Nehimba Lodge - Jozibanini Camp - Bomani Camp - Gorge Lodge Victoria Falls
Safari
Volo per lo Zimbabwe.
Arrivo a Victoria Falls, incontro con lo staff locale e trasferimento in auto alla Nehimba Private Concession, nel cuore dello Hwange National Park.
All’ingresso principale del parco, ultimo tratto su pista in fuoristrada per raggiungere il lodge, durante il quale inizia la scoperta dell’emozionante wilderness del parco.
Sosta previste presso alcuni waterhole, dove solitamente si incontrano numerosi animali, soprattutto durante la stagione secca.
Sistemazione al lodge e breve briefing sulle attività e sulle regole di sicurezza.
Pernottamento Nehimba Lodge - All Inclusive
Pomeriggio dedicato a una prima uscita di safari in fuoristrada alla scoperta della concessione privata, una delle più interessanti del parco anche per l’eccezionale livello delle guide, preparate su ogni minimo dettaglio dei complessi ecosistemi e sull’etologia delle tante specie animali presenti.
Hwange è la più grande riserva naturale dello Zimbabwe, con i suoi 16.600 km2 di estensione, ed è in grado di offrire a qualsiasi tipologia di viaggiatore, un’esperienza di safari tra le più affascinanti di tutto il continente.
Qui è possibile vivere un’immersione totalizzante nella grande natura africana, in luoghi spesso isolati, in cui è possibile muoversi per intere giornate senza incontrare altri veicoli, ideale per un‘esperienza di safari dal sapore antico e certamente tra le migliori dell’Africa Australe.
La biodiversità è straordinaria e vi sono grandi numeri di esemplari di ogni specie, come i Big Five e circa 40.000 elefanti.
Nel cuore del parco di Hwange sorge il Nehimba Lodge, in una riserva completamente privata, con un ottimo standard e una posizione assolutamente privilegiata.
Si può alloggiare in cottage doppi o nei Family (ideali per due adulti e due ragazzi). Tutte le camere sono dotate di vasca da bagno e doccia esterna e sono costruite su pedane rialzate, dove sia le pareti in legno che il tetto sono stati realizzati con materiali locali.
L’arredamento è in stile etnico, molto funzionale e accogliente. Essendo posizionate davanti all’immancabile pozza d’acqua dove gli animali si recano per abbeverarsi, si può godere dello spettacolo anche direttamente dal letto!
Il corpo centrale del campo comprende il lounge/bar, la zona ristorante e una grande piattaforma in legno dove rilassarsi osservando tantissimi animali. Non è raro che vengano a bere anche nella piccola piscina del campo!
Il servizio e la cucina internazionale sono davvero di ottimo livello, esaltati dalla disponibilità e dalla professionalità di tutto lo staff.
La prima di due giornate per scoprire la Private Concession e le aree del parco limitrofe.
Le attività tra quelle proposte dal campo saranno decise la sera prima in base alle aspettative degli ospiti e agli avvistamenti dei giorni precedenti.
Le ore centrali della giornata, a meno che non si decida con la guida di raggiungere zone già distanti del parco per le quali è necessario prevedere un pranzo pic-nic, saranno dedicate al relax al campo, spesso emozionante per gli animali (soprattutto elefanti) che vengono a dissetarsi a pochi metri.
Solitamente le giornate di safari si svolgono con due attività giornaliere, un primo safari al mattino e uno nel pomeriggio, per consentire gli avvistamenti degli animali nei momenti del giorno durante i quali sono più attivi.
La parte centrale della giornata è solitamente dedicata al relax al campo/lodge o altre attività come l’osservazione presso uno degli Hide.
Le attività disponibili cambiano in funzione dei campi e delle riserve: le concessioni private e lo Hwange National Park consentono anche gli emozionanti safari a piedi e i safari notturni.
Come tutti i campi del parco, il livello delle attività disponibili è sempre ottimo: Safari in fuoristrada e a piedi accompagnati dalle bravissime guide della Imvelo e un Hide (luogo nascosto dove appostarsi per osservare gli animali da distanze davvero ravvicinate, cercando lo “scatto” perfetto).
Il lodge offre anche la possibilità di esplorare altre zone del parco meno frequentate, in quanto lontane dai campi, come l’interessante Mandavu Dam, la principale riserva d’acqua naturale nel parco.
Presto al mattino, inizio del lungo trasferimento che, attraversando bellissimi paesaggi, in circa 6 ore di pista sterrata porta al Jozibanini Camp, il campo più remoto e isolato del parco, per una immersione nella natura più incontaminata.
Il percorso è un vero e proprio safari itinerante attraverso alcune aree dove è quasi impossibile incontrare altri esseri umani, con esclusione dei ranger e delle persone addette alla manutenzione delle pompe d’acqua che mantengono attive le waterhole.
Pranzo al sacco lungo il percorso.
All’arrivo, sistemazione al campo e, tempo permettendo, una prima uscita di safari per iniziare a scoprire quest’area così selvaggia; un luogo in grado di soddisfare anche i viaggiatori più esperti grazie al peculiare comportamento delle specie presenti, ancora poco abituate alla presenza dell’uomo.
Rustico e selvaggio, ma allo stesso tempo carico di un fascino che solo la natura selvaggia dell’Africa sa offrire, Jozibanini Camp è la scelta ideale per i viaggiatori che cercano luoghi sperduti per un contatto esclusivo e totalizzante con la grande natura africana.
Jozibanini si può definire come un vero e proprio “expedition” camp: dispone unicamente di 4 tende, poste su pedana rialzata e arredate in modo semplice ma funzionale; dotate di bagno annesso e doccia da campo.
Tutte le strutture hanno di fronte all’ingresso una piattaforma privata, dove accomodarsi per ascoltare in pace “le voci” della foresta.
I pasti vengono serviti “open air”, con tavoli e sedie all’aperto, e sono preparati al momento.
Probabilmente si deve fare qualche rinuncia in termini di comfort, ma il vero lusso del Jozibanini Camp è quello di cenare sotto il grande cielo africano, senza intrusioni da parte della modernità, e di ritornare così alle atmosfere delle grandi spedizioni geografiche del passato.
Prima giornata per scoprire quest’area del parco così remota e isolata in un contatto totalizzante con la selvaggia natura dello Hwange meridionale.
Ogni cosa al Jozibanini Camp ruota intorno alle attività, come i bellissimi fotosafari in fuoristrada (sia diurni sia notturni) per esplorare quest’area così sperduta, o gli emozionanti safari a piedi, accompagnati dalle guide esperte e in totale sicurezza.
Presso il campo è anche possibile (un nuovo affascinante progetto) effettuare safari in Mountain Bike, un’attività nuova e particolare per coloro che cercano anche una vacanza più attiva e originale.
Nelle immediate vicinanze del lodge si trova un Hide (gli Hide sono delle strutture, solitamente interrate, dalle quali è possibile osservare gli animali da distanze spesso molto ravvicinate in totale sicurezza).
La costruzione del campo è stata è recente ed è stata resa possibile dallo sviluppo della rete di pozze d’acqua artificiali, per offrire agli appassionati di safari la possibilità di vivere a diretto contatto con la natura.
Questo ha un importante riscontro nella tipologia e nella qualità dei safari in quanto in queste aree così remote è spesso possibile incontrare animali molto poco abituati alla presenza dell’uomo e con comportamenti talvolta affascinanti e particolari.
Un luogo così interessante ed unico tanto da essere scelto frequentemente come location per documentari naturalistici e per studi scientifici.
Un’altra emozionante giornata per scoprire l’area di Jozibanini.
Ancora safari in fuoristrada, a piedi e - per i più avventurosi - in Mountain Bike!
Un’altra sera sotto le stelle del campo, intorno al fuoco, immersi nei suoni e nell’atmosfera della natura più selvaggia.
Al mattino presto, dopo la prima colazione al campo, inizio del trasferimento di circa 6 ore fino al Bomani Camp, situato in una concessione privata nelle aree nord-orientali del parco.
Il percorso, come per il precedente, segue piste sterrate all’interno del parco e consiste in un lungo safari nel quale è facile incontrare numerose specie animali.
Pranzo al pic-nic in corso di trasferimento.
Arrivo a Bomani nel pomeriggio, sistemazione al lodge e prima di un’uscita di safari per scoprire la regione.
Dispone di 10 tende dislocate intorno a una pozza d’acqua, suddivise in differenti categorie. Ciascuna delle tende, in classico stile “Meru”, dispone di una zona letto con una piccola area living, un bagno completamente attrezzato e una veranda che si affaccia sulla fonte d’acqua. Gli arredi, in stile “safari”, sono essenziali, ma estremamente confortevoli.
Rappresenta una soluzione ottimale in termini di qualità/costo: una location resa perfetta anche da paesaggi aperti di prateria inframezzati da macchie di acacie e foreste; un’area del parco frequentata pochissimo, che consente di esplorare per giornate intere il parco quasi in solitaria, essendo presenti solo due lodge.
L’area è particolarmente interessante per i safari sia per gli ecosistemi che richiamano grandi mandrie di erbivori seguite dagli immancabili predatori, sia per la presenza di sole due campi nell’area consentendo un’esperienza di safari intima ed esclusiva.
Giornata dedicata alla scoperta di questa regione del parco, come sempre sono previste due attività giornaliere, che prevedono anche un po’ di relax al campo durante le ore centrali della giornata.
Un relax che spesso si trasforma in un’esperienza emozionante grazie alla grande quantità di animali che spesso si trova proprio di fronte al campo (come un ghepardo che ha partorito a pochi metri di distanza dalle tende!).
Quest’area, proprio per la conformazione del territorio con ampi spazi di prateria punteggiati da foresta, è perfetta per i safari a piedi, un’esperienza adrenalinica anche se del tutto sicura, garantita dall’ottima qualità delle guide del campo.
Il lodge offre una cucina internazionale e locale di ottimo livello, ancora meglio se degustate durante le colazioni e le cene nel “bush” o nelle romantiche cene a lume di candela.
Come per tutti i lodge della Imvelo Safari, la qualità dei safari è messa in primo piano, con un’ottima selezione di guide entusiaste e professionali, e una grandissima attenzione ai dettagli: Safari in fuoristrada aperto, Safari a piedi, Safari notturni, ma anche, per gli appassionati di fotografia, la possibilità di rimanere per ore appostati in una dei tanti “Hide”, rifugi nascosti e sicuri per osservare gli animali da distanze spesso molto ravvicinate.
Durante la stagione secca, la presenza di molte pozze d’acqua (la maggior parte artificiali come in tutto il parco) richiama moltissimi animali e rende gli avvistamenti semplici ed emozionanti (spesso è proprio nelle vicinanze delle pozze che si svolge “l’azione”).
Durante la stagione delle piogge, invece, nonostante l’avvistamento degli animali sia leggermente più impegnativo (ma è she più emozionante, dovendo tracciare gli animali..), grazie a un sistema di piccoli laghi e antichi corsi d’acqua secchi nel resto dell’anno, i vasti pianori si trasformano in zone umide, che richiamano moltissime specie di uccelli: un paradiso per gli appassionati di birdwatching.
Dopo la prima colazione al campo, a malincuore, si lascia la regione di Ngamo per ritornare alla civiltà.
Il trasferimento, a seconda dei periodi dell’anno e delle giornate, si svolge in auto direttamente dal campo o effettuando la prima parte del percorso a bordo del divertente e unico Elephant Express.
Arrivo a Victoria Falls nel pomeriggio, sistemazione al lodge situato a circa 30 minuti dalla città e dalle cascate e affacciato sulle imponenti e selvagge gole dello Zambesi in un luogo particolarmente suggestivo.
Il resto della giornata è libero per il relax e per un aperitivo affacciato sulle gole durante il quale è facile avere come ospiti delle meravigliose Aquile di Verreaux’s in parte abituate alla presenza dell’uomo.
L’Elephant Express è un’antica locomotiva riadattata con la quale si percorre un tratto di ferrovia che segna i confini del parco (l’antica ferrovia Cairo - Città del Capo), una sorta di safari su rotaia!
Le Cascate Vittoria hanno emozionato da sempre i viaggiatori con uno degli spettacoli naturali più potenti al mondo.
Quello che le rende davvero speciali, oltre all’incantevole natura circostante, è una conformazione unica al mondo, in grado di produrre uno scenario incredibile: un fronte di circa un chilometro, una successione di salti che raggiungono i 100 metri di altezza e l’enorme massa d’acqua portata dallo Zambesi che si riversa in una gola larga, in alcuni punti, solo poche decine di metri.
Il punto migliore per osservare le cataratte è sicuramente il lato dello Zimbabwe, situato proprio di fronte ai salti.
Passeggiare lungo il percorso che tocca diversi punti panoramici sul lato meridionale della gola, proprio di fronte alle cascate, è un’esperienza indimenticabile, soprattutto nelle prime ore del mattino, senza i gruppi di visitatori che le affolleranno durante la giornata.
Intera giornata dedicata alla scoperta di Victoria Falls e alle tante attività possibili.
ll George Lodge offre un trasferimento gratuito per visitare le cascate e due attività a scelta tra quelle proposte, come la visita di un villaggio e della scuola per comprendere meglio le tradizioni locali o piacevoli escursioni a piedi lungo la sommità delle impressionanti Gole dello Zambesi.
In serata, è previsto un altro imperdibile aperitivo lungo le gole.
Il George Lodge si trova lungo le gole del fiume Zambesi, arroccato lungo le vertiginose pareti che lo inghiottono, e rappresenta la soluzione perfetta per coloro che desiderano fare una sosta per visitare le cascate, ma rimanendo lontani dalla cittadina, immersi un contesto selvaggio di straordinaria bellezza, senza rinunciare all’esclusività.
Dispone di 10 chalet suddivisi in due differenti categorie (Honeymoon Suite e Chalet, alcuni dei quali a due piani) e costruito con pareti in muratura e tetto in legno, secondo la tradizione locale.
Le camere sono arredate in stile tradizionale con influssi coloniali e dispongono di un’area living, una zona letto con letto King Size, oltre che di un elegante bagno dotato di doccia e di ogni comfort.
Ogni chalet si affaccia direttamente sulle gole, chiamate Batoka, con una bellissima terrazza in legno dove rilassarsi di fronte a quello che è secondo molti, uno dei panorami più belli della regione.
In coincidenza con il volo intercontinentale, trasferimento in aeroporto e partenza.
Definire il periodo migliore per visitare lo Zimbabwe non è semplice: dipende dai luoghi che si vogliono toccare, dalla tipologia di viaggio e dagli interessi personali. Ad esempio, per gli appassionati di Safari in cerca di un’esperienza emozionante, sia nello Hwange National Park sia nel Parco di Mana Pools, il periodo migliore è sicuramente la stagione secca - da maggio a ottobre - quando gli animali si raggruppano in concentrazioni impressionanti lungo le poche pozze d’acqua presenti o lungo il fiume Zambezi.
Differentemente, per gli appassionati di Bird Watching, il periodo migliore è certamente durante la stagione delle piogge - da dicembre a marzo - quando centinaia di specie di uccelli migratori popolano queste aree, in aggiunta alle specie endemiche.
Proprio per queste ragioni, i nostri consulenti di viaggio esperti sulla destinazione sapranno disegnare al meglio il vostro viaggio in Zimbabwe in funzione degli interessi personali, e del budget a disposizione individuando il periodo migliore per voi.
Il clima in Zimbabwe è caratterizzato dallo scandire delle stagioni, come nelle vicine Zambia, Namibia e Botswana: la stagione secca, da maggio a ottobre, caratterizzata da precipitazioni scarsissime o assenti; la stagione delle piogge, da dicembre a marzo, con abbondanti piogge molto spesso a carattere di rovescio; mentre i mesi di novembre e aprile sono periodi di transizione, ma allo stesso tempo sono probabilmente la soluzione migliore in termini di rapporto qualità/prezzo.
Hwange National Park è visitabile tutto l’anno, anche se le caratteristiche e l’esperienza di safari cambia radicalmente: con l’avanzare della stagione secca, in particolare nei mesi di luglio, agosto e settembre, le risorse idriche raggiungono il loro minimo e gli animali si raggruppano intorno alle pozze d’acqua in concentrazioni talvolta impressionanti, offrendo la possibilità di osservare gli animali in attività, solitamente senza la necessità di doverli ricercare, anche grazie alla vegetazione bassa e spoglia che garantisce un’ottima visibilità anche su lunghe distanze.
Differentemente, durante la stagione delle piogge i paesaggi si colorano del verde dell’erba e dei toni intensi delle fioriture, gli animali sono nel pieno delle loro forze con numerose nascite; l’ambiente rigoglioso e l’erba alta impongono spesso la necessità di tracciare gli animali garantendo comunque un’esperienza affascinante e un profondo contatto con la selvaggia natura africana, anche grazie alla notevole esperienza delle guide. Durante questi mesi, i Safari a Piedi sono sempre possibili ma con maggiore attenzione per via della visibilità limitata dovuta alla vegetazione rigogliosa.
Un viaggio nello Hwange National Park è un’esperienza affascinante tutto l’anno: incredibili e facili avvistamenti durante i mesi aridi, grandi contrasti cromatici e lunghi eccitanti tracciamenti durante la stagione delle piogge.
Mana Pools National Park e Matusadona National Park sono invece sconsigliabili durante la stagione delle piogge, da dicembre a marzo, a Mana Pools peraltro la maggior parte dei campi chiude in questo periodo.
L’esperienza a Victoria Falls cambia drasticamente in funzione delle stagionalità ed anche in questo caso dipende dal singolo interesse di chi viaggia, pur essendo meno prevedibile delle altre aree del paese in quanto il livello d’acqua dello Zambezi varia molto di anno in anno: il periodo più interessante per osservare lo spettacolo delle Cascate Vittoria è quando le cascate raggiungo il loro massimo di portata (da febbraio ad agosto), mentre, ad esempio, per chi è interessato al Rafting sullo Zambezi è necessario programmare un viaggio quando la portata dell’acqua è nei livelli medi in quanto con portate troppo alte o con scarsità d’acqua le attività di rafting e kayak vengono interrotte per ragioni legate alla sicurezza.
Sotto il profilo delle temperature, i mesi di maggio, giugno, luglio e agosto sono caratterizzati da un’escursione termica tra il giorno e la notte più marcata, con temperature massime durante il giorno comprese tra i 25 e i 34°C e temperature minime spesso rigide. Soprattutto nei mesi di giugno, luglio e agosto è importante portare dell’abbigliamento caldo per le uscite di safari al mattino visto che le temperature possono raggiungere pochi gradi sopra lo zero. Differentemente, i mesi da settembre a dicembre sono caratterizzati da temperature altre durante il giorno che possono raggiungere anche i 30-35°.
Il mese di novembre e la prima parte di dicembre, con l’inizio delle prime piogge, solitamente limitate a pochi sporadici temporali pomeridiani, presentano un territorio ancora caratterizzato da scarse risorse idriche che favoriscono la concentrazione degli animali presso le pozze e, poiché i vari campi applicano costi ridotti, questi mesi sono sicuramente un ottimo periodo in termini di rapporto qualità/prezzo. Il mese di aprile è, come novembre ma al suo opposto, un mese di transizione con precipitazioni limitate, un territorio verde e ricco dell’acqua derivante dalle piogge dei mesi precedenti, per un’esperienza di safari intensa e mai scontata. Anche aprile è un ottimo periodo in termini di rapporto qualità/prezzo.
Nello Zimbabwe i mesi di gennaio e febbraio cadono nella calda stagione estiva: le temperature, a seconda delle zone, oscillano tra i 30 e i 35°C e sono accompagnate da tassi di umidità dell’aria abbastanza elevata, specie nella valle dello Zambesi e del Limpopo.
L’estate in Zimbabwe è il periodo delle piogge con precipitazioni abbondanti concentrate soprattutto nelle regioni settentrionali e orientali, dalle montagne al confine con il Mozambico fino all’area dell’Alto Veld. Più riparate rimangono le zone a sud e sud-ovest con il Parco di Hwange e le Cascate Vittoria.
Le piogge si presentano per lo più a carattere di rovescio o temporale pomeridiano e, seppur intense, sono brevi e consentono al cielo di tornare velocemente sereno. Visitare lo Zimbabwe durante la stagione umida, quando la natura è nel pieno del suo risveglio con la fioritura di piante e alberi, è un’esperienza unica per tutti gli amanti della natura e della fotografia, che possono scattare delle immagini indimenticabili.
L’unico svantaggio in questo periodo consiste in una maggiore difficoltà durante i safari nell’avvistamento degli animali, in quanto sono dispersi all’interno degli sconfinati parchi per via della diffusa presenza di acqua, oppure vengono celati dalla vegetazione più fitta in questo periodo dell’anno. Inoltre, a causa delle forti piogge se pur a carattere di rovescio, alcuni parchi possono subire inondazioni e diventare completamente impraticabili, come spesso accade per il Mana Pool dove la maggior parte dei campi chiude durante il periodo per riaprire ad aprile/maggio
Per gli appassionati di fotografia naturalistica la stagione umida è un momento perfetto: i paesaggi sono caratterizzati da forti contrasti cromatici con una natura prorompente, la stagione delle nascite è al suo massimo e, con l’aiuto di guide esperte, è possibile avvistare numerose specie di uccelli residenti e migratori. Inoltre i volatili, durante la stagione riproduttiva, cambiano il loro piumaggio assumendo tonalità e sfumature bellissime.
Per un viaggio in Zimbabwe durante l’estate australe è bene considerare infine l’aspetto economico: essendo questo un periodo di bassa stagione, si può approfittare delle offerte vantaggiose per una vacanza a costi ridotti.
A marzo la stagione delle piogge nello Zimbabwe volge gradualmente al termine: le piogge diventano via via meno frequenti e le temperature, sebbene ancora elevate, sono associate a un tasso d’umidità più basso che rende il clima più sopportabile.
Marzo è un mese di transizione tra la stagione umida e quella secca dello Zimbabwe, durante il quale si raggiunge il picco dell’alta marea e le Cascate Victoria si mostrano al massimo della loro potenza con una massa d’acqua tale da dare origine a spettacolari arcobaleni.
In questo mese, un’interessante area da visitare è quella del Matobo National Park i cui affioramenti rocciosi, i Kopjes, sono stati designati come Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Si tratta di vecchissimi affioramenti di masse granitiche, ricchi di spaccature e grotte sulle cui pareti sono conservati antichi dipinti.
Nello Zimbabwe aprile e maggio segnano rispettivamente la fine della stagione delle piogge e l’inizio della stagione secca: le giornate si fanno sempre più soleggiate e asciutte con temperature che variano tra i 20 e i 25°C e le notti diventano ancora più fresche e ventilate.
In questi mesi il paesaggio si presenta più rigoglioso e verde che mai grazie a una vegetazione ricca e lussureggiante, frutto delle intense precipitazioni dei mesi scorsi. Chi viaggia in Zimbabwe tra aprile e maggio può dunque godere di un’immagine diversa dalla solita Africa, tipicamente arida.
Mentre le risorse idriche come fiumi, ruscelli e bacini iniziano a prosciugarsi spingendo gli animali a muoversi per raggiungere le fonti d’acqua perenni e rendendo così più facile il loro avvistamento, nello stesso periodo viene riaperto il Mana Pools, un parco nazionale inserito come Patrimonio Mondiale UNESCO e particolarmente famoso per i safari a piedi.
Maggio rappresenta il momento perfetto per i fotografi che possono immortalare gli animali in relativa tranquillità, prima che i parchi vengano presi d’assalto dai turisti durante il periodo di vacanza.
In Zimbabwe a giugno è inverno e si è nel pieno della stagione secca che garantisce bel tempo e strade praticabili: le precipitazioni sono scarse o del tutto assenti e il clima è gradevole con temperature medie che di giorno si aggirano sui 20°C e di notte, specie a quote elevate, scendono rapidamente arrivando anche al di sotto dello zero.
A giugno si inaugura ufficialmente la stagione dei safari nello Zimbabwe, in quanto con la siccità che spinge gli animali a concentrarsi attorno alle pozze e ai corsi d’acqua “perenni” e la vegetazione che si fa più rada, gli avvistamenti risultano più facili e frequenti.
Il ritorno della fauna selvatica alle pozze d’acqua del Hwange National Park segna un picco di safari all'alba e al tramonto, cioè nei momenti della giornata in cui è più intensa l’attività degli animali e in cui è più probabile avvistarli nascosti tra i cespugli al riparo dal calore.
Questi mesi, insieme ad agosto, coincidono con la chiusura delle scuole e l’inizio delle ferie anche nello Zimbabwe dunque si registra un afflusso maggiore di turisti, non solo proveniente dall’Europa ma anche dai paesi limitrofi, è pertanto consigliata la prenotazione con un certo anticipo.
In Zimbabwe ad agosto prosegue il periodo dell’alta stagione turistica che registra il maggior numero di visitatori: le giornate sono soleggiate, i cieli limpidi e le temperature, ancora basse di notte, tornano a salire durante il giorno mantenendo però l’aria sempre asciutta e gradevole.
Nei parchi e nelle riserve gli alberi continuano a perdere le foglie e il panorama assume sempre di più il colorito giallo caratteristico del periodo secco. Ciò, unito all’acqua sempre meno disponibile, rende gli avvistamenti ancora più numerosi, facendo di agosto un mese perfetto per i safari nello Zimbabwe. L’unica nota negativa è l’alta probabilità di trovare i campi sovraffollati, sebbene la maggioranza di questi richieda delle concessioni private che ne garantiscono l’esclusività e l’assenza di folle.
Ad agosto inizia anche il periodo della bassa marea che, alle Cascate Victoria, consente di scoprire le gole, le rocce sotto la cascata e in generale la geologia dell’area.
Oltre a un incremento di turisti, ad agosto nello Zimbabwe i prezzi aumentano, un fattore di cui tener conto nel momento in cui si decide di organizzare un viaggio nel Paese.
Settembre e ottobre sono mesi decisamente caldi e secchi in Zimbabwe: le temperature continuano a salire raggiungendo i 30°C e persino i 40°C in ottobre e il paesaggio si presenta sempre più arido e spoglio.
Le Cascate Vittoria arrivano quasi a prosciugarsi del tutto a ottobre, prima dell'inizio delle piogge, e, grazie a questi bassi livelli dell'acqua, gli ultimi mesi della stagione secca sono i migliori per il rafting sulle rapide a valle delle cascate, per i safari in canoa e per la pesca sul Fiume Zambesi.
Anche gli avvistamenti della fauna selvatica continuano a essere al loro apice alla fine della stagione secca, in quanto il perdurare della siccità costringe gli animali a cercare le poche pozze d’acqua rimaste.
Un viaggio in Zimbabwe in questo periodo dell’anno rappresenta un’ottima scelta per esplorare l’intero Paese evitando le folle di turisti e i prezzi più alti dei mesi scorsi.
Inoltre, chi si trova nello Zimbabwe a settembre, può unirsi ai ranger del Parco Nazionale di Hwange mentre fanno l’annuale conteggio degli animali che passano lungo i corsi d'acqua. Una bella e interessante opportunità per fantastici avvistamenti della fauna selvatica ed per approfondire la conoscenza sul ruolo e la vita di un ranger di Hwange.
Novembre e Dicembre sono due mesi di transizione che vedono la fine della stagione secca; durante questo periodo è difficile prevedere il meteo: storicamente le piogge più consistenti iniziavano nel mese di dicembre con pochissimi rovesci nel mese precedente. Da alcuni anni però la stagione delle piogge vera e propria si sta riducendo come durata ed è posticipata principalmente ai mesi di gennaio e febbraio.
Nel caso sempre più comune di piogge scarse o assenti, questi mesi cadono nel picco della stagione secca offrendo un’esperienza di safari eccezionale con molti animali concentrati lungo le rive dello Zambezi o presso le tante pozze d’acqua artificiali create appositamente nello Hwange National Park.
Le temperature sono ancora elevate in attesa che le prime piogge portino refrigerio.
Le Cascate Vittoria arrivano quasi a prosciugarsi del tutto offrendo, come per i mesi precedenti, il periodo migliore per fare rafting sulle rapide a valle delle cascate e per i safari in canoa sul Fiume Zambesi.
Un viaggio in Zimbabwe in questo periodo dell’anno rappresenta un’ottima scelta per esplorare l’intero Paese evitando la sempre maggiore affluenza di turisti e i prezzi più alti dei mesi precedenti di alta stagione.
Località | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic |
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