Un viaggio in Birmania è un’esperienza unica, come pochi altri paesi al mondo sanno offrire. Il denominatore comune è la profonda spiritualità che scandisce le giornate della sua gente e ne guida lo stile di vita, in ogni aspetto e in ogni stagione.
Una Terra straordinaria, disseminata di pagode dorate, dove le tradizioni popolari sono ancora rispettate e seguite, e dove luoghi fino a poco tempo fa non accessibili ai turisti, sono ora visitabili e affascinanti, proprio per la loro natura incontaminata. Così la spiritualità, unita al senso tradizionale dell’ospitalità tipico di molti paesi del Sud-Est asiatico, vi comunicherà presto un assoluto senso di benessere e tranquillità.
La Birmania è conosciuta nel mondo con diversi nomi. Il nome ufficiale locale a partire dal 1948, anno dell'indipendenza, è sempre stato Myanma; dal 1989 la trascrizione venne convenzionalmente mutata dal regime birmano con l'aggiunta della consonante finale “r”, divenendo Myanmar.
Qui sono presenti incredibili aree archeologiche, che si mescolano a una cultura e a delle tradizioni profonde, conservate identiche da migliaia di anni di storia, invitandovi a tuffarvi in un passato ancora vivo, intriso di misticismo, e in un presente che regala a tutti i sensi emozioni intense.
A cominciare dalla vecchia capitale Yangon, dove tutto profuma di riso e fiori, con i suoi viali alberati, gli sciami di biciclette e i mercati variopinti, sovrastati dall’imponente e fulgida Shwedagon Pagoda, interamente ricoperta di lamine d’oro e pietre preziose.
L’emozione continua nella magica Bagan, con l’incredibile piana costellata da migliaia di templi e pagode (circa duemila), un luogo che nonostante lo stato di conservazione non perfetto è in grado di offrire sensazioni forti e indescrivibili, a stretto contatto con monaci e popolazione locale.
E poi, rimarrete increduli davanti alla Roccia D'oro sul monte Kyaitiyo, perennemente in bilico...
Per comprendere il vero stato di quiete, basta recarsi una volta al Lago Inle, un microcosmo dove ogni aspetto della vita quotidiana è strettamente legato all’Acqua, dai villaggi ai mercatini galleggianti e, soprattutto, i suoi abitanti, che da secoli vivono in una perfetta simbiosi con il grande lago.
C’è poi l’aspetto antropologico, più di cento etnie del Myanmar che vale la pena conoscere più da vicino, per entrare in quel crocevia di tradizioni e culture diverse, che ha contribuito a plasmare l’identità del Paese. Si possono incontrare in alcune regioni tribali, meno conosciute e turistiche della vicina Thailandia.
Un altro luogo che richiama ogni anno impressionanti folle di pellegrini da tutta la Birmania sono le Grotte di Pindaya. Si tratta di un complesso di caverne naturali con migliaia di statue votive del Buddha, uno dei luoghi più sacri e venerati del paese.
Anche per questo, la Birmania saprà stupire e deliziare anche i viaggiatori più esigenti.
Sotto il profilo climatico, il periodo migliore per visitare il Myanmar è la stagione secca che va da ottobre ad aprile, con i mesi da Novembre a Marzo che registrano temperature medie e un tasso di umidità ancora non troppo elevato per un paese del Sud-Est Asiatico.
A partire dalla seconda metà di Aprile fino alla fine
di Maggio, invece, pur essendo le prime piogge ancora scarse e
prevalentemente a carattere di rovescio temporalesco isolato, le
temperature e il tasso di umidità aumentano rendendo spesso faticose le
visite (che si consiglia di pianificare nelle prime ore della giornata o
nel tardo pomeriggio). La stagione delle piogge inizia
solitamente dalla fine di Maggio e si estende fino ai primi giorni di
Ottobre, con precipitazioni molto più intense lungo la fascia costiera e
la parte meridionale del paese.
Il Myanmar è però sostanzialmente un paese visitabile durante tutto l'arco dell'anno,
con esclusione delle aree tribali più remote che con le forti piogge
sono difficilmente accessibili per via delle cattive condizioni delle
strade e la fascia costiera, molto piovosa, dove la maggior parte dei
resort chiude durante la stagione delle piogge.
Se i mesi
migliori per un viaggio in Myanmar sono quelli invernali, gli altri mesi
dell'anno sono comunque interessanti per diverse ragioni:
Gennaio è uno dei mesi migliori per visitare il Myanmar, le temperature non sono ancora molto elevate come nei mesi di aprile e maggio, il clima è secco con un tasso di umidità accettabile per un paese del Sud-Est Asiatico. Nonostante le piogge molto scarse, il livello di acqua nei fiumi è solitamente ancora alto da consentire la navigazione sia delle navi da crociera sia dei battelli locali. Il periodo secco consente anche di muoversi con relativa semplicità nelle aree tribali che durante la stagione delle piogge sono praticamente inaccessibili per il pessimo stato delle strade. Gennaio è anche un mese perfetto per alcuni giorni di mare lungo le belle spiagge di Ngapali o nell’Arcipelago delle Mergui situato lungo la costa meridionale del paese. Essendo un periodo di altissima stagione, si consiglia di prenotare con un largo anticipo.
A Gennaio (durante la settimana del plenilunio) si festeggia il Festival di Ananda a Bagan, un evento affascinante che richiama migliaia di pellegrini presso il famoso tempio di Ananda dove, in aggiunta alle immancabili e interessanti cerimonie religiose, si possono osservare numerose performance artistiche come i Zats (danze tradizionali intervallate da momenti recitati), gli Anyeints (performance teatrali, spesso a carattere satirico nei quali il mito si mescola alla cronaca), musiche, danze tipiche e si proiettano in sale improvvisate all’aperto i film più popolari.
A cavallo dei mesi di gennaio e febbraio si festeggia anche il Festival di Htamane per celebrare l’inizio della stagione dei raccolti. Un evento molto sentito in tutto il Myanmar durante il quale tutte le case si produce il Htamane, una ricetta tradizionale a base di riso glutinoso, zenzero, polpa di cocco, frutta secca e sesamo, che viene tradizionalmente offerta ai monaci prima di essere condivisa con chiunque si trovi nelle vicinanze.
Sempre durante il mese di gennaio si festeggiano altri due importanti festival tribali (il capodanno Naga e il Festival di Manao) che richiamano numerosi gruppi etnici in un susseguirsi di celebrazioni rituali, danze e musiche. Ambedue questi eventi si svolgono nello stato di Kachin, all’estremo nord del paese, un’area purtroppo al momento poco accessibili ai turisti per effetto della repressione dei movimenti indipendentisti da parte del governo.
Anche Febbraio è uno dei mesi migliori per visitare il Myanmar con un clima secco e temperature ancora non troppo elevate anche se superiori a quelle di gennaio (piacevolmente temperate per chi desidera viaggiare nelle regioni montuose alla scoperta delle minoranze etniche). È importante prenotare con largo anticipo per trovare posto nei principali siti, molto frequentati durante questi mesi.
Il 20 Febbraio si festeggia la Giornata Nazionale del popolo Chin, a celebrare, dopo decenni di repressione da parte del regime militare, le tradizioni, la storia e la cultura di questo affascinante gruppo etnico. Un susseguirsi di musiche e danze tradizionali.
Nel mese di febbraio si svolge anche il tradizionale Festival presso la Pagoda di Mahamuni a Mandalay: migliaia di pellegrini rendono offerte al Buddha in un contesto di grandi festeggiamenti carichi di energia per un contatto diretto con la profonda cultura locale.
Marzo è ancora uno dei mesi ideali per viaggiare in Myanmar, le precipitazioni sono ancora molto rare e limitate a pochi rovesci temporaleschi, anche se l’umidità e le temperature tendono a salire rispetto ai mesi precedenti. Proprio per le temperature più elevate, si suggerisce di pianificare le visite evitando le ore più calde della giornata. Anche a marzo è consigliabile prenotare con un certo anticipo per via della grande affluenza di viaggiatori.
Marzo è anche un periodo ricco di eventi in Myanmar:
Aprile segna l’inizio dell’estate birmana con temperature elevate che possono raggiungere anche i 40° in alcune regioni. Le piogge sono ancora limitate e principalmente a carattere di rovescio pomeridiano o serale, ma l’umidità tipica del sud-est asiatico inizia a farsi sentire. Si consiglia vivamente di effettuare le visite evitando le ore centrali della giornata. Nonostante le temperature meno piacevoli dei mesi precedenti e l’inizio delle piogge, aprile è un mese interessante per viaggiare in Myanmar perché, per via del capodanno Burmese, molti birmani viaggiano nel paese offrendo uno spaccato interessante attraverso un contatto più profondo con la cultura locale. Inoltre, è un mese meno frequentato dai turisti internazionali, garantendo un’esperienza più autentica anche se è comunque necessario prenotare con un certo anticipo per via dei numerosi locali che si spostano nel paese.
Aprile segna l’inizio del nuovo anno nel calendario lunare Burmese (17 Aprile); famoso anche come il festival dell’acqua: in tutto il paese ci sono festeggiamenti tradizionali nei quali si lancia dell’acqua, antico rituale di purificazione e buon auspicio, che diventa occasione di divertimento e socializzazione. I festeggiamenti durano diversi giorni offrendo ai viaggiatori una divertente esperienza a contatto con le tradizioni locali.
A Bago, l’antica capitale, si festeggia il Festival della Pagoda di Shwemawdaw che attrae tantissimi di pellegrini da tutto il paese per festeggiare la pagoda più alta della Birmania.
Le temperature nel mese maggio continuano a essere elevate fino alla seconda parte del mese, durante la quale l’intensificarsi delle prime piogge a carattere di rovescio inizia a mitigare il clima. Maggio è comunque un mese interessante per visitare il Myanmar visto il limitato afflusso di turisti che garantisce un’esperienza più profonda a contatto con la cultura locale e visto i prezzi degli hotel che sono più contenuti rispetto ai mesi invernali di alta stagione. Maggio è anche l’ultimo mese prima dell’inizio della stagione delle piogge più intense nel quale è piacevole e possibile passare qualche giorno lungo le belle spiagge di Ngapali o nell’Arcipelago delle Mergui.
A Maggio, come in tutti i paesi di tradizione Buddista, si festeggia la Nascita e l’illuminazione del Buddha (in altri paesi chiamato Wesak). Un evento in Myanmar principalmente a carattere spirituale nel quale la maggior parte degli abitanti si recano più volte presso i templi e le pagode per meditare e rendere omaggio al Buddha. È ancora viva la tradizione di portare dell’acqua ai piedi di alberi di Ficus a celebrare l’avvenuta illuminazione del Buddha avuta sotto il Ficus sacro di Bodhgaya in India. Un’esperienza affascinante per comprendere a pieno la profonda spiritualità che pervade ogni aspetto della vita dei birmani.
Un mese di transizione per viaggiare in Myanmar nel quale è difficile prevedere il meteo: le temperature di solito scendono rispetto ai due mesi precedenti e solitamente si segna l’inizio delle piogge ancora però di norma limitate in intensità e a carattere temporalesco. Un ottimo periodo perché molto poco frequentato dai viaggiatori stranieri e con buone tariffe alberghiere. Alcuni dei resort al mare iniziano a chiudere con l’arrivo della stagione delle piogge, chi desidera spendere qualche giornata di relax al mare dovrà quindi pensare alle belle spiagge delle isole del Golfo del Siam in Tailandia.
Nel mese di giugno in Myanmar si tiene il Festival di Thiho Shin a Pakkoku, un tipico festival Burmese nel quale la tradizionale spiritualità si fonde con le tradizioni locali in un’atmosfera di grande gioia con canti, danze e musiche tradizionali oltre gli immancabili mercati spontanei intorno ai templi.
Il mese di luglio segna solitamente l’entrata della stagione delle piogge in Myanmar che iniziano a colpire con intensità le regioni meridionali e le coste del paese. Le regioni centrali invece sono ancora colpite in modo marginale, consentendo comunque di visitare il paese, anche se le aree più remote sulle montagne iniziano a divenire difficilmente accessibili per le condizioni delle strade.
Insieme a settembre, sono i mesi ideali per la navigazione fluviale grazie al livello delle acque che inizia a crescere consentendo di raggiungere praticamente ogni luogo lungo i tanti corso d’acqua presenti nel paese.
Luglio segna anche l’inizio del Lent, il tradizionale mese nel quale i monaci non possono allontanarsi per più di un giorno dal proprio monastero; un mese dedicato in modo preferenziale agli insegnamenti e alla meditazione.
A Mandalay, a cavallo tra giungo e luglio, si svolge il Festival del “Cane Ball” (anche chiamato Chinlone), il tradizionale sport Birmano nel quale piccole squadre di massimo 6 persone si passano senza mai toccarla con le mani, una palla costruita in rattan con l’obiettivo di non farla mai cadere a terra. Durante il festival, numerose squadre si esibiscono nelle strade della città in un’atmosfera di grande festa.
Viaggiare in Myanmar ad agosto è comunque possibile a patto di essere preparati alle forti piogge che solitamente colpiscono tutto il paese. Le zone rurali e montuose più remote sono ancora largamente inaccessibili per via delle pessime condizioni delle strade. Per coloro che sapranno sfidare le piogge, agosto è un mese comunque affascinante per visitare il Myanmar grazie allo scarso numero di turisti internazionali e alla natura rigogliosa che segue le piogge creando giochi di luce, panorami incredibili e scenografie perfette per gli appassionati di fotografia. Alcuni luoghi, come la famosa Roccia d’Oro, sono leggermente meno interessanti poiché anche i pellegrini birmani che solitamente affollano i tanti templi e pagode durante gli altri mesi dell’anno sono meno numerosi per via delle piogge.
Ad agosto si svolgono due interessanti festival, rispettivamente a Mandalay e Amarapura, derivanti dalle antiche tradizioni animiste che da millenni si sono fuse nel rito buddista. I festival festeggiano i Nat, spiriti ancestrali solitamente associati alla natura che durante il festival i locali credono prendano possesso di alcuni individui prescelti, talvolta con fenomeni di trance. I festival richiamano migliaia di persone che vengono a rendere omaggio agli spiriti in un’atmosfera magica caratterizzata da spettacoli, danze e musiche tradizionali. Uno spaccato unico per comprendere a fondo il profondo tessuto etnografico della Birmania.
In Myanmar a settembre le piogge iniziano a ridursi in intensità, soprattutto nella seconda parte del mese, le temperature si abbassano sensibilmente e l’umidità inizia a diminuire. La seconda metà del mese è un periodo interessante per viaggiare in Myanmar in quanto i paesaggi sono resi ancora più affascinanti dalla natura rigogliosa e i pochi turisti presenti rendono il viaggio un’esperienza indimenticabile a stretto contatto con la cultura locale.
Le spiagge non sono ancora consigliabili, sia per le piogge residue sia perché molti dei resort aprono nuovamente a ottobre dopo il consueto stop nella stagione umida. La navigazione lungo i corsi d’acqua è al suo massimo e offre bellissime crociere. Le zone più remote sono ancora difficilmente accessibili ed è meglio concentrare l’itinerario sui luoghi più famosi come il classico circuito centrale del Myanmar (Mandalay - Bagan e Lago Inle). Settembre è ancora ottimo per il rapporto qualità/prezzo offerto dagli hotel in tutto il paese.
A cavallo tra i mesi di settembre e ottobre si svolgono alcuni interessanti festival:
Ottobre segna nuovamente l’inizio dell’alta stagione in Myanmar, il clima è più secco e le temperature sono piacevoli. Il paese inizia a essere nuovamente accessibile in ogni sua parte incluse le zone più remote e le spiagge. L’afflusso di turisti inizia nuovamente a salire quindi si consiglia di prenotare con un certo anticipo per evitare problemi legati alla disponibilità.
Un viaggio in Myanmar a ottobre significa anche poter partecipare ad alcuni interessanti festival come quello delle 9000 Luci di Kyaikhtiyo (la famosa Roccia d’Oro) nel quale i pellegrini locali portano migliaia di lanterne e candele sulla sommità della roccia offrendo uno spettacolo unico; a seconda del complesso calendario lunare birmano due altri importanti festival (quello della Pagoda di Manuha e quello di Phaung Daw) descritti nel mese di settembre talvolta vengono spostati a ottobre.
Nel mese di novembre, le ultime piogge a carattere temporalesco scompaiono lasciando un clima tra i migliori dell’anno con giornate dai cieli tersi, temperature mai troppo alte e un tasso di umidità più che accettabile per un paese del Sud-Est asiatico. Uno dei mesi migliori per viaggiare in Myanmar in quanto il clima è buono ma allo stesso tempo l’afflusso di viaggiatori stranieri non è ancora così alto come dei durante le festività Natalizie o i primi mesi dell’anno. Si consiglia comunque di prenotare con un certo anticipo perché il Myanmar, dopo la riapertura al turismo, coincisa con la fine del regime militare, è (a ragione) una delle mete più desiderate e popolari dell’Asia.
Anche novembre segna la presenza di alcuni importanti festival:
Dicembre, assieme a gennaio e febbraio, è uno dei mesi migliori in termini climatici per viaggiare in Myanmar: le temperature sono tra le più basse dell’anno e l’umidità ai suoi minimi. Un periodo perfetto per viaggiare in Myanmar anche se è necessario prenotare con molto anticipo visto l’altissimo afflusso di viaggiatori. Un periodo ottimo anche per chi desidera spendere alcune giornate lungo le belle spiagge di Ngapali o presso le isole paradisiache dell’arcipelago delle Mergui. Se possibile, si consiglia di evitare il periodo delle feste natalizie caratterizzate da un grandissimo afflusso di visitatori e da un aumento considerevole dei costi delle strutture alberghiere.
Chi decide di viaggiare in Myanmar nel mese di dicembre ha l‘opportunità di assistere a tre affascinanti festival:
Località | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic |
Yangon | 18 - 32 5 | 19 - 34 2 | 22 - 35 6 | 24 - 36 16 | 25 - 33 296 | 24 - 30 564 | 24 - 30 576 | 24 - 30 623 | 24 - 31 378 | 25 - 32 204 | 22 - 31 62 | 19 - 31 7 |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Mandalay / Bagan | 13 - 29 4 | 17 - 32 2 | 20 - 36 1 | 24 - 37 36 | 26 - 37 138 | 26 - 34 123 | 26 - 34 74 | 25 - 33 130 | 25 - 33 156 | 24 - 32 176 | 20 - 30 38 | 15 - 28 6 |
Lago Inle | 23 - 8 5 | 25 - 10 4 | 27 - 14 6 | 30 - 18 47 | 28 - 18 148 | 27 - 18 198 | 25 - 18 209 | 25 - 18 269 | 25 - 18 248 | 24 - 17 151 | 24 - 13 58 | 22 - 9 10 |
Ngapali | 30 - 12 2 | 32 - 13 1 | 33 - 18 2 | 34 - 21 18 | 33 - 24 262 | 30 - 24 1080 | 29 - 22 1250 | 29 - 22 1300 | 30 - 23 520 | 32 - 23 189 | 32 - 20 61 | 31 - 14 8 |
Arcipelago delle Mergui | 32 - 21 6 | 32 - 22 44 | 33 - 23 51 | 34 - 24 114 | 32 - 23 420 | 30 - 23 768 | 29 - 23 718 | 29 - 23 856 | 30 - 24 452 | 30 - 23 268 | 32 - 22 81 | 32 - 21 12 |
Myitkyina (Regioni settentrionali) | 23 - 9 11 | 26 - 13 21 | 30 - 16 44 | 33 - 20 62 | 32 - 22 147 | 30 - 23 410 | 30 - 24 482 | 31 - 23 349 | 30 - 23 223 | 30 - 21 128 | 27 - 15 24 | 24 - 11 7 |
Passaporto/Visto:
Per i cittadini italiani è richiesto il passaporto con almeno 6 mesi di validità a partire dalla data d’ingresso nel Paese.
E’ necessario che il passaporto disponga
di almeno 1 pagina libera per l’applicazione del visto.
Il visto, obbligatorio, si ottiene presso l’ufficio
consolare dell’Ambasciata Birmana a Roma, compilando un modulo in duplice
copia, con 2 foto tessera e fotocopia della carta d’identità o della patente.
Ambasciata Birmana E-mail: meroma@tiscali.it
E’
possibile richiedere il visto on line pagando con carta di credito e il costo è
di circa 50 euro.
http://www.myanmarevisa.gov.mm/.
Poiché il visto ha una validità di tre mesi, è consigliabile
farlo almeno un mese prima.
Fuso orario:
In linea di massima nei mesi da Novembre a Marzo,
quando in Italia è in vigore l’ora solare, il fuso orario del Myanmar è +5 ore
e mezza (cioè quando in Italia sono le 12:00, in Myanmar sono le 17:30); da
Aprile ad Ottobre, quando invece è in vigore l’ora legale, il fuso orario è +4
ore e mezza (cioè quando in Italia sono le 12:00, in Myanmar sono le 16:30).
Vaccinazioni e
precauzioni sanitarie:
Per entrare nel Paese non è richiesta alcuna
vaccinazione obbligatoria, a parte il caso in cui si entri arrivando da un paese a rischio
trasmissione febbre gialla.
Si consiglia di bere solamente acqua in bottiglia ed evitare
di consumare verdura fresca e frutta che non siano state ben lavate con acqua
potabile, e di utilizzare repellenti anti-zanzara sia durante il giorno sia
nelle ore serali e notturne.
Valuta:
La valuta nazionale è il Kyat (si pronuncia “ciat” MMK). Al cambio attuale 1 euro corrisponde a circa 1465,52 MMK.
La Birmania ha comunque un’economia
basata sul dollaro pertanto i pagamenti in dollari sono accettati ovunque. Gli
Euro vanno bene ma spesso non sono accettati per pagamenti diretti, devono
perciò essere convertiti in Kyats. Il cambio è ora più stabile ed è regolato
dalla banca centrale del Paese, è consigliabile comunque limitarlo al minimo visto
che è poco conveniente riconvertirli al momento della partenza. Attualmente è
possibile prelevare contanti in valuta locale a YANGON (massimo 300.000 Kyats a
volta) dalle ATM, con una tassa a transazione di 5000 kyats. In generale gli
uffici di cambio oggi sono aperti nelle principali località turistiche, nei
mercati, negli aeroporti e in alcuni hotel a Yangon, Bagan, Mandalay e Inle.
Le carte di credito autorizzate sono Master
Card, Visa, Visa Electron, Maestro, Cirrus e sempre più locali, hotel e negozi
accettano la carta di credito, con tasse da 3 a 4 %.
In Birmania può comunque essere
ancora problematico l’utilizzo di carte di credito. E’ quindi necessario
portare contanti in dollari Usa o Euro.
Le banconote devono essere “nuove” (quelle
vecchie o rovinate, scritte, o anche sporche in Birmania non sono accettate).
Abbigliamento
consigliato:
Si consiglia un abbigliamento casual
con abiti pratici e leggeri. Durante l’inverno (da Dicembre a Febbraio) fa piuttosto
freddo nelle prime ore del giorno e nelle ore serali, anche nelle località
balneari, è dunque necessario portarsi una giacca e/o felpa.
La Birmania è un Paese molto
tradizionale: non sono graditi shorts e canottiere. Nei templi e nelle pagode è
obbligatorio andare a piedi nudi (senza calze), può essere pertanto utile
portare un paio di sandali visto che bisogna toglierseli spesso, ed avere un
abbigliamento discreto. Altrettanto utili sono un cappello, gli occhiali da
sole, costume da bagno e crema solare.
Elettricità:
La corrente elettrica è 220/230 Volt. Si consiglia di portare
un adattatore universale.
Telefono:
Il prefisso internazionale è 0095, +95.
La rete telefonica locale è obsoleta e spesso i collegamenti
sono difficoltosi. Dalla fine del 2014 è stato attivato il GSM
International Roaming, tuttavia il sistema non è ancora perfettamente
funzionante e resta difficoltoso l’utilizzo della propria sim card. I costi poi
sono spesso elevati, pertanto consigliamo di rivolgersi al proprio operatore
telefonico per avere maggiori informazioni.
E’ comunque possibile utilizzare il cellulare con sim card
acquistate in Myanmar.
È facile trovare internet caffè in tutto il paese e nelle
strutture ricettive. La connessione però è di solito molto lenta e poco
affidabile.
Lingua:
La
lingua principale è il Birmano. L'inglese è ampiamente parlato e capito.
A
livello regionale sono parlati moltissimi dialetti e lingue tribali, dato che
ogni etnia utilizza il proprio idioma.
Comportamenti raccomandati:
La generosità, specialmente in Asia,
è considerata una virtù, e per i buddhisti un'occasione per guadagnarsi meriti
per una migliore incarnazione nella prossima vita. Dare offerte nei monasteri o
mance agli autisti, alle guide, ai camerieri è considerata una regola naturale
di comportamento ed è quindi attesa.
E’ bene ricordare che non solo ci si
trova in Oriente, ma in una delle parti del mondo che più ha conservato intatte
le proprie tradizioni. Per la cultura locale ogni forma di esternazione di
sentimenti, negativi o positivi che siano, è considerata estremamente volgare e
maleducata. È considerato offensivo toccare la testa delle persone, così come
puntare con i piedi per indicare persone o case o templi. Le donne non possono
toccare i monaci, stargli accanto o sedersi in posti davanti o in posizione più
elevata rispetto a dove siede il monaco.
Religione:
Il
Myanmar è un Paese multi-religioso, circa
l’80% della popolazione è di religione buddhista
mentre il restante 20% è diviso tra la
religione cristiana e quella musulmana, esistono ancora diversi gruppi etnici con culti animisti a credenze locali.
Per rimanere sempre aggiornato sui nostri viaggi di gruppo
Per sapere in anteprima le offerte del mese
Per scoprire destinazioni inedite e nuove idee di viaggio!
VIA Viaggi in Avventura Srl