Dambulla - Ritigala - Anuradhapura - Polonnaruwa - Sigiriya - Kandy - Nuwara Eliya - Yala National Park - Colombo - Jaffna
Natura Viaggi Di Nozze Cultura
Partenza con volo di linea con scalo per lo Sri Lanka
Arrivo a Colombo, accoglienza in aeroporto e partenza verso Dambulla, nella regione centrali del paese da sempre culla delle sue antiche civiltà e cuore pulsante della cultura del paese. Sistemazione in hotel di qualche ora di relax dopo il viaggio e del pranzo.
Il pomeriggio è dedicato a un safari in fuoristrada nei vicini Parchi Nazionali di Kandulla o Minneriya. Per offrire la migliore esperienza, la scelta del parco, dipende dal periodo dell'anno e dalle migrazioni dei grandi branchi di elefanti che si muovono tra le due riserve. Nel tardo pomeriggio rientro in hotel per la cena e il pernottamento.
Kandulla e Minneriya sono due riserve naturali adiacenti, entrambe famose per la presenza di grandi mandrie di elefanti asiatici. L'escursione in fuoristrada è guidata da un ranger del parco o da un naturalista esperto, per comprendere la complessa e affascinante etologia di questi meravigliosi animali e in generale per scoprire la natura selvaggia di questi parchi.
La prima parte della giornata è dedicata alla scoperta di Ritigala, una montagna sacra per i buddhisti dove si trovano i resti di alcuni templi e monasteri buddhisti antichissimi. Al termine delle visite ci si sposta verso Anuradhapura, con una sosta presso una scuola elementare della zona
Nel pomeriggio, si va alla scoperta di Anuradhapura (V Secolo a.C. - IX secolo d.C), la prima capitale degli antichi regni e centro focale della diffusione del Buddhismo sull'isola. Rientro a Dambulla con una sosta presso un tipico villaggio, dove è possibile scoprire le tradizioni, la cultura e gli stili di vita rurali dell'isola. Cena e pernottamento in hotel a Dambulla.
La montagna di Ritigala è ricoperta da una rigogliosa foresta tropicale ed è ancora la dimora di alcuni monaci che qui trovano rifugio per lunghi periodi di meditazione. Le caverne si possono osservare da lontano, ma non sono accessibili ai viaggiatori per non disturbare i ritiri e le pratiche dei monaci.
È anche famosa per essere uno dei luoghi di raccolta principali di molte erbe, fiori e radici utilizzate nell'antichissima medicina Ayurveda ed è citata da molte leggende e poemi epici indiani, nei quali la storia di questo luogo misterioso si intreccia con le gesta di Hanuman, il Dio guerriero metà uomo metà scimmia.
Tra le tante testimonianze che Anuradhapura offre ci sono anche: il Sri Maha Bodhi - che la leggenda vuole essere un diretto discendente del Ficus Sacro dove il Buddha raggiunse l'illuminazione, un enorme albero sembra vecchio di 2200anni - diversi siti archeologici testimonianza di antichi templi e monasteri; numerosi stupa (anche chiamati "dagabas" i monumenti a cupola utilizzati per conservare reliquie); i resti di un complesso sistema di giardini ornamentali e sistemi di irrigazione, oltre che a tantissime sculture ed edifici riccamente decorati con bassorilievi e intarsi.
La prima parte della giornata è dedicata alla scoperta di Polonnaruwa, un sito archeologico molto esteso, Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Al termine delle visite, pranzo secondo le tradizioni rurali con ricette tipiche a base di curry nelle immediate vicinanze di alcune risaie, un'esperienza affascinante e coinvolgente.
Il pomeriggio si parte alla scoperta di Sigiriya, il sito archeologico più rilevante del paese. A seguire, rientro in hotel effettuando una sosta presso una fattoria nelle vicinanze di un lago, dove è possibile incontrare degli elefanti che sono stati salvati da situazioni di degrado ed ora vivono tranquillamente in armonia con la piccola comunità locale. Questa sosta è stata inserita nell'ambito di un progetto mirato alla salvaguardia degli elefanti, avendo deciso di escludere tassativamente dai nostri itinerari i siti più turistici e molto frequentati, dove gli animali sono mantenuti in pessime condizioni.
Polonnaruwa rappresenta uno dei motivi principali per visitare il cuore dello Sri Lanka, per le rovine suggestive e le raffinate sculture, testimoni di un passato glorioso, da fiorente centro mercantile e religioso al massimo splendore raggiunto durante il regno di Parakramabahu I (1153-86): antichi edifici, statue e bassorilievi, il palazzo reale e l'incredibile numerosi templi tra cui quello di Shiva allineati lungo un percorso che costeggia la riva del lago.
Sigiriya è l'antica rocca/fortezza voluta dal Re Kasyapa nel V secolo d.C. Si tratta delle rovine di una delle antiche città, rinomata soprattutto per la vista mozzafiato che si può godere dalla cima di Lion Rock - l’altro nome con cui è conosciuto questo sito archeologico - ancora più emozionante se ammirata all’alba. È composta dai resti del palazzo reale edificati sulla sommità di una rocca, circondata da una vasta area nella quale si possono osservare i resti delle antiche fortificazioni e giardini.
Sulle pareti della rocca si potranno ammirare anche alcune bellissime pitture murali chiamate “Le Damigelle”, il cui stile ricorda quello delle pitture ritrovate nel bellissimo sito di Ajanta in India.
Presto al mattino, visita al famoso Tempio Buddista scavato nella roccia di Dambulla, per poi proseguire in direzione sud, fino a raggiungere il piccolo villaggio di Matale dove si visiterà un interessante giardino delle spezie e si pranzerà in un ristorante tradizionale affacciato sulle risaie che circondano la piantagione, con ricette locali (Kamaka).
Nel pomeriggio si prosegue verso Kandy, principale centro abitato della regione e cuore della rinascita culturale e artistica del paese. Dopo la sistemazione in hotel, il resto della giornata sarà dedicato alla scoperta di questa affascinante e divertente città (Patrimonio UNESCO), iniziando con un giro in Tuk-Tuk - i tipici mezzi di trasporto diffusi in tutta l’Asia - per raggiungere il centro della città, con il mercato centrale e alcuni interessanti negozi artigianali di Batik e pietre preziose (lo Sri Lanka è famoso per la produzione di pietre preziose e semi-preziose, bellissimi gli Zaffiri blu). A seguire si raggiunge il famoso Dalada Maligawa (o Tempio del Sacro Dente del Buddha), uno dei luoghi più venerati per i buddisti di tutto il mondo.
Dambulla Il tempio rupestre risale al I secolo a.C., sui resti di un’antica struttura fortificata nella quale il Re Velagam Bahu trovò rifugio durante le invasioni provenienti dai Regno dell’India meridionale. In seguito la struttura è stata riconvertita in Tempio Buddista e oggi contiene centinaia di statue e bellissime pitture murarie.
A Matale ci si va per scoprire un tipico Spice Garden, le piccole piantagioni di spezie dove si approfondirà le principali tecniche di coltivazione, lavorazione e conservazione delle spezie che, come per il Té, hanno giocato un ruolo chiave nell'economia cingalese dei secoli passati.
Kandy conserva un’area di grandezza che il tempo non ha scalfito. Circondata da colline, con un lago tranquillo al centro della città, sulle cui sponde si affaccia il famoso tempio che conserva che la reliquia del dente del Buddha, e i famosi giardini botanici reali - sede di una delle migliori collezioni al mondo di orchidee.
Un santuario culturale in cui molte leggende, tradizioni e il folklore sono ancora amorevolmente tenute in vita, Kandy e i suoi villaggi satelliti sono il centro dell'industria artigianale dell'isola, dove si possono acquistare squisiti oggetti in argento o gioielli in oro e gemme preziose di molte varietà tra cui migliori zaffiri blu.
Il Dalada Maligawa fu costruito nel XVI° secolo, e ospita il Sacro Dente del Buddha portato in Sri Lanka dalla provincia di Kalinga nell'antica India nel 4 ° secolo d.C. Diversi edifici sono stati aggiunti al complesso del tempio dai governanti successivi, l'ultimo dei quali il padiglione dorato sopra il santuario interno dove è collocata la reliquia del dente. Originariamente il tempio era parte del palazzo reale.
La prima parte della giornata è dedicata ancora a Kandy, con la visita dei bellissimi giardini botanici che contengono una delle più importanti collezioni al mondo di orchidee oltre che diversi giardini e serre in classico stile inglese, retaggio del periodo coloniale. Al termine si parte alla volta di Nuwara Eliya; lungo il percorso ci si ferma per visitare una tipica piantagione di Té, per un'introduzione alle principali tecniche di coltivazione e lavorazione di questa pianta che, assieme alle spezie, ha reso famosa l'isola nei secoli. La sosta prevede anche una degustazione dei principali tipi di tè prodotti dall’azienda. Pranzo in ristorante locale durante il trasferimento.
Arrivati a Nuwara Eliya, sistemazione in hotel e pomeriggio dedicato alla visita a piedi di questa piccola, ma affascinante città.
Nuwara Eliya è una piccola cittadina risalente al XIX secolo, immersa tra le montagne e le piantagioni di tè; uno spaccato dell'Inghilterra Vittoriana utilizzata durante il periodo coloniale come residenza estiva.
Dopo la prima colazione, la prima parte della mattina è libera per il relax e per una passeggiata nella cittadina. Al termine si raggiunge la stazione ferroviaria di Nanu-Oya per prendere un treno tradizionale che da secoli solca le montagne della regione tra spettacolari paesaggi naturali. Un'esperienza affascinante e divertente che sembra sospesa in una dimensione senza tempo, anche per le scene di vita comune che si possono osservare a bordo e lungo il percorso. Pranzo pic-nic a bordo del treno. Arrivati a Ella, breve giro in Tuk-Tuk per visitare questa piccolo villaggio immerso tra le montagne e famoso per essere uno dei punti di partenza per bellissimi percorsi di Trekking. Al termine si prosegue in auto verso lo Yala National Park, situato lungo le coste meridionali dell’Isola.
Arrivo nel tardo pomeriggio, sistemazione in hotel e resto della serata libera per la cena e il pernottamento.
Il famoso Parco Nazionale di Yala è molto esteso (1268 kmq) e venne dichiarato area protetta nel 1938. All'interno del parco, caratterizzato da molti differenti ecosistemi, si possono osservare numerose specie animali tra cui elefanti asiatici, orsi giocolieri, bufali acquatici e lo schivo ma meraviglioso leopardo asiatico. All’interno del parco vive anche una comunità, nel monastero di Situlpahuwa, e un tempio buddhista del I secolo a.C.
Molto presto al mattino, safari in fuoristrada alla scoperta dello Yala National Park, una riserva che si estende per circa 150000 ettari dei quali circa il 10% sono aperti ai visitatori lasciando altre aree più estese per la conservazione delle specie presenti. Al termine del safari (in mattinata) si rientra in hotel prima del trasferimento verso Galle, una piacevole cittadina, antico porto commerciale lungo la rotta delle Indie Orientali. Pranzo in un ristorante locale lungo il tragitto.
Arrivati a Galle, sistemazione in hotel prima del pomeriggio dedicato alla visita della città: l'imponente forte Olandese, la residenza del governatore, i magazzini delle spezie e l'antico faro.
Lo Yala National Park comprende differenti habitat ed ecosistemi: foreste, foreste costiere, lagune e corsi d'acqua, zone di mangrovie, che ne fanno un vero gioiello per gli appassionati di safari. Il parco è famoso per la sua popolazione di leopardo asiatico - ha una delle concentrazioni di questo meravigliosi animali più alte del continente - ma questi felini sono molto timidi e difficili da osservare, bisogna avere un po' di fortuna! Le altre specie presenti nel parco sono quelle tipiche del subcontinente indiano con elefanti (circa 400 esemplari), orsi giocolieri e molte altre specie.
Per glia amanti del birdwatching, si contano oltre 200 specie di uccelli, compreso il pavone.
Galle viene considerata un vero e proprio gioiello nel sud del paese. Oltre a essere Patrimonio dell’Umanità, questa antica città portuale deve il suo fascino agli edifici coloniali, all’atmosfera esotica, alla presenza di chiese e di moschee, e una community di artisti che la rendono una meta imperdibile. Gli olandesi, che si sostituirono ai portoghesi nel XVII secolo, costruirono una fortezza e resero Galle il porto principale del paese fino al 1796, quando arrivarono gli inglesi e iniziò il suo declino. Passeggiare al tramonto intorno alla fortezza resta un momento piacevole e di incontro anche con gli abitanti della città, fino a Flag Rock, la punta più meridionale. Strette stradine orlate da antiche case con belle verande, mostrano l’eredità olandese. Gli uffici governativi rimangono in uso della comunità e ancora oggi il forte antico di 400 anni, con grandi bastioni e mura a proteggere il loro insediamento, è abitato.
Mattinata libera a Galle per una passeggiata nelle stradine della città o per qualche ora di relax. A seguire partenza verso Colombo, la capitale situata lungo le coste occidentali dell'isola. Arrivo nel primo pomeriggio, sistemazione in hotel e visita della città: il Palazzo del Parlamento costruito dal famoso architetto Geoffrey Bawa; l'Old Dutch Hospital (XVII secolo), perfetto esempio di architettura coloniale olandese ed il mercato centrale con il suo caos venditori. Nel tardo pomeriggio rientro in hotel per la cena e il pernottamento.
A Colombo si respira un’aria cosmopolita e tra testimonianze dell’epoca coloniale si apre un centro caotico, che offre mercati e negozi frenetici, ristoranti di ottima cucina locale, e un skyline vivace e moderno. La città è suddivisa in 15 quartieri, da Fort, il raffinato e animato centro storico, a Pettah con i suoi mercati vivaci, compreso l’esclusivo Cinnamon Gardens. Si può visitare il National Museum per conoscere la storia dello Sri Lanka, ammirare templi buddhista come il Gangaramaya e gustare uno dei migliori tè al mondo, bevanda nazionale del paese.
Presto al mattino, partenza per raggiungere Jaffna, antica città portuale situata all'estrema propaggine settentrionale dell'isola, una regione che da sempre risente degli influssi culturali e religiosi Tamil, nuovamente accessibile dopo gli anni bui della guerra civile nel paese. Arrivo nella tarda mattinata, sistemazione in hotel e pranzo.
Il pomeriggio è dedicato alla visita della città con il Forte costruito in origine dai portoghesi e poi ampliato e ristrutturato dagli olandesi nel XVIII secolo e la famosa biblioteca costruita in un antico edifico coloniale. Al termine , si raggiunge il tempio induista di Nallur Kandaswamy, uno dei più importanti e venerati dell’isola, che ricorda i bellissimi templi dell'India meridionale. Nel tardo pomeriggio, rientro in hotel per la cena e il pernottamento.
La regione di Jaffna ha spiagge incontaminate e una cultura tipica dell'India meridionale, dove gli influssi induisti sono molto più presenti rispetto al resto del paese largamente buddhista. Jaffna è stata negli anni un'enclave commerciale portoghese, seguita da olandesi, fino ad arrivare ai britannici con la Compagnia delle Indie Orientali.
Intera giornata dedicata alla scoperta di Jaffna e dei suoi dintorni, visitando il pozzo senza fondo, profondo quasi 40 metri, con una particolare distribuzione stratigrafica delle acque; i resti dell'antico tempio Buddista di Kadurugoda, con gli interessanti e antichissimi stupa; il tempio e le sorgenti sacre di Keerimalai, situati lungo la parte settentrionale della penisola di Jaffna. Si conclude con il porto di Dambakola Patuna. La giornata prosegue con una piacevole passeggiata nel centro città e nel suo mercato principale.
Keerimalai è famoso per le leggende legate a uno stagno sacro, una piscina alimentata dalle acque miracolose che provengono da una sorgente sotterranea.
L'antico porto di Dambakola Patuna è un altro importante sito di pellegrinaggio buddista. Qui nei secoli sono stati costruiti diversi edifici religiosi, poi andati distrutti, per commemorare l'arrivo sull'isola delle spezie di Theri Sagamiththa (il fondatore del buddhismo in Sri Lanka). Fu lui ad arrivare qui con l'albero Bo, che la leggenda vuole sia un discendente del Ficus Sacro dove il Buddha raggiunse l'illuminazione (ora piantato ad Anuradhapura). Al giorno d'oggi il complesso religioso è molto frequentato dai pellegrini ed è una struttura moderna ricostruita sulle rovine dei precedenti siti.
In mattinata, trasferimento vero sud per raggiungere nuovamente Anuradhapura, sistemazione in hotel per il pranzo e qualche ora di relax. Il pomeriggio è dedicato alla visita di Mihintale, luogo fondamentale per il Buddhismo dell’isola, dove la leggenda descrive sia nato il movimento religioso dello Sri Lanka. Al termine rientro in hotel e resto della giornata libera per il relax.
A Mihintale si sale sulla collina per circa mezz’ora e si raggiunge un complesso di templi, strutture abbandonate e monumenti religiosi. Al secondo piano, si trova il refettorio dei monaci dove si possono ammirare, presso la “casa delle reliquie”, le lastre dove sono incise le regole che i monaci dovevano rispettare, conosciute anche come le “tavole di Mihintale”. Il sito raggiunge il suo apice durante uno speciale festival che si tiene nel mese di giugno.
Dopo la prima colazione in hotel, inizio del trasferimento verso sud per raggiungere Yapahuwa, altra antica capitale dell'Isola, fuori dai classici circuiti turistici. Al termine delle visite si prosegue alla volta di Negombo. Arrivo all'aeroporto intercontinentale in coincidenza con la partenza del nostro voli di rientro.
Yapahuwa (XIII secolo) fu costruita anche sulla sommità di una roccia come rifugio fortificato dalle frequenti invasioni dei regni dravidici provenienti dall'India meridionale (il mito descrive sia stata anche costruita per difendere il Sacro Dente del Buddha, una delle reliquie più sacre per i buddhisti).
Il sito archeologico è in parte distrutto, ma rimangono come come testimonianze alcune strutture difensive e una interessante scalinata ornamentale sulla cui sommità si trovano i resti di un antico stupa e alcune grotte utilizzate dai monaci come rifugio e per la meditazione.
Ritigala è un luogo intriso di leggenda e di spiritualità. Qui si trovano le rovine di un monastero immenso, immerso nella foresta; furono gli inglesi a riscoprire i resti del monastero, che era stato completamente abbandonato in seguito alle invasioni dei Chola nel X e IX secolo.
Secondo la mitologia, è da qui che il Re Scimmia (Hanuman) devoto di Rama, lo informò che aveva scoperto dove era nascosta Sita, imprigionata dal re di Lanka. Inoltre, come testimoniano numerose grotte, fu luogo di ritiro intorno al IV a.C.
Oggi è possibile visitare le rovine del monastero in un paio d’ore, entrando nel complesso attraversando un ponte di pietra, una sontuosa scalinata e superando alcune aree circolari. Ci sono diversi gruppi di rovine, che comprendono la sala da bagno, la biblioteca e un padhanaghara, una struttura a doppia piattaforma, dove un tempo si meditava.Rappresenta uno dei motivi principali per visitare il cuore dello Sri Lanka, per le rovine suggestive e le raffinate sculture, testimoni di un passato glorioso, da fiorente centro mercantile e religioso, al massimo splendore raggiunto durante il regno di Parakramabahu I (1153-86).
Per raggiungerla, si può prendere l’autobus da Colombo (6 ore) o da Kandy (3 ore), o decidere di arrivare in treno.
Visitare questo splendido parco archeologico, Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, significa perdersi tra centinaia di statue e stupa, un vero e proprio paradiso per archeologi, diviso per praticità in cinque gruppi: il Royal Palace, il Quadrilatero che ospita i monumenti più belli e meglio conservati (come il l Vatadage, una struttura circolare che custodisce al suo interno una reliquia), il gruppo settentrionale, il piccolo Island Park Group (vicno al Museo Archeologico) e il gruppo meridionale. Il modo migliore di girare per queste rovine sono la bicicletta o il tuk tuk.
Nel gruppo settentrionale è compreso l’imponente Alabama Pirivena (“tempio crematorio”), e il Gal Vihara, un insieme di quattro statue del Buddha famosissime in tutto il paese. È importante ricordarsi di togliere le scarpe prima di entrare in molti di questi luoghi e di coprirsi (soprattutto per le donne) spalle e gambe.
Molto suggestivo anche il Rankot Vehera, una struttura ancora in ottime condizioni che risale al periodo di Re Nissanka Malla (1187 – 1196) e che, con i suoi 54 metri d’altezza, è la più grande di Polonnaruwa.
Rappresenta senza dubbio il sito archeologico più rilevante del paese, una tappa suggestiva fondamentale durante un viaggio in Sri Lanka, composto dai resti del palazzo reale edificati sulla sommità di una rocca circondata da una vasta area, nella quale si possono osservare i resti delle fortificazioni e dei giardini.
Si tratta delle rovine di una delle antiche città, rinomata soprattutto per la vista mozzafiato che si può godere dalla cima di Lion Rock, l’altro nome con è conosciuto questo sito archeologico, ancora più emozionante se ammirata all’alba.
Qui il Re Kassapa, circa 1500 anni fa, fece costruire la sua dimora arroccata su una roccia, come “una fortezza nel cielo”. Un mix di creatività e semplicità che spicca e conquista al primo sguardo.
Oggi è possibile raggiungere a piedi quello che fu l’antico palazzo, anche se della porta dei leoni dell’epoca rimangono solo le zampe; un peccato considerando che le fauci rappresentavano l’entrata al palazzo! Sulle pareti della rocca si possono ammirare anche bellissime pitture murali chiamate “Le Damigelle”, il cui stile ricorda quello delle pitture ritrovate nel bellissimo sito di Ajanta in India.
Vale la pena salire fino in cima sia per ammirare gli affreschi, sia per la vista a 360 gradi caratterizzata da laghi, foreste, pianure e montagne… Uno spettacolo naturale immerso nella pace, che riempie la vista e l’anima e ripaga ampiamente della fatica.
Il tragitto dura un'ora circa, e pur essendo un po’ ripido, è alla portata di tutti e prevede diverse soste per dissetarsi e riposarsi.
Questa città è stata la capitale dello Sri Lanka per mille anni, a partire dal 380 a.C., per questo le sue rovine sono tra le più affascinanti del paese. La particolarità che la distingue dalle altre città antiche, è che molti templi e luoghi sacri sono tuttora attivi.
Ha rappresentato uno dei più grandi e sfarzosi centri buddhista, diventando anche la sede della reliquia del sacro dente. Per visitare il sito archeologico, oggi Patrimonio dell’Umanità, bisogna mettere in contro circa due giornate. Le rovine, infatti, sono dislocate su un’area vastissima, da visitare comodamente in bicicletta.
Le principali attrazioni sono Mahavihara, che fu il centro spirituale e il cuore dell’antica Anuradhapura (dove si trova il sacro albero della Bodhi, considerato l’albero più antico del mondo), la Cittadella, dove si trovano il Royal Palace e altre rovine del IX secolo, Jetavanarama che include un museo e un gigantesco dagoba (stupa) e nella parte più a nord il meraviglioso monastero Abhayagiri, con resti di 2000 anni fa.
Spesso per entrare negli edifici, è necessario togliere le scarpe, il cappello e indossare un abbigliamento adeguato. L’ideale sarebbe indossare qualcosa di bianco, come i pellegrini cingalesi.
Dambulla si trova nel cuore del Triangolo Culturale dello Sri Lanka ed è importante per il famoso complesso rupestre. il Royal Rock Temple, situato in una collina a sud della città, composta da numerosi templi, grotte e statue del Buddha, divenuti uno dei simboli del paese.
Sembrerebbe che Dambulla abbia rappresentato il luogo di culto già dal I secolo a.C., ai tempi del Re Valagamba, che si rifugiò qui dopo essere scappato da Anuradhapura, che iniziò la costruzione di questi templi rupestri. Le grotte sono principalmente cinque, all’interno delle quali sono racchiuse statue del Buddha, di Vishnu, dipinti che raffigurano vari re e divinità hindu.
AI piedi della collina, si erge il Golden Temple - Patrimonio dell’Umanità - costruito grazie al supporto di donazioni provenienti dal Giappone, che si distingue da per la presenza di un’insegna al neon posta accanto alla statua del Buddha seduto. La scalata dei 300 scalini per arrivare in cima al tempio regaleranno una vista stupenda, che completa la bellezza di questo luogo incantevole, mistico e affascinante.
La cittadina di Kandy si trova al centro del paese, accanto all’omonimo lago, e fu l’ultima capitale del regno singalese, che si piegò agli inglesi nel 1815.
Oggi è nota soprattutto per l’Esala Perahera, la processione durante la quale annualmente si rende omaggio al dente del Buddha custodita nel Tempio del Sacro Dente. Si tratta di uno spettacolo incredibile, una delle cerimonie più spettacolari di tutta l’Asia meridionale (a parte la condizione degli elefanti, che per vari motivi vengono abbastanza molestati da questa ricorrenza).
Oltre alla sacra reliquia, il Tempio del Sacro Dente comprende numerosi musei e templi.
Kandy è conosciuta anche per i suoi danzatori e percussionisti, che indossando elaborati costumi possono volteggiare in maniera prodigiosa durante le esibizioni, e offre anche la possibilità di praticare presso diversi centri la meditazione buddista.
Helga’s Folly ci va?
Questa cittadina, conosciuta anche come la “piccola Inghilterra” per via dello stile coloniale inglese che ancora caratterizza molti edifici, tipici dell’architettura vittoriana, si trova nella Hill Country, una delle regioni più affascinanti dello Sri Lanka ed è una tappa imprescindibile per gli amanti delle passeggiate.
Nuwara Eliya è anche conosciuta anche come la capitale del tè. Nonostante il centro sia oggi molto caotico e rumoroso, i dintorni sono caratterizzati da innumerevoli piantagioni, che rendono il paesaggio pittoresco e incantato, soprattutto ad aprile, quando le nebbie si diradano. Qui è possibile anche visitare con delle guide le principali fabbriche, per scoprire le varie fasi della lavorazione delle foglie.
Questa eredità, ancora una volta inglese (basta pensare che uno dei primi piantatori che fece fortuna fu Thomas Lipton), ha reso lo Sri Lanka uno dei maggiori produttori del mondo di tè, commercializzato in tutto il mondo come “Ceylon The”.
Raggiungerla in treno partendo da Ella è un’esperienza emozionante, infatti, in circa 3 ore, si attraversano incantevoli paesaggi di montagna, paesini e piantagioni di “oro verde”.Il famoso Parco Nazionale di Yala è molto esteso (1268 kmq) e venne dichiarato area protetta nel 1938.
È diviso in 5 blocchi, non sono tutti aperti al pubblico, di cui il Block 1 risulta il più grande. Ha una grande varietà di animali, tra cui scimmie, elefanti, coccodrilli e bufali, e ci sono anche circa 200 leopardi, anche se non è così facile avvistarli. Per gli amanti del birdwatching, si contano oltre 200 specie di uccelli, compreso il pavone.
All’interno del parco vive anche una comunità, nel monastero di Situlpahuwa, e un tempio buddhista del I secolo a.C.
Questa città rappresenta una tappa quasi obbligatoria durante un viaggio in Sri Lanka. Si respira un’aria cosmopolita e tra testimonianze dell’epoca coloniale si apre un centro caotico, che offre mercati e negozi frenetici, ristoranti di ottima cucina locale, e un skyline vivace e moderno.
Dopo un periodo di dominio arabo, verso la metà del 1600 arrivarono gli olandesi, con la coltivazione della cannella, e poi gli inglesi, fino all’indipendenza del paese nel 1948.
La città è suddivisa in 15 quartieri, da Fort, il raffinato e animato centro storico, a Pettah con i suoi mercati vivaci, compreso l’esclusivo Cinnamon Gardens. Si può visitare il National Museum per conoscere la storia dello Sri Lanka, ammirare templi buddhisti come il Gangaramayae e gustare uno dei migliori tè al mondo, bevanda nazionale del paese.
Jaffna è una delle città del nord dello Sri Lanka, situata nell’omonima penisola, allo sbocco di una laguna, nella baia di Palk.
È la destinazione ideale per chi vuole entrare in contatto con la cultura Tamil, quella che regnò dalla città di Nallur per quattro secoli a partire dal 1200, ma anche una cittadina tranquilla e piacevole, che si è lasciata alle spalle un passato di guerra civile e bombardamenti.
Jaffna dà subito la sensazione di essere una città accogliente, verde e con templi hindu e chiese meravigliose. Può essere girata in bicicletta, soprattutto nel centro, dove si trovano anche il forte della città - che risale al 1680 - e il Nallur Kandaswamy Kovil, un tempio enorme, uno dei complessi religiosi più importanti di tutto lo Sri Lanka.
Allontanandosi dalla città, il paesaggio diventa rurale, con palme da zucchero e altri templi magnifici, ma la meta più spettacolare è la strada costiera, sotto la quale onde azzurre si infrangono sulle rocce, tra villaggi di pescatori e scorci di barriera corallina.
Si consiglia anche una visita alle isole di Jaffna, situate sul versante occidentale e collegate da strade rialzate; non si tratta di luoghi paradisiaci come alcune isole del sud, ma di certo qui il mare è tranquillo e permette di trascorrere escursioni di una giornata all’insegna del relax, visitando templi o tranquilli villaggi.È possibile viaggiare in Sri Lanka durante tutto il corso dell’anno a patto che si disegni l’itinerario migliore in funzione dei particolari microclimi che caratterizzano questa affascinante isola. Lo Sri Lanka si trova all’estrema punta meridionale del subcontinente indiano, una posizione che risente dei due principali monsoni: quello estivo, dalla fine di maggio ad agosto, proveniente da SudOvest colpisce l’isola lungo le coste occidentali e meridionali interessando in modo marginale anche le regioni centrali (quelle del famoso Triangolo Culturale). Da alcuni anni il monsone estivo sta cambiando nelle sue modalità con un picco a giugno e nella prima metà di luglio per poi concedere una tregua ad agosto.
Il monsone invernale invece colpisce prevalentemente le coste Nord-Orientali da ottobre a dicembre. Le regioni centrali invece sono soggette ad un microclima particolare che le preserva leggermente da tutti e due i monsoni pur mostrando un classico clima tropicale che spesso vede rovesci temporaleschi diffusi in tutto il periodo dell’anno anche di forte intensità ma limitati alle ore pomeridiane e serali.
Da questo quadro complesso ne deriva che lo Sri Lanka è visitabile tutto l’anno ma è necessario porre l’attenzione sugli eventuali soggiorni mare che vanno scelti in funzione del meteo: durante il monsone estivo si preferiscono le selvagge e poco frequentate spiagge nord-orientali, mentre nei mesi invernali le belle spiagge meridionali bordate da palme sono la soluzione migliore.
I mesi di aprile e maggio sono i più caldi e umidi dell’anno, durante questi periodi è consigliabile programmare le visite, soprattutto nelle aree pianeggianti dei siti archeologici intorno all’area di Dambulla, evitando le ore centrali della giornata. Le aree centro-meridionali montuose invece sono sempre più fresche per via della quota, tanto da essere state elette nei secoli passati come residenza estiva dalla Compagnia delle Indie Orientali.
Per decidere il periodo migliore per viaggiare in Sri Lanka non bisogna trascurare anche la presenza di alcuni importanti eventi culturali che consentono un contatto profondo con le tradizioni, la cultura e la straordinaria spiritualità che pervade molti aspetti della vita dei suoi abitanti.
Tra questi i più famosi sono il Vesak (la ricorrenza della nascita del Buddha) e l’affascinante festiva dell’Esala Perahera di Kandi che si svolge ogni anno ad agosto (le date sono stabilite dal complesso calendario astrologico buddista e vengono comunicate circa l’anno precedente).
Da gennaio a marzo in Sri Lanka si entra nella stagione secca ed è quindi questo il periodo migliore per visitare il Paese. Gennaio può riservare ancora qualche pioggia lungo la costa nord orientale e nelle zone interne, pertanto qui la bella stagione inizia da febbraio e si prolunga fino a settembre. In generale in questi mesi le giornate sono soleggiate e asciutte, le temperature fresche e il mare, già normalmente caldo tutto l’anno, è per lo più calmo, consentendo di godere appieno delle meravigliose spiagge tropicali e della incredibile varietà di paesaggi che si incontrano in Sri Lanka. Per un soggiorno al mare nel periodo invernale, la costa occidentale e meridionale ha molto da offrire, potendo scegliere tra le bellissime spiagge di Mirissa, di Thalpe o ancora quella di Marakolliya.
Per gli amanti delle città perdute, una meta da non perdere è il cosiddetto “Triangolo culturale” con le antiche capitali di Anuradhapura e Polonnaruwa, i templi della grotta a Dambulla e la fortezza rocciosa di Sigiriya, che proprio in questa stagione secca si lasciano ammirare in tutto il loro splendore.
Questa è anche il momento migliore per un’escursione tra le montagne dello Sri Lanka: Kandy è la capitale della regione montuosa che al sud ospita la riserva forestale di Sinharaja, mentre al nord il parco nazionale di Horton Plains, due siti in cui poter osservare specie vegetali e animali introvabili nel resto del mondo.
Sulla costa sud è anche possibile avvistare le balene, oltre a molte specie di delfini, tartarughe, tonni e persino pesci volanti.
Tra gli eventi a cui si può assistere in questi mesi, si segnala:
Aprile, con le temperature più alte dell’anno, segna l’arrivo del monsone di sud-ovest: le precipitazioni iniziano a colpire la costa sud-occidentale dello Sri Lanka, risparmiando la costa est e il nord del Paese. È dunque possibile organizzare un viaggio in questo periodo, scegliendo proprio le zone che restano al riparo dall’azione del monsone. Ad aprile è ancora possibile andare alla scoperta dei tesori nascosti del Triangolo culturale, tra le rovine delle antiche capitali e dei capolavori architettonici, prima che vengano toccate dalle abbondanti piogge dei mesi seguenti.
Il sud dello Sri Lanka rimane caldo e soleggiato in primavera, ma le piogge tendono a farsi via via più insistenti e i mari iniziano ad agitarsi. Sulla costa orientale invece splende il sole, e si può scegliere tra il relax delle spiagge isolate di Batticaloa, un vero paradiso, o Arugam Bay, luogo ideale per i surfisti.
Il 14 aprile si festeggia il Capodanno Singalese e Tamil: si organizzano vari giochi, feste, gare di elefanti, eventi sportivi, Avurudu Kumari (la miss Capodanno) e altro ancora. Un’occasione per assaporare il modo in cui una cultura diversa dalla nostra festeggia l’arrivo del nuovo anno.
Il monsone che da sud-ovest arriva a maggio e soffia fino a settembre, porta piogge abbondanti nella costa meridionale ed occidentale dello Sri Lanka fino all’altopiano centrale, non risparmiando così la grande città di Colombo che si trova infatti nella zona più piovosa dell’isola.
Maggio e giugno sono i mesi migliori per visitare le regioni settentrionali e orientali del Paese, aree ancora poco esplorate dal turismo, che godono di un clima decisamente più piacevole.
Dalle distese di sabbia ai colorati templi hindu, dai punti di immersione (Trincomalee e Pigeon Island) a quelli per il birdwatching (Kumana), sono diverse le attrattive turistiche.
Nel mese di maggio chi si trova in Sri Lanka può assistere al Vesak Poya, una festività che celebra la nascita, l'illuminazione e la morte del Buddha. Si tiene nel giorno di luna piena ed è un evento che si può paragonare al Natale in Italia, con le strade, le case, i palazzi e i giardini addobbati e illuminati con lanterne colorate. In tutto il paese si organizzano “Dansela”, cioè sale da pranzo o da cena apparecchiate con cibo e bevande offerte gratuitamente a tutti i passanti.
Tra luglio e agosto in Sri Lanka si assiste a una sorta di pausa estiva delle piogge: le precipitazioni iniziano a diminuire anche nelle regioni di sud-ovest, rimanendo intense soltanto sui rilievi interni. A nord e a est il tempo continua a essere bello e le condizioni favorevoli per esplorare le città culturali alla ricerca dei resti delle antiche civiltà, o per andare alla scoperta della ricca e variegata fauna selvatica del nord, o ancora per rilassarsi sui bei tratti di spiaggia della costa orientale.
È importante pianificare in anticipo una viaggio in Sri Lanka nei mesi estivi in quanto, sebbene non sia periodo di alta stagione, l’inizio delle vacanze scolastiche e i prezzi più bassi favoriscono un maggiore afflusso di visitatori.
Un evento da non perdere tra la fine di luglio e i primi di agosto è il Kandy Esala Perahera: si tratta della più importante e spettacolare processione dello Sri Lanka. La festa dura dieci giorni con sfilate tutte le sere di centinaia di elefanti vestiti elegantissimi, ballerini di diverse tradizioni del buddismo e dell’induismo provenienti da ogni parte del paese e tante altre esibizioni. Uno spettacolo divertente e colorato che occupa la città di Kandy e che termina con la cerimonia in memoria della famosa reliquia del Sacro Dente di Buddha. Una bella opportunità per vivere da vicino lo spirito di festa che è innato nel popolo singalese.
A settembre il monsone di sud-ovest si attenua fino a cessare del tutto verso la fine del mese. In Sri Lanka si assiste a un periodo di transizione tra i due monsoni e il tempo diventa molto imprevedibile, con temporali improvvisi che possono verificarsi frequentemente.
In linea di massima l’est e il nord del Paese continuano a rimanere caldi e soleggiati, mentre le regioni occidentali e meridionali vivono la fase finale delle piogge e il graduale ritorno del bel tempo.
A ottobre cominciano a prevalere le correnti settentrionali; con il monsone che soffia da nord-est, iniziano le prime deboli precipitazioni nella costa settentrionale ed orientale. Le coste meridionali e occidentali invece presentano un clima solitamente stabile, con belle giornate serene e temperature mai troppo elevate come durante i mesi estivi.
A dicembre il monsone di nord-est si rafforza, pur restando meno intenso di quello di sud-ovest, e ciò significa maggiori precipitazioni in tutta l’area settentrionale e orientale. Al contrario il sud e l'ovest tornano a essere caldi e asciutti. A cavallo tra novembre e dicembre inizia la stagione nella quale è possibile osservare le balene lungo le coste meridionali dell’isola.
In questo mese in Sri Lanka si registra l’inizio dell’alta stagione: maggiore afflusso di turisti e prezzi delle strutture alberghiere in crescita. Si raccomanda dunque la prenotazione con largo anticipo, soprattutto per viaggi durante le festività natalizie.
Località | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic |
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Il Minneriya National Park - nato come santuario della fauna selvatica nel 1938 e dichiarato Parco Nazionale nel 1997 - offre un’esperienza insolita e affascinante: la possibilità di un emozionante safari a bordo di un fuoristrada, accompagnati da una guida esperta, per avventurarsi alla ricerca di uno degli animali più grandi e allo stesso tempo adorabili: l’elefante.
Questo tour non ha nulla di scontato e permette di osservare branchi di elefanti nel loro stato naturale, scoprendo i loro comportamenti, da come si bagnano a con quanta apprensione accudiscono i loro piccoli.
Durante la stagione secca sarà possibile avvistare il maggior numero di esemplari, grazie al bacino acquifero presente nel Minneriya e nei parchi limitrofi, dove questi grandi esseri vengono a dissetarsi.
Minneriya è anche una delle riserve di uccelli più importanti di tutto lo Sri Lanka.