ora legale, il fuso dell’Etiopia è +1 ore rispetto all’Italia.

E’ molto diffuso nelle zone rurali il conteggio delle ore del giorno a partire dall’alba, dalle 6 del mattino e suddividendo il giorno in 12 ore. Quindi le 8 del mattino potrebbero essere espresse come le 2 del mattino.

CALENDARIO

A differenza dei paesi cristiani occidentali, l’Etiopia non adottò la riforma gregoriana del calendario introdotta nel 1582 e ancora oggi adotta l’antico calendario giuliano. 

Il calendario etiope è costituito da 13 mesi, di cui i primi 12 di 30 giorni ciascuno e il 13° di 5 giorni, che diventano 6 durante l’anno bisestile. Il primo dell’anno corrisponde al nostro 11 settembre (il 12 negli anni bisestili). 

La mancata applicazione della riforma fa sì che le date etiopi siano espresse con sette/otto anni in meno rispetto alle date occidentali.

VALUTA

La valuta in corso nel paese è il Birr (ETB). Al cambio attuale 1€ corrisponde a circa 26 Birr. Questi valori sono molto sensibili a fluttuazioni.

E’ possibile cambiare negli uffici autorizzati e nelle banche, dove sono accettati indifferentemente sia Euro che Dollari Statunitensi, in banconote.

L'utilizzo delle Carte di Credito internazionali è possibile nei grandi alberghi, principalmente ad Addis Abeba e, fuori dalla capitale, vengono raramente accettate.

SICUREZZA

Gli itinerari percorsi dal turismo sono abbastanza sicuri, ma è comunque consigliato di mantenere elevata la soglia di attenzione e di adottare adeguate misure di cautela. In generale sono da evitare spostamenti da soli, a piedi o di notte. 

Gli italiani, a causa del passato coloniale, non sempre sono bene accetti.

Le zone che possono essere a rischio sono quelle al confine con Eritrea, Somalia, Sudan e Kenya.

Addis Abeba è relativamente sicura, anche se è presente una criminalità comune, come furti e scippi, a causa della povertà e dell’alto tasso di disoccupazione.

LINGUA

La lingua ufficiale dell’Etiopia è l’Amharico, parlato dalla maggior parte degli etiopi ma, a livello regionale, sono parlati anche il tigrino, l’oromo, il somalo, oltre alle moltissime lingue tribali e dialetti, dato che ogni etnia utilizza il proprio idioma.

L’inglese è la lingua straniera più diffusa ed è anche la lingua parlata dagli addetti ai servizi turistici.

Durante le liturgie copte è adottato il Ghe’ez, una lingua classica ora estinta.

RELIGIONE

L’Etiopia ha due religioni principali: il Cristianesimo e l’Islam. I cristiani ortodossi sono predominanti nella zona centrale e settentrionale del Paese mentre la religione islamica è concentrata soprattutto nella parte orientale e meridionale. Sono inoltre presenti minoranze cattoliche, protestanti e animiste.

POPOLAZIONE

La popolazione dell’Etiopia ha superato i 100 milioni. L’Etiopia è attualmente uno dei paesi con una più rapida crescita nel mondo: il tasso di incremento demografico è di circa il 3% annuo.

La popolazione di Addis Abeba si stima intorno ai 4 milioni.

TELEFONO E INTERNET

Per telefonare dall'Italia il prefisso è 00251 seguito dal prefisso della località senza lo zero e il numero dell’abbonato. La copertura mobile è abbastanza irregolare e spesso difficoltosa, soprattutto nelle zone remote. Internet è sempre più diffuso in quasi tutto il Paese ma la connessione spesso è assente o molto lenta.

VIDEO / FOTO

In Etiopia non esistono particolari vincoli per l’utilizzo di apparecchi fotografici non professionali mentre per l’utilizzo delle videocamere all’interno di edifici religiosi e siti d’interesse è previsto il pagamento di una tassa all’ingresso.

È tassativamente vietato fotografare, come nella maggior parte dei paesi del mondo, tutte quelle infrastrutture quali aeroporti, ponti, edifici governativi, installazioni militari e persone in uniforme.

 Si raccomanda rispetto e attenzione nel fotografare la gente: è bene astenersi dal fotografare persone o cose senza aver richiesto, e ottenuto, il consenso.

VOLTAGGIO

La corrente elettrica è a 220 volt; le prese di corrente sono quasi tutte bipolari, cioè a due entrate, senza la terra centrale.

 Dato che la fornitura di elettricità in molte località non copre il fabbisogno energetico, potrebbero verificarsi interruzioni di energia elettrica e, di conseguenza, anche una temporanea scarsità d’acqua.

ACQUISTI

L’Etiopia offre un artigianato locale vario ed interessante: sculture, oggetti in legno e in bambù, tessuti in cotone, tappetti, mobili, oggetti per decorare la casa, coloratissimi canestri e ceramiche.

L’esportazione di oggetti antichi e di antiquariato è soggetta al rigido controllo delle autorità competenti che devono fornire le dovute autorizzazioni. Si consiglia quindi di limitare tali acquisti ai soli negozi di Addis Abeba dotati di autorizzazione governativa.

CIBO

La componente di base della cucina etiope è l’injera, una focaccia dall’aspetto un po’ spugnoso preparata con un miglio locale, il teff. L’injera viene servita con varie salse di carne e verdure e funge anche da piatto e cucchiaio: viene spezzata con le mani e con la mano destra viene usata per raccogliere e portare i cibi alla bocca.

Il berberé è la popolare miscela piccante di spezie, di colore rosso vivace, che tra i suoi ingredienti ha il peperoncino, coriandolo, pepe nero, cardamomo, curcuma e altre spezie varie. La maggior parte dei piatti tipici della cucina etiope includono questa spezia. Uno di questi è lo zighinì, uno spezzatino di carne di manzo o di pollo, accompagnato da verdure e legumi varie. Un altro piatto molto popolare è lo shirò, una crema di ceci densa e speziata.



Itinerario per immagini

Etiopia Classica: i tesori dell’epoca cristiana: Tra fede, testimonianze storiche e tradizioni locali - 11 giorni

Addis Ababa: la capitale

Viaggiare in Etiopia: paesaggi incredibili e tradizioni locali

Lalibela: tra tradizioni e cultura

Le chiese ipogee della Libela

Lalibela e la sua gente

Lalibela: tradizioni antichissime, simbolismi e storia millenaria

I monasteri del Lago Tana

Segreti nascosti sul Lago Tana

Gondar: tra castelli medievali e testimonianze storiche

Axum e le sue testimonianze storiche

Le chiese rupestri dle Tigrai

Le chiese rupestri del Tigrai


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