Etosha National Park-Damaraland-Swakopmund-Dune di Sossusvlei-Deserto del Kalahari
Safari Natura Popoli
Volo di linea per Windhoek.
Partenza dall’Italia o da altre città europee/internazionali (da verificare).
La Namibia è uno dei paesi più affascinanti dell’Africa Australe, ricco di inesauribili suggestioni, a cominciare dalla varietà dei paesaggi che si estendono su spazi sconfinati, abbracciando antichi deserti, dune gigantesche, piante millenarie, coste oceaniche dove appaiono relitti arrugginiti tra le nebbie, canyon e, naturalmente, la selvaggia savana africana.
Arrivo a Windhoek, incontro con lo staff locale e trasferimento in hotel.
Il primo impatto è con Windhoek, la capitale della Namibia.
È situata su un altopiano a un’altitudine di 1700 metri e ha una popolazione che riflette l’amalgama etnico del Paese (circa 380.000 abitanti).
Un tratto caratteristico della città è dovuto alla colonizzazione tedesca, presente dal 1884 al 1919, che ha influenzato l’architettura della città: decisamente dall’aspetto europeo e in netto contrasto con la selvaggia natura che domina l’intero paese.
Incontro con la guida di lingua italiana che accompagnerà tutto il viaggio e partenza in veicolo 4X4 per il Deserto del Kalahari.
Pranzo in ristorante lungo il percorso.
Arrivo al lodge ed escursione per scoprire l’interessante e suggestiva riserva desertica.
Il Deserto del Kalahari namibiano è una suggestiva distesa di sabbia punteggiata da erba, alberi e arbusti, abitata da una ricca fauna che si è perfettamente adattata all’ambiente semi-arido e sabbioso.
È possibile incontrare vari tipi di antilopi, springboks, iene, volpi, struzzi e soprattutto uccelli.
Come gran parte dell’Africa Australe, il Deserto del Kalahari è stato abitato dai Boscimani, popolazioni nomadi “cacciatori-raccoglitori”, il cui sostentamento era tratto dalla caccia e dal prelievo diretto delle risorse alimentari offerte dalla natura selvatica, cioè senza praticare alcuna forma di allevamento né di agricoltura.
Si prosegue per il Deserto del Namib con arrivo a Sesriem, ingresso del Namib-Naukluft National Park e punto di partenza per esplorare le dune di Sossusvlei.
Pranzo in ristorante lungo il percorso.
Inizia il contatto con il cuore della Namibia. Il Namib-Naukluft National Park è il più grande parco nazionale del paese, le cui principali attrazioni sono le gigantesche dune di Sossusvlei e la surreale depressione bianca di Deadvlei, circondata da dune e disseminata da resti di antichi alberi, anneriti dal tempo.
Giornata dedicata a Sossusvlei, Deadvlei e al Sesriem Canyon.
Partenza molto presto al mattino per poter sfruttare al massimo la luce migliore per fotografare le icone più rappresentative della Namibia.
Per chi ne è interessato, sarà possibile scalare una delle imponenti dune.
Le Dune di Sossusvlei sono una delle principali attrazioni della Namibia: gigantesche dune che, nell’arco della giornata, assumono varie tonalità, dal color albicocca all’alba, al rosa nelle ore più luminose, fino al rosso intenso al tramonto.
Alcune di esse, tra cui la “Big Daddy”, che costeggia Deadvlei, raggiungono i 300 metri di altezza e si sostiene che siano le dune più antiche del mondo.
La duna più famosa e più fotografata, grazie alla sua vicinanza alla strada, è la “Duna 45”, scalata ogni mattina all’alba da una moltitudine di zelanti visitatori e dalla cui cima si gode uno splendido panorama.
Deadvlei, una bianca spianata di argilla disseminata di resti di antichi alberi, anneriti dal tempo. Un luogo surreale e unico al mondo, straordinario contrasto tra dune, deserto e alberi sormontati da un cielo blu intenso, tra i più fotografati della Namibia.
Il Sesriem Canyon è profondo fino a 30 metri e lungo circa un chilometro.
È possibile scendere nel canyon e percorrere il quasi asciutto letto del fiume racchiuso tra le pareti rocciose che, in alcuni punti, non è largo più di due metri.
Proseguimento verso Nord, oltrepassando il Tropico del Capricorno fino a raggiungere Swakopmund, gioieIlo costiero della Namibia e seconda più grande città del Paese, incastonata tra oceano e deserto.
Lungo il percorso sono previste soste per ammirare la Valle della Luna e per osservare alcuni esemplari di Welwitschia Mirabilis, vivente pianta millenaria.
Cena libera in uno degli ottimi ristoranti della città.
Swakopmund, una città tedesca trapiantata nel deserto africano, con numerosi edifici coloniali in tipico stile bavarese e con una popolazione in prevalenza di origine tedesca.
La Valle della Luna è un luogo arido e inquietante caratterizzato da canyon e da stravaganti formazioni rocciose modellate dal vento. Spesso è totalmente avvolto dalla nebbia costiera, che rende il paesaggio ancor più misterioso e desolato.
Al mattino sosta nella laguna di Walvis Bay per una passeggiata.
A seguire si raggiunge il Waterfront di Walvis Bay, porto turistico da cui partono varie escursioni.
Da qui partenza con veicolo 4X4 fino a Sandwich Harbour, dove le gigantesche dune incontrano l’Oceano.
Pranzo servito su una duna affacciata sul sottostante Oceano Atlantico.
Nel pomeriggio rientro a Swakopmund e cena libera.
Walvis Bay è il principale porto della Namibia, interessante per la sua suggestiva laguna, abbondante di fenicotteri e pellicani. È bello passeggiare sulla riva della baia al primo sole del mattino, accarezzati dalla fresca brezza, ammirando i riflessi rosa sulla laguna impressi dagli innumerevoli stormi di fenicotteri e il frullo delle ali dispiegate quando si alzano elegantemente in volo.
Sandwich Harbour è uno dei paesaggi più spettacolari per ammirare le gigantesche dune dorate che si tuffano nell’azzurro Oceano Atlantico. L’escursione sulle dune è avvincente, un pieno di adrenalina tra eccitanti risalite e salti da cuore in gola durante le repentine discese dalle altissime dune.
Al mattino presto si raggiunge la selvaggia e inospitale Skeleton Coast.
Visita all’enorme colonia di otarie a Cape Cross.
Proseguimento per lo sconfinato Damaraland e arrivo in un accogliente e panoramico campo tendato.
La Skeleton Coast, letteralmente “costa degli scheletri”, è un’arida distesa di sabbia e sassi, famosa per i numerosi relitti di navi naufragate. Verrà percorsa nel suo tratto meridionale, fino a raggiungere Cape Cross, la Riserva Naturale che ospita un’enorme colonia di rumorose otarie.
Il Damaraland è una delle zone più panoramiche della Namibia: un’enorme regione semi-desertica, che alterna pianure sconfinate a collinette di granito e a massicci montuosi con picchi elevati.
Giornata dedicata alla scoperta del Damaraland e delle sue attrazioni: dall’appassionante ricerca degli elefanti del deserto alle incisioni rupestri di Twyfelfontein.
Visita alla Foresta Pietrificata e alle Canne d'Organo.
Gli affascinanti elefanti del deserto sono una specie che generazione dopo generazione si è straordinariamente adattata all’ambiente desertico per sopravvivere.
Possono percorrere fino a 70 km al giorno alla ricerca del cibo e dell’acqua ed è singolare che i loro spostamenti avvengano senza distruggere gli alberi da cui si nutrono.
Twyfelfontein è la più grande concentrazione di graffiti dell’età della pietra di tutta la Namibia, con circa 2500 incisioni, opera di artisti Boscimani, che le hanno scolpite sulle rocce di arenaria, raffiguranti prevalentemente scene di caccia e animali selvatici.
Nella Foresta Pietrificata si trovano interessanti resti di alcuni tronchi d’albero fossilizzati, coricati su un letto di pietra arenaria, probabilmente sradicati e trascinati dai fiumi in piena, circa 260 milioni di anni fa.
Le Canne d'Organo fanno parte di una serie di strette lastre di basalto erose e modellate dal tempo; alcune di esse hanno assunto una curiosa forma a canne d’organo, da cui deriva il nome.
Partenza per il Parco Etosha.
Lungo il percorso sosta al villaggio Himba per incontrare i bambini di Otjikandero.
Arrivo alla riserva privata di Etosha Heights, confinante con il settore occidentale dell’Etosha National Park.
Otjikandero Himba Orphan Village Project, è un progetto per il recupero di bambini orfani di etnia Himba, la famosa popolazione indigena di pastori seminomadi che vive fuori dal tempo, rifiutando la modernità e indossando gonnellini di pelle di capra con monili che adornano il corpo, per denotarne lo status.
Il settore Ovest del Parco Etosha è un’area meno frequentata dal turismo e di conseguenza più selvaggia, dove gli animali sono meno abituati alla presenza dell’uomo e quindi più diffidenti.
Etosha Heights è una delle più grandi riserve private della Namibia, in grado di offrire un’eccellente varietà di animali tra cui elefanti, giraffe, leoni, kudu e vanta una delle popolazioni più numerose di rinoceronti di tutta la Namibia.
Intera giornata di safari nell’Etosha National Park, che verrà esplorato trasversalmente da Ovest a Est, passando per il settore meridionale.
Arrivo in serata al lodge, situato appena fuori dal parco, nei pressi del cancello orientale Von Lindequist.
L’Etosha National Park è la più grande riserva della Namibia e una delle più belle e importanti dell’Africa Australe.
Il percorso da Ovest a Est è paesaggisticamente unico, dominato dall’abbagliante Etosha Pan, la vasta depressione salina di bianca argilla ricoperta da un reticolo di crepe, il cui orizzonte si confonde con il cielo.
Tra le numerose specie animali che si possono avvistare: elefanti, zebre di Burchell e zebre di montagna, orici, giraffe, springbok, kudu, eland, dik dik, gnu, rinoceronti neri, leoni, iene, sciacalli, leopardi, ghepardi e molti altri.
Il viaggio prosegue verso sud fino a raggiungere l’ultimo lodge, inserito all’interno di un’incontaminata tenuta privata nella regione di Erongo, nei pressi di Omaruru.
Lungo il percorso sosta per visitare il Meteorite di Hoba, il più grande meteorite trovato sul nostro pianeta.
Arrivo al lodge e resto del pomeriggio libero per il relax o per eventuali attività offerte dal lodge (non incluse nella quota, da concordare in loco).
Il Meteorite di Hoba è considerato il più grande meteorite mai trovato sulla Terra: si stima che pesi circa 60 tonnellate ed è composto principalmente da ferro e nichel; misura circa 2,7 metri sia in larghezza che lunghezza e poco meno di 1 metro di spessore.
Trasferimento all’Aeroporto Internazionale di Windhoek e imbarco sul volo di linea di rientro in Italia.
Le gigantesche dune di Sossusvlei sono una delle principali attrazioni della Namibia. Alcune di esse, tra cui la “Big Daddy”, raggiungono i 300 metri di altezza e si sostiene che siano le dune più antiche del mondo. Gran parte del fascino deriva dal fatto che nell’arco della giornata assumono varie tonalità, dal color albicocca all’alba, al rosa nelle ore più luminose, fino al rosso intenso al tramonto.
La duna più famosa e più fotografata è la “Duna 45”, scalata ogni mattina all’alba da una moltitudine di zelanti visitatori e dalla cui cima godrete uno splendido panorama, formato da una distesa di dune rosse, alternate ad ampie piane desertiche, con il sibilo del forte vento che fa da sottofondo.
Poco distante dalle famose dune si trova un’altra suggestiva attrazione: Deadvlei. È una depressione bianca su cui si ergono resti di antichi alberi, anneriti dal tempo. Un luogo surreale e unico al mondo, straordinario accostamento di dune, deserto e alberi, tra i più fotografati della Namibia. Imperdibile!Skeleton Coast, letteralmente “costa degli scheletri”, è un’arida e inospitale distesa di sabbia e sassi, corrispondente alla costa settentrionale della Namibia, dal confine con l’Angola, tracciato dal fiume Kunene, fino al fiume Ugab, a nord di Swakopmud, l’importante città costiera della Namibia.
Uno dei pochi luoghi della Terra in cui vento forte, acqua gelida, tempeste di sabbia, correnti, nebbia fitta (generata dall’incontro tra aria fredda del mare e caldo del deserto) e sabbie mobili si incontrano!
La Skeleton Coast è un’area protetta, inserita all’interno di un parco nazionale, lo Skeleton Coast National Park, parte del quale è inaccessibile al pubblico.
Si spiega così la presenza di ossa di balena disseminate in vari punti del territorio e i numerosi relitti di navi naufragate che trasformano lo scenario in un cimitero avvolto nella nebbia, affacciato su un oceano freddo e agitato da forti onde. Un luogo che testimonia l’assoluta impotenza dell’uomo davanti alle forze naturali.Il Damaraland è una delle zone più panoramiche della Namibia. Si presenta come un’enorme regione semi-desertica, che alterna pianure sconfinate a collinette di granito e a massicci montuosi con picchi elevati.
È nota anche per essere la patria dei famosi elefanti del deserto, che si sono inspiegabilmente adattati all’inospitale aridità del territorio, e per la presenza di siti archeologici che custodiscono un incomparabile patrimonio di arte rupestre, realizzato dai Boscimani in età preistorica.
È situato nella parte centro-settentrionale della Namibia, fiancheggiata dalla Skeleton Coast e inserita a livello amministrativo a cavallo tra la regione del Kunene, - comprendente anche il Kaokoland - e la regione Erongo, in cui domina il maestoso Brandberg, il massiccio montuoso più alto della Namibia.
Il nome fa riferimento all’etnia Damara che vive in questa zona dagli anni '60, quando vi si trasferì all’epoca dell’apartheid e, malgrado l’intera regione sia stata rinominata, il termine Damaraland è ancora molto utilizzato.
L’attrattiva più emozionante del Damaraland è probabilmente il safari alla ricerca degli elefanti del deserto, che hanno straordinariamente adattato il loro stile di vita alla durezza del deserto per sopravvivere, ma il loro avvistamento non è poi così semplice, poiché non sono molto numerosi; possono percorrere fino a 70 km al giorno alla ricerca del cibo e dell’acqua ed è singolare che i loro spostamenti avvengano senza distruggere gli alberi da cui si nutrono. La maggiore probabilità di avvistamento la avrete nella stagione secca, quando si concentrano nei pressi delle esigue pozze d’acqua rimaste.
Oltre agli elefanti del deserto, il Damaraland ospita anche il raro rinoceronte nero, ma per avvistarlo ci vorrà un po’ di fortuna; è senza dubbio più semplice avvistare giraffe, zebre di montagna, springbok e struzzi, molto presenti in tutta la zona.
Anticamente, questa bellissima regione fu abitata dai Boscimani, dai quali ha ereditato attrazioni degne di nota, come la celebre “Dama Bianca”, la famosa pittura rupestre che rientra tra i siti preistorici più interessanti, tutti situati sul lato nord-orientale. Un altro luogo da segnalare per questo genere di reperti è Twyfelfontein, dove più di 2.500 incisioni aprono un’interessante finestra sull’epoca preistorica.
Il Damaraland è conosciuto anche per le sue particolarità geologiche: vicino a Twyfelfontein, all’interno di una piccola gola, si ergono le Organ Pipes, una serie di strette lastre di basalto erose e modellate dal tempo in una curiosa forma a canne d’organo; poco distante si erge la Montagna Bruciata, una collinetta nera che si illumina nelle prime ore dell’alba e al tramonto; infine, l’interessante Foresta Pietrificata, una serie di tronchi d’albero fossilizzati coricati su un letto di pietra arenaria, probabilmente sradicati e trascinati dai fiumi in piena, circa 260 milioni di anni fa; sono ricoperti da sedimenti sabbiosi che ne hanno causato la pietrificazione, per poi riemergere grazie all’erosione.
Il clima in Namibia è semi-desertico e questo la rende visitabile in tutti i periodi dell’anno, anche nella stagione delle piogge, caratterizzata da intensi, ma brevi rovesci, e sporadici temporali, generalmente limitati alle zone del centro-nord.
Tutti i periodi dell’anno presentano una netta escursione termica tra il giorno e la notte; i mesi più caldi sono tra ottobre e febbraio, mesi estivi in Namibia, caratterizzati dalle piogge, in cui le temperature massime comunque non superano i 30°C e le minime possono scendere fino a 15°C.
La stagione delle piogge può essere suddivisa in stagione delle piccole piogge, da novembre a dicembre, in cui le precipitazioni sono piuttosto scarse, e in stagione delle grandi piogge, da gennaio a marzo, in cui le piogge sono più copiose ma di breve durata, permettendo al cielo di tornare velocemente sereno.
La stagione secca, da giugno a ottobre, che coincide con i mesi invernali in Namibia, è quella che accoglie il maggior numero di visitatori, in particolare luglio e agosto, in cui le temperature massime mediamente raggiungono i 22-23°C e le minime i 6-8°C.
È quindi importante portare sempre dell’abbigliamento pesante per le uscite di safari all’alba, soprattutto in luglio e agosto, essendo le temperature piuttosto rigide.
Nella stagione secca è molto più facile avvistare le varie specie animali durante i safari, per esempio nel Parco Nazionale dell’Etosha, in quanto nella stagione secca gli animali si concentrano in prossimità delle pozze d’acqua e la vegetazione è arida e spoglia, mentre durante le piogge gli animali sono distribuiti all’interno degli sconfinati parchi.
D’altra parte, nella stagione delle piogge, l’aspetto botanico è molto più interessante, parte dei paesaggi si colorano di verde e le piante esibiscono intensi e svariati colori, grazie alla fioritura.
Lungo la costa piove molto raramente ed è attraversata dalle fredde correnti dell’Atlantico. Inoltre, è spesso avvolta nella nebbia, soprattutto nelle ore del mattino.
Il periodo che rappresenta un buon rapporto qualità/prezzo è il mese di novembre e la prima parte di dicembre, tenendo però in considerazione che è il periodo di maggior caldo e coincide con l’inizio delle prime piogge nel centro-nord, molto sporadiche e molto deboli.
In Namibia, gennaio è un mese estivo che cade all’inizio della stagione delle piogge e rappresenta il periodo di transizione dalle piccole alle grandi piogge.
I rovesci, generalmente pomeridiani e limitati alle zone del centro-nord, sono sporadici e di breve durata, permettendo al cielo di tornare velocemente sereno.
Insieme a novembre e dicembre, è il mese in cui si registrano le più alte temperature: le massime si attestano in media sui 30-32°C e nel deserto aggiungono i 35°C.
Anche il tasso di umidità è tra i più alti dell’anno, essendo un periodo di bassa stagione, e data l’esiguità delle piogge può essere considerato un mese con un buon rapporto qualità/prezzo.
Febbraio e marzo sono i mesi estivi che cadono nella stagione delle grandi piogge, sono quindi i momenti più umidi e maggiormente caratterizzati da precipitazioni, soprattutto nelle zone del centro-nord. Il resto del paese è prevalentemente desertico e le piogge sono molto rare.
I temporali, prevalentemente pomeridiani, sono comunque intensi e brevi, consentendo al cielo di tornare velocemente sereno, permettendo di visitare i l Paese anche in questo periodo.
L’unico svantaggio consiste in una minore probabilità di vedere gli animali nei parchi del nord, in quanto dispersi sulle sconfinate praterie per via della diffusa presenza di acqua.
Nello stesso tempio, l’aspetto botanico è molto più interessante, parte dei paesaggi si colorano di verde e le piante esibiscono intensi e svariati colori, grazie alla fioritura.
Aprile rappresenta la fine della stagione delle piogge, i rovesci sono rari e brevi, limitati alle regioni del nord e le temperature scendono sensibilmente: le massime si attestano in media sui 26-27°C e le minime sui 13°C.
Come febbraio e marzo, l’unico svantaggio consiste in una minore probabilità di vedere gli animali nei parchi del nord in quanto dispersi sulle sconfinate praterie per via della diffusa presenza di acqua. Come i due mesi precedenti, aprile è comunque un periodo estremamente interessante per viaggiare in Namibia per gli appassionati di fotografia: i forti contrasti cromatici, la nitidezza dei paesaggi e la presenza di vegetazione anche nelle aree desertiche crea dei set fotografici naturali unici al mondo (se si ha la fortuna di assistere alla brevissima fioritura nelle aree desertiche è uno spettacolo da lasciare senza fiato).
Maggio segna l’inizio della stagione secca e dell’inverno. Le temperature massime mediamente si attestano sui 24-25°C, le minime sui 10°C e il tasso di umidità è basso. È importante portare sempre dell’abbigliamento caldo per le uscite di safari all’alba. A maggio le risorse idriche come fiumi, ruscelli e bacini iniziano a prosciugarsi e conseguentemente gli animali tendono ad avvicinarsi verso le pozze d’acqua, rendendo meno difficoltoso l'avvistamento.
Giugno, luglio e agosto sono i mesi della stagione secca che accolgono il maggior numero di visitatori.
In questi mesi invernali, il cielo è ovunque azzurro e terso e le temperature sono le più basse di tutto l’anno: le massime mediamente raggiungono i 20-23°C, le minime i 5-7°C e nel deserto la minima può scendere ulteriormente. È quindi importante portare sempre dell’abbigliamento caldo per le uscite all’alba e di primo mattino, soprattutto in luglio e agosto, essendo le temperature piuttosto rigide.
Durante questa stagione è più facile avvistare le varie specie animali durante i safari, per esempio nel Parco Nazionale dell’Etosha, in quanto nella stagione secca gli animali si concentrano in prossimità delle pozze d’acqua. Visto il periodo di altissima stagione è molto importante pianificare il viaggio con largo anticipo, ancor più del resto dell’anno, per evitare problemi con la disponibilità dei lodge.
Settembre è un mese che cade nella stagione secca e rappresenta un’ottima scelta per esplorare l’intero paese in quanto le temperature sono meno rigide di luglio e agosto, le massime in media si attestano sui 27°C e le minime sui 12°C, l’umidità è bassa e il cielo prevalentemente azzurro e terso.
Come negli altri mesi invernali, è più facile avvistare le varie specie animali durante i safari, per esempio nel Parco Nazionale dell’Etosha, in quanto nella stagione secca gli animali si concentrano in prossimità delle pozze d’acqua. Essendo ancora un periodo di altissima stagione, si consiglia di prenotare con largo anticipo.
Ottobre è l’ultimo mese della stagione secca, le temperature cominciano ad alzarsi raggiungendo in media i 29°C nelle massime e i 14°C nelle minime, il calore inizia ad accumularsi e l’umidità a salire pur mantenendosi ancora molto bassa; il cielo è sereno e la vegetazione arida e spoglia. Senza dubbio, ottobre in Namibia è il mese migliore per l’avvistamento delle varie specie animali, densamente concentrate intorno alle scarse risorse idriche disponibili come le pozze d’acqua permanenti.
Novembre segna l’inizio della stagione delle piccole piogge, in cui le precipitazioni sono ancora molto rare e limitate alle zone del nord con carattere di pochi e brevi rovesci temporaleschi pomeridiani o serali. Pur essendo l’umidità ancora bassa, il caldo tende a salire, con temperature massime intorno ai 30°C e minime intorno ai 16°C. A Novembre gli animali nei vari parchi sono ancora concentrati in prossimità delle pozze d’acqua in un contesto di vegetazione arida e spoglia, rendendo facile l'avvistamento. Questo periodo coincide con l’inizio dell’estate e della bassa stagione, e presenta un buon rapporto qualità/prezzo.
Dicembre è il mese in cui iniziano a verificarsi le prime piogge stagionali, anche se sono ancora piuttosto rare e scarse e limitate alle zone del centro-nord.
Il cielo inizia a essere decorato da nuvole, l’umidità tende a salire e mediamente le temperature massime sono intorno ai 30°C e le minime intorno ai 16°C. Gli animali sono ancora facilmente avvistabili, anche se iniziano a dispedersi all’interno degli sconfinati parchi. La prima parte di dicembre, in previsione di un viaggio in Namibia, presenta un buon rapporto qualità/prezzo.
Località | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic |
Windhoek | 30 - 17 71 | 29 - 17 85 | 27 - 16 81 | 26 - 13 32 | 24 - 9 6 | 20 - 7 1 | 21 - 6 1 | 23 - 7 1 | 27 - 12 2 | 29 - 14 11 | 30 - 16 24 | 31 - 17 33 |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Swakopmund | 22 - 16 3 | 22 - 16 2 | 22 - 16 5 | 21 - 14 1 | 21 - 12 1 | 20 - 11 1 | 20 - 10 0 | 19 - 11 1 | 18 - 11 2 | 20 - 12 1 | 21 - 14 2 | 22 - 15 3 |
Damaraland | 28 - 17 44 | 27 - 17 68 | 27 - 16 67 | 25 - 14 21 | 23 - 11 5 | 23 - 9 1 | 21 - 8 0 | 24 - 10 1 | 25 - 11 1 | 27 - 13 7 | 28 - 15 12 | 29 - 16 14 |
Etosha National Park | 33 - 19 96 | 31 - 19 115 | 30 - 18 78 | 30 - 15 25 | 27 - 10 3 | 26 - 7 1 | 26 - 6 0 | 28 - 8 1 | 32 - 13 2 | 35 - 17 9 | 34 - 18 42 | 35 - 18 58 |
Torra Bay (Skeleton coast) | 23 - 17 1 | 23 - 17 5 | 22- 17 12 | 21 - 14 3 | 21 - 13 1 | 20 - 12 0 | 19 - 11 0 | 18 - 11 0 | 19 - 12 0 | 20 - 13 0 | 21 - 15 0 | 22 - 16 1 |
Fish River Canyon | 33 - 17 12 | 33 - 17 17 | 31 - 16 25 | 28 - 15 10 | 23 - 9 4 | 21 - 7 4 | 20 - 6 3 | 22 - 7 3 | 26 - 11 2 | 28 - 13 4 | 31 - 14 4 | 32 - 16 6 |
Luderitz | 23 - 14 2 | 22 - 14 2 | 22 - 14 5 | 21 - 13 4 | 20 - 11 2 | 19 - 11 3 | 19 - 10 2 | 18 - 10 1 | 18 - 10 1 | 20 - 11 2 | 20 - 12 0 | 22 - 13 1 |
Kalahari Desert | 35 - 20 34 | 34 - 20 58 | 32 - 19 43 | 29 - 13 14 | 26 - 9 3 | 23 - 4 2 | 23 - 4 1 | 25 - 6 0 | 29 - 10 1 | 32 - 13 8 | 34 - 16 12 | 35 - 19 14 |
Caprivi Area | 31 - 19 158 | 31 - 19 153 | 30 - 18 85 | 30 - 16 22 | 28 - 12 4 | 26 - 8 1 | 26 - 6 0 | 28 - 8 1 | 33 - 14 2 | 34 - 17 21 | 33 - 18 70 | 31 - 19 143 |
FORMALITÀ D’INGRESSO IN NAMIBIA
Attualmente ai cittadini italiani è richiesto il passaporto con una validità di almeno 6 mesi a partire dalla data di uscita dal Paese e con almeno due pagine libere per l’apposizione del visto/timbro d’ingresso e di uscita.
Il visto è gratuito e ottenibile all’arrivo, purché il soggiorno non superi i 90 giorni di permanenza.
ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO
Si consiglia di portare un abbigliamento pratico e sportivo con indumenti di cotone, leggeri e non aderenti.
Per il giorno pantaloni corti e magliette a manica corta, per la sera capi più pesanti, pantaloni lunghi e manica lunga.
Per i safari di prima mattina sono consigliabili indumenti pesanti e giacca a vento. Inoltre, per i safari si consigliano colori tenui e naturali.
Non sono necessarie scarpe tecniche come quelle da trekking; è consigliabile indossare comodi sandali sportivi (quelli che in genere si chiudono con lo stretch) in quanto il giorno fa caldo.
Per alcune escursioni è consigliata una scarpa chiusa (es. per tutte le escursioni a Sossusvlei, dune e canyon, o ai siti rupestri di Twyfelfontein); suggeriamo una comoda scarpa da ginnastica.
Per Swakopmund, a seconda del vento, è consigliabile avere sempre con sé una maglia a manica lunga, oltre che una giacca a vento o k-way.
Prevedere il costume da bagno, occhiali da sole e cappello.
Anche per le sere previste in città (Swakopmund e Windhoek) si consiglia un abbigliamento informale.
Per tutto il viaggio evitare il mimetico militare, tassativamente vietato nella maggior parte dei paesi africani.
FUSO ORARIO
Nei mesi in cui in Italia vige l’ora solare, il fuso orario della Namibia è +1 ora rispetto all’Italia (cioè quando in Italia sono le 12:00, in Namibia sono le 13:00).
Nei mesi in cui in Italia vige l’ora legale, il fuso orario della Namibia è lo stesso dell’Italia.
VALUTA E CARTE DI CREDITO
La valuta in corso nel paese è il Dollaro Namibiano (NAD), il cui valore è lo stesso del Rand Sudafricano (ZAR), abitualmente accettato nel paese. Al cambio attuale 1 EUR corrisponde a circa 16 NAD. Questi valori sono soggetti a fluttuazioni anche molto sensibili.
I pagamenti in Euro non sono accettati. E’ possibile cambiare gli Euro in banconota nelle banche e negli uffici di cambio autorizzati. E’ importante tenere copia delle ricevute di cambio per eventuali riconversioni.
Le maggiori carte di credito sono comunemente accettate negli hotel ed esercizi commerciali.
I Bancomat (ATM) sono presenti solo in città e in aeroporto ed il prelievo è possibile tramite il circuito Cirrus/Maestro. Per chi non possiede un bancomat abilitato al Cirrus, presso gli ATM è possibile il prelievo di contante anche con la carta di credito, con commissioni più elevate.
VOLTAGGIO
La corrente elettrica è 220-230 Volt. Le prese elettriche più diffuse sono tripolari, di tipo D/M, le stesse utilizzate in Sudafrica.
Nel bagno della camera in genere è presente una presa bipolare, cioè a due entrate senza la terra centrale (tipo C) utilizzata anche in Italia, idonea per i caricabatterie.
Nel caso di esigenze particolari si consiglia di acquistare in loco un adattatore.
DISPOSIZIONI SANITARIE
Non è necessaria alcuna vaccinazione obbligatoria per l’ingresso in Namibia, a parte il caso in cui si entri provenendo da un paese a rischio trasmissione febbre gialla. In quasi tutto il Paese il problema malaria è poco presente, mentre per coloro che si recano nella regione settentrionale dello Zambesi può essere consigliata la profilassi antimalarica.
In ogni caso si consiglia di adottare, durante la permanenza nel Paese, le comuni misure preventive contro le punture di zanzara: l’uso di prodotti repellenti, chiaramente indicati contro le zanzare tropicali, soprattutto dal tramonto all’alba; indossare abiti lunghi la sera e nelle prime ore del mattino possibilmente di colore chiaro; evitare l’uso di profumi o deodoranti.
La situazione sanitaria è al pari degli standard europei, con ospedali eccellenti e ben attrezzati in tutti i maggiori centri abitati. Si consiglia di portare con sé una piccola farmacia da viaggio: un antidiarroico, un antisettico/antibiotico intestinale, un antibiotico a largo spettro e un analgesico, oltre alle eventuali medicine di uso personale e alle creme solari protettive.
Inoltre, si consiglia di bere esclusivamente acqua minerale o altre bevande proveniente da bottiglie chiuse, astenersi dall’uso del ghiaccio ed evitare alimenti crudi e verdure fresche. Si consiglia di utilizzare l’acqua minerale anche per lavarsi i denti.
LINGUA
La lingua ufficiale della Namibia è l’inglese ma l’afrikaans e il tedesco sono largamente diffusi. A livello regionale sono parlati moltissimi dialetti e lingue tribali, dato che ogni etnia utilizza il proprio idioma.
RELIGIONE
In Namibia circa l’80% della popolazione è di religione cristiana, prevalentemente di dottrina luterana. Il restante 20% continua a praticare credenze tradizionali e culti animisti.
TELEFONO E INTERNET
Per telefonare dall'Italia il prefisso è 00264 seguito dal prefisso della località senza lo zero e il numero dell’abbonato. Per telefonare in Italia il prefisso internazionale è 0039.
In Namibia ci sono vaste zone non coperte da linea telefonica. La copertura è diffusa nei centri abitati mentre nei deserti, nelle aree rurali, nei parchi e durante i trasferimenti è irregolare e spesso totalmente assente.
Più o meno tutti gli alberghi offrono il wi-fi, almeno nelle aree comuni come la reception e il ristorante. Tuttavia le connessioni non sono sempre affidabili e a volte molto lente.
VIDEO / FOTO
In Namibia non esistono particolari vincoli per l’utilizzo di apparecchi fotografici.
Ricordiamo che è tassativamente vietato fotografare, come nella maggior parte dei paesi del mondo, tutte quelle infrastrutture quali aeroporti, ponti, edifici governativi, installazioni militari e persone in uniforme.
Raccomandiamo inoltre rispetto e attenzione nel fotografare le persone: è bene astenersi dal fotografare persone o cose senza aver richiesto, e ottenuto, il consenso, in quanto l’essere fotografati può essere interpretato come una mancanza di rispetto o una grave offesa ai propri sentimenti.
Si raccomanda vivamente di portare con sé un buon numero di schede di memoria e batterie di scorta dato che in loco qualsiasi materiale è di difficile reperimento e comunque a costi alti.
Durante i safari può essere utile avere con sé un binocolo e una macchina fotografica dotata di teleobiettivo.
ACQUISTI
La Namibia non ha una rilevante lavorazione artigianale legata alle tradizioni secolari, malgrado ciò è molto diffuso un artigianato locale in legno o in pietra di ispirazione etnica, come in molti paesi africani. Sono molto abbondanti le pietre semi-preziose, quali quarzo rosa, ametista, malachite, acquamarina, reperibili sia allo stato grezzo che impiegate nella realizzazione di gioielli.
Molto diffusi sono souvenir realizzati con le uova di struzzo oppure le bamboline vestite nello stile tradizionale dell’etnia Herero.
I negozi sono presenti a Swakopmund e nella capitale Windhoek e generalmente sono aperti nei giorni feriali fino alle ore 17:00/18:00.
Nella strada che collega il parco Etosha con Windhoek, in prossimità di Okahandja, si trova un mercato all’aperto che espone e vende tantissimi souvenir realizzati principalmente in legno.
CUCINA
In Namibia i ristoranti propongono una cucina prevalentemente europea. La carne è indubbiamente protagonista, con bistecche di vari animali, inclusa la selvaggina locale (game) come l’orice, il kudu e lo struzzo. La cottura al barbecue (braai) è un’istituzione nazionale, che consente di cuocere la carne in modo delicato esaltandone la bontà e squisitezza.
Nella zona di Swakopmund viene spesso servito il pesce mentre le aragoste e le ostriche allevate nei dintorni sono una prelibatezza da non perdere.
Sono molto presenti le patate, gli ortaggi e anche pasta, riso, pane, frutta, verdura e tanti cibi in scatola, prevalentemente importati dal Sudafrica.
Un alimento tipico della Namibia e del Sudafrica è il biltong: carne rossa essiccata, marinata, speziata e tagliata a pezzettini o a striscioline. Un classico spuntino che può essere messo in borsa e consumato nelle varie escursioni.
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L’Etosha National Park è la più grande riserva della Namibia e una delle più belle e importanti dell’Africa Australe. Rappresenta una tappa imperdibile per chi vuole vedere animali straordinari, visitando una riserva magnifica.
È stata dichiarata Parco Nazionale nel 1907, quando l’estensione era di circa 90.000 Km quadrati. Attualmente, si estende su circa 23.000 Km quadrati, di cui circa cinquemila costituiscono un esteso Pan, ovvero una piatta e bianca depressione salina, un tempo probabilmente sede di un lago.
Nella lingua oshivambo (parlata dall’etnia Ovambo che popola la regione), il nome "Etosha" significa "grande luogo bianco", con riferimento al colore del suolo del deserto salino che costituisce il 25% dell'area del parco.
L’Etosha Pan è senza dubbio una delle zone più suggestive del parco, grazie anche agli effetti visivi creati dall’evaporazione dell’acqua. In alcuni tratti, vi sembrerà di essere avvolti dal panorama e proverete una sensazione di libertà totale, soprattutto quando i colori intensi dell’Africa si mescolano a orizzonti bianchi, polverosi, infiniti, magari disegnati dal profilo di un gruppo di elefanti…
Il resto del paesaggio è vario e multiforme: savana, cespugli, pianure con un’abbondanza incredibile di animali selvatici, soprattutto in prossimità delle pozze d’acqua, dove sarà facile avvistarli durante la stagione secca, tra maggio e ottobre: elefanti, leoni, rinoceronti neri e leopardi.Più facilmente potrete avvistare zebre di Burchell, gli orici, gli impala, i springbok, le giraffe e gli gnue divertirvi a osservare oltre trecento specie di uccelli.