Kolkata - Bhubaneshwar - Puri - Gopalpur - Rayagada - Semiliguda - Delhi
Cultura Popoli
Partenza con volo di linea con scalo per Kolkata.
Arrivo a Kolkata, una volta espletate le procedure per l'immigation e la dogana, incontro con lo staff locale e trasferimento in hotel.
Resto della giornata libera per rilassarsi dopo il volo intercontinentale.
Cena e pernottamento in hotel.
Nobile e squallida, caotica e raffinata, Kolkata (prima del 2001, Calcutta) rappresenta insieme a Delhi e Mombai una delle grandi e affascinanti metropoli indiane, oggi centro culturale del paese.
Intera giornata dedicata alla scoperta di Kolkata, una delle città più affascinanti dell'india.
Presto al mattino, visita al famoso mercato dei fiori lungo i Mullick Ghat nei pressi del Howrah Bridge, uno dei più grandi del paese, un'esplosione di colori e profumi con migliaia di commercianti che ogni mattina giungono dalle zone rurali del West Bengal.
A seguire, si raggiungono interessanti templi jainisti, prima di una passeggiata a piedi nel settore settentrionale della città (Kumartulli) famoso per la presenza di centinaia di artigiani che, con tecniche antichissime, producono statue di Idoli e altri soggetti a sfondo religioso, molti dei quali sono principalmente realizzati per la grande festa dedicata alla Dea Durga che ogni anno, nel nostro autunno, si svolge proprio a Kolkata.
Nel pomeriggio, una passeggiata nel cuore della città che ruota intorno a Dalhousle Square con la sua interessante architettura coloniale (Kolkata è stata per molti anni sede principale della Compagnia delel India Orientali) e la Cattedrale di St. Paul.
Al termine, rientro in hotel per un po' di relax prima della cena in uno degli ottimi ristoranti della città per iniziare a scoprire l'interessante e rinomata cucina del West Bengal (tra le tante ricette, ottimi i dolci famosi in tutto il paese).
Situata nel West Bengal, Kolkata fu la capitale dell’India durante l’impero britannico, dal 1773 al 1911, come testimoniano ancora i numerosi edifici in classico stile Vittoriano.
Un affascinante mix di antico e moderno, tra orgoglio nazionale e retaggi coloniali, con strade caotiche, dove - soprattutto nella zona circostante la celebre università - si respira il suo passato rivoluzionario e la grande importanza artistico-culturale che la città detiene.
Qui si trova anche la Casa di Madre Teresa con la sua tomba.
La prima parte della giornata è dedicata alla visita del cuore di Kolkata, con il famoso Victoria Memorial, oggi riconvertito in museo, e il Marble Palace (XIX secolo) fatto edificare come residenza del Raja Rajendra Mullick, che ospita un'interessante collezione a rappresentare la stravaganza e l'eccentricità del suo mecenate.
Si prosegue con la Casa di Madre Teresa e le strade intorno all'Università, che sono state nel secolo scorso il centro della rinascita culturale e dei primi movimenti indipendentisti, tra tutte la famosa College Street, l'interessante mercato dei libri usati e la India Coffe House.
Nel pomeriggio, trasferimento in aeroporto in coincidenza con il breve volo verso Bhubaneshwar, principale città dell'Orissa e importante centro di pellegrinaggio induista.
All'arrivo, trasferimento in hotel resto della giornata libera per la cena in albergo e il pernottamento.
La città ospita più di 30 musei, tra cui l’Indian Museum, fondato nel 1814, il più antico dell’India, dove ammirare preziose collezioni e il Science City, museo della scienza tra i primi del suo genere in Asia.
Tra le attrazioni più visitate della città c’è il tempio dedicato alla Dea Kali, qui ancora molto venerata, che richiama una moltitudine di fedeli, e il sontuoso Marble Palace, anticamente residenza di una ricca famiglia di mercanti, convertito in museo.
Giornata dedicata alla visita dei principali templi della capitale dell'Orisha, presso alcuni dei 600 complessi religiosi che hanno reso Bhubaneswar uno dei principali centri di pellegrinaggio del paese.
Quello di Lingaraj è sicuramente il più importante e venerato (risale al XI secolo e l'accesso è consentito solo agli Induisti, è tuttavia possibile osservare l'enorme complesso da un sito panoramico adiacente), ma quelli di Rajarani e Mukteswar sono probabilmente i più interessanti anche sotto il profilo architettonico, due dei più pregevoli esempi di architettura Kalinga, tipica dell'Orisha e dell'Andhra Pradesh.
Nel corso della giornata si visita anche l'interessante Museo Etnografico per una prima panoramica sul complesso mosaico tribale che scopriremo nei giorni successivi.
Al termine delle visite, nel pomeriggio, rientro in hotel e resto della giornata libera per rilassarsi nella bella cornice dell'hotel o per proseguire la scoperta della città con una passeggiata in autonomia nelle sue caotiche strade e mercati.
Bhubaneshwar, capitale dello stato dell’Orisha, insieme a Puri, rappresenta uno dei centri religiosi più sacri per gli induisti.
È conosciuta anche come Città dei Templi - ve ne sono infatti circa 600 (VIII-XII secolo) dei quali il più famoso e venerato è il Lingaraj Mandir, alto 54 metri e dedicato al dio Harihara, accessibile però solo agli indù.
La caratteristica principale dei templi di Bhubaneswar è lo stile architettonico Kalinga, tipico dell’India Orientale, con le alte coperture piramidali e le interessanti sculture e decorazioni che ricoprono le pareti esterne degli edifici.
Il Tempio Rajarani è un altro tempio indù dell'XI secolo, conosciuto localmente come il "tempio dell'amore" a causa delle sculture erotiche di donne e coppie all’interno.
Bhubaneshwar è anche famosa anche per essere il punto di partenza per visitare le regioni meridionali dello stato con il loro mosaico etnico e multiculturale unico.
La giornata è dedicata alla scoperta di alcuni siti archeologici e di pellegrinaggio Buddista che si trovano a pochi chilometri dalla città, noti anche come Triangolo dei Diamanti, che include anche Ratnagiri, le cui prime testimonianze risalgono al regno Gupta con numerosi templi, monasteri e stupa, alcuni riccamente decorati da pregevoli sculture del Buddha.
Nel corso della giornata si visitano anche Lalitgiri, il più antico insediamento Buddhista in Orisha (I secolo A.D.) anche questo contenente numerosi stupa, monasteri e i resti di una sala delle preghiere (Chaitya) e Udayagiri (da non confondersi con l'omonimo sito jainista).
Nel pomeriggio, rientro a Bhubaneshwar e resto della giornata libera per una passeggiata in autonomia nel centro della città.
Cena e pernottamento in hotel.
Il Triangolo dei Diamanti è a 30 minuti di auto da Bhubaneswar e comprende alcuni importanti siti buddhisti come Lalitgiri, Ratnagiri e Udayagiri, con monasteri, stupa, reliquie, tavolette di pietra e statue antiche.
Durante la prima parte della giornata parte alla scoperta dei due affascinanti siti Jainisti di Khandajiri e Udaygiri con i templi scavati nella roccia, luoghi misteriosi carichi di energia nei quali approfondire la profonda simbologia che racchiudono.
Al termine si proseguirà verso Puri, piccola ma importantissima località situata lungo la costa del Golfo del Bengala, da millenni importante centro di pellegrinaggio induista per la presenze del vicino Tempio del Sole di Konark.
All'arrivo, sistemazione presso l'hotel e resto della giornata libera per rilassarsi in spiaggia o per una passeggiata nella cittadina. Cena in hotel.
Chi è appassionato di storia apprezzerà molto le Grotte di Udayagiri e Khandagiri, siti archeologici appena fuori la città, scavati nella roccia, con dipinti rupestri giainisti del I secolo a. C. Da Khandagiri si ha anche una vista splendida sulla città.
La prima parte della giornata è interamente dedicata alla visita del famoso Tempio del Sole di Konark, conosciuto anche come Black Pagoda, così chiamato dai navigatori lungo la rotta delle indie orientali che lo utilizzavano come punto di riferimento per la navigazione, essendo visibile da grandi distanze.
A seguire, si raggiunge un tipico villaggio di pescatori nelle vicinanze, prima di rientrare a Puri.
Nel pomeriggio si parte alla scoperta del Tempio di Jagannath, altro importante sito di pellegrinaggio.
Al termine rientro in hotel e resto della serata libera. Cena in albergo.
Il Tempio del Sole di Konark (UNESCO) è un punto di riferimento per gli induisti di tutto il mondo e sicuramente uno dei monumenti più importanti di tutta l’India.
Costruito dal Re Narasimhadeva nel XII secolo per ringraziare gli dei per la vittoria contro i regni musulmani, il tempio è uno dei migliori esempi di architettura Kalinga con bellissime sculture e bassorilievi, molte di queste con scene erotiche come i templi di Khajuraho, e un enorme carro con 24 ruote intarsiate una delle quali è forse la più celebre rappresentazione della Ruota del Dharma.
Tempio di Jagannath risale al XII secolo ed è caratterizzato da diversi stili architettonici, oltre a essere adornato con bellissime sculture e bassorilievi. Purtroppo, anche questo tempio non è solitamente accessibile ai non induisti ma può essere ammirato da due piattaforme rialzate che si trovano nelle immediate vicinanze.
Inizia il viaggio per raggiungere le lontane aree tribali dell'Orisha.
Lungo il percorso per raggiungere Gopalpur è prevista una sosta per un'escursione in barca sul lago costiero di Chilika, un paradiso famoso in tutto il mondo per gli appassionati di birdwatching.
Al termine dell'escursione, prima di riprendere il trasferimento, visita al piccolo villaggio di Mangalajodi, tradizionale insediamento di pescatori e centro di un progetto di conservazione ambientale nel quale da anni si sta cercando di integrare le comunità locali.
Arrivo a Gopalpur nel pomeriggio e resto della giornata libera per il relax in spiaggia. Cena in hotel.
Al mattino, inizio del trasferimento verso Rayagada. Lungo il percorso visita ai villaggi di Taptapani, famosi per le sorgenti termali e alcuni centri abitati dal gruppo etnico Saora, uno dei principali della regione.
Pranzo in ristorante locale.
Si prosegue verso Rayagada con arrivo nel tardo pomeriggio; sistemazione e cena in hotel.
In queste aree dell'Orisha sono disponibili solo piccoli alberghi di standard locale, abbiamo scelto i migliori, ma sono comunque strutture che richiedono un certo spirito di adattamento.
I gruppo etnico Saora è caratterizzato da una particolare struttura sociale che ne ha preservato per secoli la loro integrità culturale.
Descritti anche nel famoso poema epico Ramayana, praticano da millenni un particolare rito animista con tradizioni sciamaniche nel quale tutti gli eventi naturali sono attribuiti a un ampio pantheon di divinità ancestrali.
Un gruppo etnico particolarmente interessante, non solo per la loro natura fiera, caratterizzata da un profondo senso di libertà e autonomia, ma anche per le loro tradizioni artigianali ed artistiche.
Purtroppo, negli ultimi anni anche questo gruppo sta subendo un veloce processo di perdita delle proprie identità culturali e religiose anche per le continue pressioni dei missionari e dei gruppi induisti della regione.
Intera giornata per visitare alcuni villaggi del gruppo etnico Kutia Kondh; la lunga storia di questo gruppo, famoso per i tatuaggi rituali, è testimoniata anche dalla lingua locale Kuvi, derivata da un ceppo dravidico proveniente dall'India meridionale.
Nel corso della giornata, visita presso alcuni villaggi tradizionali e a un mercato tribale che richiama molte persone da tutta la regione.
Il mercato è visitabile solo il martedì, è importante quindi fissare l'itinerario su alcuni giorni della settimana per assistere ai vari mercati lungo il percorso.
Nel pomeriggio, rientro a Rayagada e resto della giornata libera. Pranzo in ristorante locale e cena in hotel.
I Kutia Kondh sono un un particolare sottogruppo etnico appartenente ai Kondh che vivono ancora secondo antcichissime tradizioni tribali in piccoli villaggi disseminati nelle foreste più remote dell'Orisha (si differenziano dai Dongria Kondha e dai Desia Kondh che vivono negli altipiani e nelle pianure più accessibili e che hanno maggiormente contaminato le loro tradizioni e cultura).
Questo sottogruppo ha mantenuto maggiormente intatte le proprie tradizioni con culti animisti e un sostentamento che dipende principalmente dalle risorse della foresta e dalla coltivazione di piccoli appezzamenti temporanei.
Un’altra particolarità che li ha resi famosi è la diffusione, in tempi passati, della pratica del sacrificio umano che credevano fosse un tributo fondamentale verso la Madre Terra, secondo un sincretismo religioso che fonde tradizioni animiste, culti totemici e sciamanesimo.
È proprio la brutale tradizione dei sacrifici che ha portato nella prima metà del IXX secolo a un violento conflitto con gli inglesi a seguito della cattura e uccisione di alcuni missionari cristiani.
Presto al mattino, inizio del trasferimento verso Semiliguda attraversando bellissimi paesaggi naturali della regione.
Lungo il percorso è prevista una sosta per visitare il mercato tribale di Chatikona (chiamato “Haat” e che si svolge ogni mercoledì) che richiama moltissimi abitanti dai villaggi vicini e dai piccoli insediamenti ancora presenti nelle selvagge foreste dell'area.
Arrivo a Semiliguda nel pomeriggio, sistemazione in hotel e resto della giornata libera, prima della cena in hotel.
I mercati sono un’occasione unica per scoprire e approfondire le affascinanti culture tribali in un contesto spesso ancora vero, differente da alcuni villaggi appositamente ricostruiti a uso e consumo dei turisti che ogni anno visitano la regione.
Intera giornata dedicata alla scoperta del mercato tribale di Ankadelli, uno dei più interessanti della regione che ogni giovedì richiama moltissime persone appartenenti a diversi gruppi etnici, tra cui i Bonda e i Gadabbas.
Dopo alcune ore spese nel villaggio e nel grande mercato, un paradiso per gli appassionati di fotografia, nel pomeriggio si rientra in hotel a Semiliguda.
Pranzo in ristornate locale e cena in hotel.
I Bonda, di origine Tibetano-Burmese, contano al momento circa 6.000 membri e vivono da secoli isolati sulle remote montagne dei dintorni di Onukudelli; l'unico momento in cui è possibile incontrarli, a meno di richiedere particolari permessi e di lunghe giornate di trekking per raggiungere i villaggi isolati, è quando si recano nei mercati della zona per commerciare i prodotti della terra e gli animali allevati.
Le donne rivestono un ruolo molto importante nel complesso tessuto sociale partecipando ai consigli tribali; si adornano con enormi collane di perline e anelli d'argento e hanno il capo rasato decorato da foglie di Palmira.
Come la maggior parte dei gruppi etnici dell'Orissa, anche i Bonda mantengono riti ancestrali legati alla natura; gli sciamani, i medici tradizionali e gli astrologi hanno un ruolo estremamente importante nella società.
L'altro gruppo etnico particolarmente interessante sono i Gadabbas, caratterizzati dalle lunghe capigliature e le acconciature fatte con i fiori della foresta. Sono famosi per le loro danze e musiche tradizionali, oltre che per i bellissimi gioielli e ornamenti in argento, legno e oro delle loro donne.
Ancora una giornata dedicata alla scoperta del complesso mosaico etnico e multiculturale dell'Orisha con il mercato tribale di Kunduli (si svolge ogni venerdì), probabilmente il più grande e frequentato dell'Orisha meridionale, ma ancora lontano dai percorsi turistici più famosi; è infatti frequente non incontrare altri viaggiatori.
Il mercato richiama moltissime persone da tutta la regione appartenenti a differenti gruppi e sottogruppi etnici, offrendo un'opportunità unica per approfondire le profonde e antichissime tradizioni locali.
Passeggiare tra il caos del mercato, circondati da un tripudio di colori, musiche e danze è un'esperienza unica e indimenticabile.
Nel pomeriggio, rientro a Semiliguda e resto della serata libera. Cena in hotel.
Presto al mattino, inizio del trasferimento verso Visakhapatnam, l'aeroporto più vicino, situato lungo la costa settentrionale dell'Andhra Pradesh.
Volo per Delhi. Arrivo nella grande e antichissima capitale, accoglienza e trasferimento in hotel.
Resto della giornata libera per una passeggiata in autonomia prima della cena in hotel.
Definire in assoluto un periodo migliore per visitare l’India è praticamente impossibile, sia per la vastità del paese che per la presenza di un enorme range di latitudini e di microclimi, anche molto variabili tra loro (basta considerare che il paese si estende dai contrafforti himalayani fino alle spiagge tropicali del Kerala).
In generale, l’India è un paese visitabile tutto l’anno a patto di scegliere la regione ottimale in funzione del periodo. Inoltre, il clima non dovrebbe essere l’unico criterio di valutazione: alcuni periodi dell’anno con un meteo non ottimale sono comunque interessantissimi per la presenza di particolari eventi o festival che consentono un pieno contatto con la cultura millenaria e le meravigliose tradizioni locali.
Per esempio: se la nostra estate (da giugno ad agosto) prevede un clima molto piovoso lungo le coste meridionali del Kerala, questo periodo è particolarmente interessante per la presenza di numerosi festival, come il Vallam Kali (un evento nel quale centinaia di imbarcazioni si sfidano in competizioni sulle calme acque delle backwater) o più semplicemente perché gli interessati alla millenaria medicina Ayurvedica troveranno durante il monsone il clima perfetto per i trattamenti.
Un altro esempio è lo stato himalayano del Ladakh: se il periodo migliore è sicuramente la nostra estate, i freddi mesi invernali offrono - a patto di un forte spirito di adattamento visto le gelide temperature - l’incredibile esperienza di osservare alcuni degli ultimi esemplari del meraviglioso leopardo delle nevi in libertà (avvistamento impossibile durante i mesi estivi).
L’India è tendenzialmente soggetta a due differenti monsoni: quello estivo, solitamente da giugno ai primi giorni di settembre, che colpisce praticamente l’intero paese con esclusione di alcune regioni (quelle sud-orientali, infatti il Tamil Nadu è colpito molto marginalmente, del Deserto del Thar in Rajasthan e della regione himalayana del Ladakh, protetta dagli altri contrafforti montuosi); e poi c’è quello invernale, che si svolge solitamente tra ottobre e novembre e colpisce prevalentemente il Tamil Nadu e le coste orientali della penisola, per poi deviare nel Golfo del Bengala.
Il Ladakh e il Kashmir offrono invece il meglio durante i mesi, da maggio a settembre, quando le temperature sono piacevoli e il tempo si mantiene sereno, essendo protette dal monsone estivo e dai primi contrafforti himalayani.
Un altro aspetto importante da tenere presente sono le temperature: dalla seconda metà di aprile ai primi di giugno, la maggior parte del paese registra temperature veramente elevate, con picchi che possono raggiungere anche i 44°C; questo non preclude il viaggio, ma è importante pianificare le attività evitando le ore centrali della giornata.
Volendo identificare un periodo migliore sotto il profilo climatico possiamo sicuramente stabilire che - con esclusione del Ladakh e il Tamil Nadu - il periodo migliore va da ottobre a marzo, caratterizzato da poche precipitazioni e da temperature mai troppo elevate.
I mesi del monsone estivo, a meno di particolari interessi, sono invece più complicati per le forti piogge a carattere tropicale, a esclusione però delle aree più orientali semidesertiche come il Rajasthan e il Gujarath dove le precipitazioni sono meno intense.
Un parametro interessante da valutare quando si pianifica un viaggio in India è il rapporto qualità prezzo: la bassa stagione in India va da aprile a settembre e durante questi mesi il costo degli hotel si riduce anche sensibilmente. Per esempio, la seconda metà di agosto e di settembre sono mesi interessanti per viaggiare in Rajasthan, considerando le scarse precipitazioni, le temperature non elevatissime come nei mesi precedenti e le tante offerte che si trovano nel periodo.
In India, gennaio e febbraio cadono nel mezzo della stagione fresca e secca, caratterizzata da temperature gradevoli e giornate soleggiate, uno dei periodi migliori per visitare il Paese nella sua interezza, a eccezione delle regioni himalayane del Ladakh e del Sikkim, dove in questi mesi si registrano temperature molto rigide. Questo comporta che per non avere problemi di disponibilità presso le strutture turistiche, si debba prenotare con largo anticipo.
Sono, insieme a novembre e a dicembre, i mesi in cui si registra il massimo afflusso di viaggiatori; se da un punto di vista climatico è un periodo perfetto, sotto il profilo dell’esperienza sicuramente bisogna essere preparati a incontrare un po’ di affolamento nei principali siti turistici. Inoltre, essendo alta stagione, i costi degli hotel sono leggermente più alti.
A gennaio, precisamente il 26, con la festa laica del Republic Day a Delhi si dà inizio alle numerose festività che si susseguono per tutto l’anno. Durante l’evento si assiste a una processione di elefanti e a parate militari in una cornice sfarzosa e principesca in tipico stile indiano. Questo è anche l’unico mese in cui è possibile per effettuare il Trekking lungo le gole dello Zanskar in Ladakh, uno dei più affascinanti ed emozionanti al mondo, che segue il corso ghiacciato del mitico fiume Zanskar nelle profondità del canyon, lungo un’antica via carovaniera. È, inoltre, solo in questo periodo che è possibile osservare il Leopardo delle Nevi in Ladakh, a patto che si sia disposti a sopportare le rigide temperature della regione.
A febbraio (talvolta a marzo - le date sono solitamente comunicate con un anno di anticipo) si svolge a Jodhpur e a Nagaur il World Sacred Spirit Festival, un affascinante evento che richiama i migliori musicisti e danzatori Sufi, oltre che decine di migliaia di fedeli.
A marzo le temperature vanno via via aumentando, ma il clima rimane comunque ottimo, con precipitazioni ancora assenti o molto scarse. Rimane uno dei mesi più popolari per viaggiare in India, per questo non sorprende trovare numerose persone presso i principali siti turistici e costi che rimangono ancora alti per l’alta stagione.
Oltre al clima favorevole, quello che rende marzo un mese molto popolare per viaggiare è il famoso Holi festival, uno tra gli eventi più vivaci, colorati e divertenti di tutta l’India. Si tratta di un festival di verniciatura durante il quale la gente si getta addosso acqua colorata e polvere rossa festeggiando così la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. La data del festival cambia ogni anno in base al calendario lunare, ma chi ha la fortuna di capitare in quel giorno può prendere parte ai giochi ricordandosi di indossare vestiti a cui non si tiene particolarmente!
Un altro evento interessante del mese è l’Hola Mohalla, un grande raduno religioso Sikh dove tantissimi di fedeli si radunano a Anandpur Sahib nel Punjab in un affascinante mix di cerimonie religiose, musiche e danze tradizionali e prove di coraggio e destrezza. Un’opportunità unica per addentrarsi e scoprire l’affascinante cultura e le tradizioni Sikh.
Marzo (e aprile, a seconda delle stagioni) sono anche i mesi perfetti per viaggiare nelle regioni pre-himalayane come il Sikkim e l’Himachal Pradesh, sia per l’ottimo clima, sia perché coincide con la stagione di fioritura dei rododendri, che in Himalaya raggiungono dimensioni di veri e propri alberi, offrendo un colpo d’occhio incredibile.
Ad aprile inizia la calda e afosa estate indiana. Le temperature crescono ovunque, raggiungendo anche punte di 44°C al sud e nelle grandi pianure alluvionali del nord, e si accompagnano a tassi di umidità abbastanza elevati che possono rendere più faticose le visite nelle ore centrali della giornata.
Aprile e maggio sono i due dei mesi più caldi dell’anno ma, allo stesso tempo, sono tra i migliori per l’osservazione della fauna selvatica nei parchi: grazie alla scarsa disponibilità di acqua, gli avvistamenti presso le pozze perenni diventano più facili e frequenti. Questo è il periodo perfetto per avvistare le tigri nella regione dello Uttarakhand, di Madhya Pradesh e Chhattisgarh. Considerate le alte temperature diurne, si consiglia di programmare le escursioni nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio, in modo da evitare il caldo afoso delle ore centrali della giornata.
Mentre il sud vive un periodo di caldo afoso che costringe alla chiusura di molti campi - come gli alloggi del deserto - al nord e nella zona dell’Himalaya il clima più fresco segna l’inizio della stagione dei trekking: dalle montagne del Kashmir alla regione di Himachal Pradesh che offre bellissimi trekking sulle zone montuose di Manali e McLeod Ganj, fino al territorio di Uttarakhand, dove le escursioni sono rese particolarmente suggestive dall’incontro con migliaia di fedeli che compiono il sacro pellegrinaggio verso i quattro antichi templi, ubicati presso le sorgenti dei sacri fiumi della regione.
L’estate indiana è anche il periodo migliore per visitare le regioni pre-himalayane dell’Himachal Pradesh o per trascorrere qualche giorno di relax lungo le colline del Darjeeling con i suoi bellissimi giardini del tè. Le temperature sono piacevoli e mai troppo elevate, il clima è perfetto e la fioritura dei rododendri rende il soggiorno ancora più emozionante.
In prossimità delle festività pasquali, molti hotel si riempiono rapidamente, ecco perché occorre pianificare con un certo anticipo una vacanza in questo periodo.
A giugno inizia solitamente la stagione dei monsoni che colpisce con precipitazioni anche abbondanti buona parte dell’India, a iniziare dalla zona sud-occidentale dove i venti, carichi di umidità, portano piogge già a partire da aprile. Solo le zone orientali vengono momentaneamente risparmiate dal monsone, che si manifesta tra la metà di ottobre e la fine di dicembre.
I monsoni iniziano con forti temporali al sud e salgono via via verso nord arrivando a lambire, seppur molto lievemente, i margini del deserto del Rajasthan e la regione nord-occidentale dell’Himalaya. Qui le precipitazioni si fanno sentire con intensità minore, lasciando ampio spazio a giornate calde e soleggiate. All’opposto, la parte nord-orientale dell'Himalaya viene colpita in pieno dal monsone estivo con piogge torrenziali che rendono i percorsi impraticabili.
L’estate è dunque la stagione più adatta a viaggi nell’India del nord dove, oltre al Rajasthan, è possibile visitare il Kashmir e il Ladakh che, baciate dal sole, si presentano in tutto il loro splendore e in completo contrasto con il grigiore che domina nel resto del Paese.
Chi si trova a viaggiare in India a giugno può prendere parte alla grande parata del carro Rath Yatra, uno spettacolo cui si assiste a Puri dove il gigantesco carro-tempio del dio Jagannath viene trainato da migliaia di fedeli. Una processione a cui prende parte una folla di pellegrini impressionante.
Luglio e agosto cadono nel mezzo della stagione monsonica: un periodo caratterizzato da caldo intenso e da piogge abbondanti che investono tutto il territorio, a eccezione del nord che offre un clima più secco e piacevole.
Questo è dunque il momento ideale per scoprire le meravigliose montagne di Jammu e Kashmir o per ammirare le incredibili viste su Ladakh. Durante questi mesi è possibile viaggiare anche in Rajasthan (preferibilmente in agosto), visto che le temperature sono mitigate dai venti del monsone, le precipitazioni sono sporadiche e prevalentemente limitate a qualche temporale e, molto importante, è un periodo meno frequentato dai turisti per un più profondo contatto con la cultura locale.
Come per i mesi precedenti, luglio e agosto sono perfetti per viaggiare in Ladakh grazie alle temperature piacevoli e a un clima solitamente ottimo. In Ladakh, a seconda del complesso calendario astrologico buddista, a fine giugno si celebra il Festival di Hemis, uno degli eventi più importanti per il Buddhismo Tibetano, durante il quale viene esposta una enorme Tanka (i dipinti buddhisti tradizionali realizzati su stoffa). Per chi desidera partecipare, consigliamo di prenotare con larghissimo anticipo, per evitare problemi di disponibilità degli hotel.
A eccezione del Ladakh, Rajasthan e Tamil Nadu, il resto del paese a luglio e agosto è caratterizzato da forti precipitazioni (d’altro canto i monsoni non sono considerati una sventura in India, al contrario: il loro arrivo viene celebrato da diversi festival in quanto sono in grado di attenuare il caldo afoso di questi mesi).
In estate si svolge in Kerala uno degli eventi più attesi dell’anno: la Nehru Cup Snake Boat Races, una competizione tra le tipiche imbarcazioni a serpente, che si svolge il secondo sabato di agosto sulle acque stagnanti di Alappuzha(Alleppey). La gara si accompagna a sfilate di carri, a mostre di artigianato e suggestive cerimonie nell’acqua.
A settembre il monsone di sud-ovest inizia ad attenuarsi nell’India del nord, a eccezione dell’estremo nord-est che talvolta è ancora colpito da forti precipitazioni. Settembre è secondo la nostra esperienza uno dei mesi ideali per visitare il Rajasthan, considerato il clima favorevole (pochi temporali sporadici), le temperature non troppo elevate e i costi, che sono decisamente ridotti rispetto ai mesi di alta stagione.
Nel resto del paese, settembre è un mese di transizione tra la fine della stagione umida e l’arrivo di quella secca, per cui il tempo è imprevedibile, con temporali improvvisi anche se sporadici.
La stagione di punta nel Ladakh si chiude, ma le condizioni climatiche sono ancora buone per visitare la zona. I viaggi negli stati meridionali e i trekking nelle regioni orientali dell'Himalaya sono ancora sconsigliati, fino a quando le piogge non scompaiono del tutto.
La festa di Ganesh Chaturthi, in onore del dio Ganesh dalla testa di elefante, viene celebrata in tutta l’India tra agosto e settembre, ma in modo particolare a Maharashtra con canti e balli per le strade e una processione di statue di creta raffiguranti la divinità. Al termine le statue vengono immerse nei fiumi o nel mare e tutti cercano di non guardare la luna poiché si ritiene che porti sfortuna.
Contrassegnato dal graduale ritorno del bel tempo, ottobre apre le porte all’alta stagione turistica dell’India che prosegue all’incirca fino a marzo. Le piogge terminano a nord e le giornate tornano a essere asciutte e soleggiate. Rovesci improvvisi possono ancora interessare alcune aree del sud, in particolare lungo la costa orientale, ma questi hanno anche il merito di creare il bellissimo paesaggio verdeggiante che caratterizza il territorio in questo periodo.
Con novembre poi il clima diventa meraviglioso: temperature più basse, scarsa umidità e quasi totale assenza di pioggia rendono piacevole viaggiare in qualsiasi parte dell’India. Se a questo si aggiunge la possibilità di assistere a numerosi festival, si spiega il motivo dell’elevato numero di turisti che affollano l’India in questi mesi.
Le uniche regioni del paese che presentano un clima non ottimale sono il Tamil Nadu e in generale le coste orientali soggette al monsone invernale che, se pur meno intenso di quello estivo, potrebbe portare forti precipitazioni.
A cavallo tra ottobre e novembre cade uno tra i più grandi e antichi festival indù, il Diwali Festival, una festa di cinque giorni che si celebra in tutta l’India. Protagoniste di questo festival delle luci sono le candele e le lampade di terracotta che adornano le strade e le case, mentre abbaglianti fuochi d'artificio illuminano il cielo per festeggiare la luce della vita e il ritorno del dio Rama dall’esilio. L’atmosfera che si crea rende questo momento magico per visitare il Paese.
Un altro evento da non perdere a novembre è la fiera di Pushkar, quando circa 50.000 cammelli e capre, insieme ai loro proprietari e a migliaia di spettatori, scendono in questo villaggio del Rajasthan tutti agghindati per l’occasione. Musica, danze e antiche tradizioni animano questa festa in un mix tra fervore religioso e antichissime tradizioni rurali.
A cavallo tra ottobre e novembre, a Kolkata, si svolge uno tra i più emozionanti festival del paese, il Durga Puja, interamente dedicato alla Dea Durga, durante il quale la città si colora di tantissimi Pandals, i tradizionali templi temporanei che vengono edificati per l’occasione, dalle particolari architetture e decorazioni. Una tripudio di danze e musiche che termina con la grande processione diretta alla statua della dea, che viene immersa nelle acque del fiume. Un evento affascinante per addentrarsi nella cultura, nelle tradizioni e nei sapori del West Bengal.
Dicembre è uno dei mesi ideali sotto il profilo climatico per pianificare un viaggio in India: tutto il paese, a esclusione delle regioni himalayane, offre un clima perfetto con temperature mai elevate. Proprio per il clima ottimale che coincide con il periodo natalizio, in questo mese si registra un maggiore afflusso di turisti e una crescita dei prezzi delle strutture alberghiere, pertanto si raccomanda la prenotazione con largo anticipo.
Nel Nagaland, all’estremo nord est del paese, si festeggia il famoso festival tribale dell’Hornbill che richiama tantissimi gruppi tribali della regione, dotati per l’occasione di colorati costumi tradizionali, in un universo di danze musiche e usanze locali. Un evento che si integra perfettamente in un itinerario alla scoperta delle bellissime riserve naturali della regione.
Località | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic |
Delhi | 6 - 21 15 | 10 - 23 14 | 15 - 29 13 | 20 - 36 7 | 24 - 39 16 | 28 - 37 51 | 27 - 35 218 | 25 - 33 254 | 24 - 34 123 | 18 - 33 23 | 13 - 28 5 | 8 - 22 7 |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Jaipur | 8 - 22 15 | 10 - 25 9 | 15 - 31 5 | 21 - 35 4 | 25 - 40 17 | 27 - 39 49 | 25 - 34 210 | 24 - 31 223 | 23 - 32 80 | 19 - 33 11 | 13 - 28 8 | 8 - 24 2 |
Jodhpur | 9 - 24 2 | 11 - 28 3 | 16 - 34 6 | 23 - 39 3 | 27 - 40 11 | 28 - 41 32 | 27 - 35 121 | 25 - 33 121 | 24 - 34 52 | 20 - 34 6 | 15 - 32 4 | 10 - 26 1 |
Jaisalmer | 4 - 23 1 | 8 - 26 4 | 14 - 31 3 | 19 - 38 3 | 24 - 41 7 | 27 - 41 31 | 26 - 36 55 | 25 - 34 57 | 22 - 35 27 | 18 - 34 2 | 11 - 30 2 | 7 - 24 2 |
Udaipur | 9 - 23 4 | 11 - 26 2 | 18 - 31 8 | 22 - 35 4 | 25 - 38 12 | 24 - 35 87 | 23 - 29 240 | 22 - 28 244 | 21 - 30 132 | 19 - 31 12 | 14 - 29 13 | 10 - 24 1 |
Ahmedabadh | 12 -27 1 | 14 - 30 0 | 19 - 36 0 | 23 - 38 1 | 26 - 42 4 | 27 - 37 80 | 25 - 33 273 | 25- 32 214 | 24 - 34 141 | 21 - 35 12 | 16 - 33 5 | 13 - 28 2 |
Varanasi | 9 - 23 18 | 12 - 27 11 | 16 - 32 8 | 22 - 39 3 | 26 - 40 12 | 27 - 39 95 | 26 - 33 293 | 26 - 32 286 | 25 - 33 206 | 21 - 33 34 | 14 - 30 10 | 10 - 24 3 |
Bangalore | 15 - 26 2 | 16 - 30 6 | 19 - 32 10 | 20 - 33 40 | 20 - 32 106 | 19 - 29 73 | 18 - 28 94 | 18 - 28 121 | 18 - 28 190 | 18 - 28 153 | 16 - 27 65 | 0 - 25 19 |
Munnar | 12 - 22 21 | 13 - 24 28 | 15 - 25 42 | 16 - 26 120 | 17 - 25 161 | 16 - 23 260 | 15 - 22 395 | 15 - 22 264 | 15 - 23 208 | 15 - 22 252 | 14 - 22 174 | 1 - 21 95 |
Bopal | 8 - 24 21 | 12 - 27 17 | 16 - 31 14 | 22 - 37 7 | 26 - 40 11 | 26 - 37 135 | 24 - 30 394 | 23 - 28 430 | 23 - 30 196 | 19 - 32 24 | 13 - 29 10 | 9 - 24 14 |
Darjeeling | 5 - 15 15 | 7 - 18 20 | 11 - 21 43 | 14 - 24 92 | 16 - 25 188 | 18 - 26 514 | 19 - 25 777 | 19 - 26 572 | 18 - 24 420 | 15 - 24 108 | 10 - 21 14 | 7 - 18 8 |
Srinagar | -2 - 6 57 | -1 - 7 64 | 3 - 13 112 | 7 - 20 87 | 11 - 23 70 | 14 - 28 36 | 18 - 30 51 | 16 - 28 64 | 12 - 26 33 | 5 - 22 33 | 1 - 15 20 | -1 - 7 39 |
Dharamshala | 0 - 10 80 | 2 - 12 79 | 6 - 18 104 | 11 - 24 72 | 13 - 27 75 | 17 - 29 114 | 17 - 28 361 | 18 - 27 343 | 14 - 26 180 | 10 - 23 34 | 5 - 18 20 | 2 - 12 41 |
Shimla | 2 - 11 76 | 3 - 12 69 | 7 -16 73 | 12 - 21 51 | 16 - 24 65 | 18 - 26 168 | 16 - 23 406 | 15 - 22 330 | 14 - 21 186 | 11 - 21 37 | 7 - 16 15 | 4 - 13 40 |
Mumbai | 18 - 29 0 | 19 - 30 1 | 22 - 31 0 | 24 - 32 1 | 26 - 33 12 | 25 - 32 573 | 24 - 30 964 | 24 - 30 618 | 24 - 29 343 | 24 - 32 81 | 22 - 32 10 | 20 - 30 3 |
Mysore | 16 - 27 3 | 18 - 29 5 | 20 - 32 11 | 21 - 32 62 | 21 - 31 145 | 20 - 28 101 | 20 - 27 156 | 20- 27 125 | 19 - 28 127 | 19 - 28 170 | 18 - 27 56 | 1 - 26 18 |
cochin | 22 - 30 5 | 23 - 31 23 | 24 - 31 36 | 25 - 32 104 | 25 - 30 281 | 24 - 29 750 | 23 - 28 843 | 23 - 28 513 | 23 - 29 312 | 23 - 30 307 | 23 - 31 152 | 22 - 31 41 |
Madurai | 21 - 30 15 | 22 - 31 18 | 24 - 32 21 | 26 - 32 61 | 26 - 34 52 | 25 - 33 85 | 24 - 32 128 | 23 - 32 138 | 23 - 32 110 | 23 - 31 189 | 22 - 30 138 | 21 - 28 70 |
Chennai | 19 - 28 20 | 20 - 31 12 | 22 - 32 4 | 25 - 35 10 | 27 -37 38 | 26 - 38 61 | 26 - 35 112 | 25 - 34 156 | 25 - 33 133 | 24 - 31 258 | 22 - 28 341 | 21 - 28 144 |
Kolkata | 13 - 25 11 | 16 - 28 22 | 21 - 33 31 | 25 - 34 57 | 26 - 34 107 | 26 - 33 263 | 26 - 31 321 | 26 - 31 323 | 26 - 31 268 | 24 - 31 127 | 19 - 29 18 | 14 - 25 9 |
Bubaneshwar | 17 - 26 13 | 20 - 28 18 | 24 - 32 21 | 25 - 33 18 | 26 - 34 44 | 26 - 33 164 | 25 - 31 307 | 25 - 30 295 | 25 - 31 247 | 23 - 31 193 | 19 - 30 48 | 16 - 26 6 |
Gangtok | 2 - 12 14 | 4 - 14 17 | 8 - 17 42 | 11 - 18 100 | 13 - 19 192 | 15 - 22 492 | 16 - 23 730 | 16 - 23 538 | 14 - 21 385 | 11 - 21 108 | 7 - 19 13 | 4 - 15 9 |
Leh | -12 - -1 12 | -11 - 0 11 | -6 - 6 14 | -1 - 12 9 | 1 - 15 9 | 7 - 19 9 | 9 - 24 21 | 9 - 24 22 | 6 - 20 12 | -1 - 15 3 | -7 - 15 4 | -10 - 2 7 |
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