Delhi - Leh - Hemis National Park
Safari Natura Avventura
Partenza con volo di linea per l'India.
Arrivo a Delhi, accoglienza in aeroporto e trasferimento in hotel.
Nel pomeriggio, visita di Old Delhi, l'affascinante e caotico cuore pulsante della città.
Si scopriranno il Jama Masjid (la Moschea del Venerdì), il Khari Baoli Bazaar (a piedi e in risciò), lo Spice Market, uno dei più grandi mercati delle spezie al mondo.
La giornata si conclude con una breve sosta presso il Forte Rosso (visitabile dall'esterno), prima di rientrare in hotel per la cena e il pernottamento.
Delhi, una delle capitali più antiche al mondo, accoglie il viaggiatore con il suo fascino fatto di una commistione unica di antico e moderno, di secoli di storia e sviluppo moderno accelerato. Una città affascinante, perfetta introduzione per un viaggio in India con il suo mix di tradizioni secolari e il volto contemporaneo del paese.
ll Jama Masjid (la Moschea del Venerdì), situata nel cuore di Old Delhi, la più grande moschea del paese, punto focale dei musulmani dell’India, fatta costruire in arenaria rossa e marmo bianco dall’imperatore Mughal Shaha Jahan nel 1656. Durante gli eventi religiosi può accogliere più di 25.000 persone nel suo enorme cortile dal quale si ha un colpo d'occhio unico sul caotico centro antico della città.
Il Khari Baoli Bazaar, il più grande bazaar della città, è suddiviso in specifiche aree a seconda delle merci vendute: i negozi di tessuti, le gioiellerie jainiste, le wedding card, gli abiti e le decorazioni per i matrimoni e molto altro; uno spaccato unico della città che affascina il visitatore immergendolo in una dimensione senza tempo.
Lo Spice Market è il più grande mercato delle spezie del paese, dove ogni giorno vengono scambiate tonnellate di ogni tipo di spezie in un mix di colori, profumi e tradizioni senza uguali.
Lasciate le strade principali dove si trovano i negozi di spezie, si entra negli stretti vicoli più nascosti dove avvengono le contrattazioni che seguono regole antichissime e dove è possibile, grazie all'esperienza delle guide locali, scoprire il magico mondo delle spezie che da secoli ha reso famosa l'India.
Presto al mattino, trasferimento all’aeroporto di Delhi in coincidenza con il volo per Leh, il principale centro abitato del Ladakh.
All’arrivo, si raggiunge l'hotel e resto della giornata a disposizione.
Leh è situata lungo la valle del Fiume Hindo a una quota di circa 3.500m, immersa negli incredibili paesaggi lunari del grande plateau che si estende dal Kunlun Range al Great Himalaya.
Un ambiente particolarissimo caratterizzato da aree semidesertiche d’alta quota punteggiate da piccoli villaggi e monasteri e circondate dalle grandi montagne himalayane.
Se il Ladakh è un luogo sempre più popolare tra i viaggiatori durante i mesi estivi, i mesi invernali, che possono segnare temperature estreme anche di -20°, riportano la regione a una sua dimensione antica, luoghi isolati e remoti si immergono nuovamente in un'atmosfera unica che solo chi l'ha provata può descrivere.
Proprio per le quote elevate che si raggiungeranno durante l’itinerario e per il clima solitamente molto rigido al quale è necessario abituarsi, è estremamente importante ottimizzare il processo di acclimatamento, cercando di passare queste due prime giornate in totale relax o effettuando brevi passeggiate nella piccola cittadina o presso i monasteri che si trovano nelle immediate vicinanze.
Dopo la prima colazione in hotel, seconda giornata di acclimatamento nella quale si raccomanda di mantenere ritmi molto rilassati.
La giornata trascorre tra il relax, la visita di Leh e dell’interessante Monastero di Thiksey, appartenente alla scuola Gelupa del Buddismo Tibetano, arroccato su una colline nella valle del fiume Hindo.
Sono previste diverse visite: il Samker Gompa, in cima a una piccola collina che sovrasta la città, abitato da circa 20 monaci e residenza della principale autorità della scuola Gelugpa in Ladakh; Il Leh Palace, con la sua architettura che ricorda, in miniatura, il Potalal di Lhasa; il Monastero di Leh e il colorato bazaar della cittadina.
A seguire, dopo il pranzo in un ristorante locale, si raggiungerà il Monastero di Spituk, risalente al XV secolo e famoso per la sua collezione di pitture murali, sculture e maschere rituali.
Essendo i mesi invernali praticamente esenti dal turismo in Ladakh, alcuni dei siti indicati potrebbero essere non accessibili, le visite saranno quindi riconfermate in loco.
Nel pomeriggio, rientro in hotel per la cena e il pernottamento seguito da un briefing con la guida locale naturalistica per le attività dei giorni seguenti.
Interessante presso il Monastero di Spituk la raffigurazione della divinità Mahakala (la raffigurazione buddista del Dio Shiva) che durante il corso dell’anno ha la testa coperta e viene mostrata solamente durante l’importante festa religiosa che si svolge ogni due anni nel mese di gennaio.
Dopo la prima colazione in hotel, trasferimento in auto fino al punto di partenza del breve trekking che permetterà di raggiungere il Campo Base nei pressi del piccolo villaggio di Zingchen, immerso nel cuore dell'Hemis National Park, che verrà utilizzato durante le prossime giornate dedicate all’esplorazione delle valli circostanti alla ricerca dell’incredibile Leopardo delle Nevi e delle specie tipiche della regione.
Arrivo al campo base, situato a una quota di circa 4.100 m, che si raggiunge a piedi con l’ausilio dei portatori per i bagagli e l’attrezzatura più pesante; dopo la sistemazione, briefing sulle attività dei giorni successivi.
A seguire prima uscita a piedi per familiarizzare con la regione e per iniziare a esplorare le valli circostanti alla ricerca della wildlife presente.
L'Hemis National Park è una riserva naturale d'alta quota di recente costituzione nella regione orientale del Ladakh, famosa a livello mondiale per i progetti di ripopolamento che stanno lentamente ricostituendo la popolazione di uno degli animali più affascinanti al mondo: il leopardo delle nevi (si stima che ve ne siano rimasti tra i 3.000 e 6.000 esemplari al mondo).
Il parco è delimitato a nord dalle rive del fiume Indo e comprende i bacini di Markha, Sumdah e Rumbak e parti della catena montuosa di Zanskar.
Oltre al ricercatissimo leopardo delle nevi, il Parco ospita molte specie rare, come il Bharal (la pecora blu), Argali tibetani, il lupo tibetano, volpe rossa, la donnola, e il gatto Pallas, oltre che a 80 specie di uccelli. Di certo vale la pena effettuare almeno un’escursione giornaliera, per fare incontri insoliti ed emozionanti.
La prima di quattro giornate dedicate alla scoperta della regione e alla ricerca del meraviglioso Leopardo delle Nevi e delle altre specie presenti.
Le attività iniziano presto al mattino, poco prima dell’alba, il momento di massima attività di questi meravigliosi felini, collezionando le informazioni di possibili avvistamenti nei piccolissimi insediamenti locali.
Il gruppo accompagnato da un naturalista esperto e da uno staff con una profonda esperienza delle regioni himalayane si inoltrerà a piedi lungo le valli nei luoghi dove è maggiormente possibile l’avvistamento.
Si rientra quindi al campo nella mattinata per la prima colazione, prima di muoversi nuovamente alla ricerca delle tracce recenti di Leopardo delle Nevi e alla scoperta delle altre specie presenti tra le quali è comune osservare il bharal (la famosa capra blu himalayana), il lupo e la volpe tibetana, la lince euroasiatica e numerose specie di mustelidi oltre che gli immancabili yak.
A seconda degli spostamenti del gruppo in funzione degli avvistamenti si rientrerà al campo a diverse ore del pomeriggio per la cena e i briefiing giornalieri sulle attività della giornata.
Il campo è situato in una posizione strategica presso la giunzione di tre profonde valli che negli anni precedenti hanno visto la presenza di diversi esemplari di Leopardo delle Nevi (l’untimo censimento riporta almeno 9 esemplari residenti oltre alcuni altri esemplari provenienti da aree vicine), identificati grazie a un sistema di “track camera” posizionate nell’area.
La struttura si trova in un luogo remoto e necessita di un ottimo spirito di adattamento. Ciascuno avrà la propria tenda d'alta quota, disegnata per offrire il massimo comfort possibile in condizioni climatiche spesso estreme (si possono raggiungere facilmente anche i -25°C), il campo dispone anche di tende toilet, una tenda per la doccia con acqua calda prodotta da un boiler a gas, un tenda cucina e una per i pasti, utilizzata anche per i briefing.
Il luogo dove è solitamente posizionato il campo (cambia di anno in anno) non ha copertura telefonica e i telefoni satellitari personali non sono consentiti in Ladakh essendo zona di confine con Cina e Pakistan. È comunque disponibile un telefono satellitare nel villaggio più vicino che può essere utilizzato in caso di necessità ed emergenze.
Il Leopardo delle Nevi è una delle più affascinanti specie di felino di grossa taglia, una specie che per decenni è sempre stata a rischio estinzione, sia per la distruzione del suo habitat naturale in diverse regioni dove era endemico, sia per la caccia sconsiderata che purtroppo ancora esiste.
Questi bellissimi animali sono più piccoli come dimensioni se comparati agli altri grandi felini, le dimensioni variano molto tra gli esemplari ma generalmente parliamo di un peso tra i 28 e i 55kg (sono stati osservati anche esemplari più grandi fino a 76kg di peso) con una lunghezza che varia tra gli 80 e i 130cm, ai quali va aggiunta la lunga coda (50-100cm).
Presenta un folto mantello grigio con colorazioni tendenti al crema, punteggiato da macchie scure e rosette irregolari, ampie piante delle zampe per camminare efficientemente sui terreni nevosi soffici evitando di sprofondare.
Seconda di quattro giornate dedicate alla scoperta di questi meravigliosi luoghi ed all'osservazione dei Leopardi delle Nevi e delle altre specie presenti nel parco.
Le attività con precisione sono difficili da pianificare in anticipo in quanto dipendono dalle osservazioni dei giorni precedenti e delle condizioni del terreno.
In linea di massima le attività si svolgono principalmente la mattina presto e il pomeriggio prima del tramonto, quando gli animali raggiungono il picco dell'attività.
Gli spostamenti e i luoghi che si esplorerano non sono però facilmente prevedibili.
La distribuzione della specie era in passato molto ampia comprendendo praticamente tutti i paesi dell’Asia Centrale, la regione Himalayana, fino alla selvaggia Mongolia e Siberia. Purtroppo negli ultimi decenni del secolo scorso la popolazione mondiale si era ridotta drammaticamente a un range tra i 4.000 e i 6.500 esemplari.
Fortunatamente, grazie agli sforzi congiunti di molte organizzazioni no-profit e governi locali, il trend negli ultimi decenni si è invertito con una popolazione in crescita che a oggi dovrebbe aggirarsi tra i 5.500 e gli ottomila esemplari.
I censimenti per questa specie sono molto complessi, poiché questi animali vivono solitamente in zone molto remote e disabitate e si spostano frequentemente.
La maggior parte degli esemplari al momento si concentra in Cina (principalmente Tibet e regioni himalayane), Mongolia, Russia, Nepal, India e vari stati dell’Asia Centrale.
In India, negli ultimi anni, grazie agli sforzi di una comunità di ricercatori, naturalisti ed esperti di conservazione ambientale, si sono creati diversi progetti di conservazione che stanno dando ottimi risultati, principalmente nelle regioni montuose semidesertiche del Ladakh e nello specifico nell’Hemis National Park.
Il successo di questi progetti è tra l’altro legato nell’approccio che cerca di coinvolgere le comunità locali che, come si è visto in progetti di successo in Africa, sono una risorsa preziosa e insostituibile. Nell’Hemis National Park si è creato un vero network tra gli abitanti di piccoli villaggi arroccati sulle montagne, ricercatori, imprenditori illuminati che ha dato vita a uno dei progetti meglio riusciti al mondo.
Proprio grazie al coinvolgimento delle comunità, a meccanismi di compensazione economica per gli animali uccisi dai predatori e a progetti di Turismo Sostenibile, il Ladakh sta divenendo una delle mete più ambite per l’osservazione del Leopardo delle Nevi.
Ogni anno, qualche decina di appassionati naturalisti e fotografi da tutto il mondo esplora queste valli sotto il controllo di naturalisti esperti con una altissima probabilità di osservare questi meravigliosi felini nel loro habitat naturale. Osservazioni rese più semplici grazie al network articolato di trappole fotografiche e di comunicazioni tra i villaggi, che permettono di monitorare praticamente ogni giorno i loro spostamenti.
Nel parco sono stati censiti circa 200 esemplari e nella zona dove è posizionato il campo base se ne osservano in modo variabile una decina, a seconda del periodo e delle condizioni ambientali.
Terza giornata dedicata alla ricerca dei Leopardi e delle altre specie presenti.
Solitamente, dalla nostra esperienza, la giornata prevede alcune ore centrali della giornata al campo per il pranzo e un po' di relax sotto il tiepido sole del Ladakh invernale; talvolta però, in caso di avvistamenti particolarmente interessanti in zone più remote e distanti, è possibile effettuare escursioni dell'intera giornata portando un pranzo picnic.
Quarta e ultima giornata alla scoperta del parco e all'osservazione dei Leopardi e delle altre specie presenti.
Nella mattinata, appena le temperature si alzano leggermente con il tiepido sole del Ladakh Invernale, inizio del trekking di rientro verso la civiltà per raggiungere il primo punto carrozzabile dove si incontrerà l'auto per raggiunger e Leh.
Sistemazione in hotel e resto della giornata libera per una doccia calda, rilassarsi nel comfort dell'albergo e per una passeggiata nel bazar principale. Cena in hotel.
Presto al mattino, lasceremo a malincuore l'affascinante Ladakh invernale, così differente dalla sua "versione" estiva per raggiungere l'aeroporto di Leh in coincidenza con il volo per Delhi.
Arrivo nella tarda mattinata, trasferimento in hotel e resto della giornata libera per una passeggiata al Khan Market per qualche acquisto prima della partenza.
Cena in hotel.
Dopo la prima colazione in hotel, trasferimento in aeroporto in coincidenza con il volo intercontinentale
Definire in assoluto un periodo migliore per visitare l’India è praticamente impossibile, sia per la vastità del paese che per la presenza di un enorme range di latitudini e di microclimi, anche molto variabili tra loro (basta considerare che il paese si estende dai contrafforti himalayani fino alle spiagge tropicali del Kerala).
In generale, l’India è un paese visitabile tutto l’anno a patto di scegliere la regione ottimale in funzione del periodo. Inoltre, il clima non dovrebbe essere l’unico criterio di valutazione: alcuni periodi dell’anno con un meteo non ottimale sono comunque interessantissimi per la presenza di particolari eventi o festival che consentono un pieno contatto con la cultura millenaria e le meravigliose tradizioni locali.
Per esempio: se la nostra estate (da giugno ad agosto) prevede un clima molto piovoso lungo le coste meridionali del Kerala, questo periodo è particolarmente interessante per la presenza di numerosi festival, come il Vallam Kali (un evento nel quale centinaia di imbarcazioni si sfidano in competizioni sulle calme acque delle backwater) o più semplicemente perché gli interessati alla millenaria medicina Ayurvedica troveranno durante il monsone il clima perfetto per i trattamenti.
Un altro esempio è lo stato himalayano del Ladakh: se il periodo migliore è sicuramente la nostra estate, i freddi mesi invernali offrono - a patto di un forte spirito di adattamento visto le gelide temperature - l’incredibile esperienza di osservare alcuni degli ultimi esemplari del meraviglioso leopardo delle nevi in libertà (avvistamento impossibile durante i mesi estivi).
L’India è tendenzialmente soggetta a due differenti monsoni: quello estivo, solitamente da giugno ai primi giorni di settembre, che colpisce praticamente l’intero paese con esclusione di alcune regioni (quelle sud-orientali, infatti il Tamil Nadu è colpito molto marginalmente, del Deserto del Thar in Rajasthan e della regione himalayana del Ladakh, protetta dagli altri contrafforti montuosi); e poi c’è quello invernale, che si svolge solitamente tra ottobre e novembre e colpisce prevalentemente il Tamil Nadu e le coste orientali della penisola, per poi deviare nel Golfo del Bengala.
Il Ladakh e il Kashmir offrono invece il meglio durante i mesi, da maggio a settembre, quando le temperature sono piacevoli e il tempo si mantiene sereno, essendo protette dal monsone estivo e dai primi contrafforti himalayani.
Un altro aspetto importante da tenere presente sono le temperature: dalla seconda metà di aprile ai primi di giugno, la maggior parte del paese registra temperature veramente elevate, con picchi che possono raggiungere anche i 44°C; questo non preclude il viaggio, ma è importante pianificare le attività evitando le ore centrali della giornata.
Volendo identificare un periodo migliore sotto il profilo climatico possiamo sicuramente stabilire che - con esclusione del Ladakh e il Tamil Nadu - il periodo migliore va da ottobre a marzo, caratterizzato da poche precipitazioni e da temperature mai troppo elevate.
I mesi del monsone estivo, a meno di particolari interessi, sono invece più complicati per le forti piogge a carattere tropicale, a esclusione però delle aree più orientali semidesertiche come il Rajasthan e il Gujarath dove le precipitazioni sono meno intense.
Un parametro interessante da valutare quando si pianifica un viaggio in India è il rapporto qualità prezzo: la bassa stagione in India va da aprile a settembre e durante questi mesi il costo degli hotel si riduce anche sensibilmente. Per esempio, la seconda metà di agosto e di settembre sono mesi interessanti per viaggiare in Rajasthan, considerando le scarse precipitazioni, le temperature non elevatissime come nei mesi precedenti e le tante offerte che si trovano nel periodo.
In India, gennaio e febbraio cadono nel mezzo della stagione fresca e secca, caratterizzata da temperature gradevoli e giornate soleggiate, uno dei periodi migliori per visitare il Paese nella sua interezza, a eccezione delle regioni himalayane del Ladakh e del Sikkim, dove in questi mesi si registrano temperature molto rigide. Questo comporta che per non avere problemi di disponibilità presso le strutture turistiche, si debba prenotare con largo anticipo.
Sono, insieme a novembre e a dicembre, i mesi in cui si registra il massimo afflusso di viaggiatori; se da un punto di vista climatico è un periodo perfetto, sotto il profilo dell’esperienza sicuramente bisogna essere preparati a incontrare un po’ di affolamento nei principali siti turistici. Inoltre, essendo alta stagione, i costi degli hotel sono leggermente più alti.
A gennaio, precisamente il 26, con la festa laica del Republic Day a Delhi si dà inizio alle numerose festività che si susseguono per tutto l’anno. Durante l’evento si assiste a una processione di elefanti e a parate militari in una cornice sfarzosa e principesca in tipico stile indiano. Questo è anche l’unico mese in cui è possibile per effettuare il Trekking lungo le gole dello Zanskar in Ladakh, uno dei più affascinanti ed emozionanti al mondo, che segue il corso ghiacciato del mitico fiume Zanskar nelle profondità del canyon, lungo un’antica via carovaniera. È, inoltre, solo in questo periodo che è possibile osservare il Leopardo delle Nevi in Ladakh, a patto che si sia disposti a sopportare le rigide temperature della regione.
A febbraio (talvolta a marzo - le date sono solitamente comunicate con un anno di anticipo) si svolge a Jodhpur e a Nagaur il World Sacred Spirit Festival, un affascinante evento che richiama i migliori musicisti e danzatori Sufi, oltre che decine di migliaia di fedeli.
A marzo le temperature vanno via via aumentando, ma il clima rimane comunque ottimo, con precipitazioni ancora assenti o molto scarse. Rimane uno dei mesi più popolari per viaggiare in India, per questo non sorprende trovare numerose persone presso i principali siti turistici e costi che rimangono ancora alti per l’alta stagione.
Oltre al clima favorevole, quello che rende marzo un mese molto popolare per viaggiare è il famoso Holi festival, uno tra gli eventi più vivaci, colorati e divertenti di tutta l’India. Si tratta di un festival di verniciatura durante il quale la gente si getta addosso acqua colorata e polvere rossa festeggiando così la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. La data del festival cambia ogni anno in base al calendario lunare, ma chi ha la fortuna di capitare in quel giorno può prendere parte ai giochi ricordandosi di indossare vestiti a cui non si tiene particolarmente!
Un altro evento interessante del mese è l’Hola Mohalla, un grande raduno religioso Sikh dove tantissimi di fedeli si radunano a Anandpur Sahib nel Punjab in un affascinante mix di cerimonie religiose, musiche e danze tradizionali e prove di coraggio e destrezza. Un’opportunità unica per addentrarsi e scoprire l’affascinante cultura e le tradizioni Sikh.
Marzo (e aprile, a seconda delle stagioni) sono anche i mesi perfetti per viaggiare nelle regioni pre-himalayane come il Sikkim e l’Himachal Pradesh, sia per l’ottimo clima, sia perché coincide con la stagione di fioritura dei rododendri, che in Himalaya raggiungono dimensioni di veri e propri alberi, offrendo un colpo d’occhio incredibile.
Ad aprile inizia la calda e afosa estate indiana. Le temperature crescono ovunque, raggiungendo anche punte di 44°C al sud e nelle grandi pianure alluvionali del nord, e si accompagnano a tassi di umidità abbastanza elevati che possono rendere più faticose le visite nelle ore centrali della giornata.
Aprile e maggio sono i due dei mesi più caldi dell’anno ma, allo stesso tempo, sono tra i migliori per l’osservazione della fauna selvatica nei parchi: grazie alla scarsa disponibilità di acqua, gli avvistamenti presso le pozze perenni diventano più facili e frequenti. Questo è il periodo perfetto per avvistare le tigri nella regione dello Uttarakhand, di Madhya Pradesh e Chhattisgarh. Considerate le alte temperature diurne, si consiglia di programmare le escursioni nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio, in modo da evitare il caldo afoso delle ore centrali della giornata.
Mentre il sud vive un periodo di caldo afoso che costringe alla chiusura di molti campi - come gli alloggi del deserto - al nord e nella zona dell’Himalaya il clima più fresco segna l’inizio della stagione dei trekking: dalle montagne del Kashmir alla regione di Himachal Pradesh che offre bellissimi trekking sulle zone montuose di Manali e McLeod Ganj, fino al territorio di Uttarakhand, dove le escursioni sono rese particolarmente suggestive dall’incontro con migliaia di fedeli che compiono il sacro pellegrinaggio verso i quattro antichi templi, ubicati presso le sorgenti dei sacri fiumi della regione.
L’estate indiana è anche il periodo migliore per visitare le regioni pre-himalayane dell’Himachal Pradesh o per trascorrere qualche giorno di relax lungo le colline del Darjeeling con i suoi bellissimi giardini del tè. Le temperature sono piacevoli e mai troppo elevate, il clima è perfetto e la fioritura dei rododendri rende il soggiorno ancora più emozionante.
In prossimità delle festività pasquali, molti hotel si riempiono rapidamente, ecco perché occorre pianificare con un certo anticipo una vacanza in questo periodo.
A giugno inizia solitamente la stagione dei monsoni che colpisce con precipitazioni anche abbondanti buona parte dell’India, a iniziare dalla zona sud-occidentale dove i venti, carichi di umidità, portano piogge già a partire da aprile. Solo le zone orientali vengono momentaneamente risparmiate dal monsone, che si manifesta tra la metà di ottobre e la fine di dicembre.
I monsoni iniziano con forti temporali al sud e salgono via via verso nord arrivando a lambire, seppur molto lievemente, i margini del deserto del Rajasthan e la regione nord-occidentale dell’Himalaya. Qui le precipitazioni si fanno sentire con intensità minore, lasciando ampio spazio a giornate calde e soleggiate. All’opposto, la parte nord-orientale dell'Himalaya viene colpita in pieno dal monsone estivo con piogge torrenziali che rendono i percorsi impraticabili.
L’estate è dunque la stagione più adatta a viaggi nell’India del nord dove, oltre al Rajasthan, è possibile visitare il Kashmir e il Ladakh che, baciate dal sole, si presentano in tutto il loro splendore e in completo contrasto con il grigiore che domina nel resto del Paese.
Chi si trova a viaggiare in India a giugno può prendere parte alla grande parata del carro Rath Yatra, uno spettacolo cui si assiste a Puri dove il gigantesco carro-tempio del dio Jagannath viene trainato da migliaia di fedeli. Una processione a cui prende parte una folla di pellegrini impressionante.
Luglio e agosto cadono nel mezzo della stagione monsonica: un periodo caratterizzato da caldo intenso e da piogge abbondanti che investono tutto il territorio, a eccezione del nord che offre un clima più secco e piacevole.
Questo è dunque il momento ideale per scoprire le meravigliose montagne di Jammu e Kashmir o per ammirare le incredibili viste su Ladakh. Durante questi mesi è possibile viaggiare anche in Rajasthan (preferibilmente in agosto), visto che le temperature sono mitigate dai venti del monsone, le precipitazioni sono sporadiche e prevalentemente limitate a qualche temporale e, molto importante, è un periodo meno frequentato dai turisti per un più profondo contatto con la cultura locale.
Come per i mesi precedenti, luglio e agosto sono perfetti per viaggiare in Ladakh grazie alle temperature piacevoli e a un clima solitamente ottimo. In Ladakh, a seconda del complesso calendario astrologico buddista, a fine giugno si celebra il Festival di Hemis, uno degli eventi più importanti per il Buddhismo Tibetano, durante il quale viene esposta una enorme Tanka (i dipinti buddhisti tradizionali realizzati su stoffa). Per chi desidera partecipare, consigliamo di prenotare con larghissimo anticipo, per evitare problemi di disponibilità degli hotel.
A eccezione del Ladakh, Rajasthan e Tamil Nadu, il resto del paese a luglio e agosto è caratterizzato da forti precipitazioni (d’altro canto i monsoni non sono considerati una sventura in India, al contrario: il loro arrivo viene celebrato da diversi festival in quanto sono in grado di attenuare il caldo afoso di questi mesi).
In estate si svolge in Kerala uno degli eventi più attesi dell’anno: la Nehru Cup Snake Boat Races, una competizione tra le tipiche imbarcazioni a serpente, che si svolge il secondo sabato di agosto sulle acque stagnanti di Alappuzha(Alleppey). La gara si accompagna a sfilate di carri, a mostre di artigianato e suggestive cerimonie nell’acqua.
A settembre il monsone di sud-ovest inizia ad attenuarsi nell’India del nord, a eccezione dell’estremo nord-est che talvolta è ancora colpito da forti precipitazioni. Settembre è secondo la nostra esperienza uno dei mesi ideali per visitare il Rajasthan, considerato il clima favorevole (pochi temporali sporadici), le temperature non troppo elevate e i costi, che sono decisamente ridotti rispetto ai mesi di alta stagione.
Nel resto del paese, settembre è un mese di transizione tra la fine della stagione umida e l’arrivo di quella secca, per cui il tempo è imprevedibile, con temporali improvvisi anche se sporadici.
La stagione di punta nel Ladakh si chiude, ma le condizioni climatiche sono ancora buone per visitare la zona. I viaggi negli stati meridionali e i trekking nelle regioni orientali dell'Himalaya sono ancora sconsigliati, fino a quando le piogge non scompaiono del tutto.
La festa di Ganesh Chaturthi, in onore del dio Ganesh dalla testa di elefante, viene celebrata in tutta l’India tra agosto e settembre, ma in modo particolare a Maharashtra con canti e balli per le strade e una processione di statue di creta raffiguranti la divinità. Al termine le statue vengono immerse nei fiumi o nel mare e tutti cercano di non guardare la luna poiché si ritiene che porti sfortuna.
Contrassegnato dal graduale ritorno del bel tempo, ottobre apre le porte all’alta stagione turistica dell’India che prosegue all’incirca fino a marzo. Le piogge terminano a nord e le giornate tornano a essere asciutte e soleggiate. Rovesci improvvisi possono ancora interessare alcune aree del sud, in particolare lungo la costa orientale, ma questi hanno anche il merito di creare il bellissimo paesaggio verdeggiante che caratterizza il territorio in questo periodo.
Con novembre poi il clima diventa meraviglioso: temperature più basse, scarsa umidità e quasi totale assenza di pioggia rendono piacevole viaggiare in qualsiasi parte dell’India. Se a questo si aggiunge la possibilità di assistere a numerosi festival, si spiega il motivo dell’elevato numero di turisti che affollano l’India in questi mesi.
Le uniche regioni del paese che presentano un clima non ottimale sono il Tamil Nadu e in generale le coste orientali soggette al monsone invernale che, se pur meno intenso di quello estivo, potrebbe portare forti precipitazioni.
A cavallo tra ottobre e novembre cade uno tra i più grandi e antichi festival indù, il Diwali Festival, una festa di cinque giorni che si celebra in tutta l’India. Protagoniste di questo festival delle luci sono le candele e le lampade di terracotta che adornano le strade e le case, mentre abbaglianti fuochi d'artificio illuminano il cielo per festeggiare la luce della vita e il ritorno del dio Rama dall’esilio. L’atmosfera che si crea rende questo momento magico per visitare il Paese.
Un altro evento da non perdere a novembre è la fiera di Pushkar, quando circa 50.000 cammelli e capre, insieme ai loro proprietari e a migliaia di spettatori, scendono in questo villaggio del Rajasthan tutti agghindati per l’occasione. Musica, danze e antiche tradizioni animano questa festa in un mix tra fervore religioso e antichissime tradizioni rurali.
A cavallo tra ottobre e novembre, a Kolkata, si svolge uno tra i più emozionanti festival del paese, il Durga Puja, interamente dedicato alla Dea Durga, durante il quale la città si colora di tantissimi Pandals, i tradizionali templi temporanei che vengono edificati per l’occasione, dalle particolari architetture e decorazioni. Una tripudio di danze e musiche che termina con la grande processione diretta alla statua della dea, che viene immersa nelle acque del fiume. Un evento affascinante per addentrarsi nella cultura, nelle tradizioni e nei sapori del West Bengal.
Dicembre è uno dei mesi ideali sotto il profilo climatico per pianificare un viaggio in India: tutto il paese, a esclusione delle regioni himalayane, offre un clima perfetto con temperature mai elevate. Proprio per il clima ottimale che coincide con il periodo natalizio, in questo mese si registra un maggiore afflusso di turisti e una crescita dei prezzi delle strutture alberghiere, pertanto si raccomanda la prenotazione con largo anticipo.
Nel Nagaland, all’estremo nord est del paese, si festeggia il famoso festival tribale dell’Hornbill che richiama tantissimi gruppi tribali della regione, dotati per l’occasione di colorati costumi tradizionali, in un universo di danze musiche e usanze locali. Un evento che si integra perfettamente in un itinerario alla scoperta delle bellissime riserve naturali della regione.
Località | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic |
Delhi | 6 - 21 15 | 10 - 23 14 | 15 - 29 13 | 20 - 36 7 | 24 - 39 16 | 28 - 37 51 | 27 - 35 218 | 25 - 33 254 | 24 - 34 123 | 18 - 33 23 | 13 - 28 5 | 8 - 22 7 |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Jaipur | 8 - 22 15 | 10 - 25 9 | 15 - 31 5 | 21 - 35 4 | 25 - 40 17 | 27 - 39 49 | 25 - 34 210 | 24 - 31 223 | 23 - 32 80 | 19 - 33 11 | 13 - 28 8 | 8 - 24 2 |
Jodhpur | 9 - 24 2 | 11 - 28 3 | 16 - 34 6 | 23 - 39 3 | 27 - 40 11 | 28 - 41 32 | 27 - 35 121 | 25 - 33 121 | 24 - 34 52 | 20 - 34 6 | 15 - 32 4 | 10 - 26 1 |
Jaisalmer | 4 - 23 1 | 8 - 26 4 | 14 - 31 3 | 19 - 38 3 | 24 - 41 7 | 27 - 41 31 | 26 - 36 55 | 25 - 34 57 | 22 - 35 27 | 18 - 34 2 | 11 - 30 2 | 7 - 24 2 |
Udaipur | 9 - 23 4 | 11 - 26 2 | 18 - 31 8 | 22 - 35 4 | 25 - 38 12 | 24 - 35 87 | 23 - 29 240 | 22 - 28 244 | 21 - 30 132 | 19 - 31 12 | 14 - 29 13 | 10 - 24 1 |
Ahmedabadh | 12 -27 1 | 14 - 30 0 | 19 - 36 0 | 23 - 38 1 | 26 - 42 4 | 27 - 37 80 | 25 - 33 273 | 25- 32 214 | 24 - 34 141 | 21 - 35 12 | 16 - 33 5 | 13 - 28 2 |
Varanasi | 9 - 23 18 | 12 - 27 11 | 16 - 32 8 | 22 - 39 3 | 26 - 40 12 | 27 - 39 95 | 26 - 33 293 | 26 - 32 286 | 25 - 33 206 | 21 - 33 34 | 14 - 30 10 | 10 - 24 3 |
Bangalore | 15 - 26 2 | 16 - 30 6 | 19 - 32 10 | 20 - 33 40 | 20 - 32 106 | 19 - 29 73 | 18 - 28 94 | 18 - 28 121 | 18 - 28 190 | 18 - 28 153 | 16 - 27 65 | 0 - 25 19 |
Munnar | 12 - 22 21 | 13 - 24 28 | 15 - 25 42 | 16 - 26 120 | 17 - 25 161 | 16 - 23 260 | 15 - 22 395 | 15 - 22 264 | 15 - 23 208 | 15 - 22 252 | 14 - 22 174 | 1 - 21 95 |
Bopal | 8 - 24 21 | 12 - 27 17 | 16 - 31 14 | 22 - 37 7 | 26 - 40 11 | 26 - 37 135 | 24 - 30 394 | 23 - 28 430 | 23 - 30 196 | 19 - 32 24 | 13 - 29 10 | 9 - 24 14 |
Darjeeling | 5 - 15 15 | 7 - 18 20 | 11 - 21 43 | 14 - 24 92 | 16 - 25 188 | 18 - 26 514 | 19 - 25 777 | 19 - 26 572 | 18 - 24 420 | 15 - 24 108 | 10 - 21 14 | 7 - 18 8 |
Srinagar | -2 - 6 57 | -1 - 7 64 | 3 - 13 112 | 7 - 20 87 | 11 - 23 70 | 14 - 28 36 | 18 - 30 51 | 16 - 28 64 | 12 - 26 33 | 5 - 22 33 | 1 - 15 20 | -1 - 7 39 |
Dharamshala | 0 - 10 80 | 2 - 12 79 | 6 - 18 104 | 11 - 24 72 | 13 - 27 75 | 17 - 29 114 | 17 - 28 361 | 18 - 27 343 | 14 - 26 180 | 10 - 23 34 | 5 - 18 20 | 2 - 12 41 |
Shimla | 2 - 11 76 | 3 - 12 69 | 7 -16 73 | 12 - 21 51 | 16 - 24 65 | 18 - 26 168 | 16 - 23 406 | 15 - 22 330 | 14 - 21 186 | 11 - 21 37 | 7 - 16 15 | 4 - 13 40 |
Mumbai | 18 - 29 0 | 19 - 30 1 | 22 - 31 0 | 24 - 32 1 | 26 - 33 12 | 25 - 32 573 | 24 - 30 964 | 24 - 30 618 | 24 - 29 343 | 24 - 32 81 | 22 - 32 10 | 20 - 30 3 |
Mysore | 16 - 27 3 | 18 - 29 5 | 20 - 32 11 | 21 - 32 62 | 21 - 31 145 | 20 - 28 101 | 20 - 27 156 | 20- 27 125 | 19 - 28 127 | 19 - 28 170 | 18 - 27 56 | 1 - 26 18 |
cochin | 22 - 30 5 | 23 - 31 23 | 24 - 31 36 | 25 - 32 104 | 25 - 30 281 | 24 - 29 750 | 23 - 28 843 | 23 - 28 513 | 23 - 29 312 | 23 - 30 307 | 23 - 31 152 | 22 - 31 41 |
Madurai | 21 - 30 15 | 22 - 31 18 | 24 - 32 21 | 26 - 32 61 | 26 - 34 52 | 25 - 33 85 | 24 - 32 128 | 23 - 32 138 | 23 - 32 110 | 23 - 31 189 | 22 - 30 138 | 21 - 28 70 |
Chennai | 19 - 28 20 | 20 - 31 12 | 22 - 32 4 | 25 - 35 10 | 27 -37 38 | 26 - 38 61 | 26 - 35 112 | 25 - 34 156 | 25 - 33 133 | 24 - 31 258 | 22 - 28 341 | 21 - 28 144 |
Kolkata | 13 - 25 11 | 16 - 28 22 | 21 - 33 31 | 25 - 34 57 | 26 - 34 107 | 26 - 33 263 | 26 - 31 321 | 26 - 31 323 | 26 - 31 268 | 24 - 31 127 | 19 - 29 18 | 14 - 25 9 |
Bubaneshwar | 17 - 26 13 | 20 - 28 18 | 24 - 32 21 | 25 - 33 18 | 26 - 34 44 | 26 - 33 164 | 25 - 31 307 | 25 - 30 295 | 25 - 31 247 | 23 - 31 193 | 19 - 30 48 | 16 - 26 6 |
Gangtok | 2 - 12 14 | 4 - 14 17 | 8 - 17 42 | 11 - 18 100 | 13 - 19 192 | 15 - 22 492 | 16 - 23 730 | 16 - 23 538 | 14 - 21 385 | 11 - 21 108 | 7 - 19 13 | 4 - 15 9 |
Leh | -12 - -1 12 | -11 - 0 11 | -6 - 6 14 | -1 - 12 9 | 1 - 15 9 | 7 - 19 9 | 9 - 24 21 | 9 - 24 22 | 6 - 20 12 | -1 - 15 3 | -7 - 15 4 | -10 - 2 7 |
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