Samburu National Reserve-Ol Pejeta Conservancy-Lake Naivasha-Crescent Island-Masai Mara
Safari
Arrivo, accoglienza in aeroporto e trasferimento in hotel.
Resto della giornata libera per rilassarsi dopo il volo intercontinentale.
Cena libera in hotel o in uno dei tanti ristoranti della città.
Partenza in direzione nord verso il bellissimo e selvaggio Samburu National Reserve.
Arrivo al campo nel primo pomeriggio in tempo per il pranzo.
Resto del pomeriggio libero al campo per rilassarsi e iniziare a osservare le tante specie animali che solitamente si avvicinano per abbeverarsi nel vicino Uwaso Nyiro River, uno dei pochi corsi d'acqua del parco.
Cena e pernottamento al lodge.
Uno dei motivi che rende il Samburu National Park così affascinante sono i suoi incantevoli paesaggi di enormi kopje di granito che si affacciano sulle pianure del parco.
L'impatto con una natura selvaggia e lontana dai classici circuiti turistici è unico ed emozionante, come l'incontro con le specie animali più tipiche del Kenya settentrionale, come le Zebre di Gray, le giraffe reticolate e molti predatori.
Intera giornata dedicata alla scoperta di questo bellissimo, selvaggio e remoto parco, lontano dai classici circuiti turistici.
Come sempre, i safari si svolgono al mattino presto e nel pomeriggio, che rappresentano i momenti durante i quali gli animali raggiungono il pieno dell'attività.
Le ore centrali della giornata sono invece previste al lodge per il pranzo e un po' di relax.
Visitando il Samburu National Park si prova la la sensazione di essere in simbiosi con la grande natura africana, anche grazie alla presenza di pochissimi lodge.
Tra savana arbustiva, palmeti e foreste di gigantesche acacie e colline, quello che rende il paesaggio davvero unico sono le montagne che la circondano.
La presenza di fiumi perenni giustificano la presenza di numerose specie di animali, tra cui leopardi, bufali, elefanti, leoni, ghepardi, gerenuk, zebre di Grevy, eland, giraffe reticolate, dik dik, impala, coccodrilli, ippopotami e tanti altri. Anche l’avifauna è abbondante, con la presenza di 350 specie di uccelli.
Il parco deve il nome al popolo nomade che abita questo territorio, per questo è molto interessante visitare il villaggio Samburu, per trascorrere momenti di vita comune, conoscendo le loro tradizioni e la loro cultura.
Partenza presto al mattino in direzione sud verso la Riserva Privata di Ol Pejeta.
Sistemazione presso il campo tendato situato nelle immediate vicinanze di una pozza d'acqua che richiama moltissimi animali, soprattutto durante la stagione secca.
Nel pomeriggio, safari in fuoristrada alla scoperta della riserva, particolarmente interessante, come la maggior parte delle riserve private, poiché meno frequentata dal turismo e in grado di offrire un'esperienza di Safari più esclusiva e intima.
Al termine, rientro al lodge per la cena e per una meravigliosa serata, immersi nella natura selvaggia.
Nella Riserva Privata di Ol Pejeta è ancora possibile osservare tutta la spettacolarità della wilderness africana, lontani dalle grandi masse di turisti e dagli itinerari più battuti.
Qui la natura - totalmente selvaggia e incontaminata - domina sovrana sul vasto altopiano sormontato alle spalle dal Monte Kenya, permettendo di effettuare escursioni che vanno oltre il classico concetto del safari turistico e una connessione con la natura non sempre così totalizzante.
Dopo la prima colazione al lodge, partenza in direzione sud per raggiungere il lodge situato lungo le sponde del lago per il pranzo.
Dopo un po' di relax, il pomeriggio è dedicato a un'escursione a piedi su Crescent Island, un'isola del lago nella quale è possibile fare safari a piedi in totale sicurezza, vista la presenza di molte specie animali, ma non di predatori.
Al termine rientro al lodge per la cena e il pernottamento.
Una vera e propria oasi lontana dalla città, a nord-ovest di Nairobi, un paradiso per tutti gli appassionati di birdwatching, dove vivono più di 400 specie di uccelli.
Da qui si può raggiungere Crescent Island, che una volta era parte della caldera del vulcano sottostante, oggi riserva naturale abitata da molti animali: ci sono giraffe, zebre, antilopi, iene e impala.
Presto al mattino, dopo la prima colazione al lodge, partenza ancora in direzione sud per raggiungere il Masai Mara.
Arrivo al campo, situato ai margini del parco, nelle immediate vicinanze del famoso Fiume Mara per il pranzo.
Pomeriggio dedicato a un primo safari nel parco, alla scoperta dei suoi incredibili ecosistemi e della sua wildlife.
Al termine, rientro al campo per la cena e una meravigliosa serata sotto l'incredibile cielo stellato del Kenya, immersi tra i suoni della natura.
Il Masai Mara è probabilmente il parco più famoso del paese e uno dei più conosciuti del continente, al pari del Serengeti, con il quale confina.
Intera giornata di safari nel Masai Mara National Park.
A seconda degli avvistamenti e delle preferenze del gruppo, si possono fare le due classiche uscite di safari (previste una al mattino presto e l’altra nel tardo pomeriggio) e rientrare al lodge per il pranzo, oppure optare per un'intera uscita di safari, con pranzo al sacco.
Il Masai Mara National Park è conosciuto in tutto il mondo per ché qui, ogni anno tra settembre e ottobre, va in scena uno dei più incredibili spettacoli della natura: la grande migrazioni.
La polvere si alza in lontananza, la terra comincia a tremare e il fiume Mara viene guadato da migliaia di mandrie: gnu, zebre e gazzelle che attraversano la riserva durante il loro annuale ciclo migratorio.
Si assiste a uno spettacolo che ha reso il Masai Mara un set naturale per numerosi documentari.
Questa riserva è una delle più ricche di animali - Big Five inclusi - durante ogni mese dell’anno.
Presto al mattino, dopo un altro safari nel parco, inizia il trasferimento verso Nairobi.
Pranzo al sacco lungo il percorso.
Arrivo nella capitale nel pomeriggio e trasferimento in aeroporto in coincidenza con il volo di ritorno.
Dal punto di vista climatico il Kenya può essere suddiviso in tre macro aree: la zona costiera, caratterizzata da un clima tropicale, influenzato dagli alisei che soffiano dall’Oceano Indiano; la zona degli altopiani settentrionali, caratterizzata da un clima quasi desertico (forte escursione termica tra il giorno e la notte e scarse precipitazioni concentrate tra aprile e maggio) e la zona degli altipiani meridionali con un clima più temperato tanto da essere conosciute come le terre dell’eterna primavera.
I mesi più caldi sono febbraio e marzo - l’estate equatoriale - mentre il periodo più fresco comprende luglio e agosto. Bisogna però tenere sempre conto le possibili differenze dovute all’altitudine e alla distanza dalla zona costiera. Per esempio, le temperature medie più alte che si possono raggiungere nel nord sono di 36/37 C°, mentre sugli altipiani del sud le temperature possono raggiungere i 25/26 C°.
La stagione delle piogge può essere suddivisa in stagione delle piccole piogge (Mvuli), dalla seconda metà ottobre a novembre, in cui le precipitazioni sono brevi con principale carattere di rovescio temporalesco e in stagione delle grandi piogge (Masika), da marzo a maggio, in cui le precipitazioni sono più intense e meno prevedibili come durata anche se generalmente confinate al pomeriggio/sera.
La stagione secca va da giugno a settembre e da dicembre a febbraio.
Nella stagione secca è molto più facile avvistare le varie specie animali durante i safari, in quanto la fauna si concentra in prossimità delle pozze d’acqua e la vegetazione è arida e spoglia, mentre durante le piogge gli animali sono distribuiti all’interno di parchi sconfinati.
D’altra parte, nella stagione delle piogge, l’aspetto botanico è molto più interessante: parte dei paesaggi si colorano di verde e le piante esibiscono intensi e svariati colori per la fioritura, oltre a essere il periodo delle nascite per molte specie animali.
Il periodo che rappresenta un buon rapporto qualità/prezzo è il periodo tra la fine di ottobre e l’inizio di dicembre, tra la fine delle piccole piogge e l’inizio della stagione secca, dato che le piogge sono brevi e confinate al pomeriggio e quindi consentono lo svolgimento dei safari. Nei parchi del Nord, inoltre, è scarsa la possibilità di giornate di pioggia. Di contro, i costi sono più bassi rispetto all’alta stagione.
In generale il Kenya è un paese visitabile durante tutto il corso dell’anno, dipende dai luoghi e dalle esigenze specifiche di ciascuno. Solamente i mesi di marzo e la prima parte di aprile sono meno favorevoli (anche se molto interessanti per gli appassionati di fotografia che troveranno in tutto il paese opportunità di scatti incredibili con i colori sgargianti, i forti contrasti cromatici e le nascite).
Gennaio e febbraio sono mesi caldi e asciutti in Kenya, classificabili tra quelli migliori per visitare il Paese: le giornate sono soleggiate ovunque sebbene possano occasionalmente sopraggiungere degli acquazzoni pomeridiani, per lo più di breve durata, che hanno tra l’altro il benefico effetto di rinfrescare l’aria. Le temperature che si registrano in questo periodo sono, infatti, le più alte dell’anno e l’afa è spesso protagonista.
Il paesaggio nel suo complesso si presenta lussureggiante a seguito delle “piogge brevi”, cadute tra novembre e dicembre, e per individuare la variegata fauna selvatica, sia a terra che in aria, i punti di osservazione migliori in questo periodo sono il Meru National Park, lo Tsavo Est, l’Amboseli e il Lago Nakuru, dove si verificano le grandi ondate migratorie dei volatili.
Lungo la costa i giorni caldi e soleggiati offrono le condizioni ideali per un soggiorno di mare tra bagni di sole sulle lunghe spiagge di sabbia bianca, nuotate e sport acquatici. In questi mesi, per gli appassionati di snorkeling e di immersioni, le acque calme e limpide dell’Oceano Indiano garantiscono un’ottima visibilità per l’esplorazione dei fondali.
Una vacanza in Kenya in questi mesi di alta stagione turistica, deve essere pianificata per tempo mettendo anche in preventivo una spesa maggiore visti i prezzi più alti, soprattutto lungo la costa.
In Kenya, marzo è un mese di transizione tra Ia fine della stagione secca e l’inizio di quella umida.
In questo periodo è particolarmente indicata come meta di viaggio la zona nord-est del Paese.
Le prime piogge fanno la loro comparsa solo verso la fine di marzo, risparmiando la prima metà del mese che conserva così le condizioni climatiche favorevoli sia per soggiorni al mare che per i safari nei grandi parchi nazionali.
Con aprile e maggio si inaugura in Kenya la stagione delle “piogge lunghe”, un periodo non proprio ideale per un viaggio nel Paese: violenti nubifragi, prevalentemente pomeridiani e serali, spesso trasformano in pantani i percorsi all’interno dei parchi e quelli lungo la costa rendendoli di fatto impraticabili.
Proprio la regione che affaccia sull’Oceano Indiano, insieme a quella di sud-ovest, è la più colpita dalle piogge torrenziali sebbene raramente siano tali da impedire del tutto le attività escursionistiche.
La stagione umida non è tra le migliori per i safari in Kenya: l’abbondanza d’acqua disperde gli animali rendendone più difficile l’avvistamento, già in parte ostacolato dalla fitta vegetazione, e la pioggia stessa può risultare fastidiosa per un safari su veicoli aperti.
Al contrario, per gli appassionati di birdwatching, è un buon periodo questo in quanto la stagione delle nascite, per molte specie di uccelli, è al suo massimo. Inoltre, le abbondanti precipitazioni hanno il merito di rendere la vegetazione particolarmente rigogliosa, e di trasformare l’intero paesaggio in un caleidoscopio di colori per spettacolari fotografie.
Nonostante le condizioni climatiche scoraggino dunque un viaggio in Kenya, soprattutto se finalizzato ai safari, è bene considerare anche l’aspetto economico: essendo questo un periodo di bassa stagione, si può approfittare di offerte vantaggiose per una vacanza a costi ridotti, a patto però di sopportare il disagio di qualche rovescio temporalesco.
A giugno la stagione delle piogge volge al termine e in Kenya torna a splendere il sole, anche se deboli precipitazioni possano essere ancora possibili. Il caldo umido dei mesi scorsi tende ad attenuarsi, le temperature diurne si abbassano e le notti diventano fresche in altitudine.
La lunga stagione secca è alle porte: le belle spiagge di Shela Beach e di Tiwi si ripopolano e, mentre la vegetazione alta e folta rende ancora difficili gli avvistamenti durante i safari, ci si prepara all'arrivo del periodo di punta per trovare il meglio dei safari nelle Riserve naturalistiche con la Grande Migrazione degli erbivori (gnu, zebre, giraffe).
A luglio si entra nel vivo della stagione secca: il clima è temperato, asciutto e non troppo polveroso per via delle piogge pomeridiane che si verificano occasionalmente e vanno a ripulire l’aria.
Le temperature si abbassano ulteriormente rendendo luglio e agosto i mesi più freschi dell’anno e allo stesso tempo i migliori per visitare tutto il Kenya.
La costa in questo periodo è splendida e offre la possibilità di godersi un po’ di relax su una delle tante spiagge o di immergersi nelle acque dei Parchi Nazionali Marini di Malindi o di Watamu alla scoperta della meravigliosa fauna sottomarina che li abita.
A luglio e ad agosto si verifica uno degli spettacoli naturali più straordinari dell’anno, la Grande Migrazione, durante la quale migliaia di antilopi, gnu e gazzelle si spostano in massa dal Serengeti, in Tanzania, verso le pianure del Masai Mara National Reserve alla ricerca di pascoli più verdi, per poi ripercorrere la strada a ritroso nel mese di ottobre.
Ad agosto si raggiunge il picco della stagione turistica ed è pertanto consigliata la prenotazione con largo anticipo.
Settembre è ancora un buon periodo per visitare il Kenya: il tempo è generalmente asciutto e piacevole, ottimo sia per un viaggio rilassante lungo la costa sia per un viaggio all’insegna della natura.
Nel Masai Mara prosegue la migrazione dei grandi greggi, uno spettacolo naturale incredibile, che attraversano i fiumi Mara e Talek dando bella mostra di sé.
Mentre la colonnina di mercurio comincia lentamente a salire e le piogge tornano a bagnare alcune aree del Paese, ottobre è ancora un bel periodo per un viaggio in Kenya: lontano dalle folle di turisti dei mesi estivi, si può godere di una maggiore tranquillità durante le visite.
Nonostante le grandi mandrie migratorie lascino ora il Masai Mara, rimangono diverse popolazioni residenti a rendere sempre grandiosa l’esperienza qui del safari. In questo mese anche l’Amboseli, lo Tsavo Ovest e il Meru National Park sono mete privilegiate per l’avvistamento di numerosi animali.
A novembre il Kenya è nel pieno della stagione delle piogge brevi, con precipitazioni che tornano in forma più lieve e veloce. Precipitazioni e temperature più calde non sono però di ostacolo per un viaggio nel Paese, in quanto il Masai Mara, insieme alla maggior parte delle altre riserve, rimane aperto. Solo sull'altopiano di Laikipia molti parchi sono chiusi.
Questo è il momento migliore per andare nel Lago Nakuru dove tutti gli appassionati di birdwatching possono ammirare le migrazioni delle diverse specie di uccelli che dall’Europa arrivano in Africa.
Novembre è anche un mese con un buon rapporto qualità/prezzo: con la gran parte dei turisti ormai rientrati è possibile sfruttare al meglio le buone offerte proposte dalle strutture alberghiere.
Dicembre è solitamente un mese caldo e umido, potenzialmente "molto bagnato": cade sul finire della stagione delle piogge brevi, con alcuni parchi chiusi (specialmente nel nord) e altri aperti. In questi ultimi l’osservazione della fauna selvatica rimane molto buona, grazie anche alla presenza di un elevato numero di uccelli.
Questo periodo dell’anno, prima dell’arrivo delle festività natalizie e della stagione secca, è piuttosto tranquillo: ci sono ancora pochi turisti e si può approfittare ancora di qualche offerta da parte delle strutture alberghiere.
Località | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic |
Nairobi | 24-11 54 | 25-11 46 | 25-11 91 | 23-13 240 | 22-12 181 | 21-10 41 | 21-10 21 | 21-12 24 | 23-11 28 | 24-12 65 | 22-12 148 | 23-12 97 |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Amboseli | 28-14 49 | 29-15 48 | 28-16 101 | 26-16 251 | 24-15 152 | 24-13 37 | 23-12 24 | 24-12 13 | 26-13 10 | 27-14 31 | 27-15 130 | 27-15 92 |
Masai Mara | 26-11 90 | 27-11 98 | 26-11 140 | 25-12 203 | 24-13 151 | 24-13 91 | 25-10 52 | 25-11 79 | 26-11 94 | 27-12 99 | 27-12 151 | 27-12 111 |
Tsavo National Park | 30-18 39 | 31-18 25 | 31-19 92 | 30-20 101 | 29-18 50 | 27-18 12 | 27-16 11 | 27-16 13 | 28-18 23 | 29-18 41 | 31-18 132 | 30-20 112 |
Parchi e riserve del Nord | 30-15 33 | 31-16 33 | 31-17 90 | 30-17 271 | 29-17 132 | 29-15 9 | 28-16 2 | 29-16 5 | 31-18 9 | 31-18 159 | 28-18 224 | 28-15 79 |
Southern Coast | 30-22 10 | 30-22 12 | 31-22 41 | 30-23 167 | 28-23 290 | 28-21 154 | 26-21 100 | 26-20 59 | 27-20 56 | 29-23 70 | 31-22 71 | 31-22 38 |
Northern Coast - Lamu | 30-23 5 | 31-23 1 | 31-23 29 | 31-25 131 | 29-24 289 | 28-22 141 | 28-22 81 | 28-22 39 | 29-24 43 | 30-24 31 | 31-24 38 | 32-25 22 |
Passaporto/Visto: per entrare in Kenya è richiesto il passaporto la cui validità residua deve essere di 6 mesi al momento della richiesta del visto e con almeno una pagina vuota a disposizione per l’apposizione del timbro d’ingresso. Il visto turistico è obbligatorio e ha una durata da 1 a 3 mesi, prorogabile fino a 6 mesi. È possibile richiederlo sia all'Ambasciata del Kenya a Roma prima della partenza oppure direttamente in aeroporto all’arrivo nel Paese. Il pagamento in aeroporto può essere effettuato sia in dollari americani, di recente emissione, che in euro. Inoltre dal 1° settembre 2015 è attiva una procedura online per dotarsi di visto elettronico, collegandosi al seguente indirizzo:http://evisa.go.ke/evisa.html (esclusivamente in lingua inglese).
Fuso orario: in linea di massima nei mesi da novembre a marzo, quando in Italia è in vigore l’ora solare, il fuso orario del Kenya è +2 ora (cioè quando in Italia sono le 12:00, in Kenya sono le 14:00); da aprile a ottobre, quando invece è in vigore l’ora legale, il fuso orario è +1 ora (cioè quando in Italia sono le 12:00, in Kenya sono le 13.00).
Vaccinazioni e precauzioni sanitarie: per andare in Kenya non è richiesta alcuna vaccinazione obbligatoria, a parte il caso in cui si entri arrivando da un paese a rischio trasmissione febbre gialla. La malaria è presente, in particolar modo durante la stagione delle piogge, nella zona costiera, nelle aree prossime al Lago Vittoria e in alcuni parchi che si trovano a quote meno elevate. Nonostante ciò il rischio di contrarre la malattia è comunque basso e basterebbe adottare qualche precauzione durante tutto il periodo di permanenza nel Paese: usare repellenti contro le punture, dormire in letti provvisti di zanzariere e a partire dal tramonto indossare camicie a maniche lunghe e pantaloni lunghi. Per maggiori informazioni consigliamo sempre di rivolgersi ad un centro di medicina del viaggio.
Per il resto valgono le consuete raccomandazioni di carattere igienico-alimentare: come bere solamente acqua imbottigliata o bevande in bottiglie sigillate e senza ghiaccio, consumare cibi cotti evitando gli alimenti crudi e lavarsi frequentemente le mani.
Consigliamo infine di portare con sé alcuni medicinali di base sempre utili quando si viaggia in paesi extra UE come collirio, antidiarroici, un antibiotico a largo spettro e un antidolorifico.
Valuta: la valuta ufficiale è lo Scellino keniota (Ksh o Kes). Al cambio attuale 1 euro corrisponde a circa 111,7044 kes. Le principali carte di credito sono accettate nei grandi alberghi, nei ristoranti e nelle più importanti strutture turistiche, al di fuori invece il loro uso è scarso e comunque hanno tassi di commissione elevati. Per cambiare contante (euro o dollari) è necessario rivolgersi alle banche o agli uffici di cambio autorizzati (conservare la ricevuta per eventuali controlli). È illegale cambiare contanti per strada. Nelle zone rurali può essere difficile trovare una banca o anche solo un ufficio cambio. Si consiglia dunque, in previsione di spostamenti all’interno del Paese, di munirsi di contanti. È possibile prelevare direttamente in valuta locale negli sportelli ATM presenti a Nairobi e nelle città principali.
Abbigliamento consigliato: l’abbigliamento consigliato è pratico e informale, quindi abiti leggeri e in cotone traspirante per affrontare le temperature alte del giorno e un giacchetto per la sera e la mattina presto. Nei mesi invernali, da giugno a settembre, servirà un pile o una giacca a vento. Un capo impermeabile, tipo k-way, è utile in tutte le stagioni. Per i safari occorrerà indossare capi dai colori neutri, pantaloni e camicie a maniche lunghe, scarponcini alti e un capo più pesante per la sera. Lungo la costa e nei resort non devono mancare un costume da bagno e l’occorrente per proteggersi dal forte sole come un cappello, un paio di occhiali e la crema solare.
Elettricità: la corrente elettrica è di 220/240V. La corrente elettrica è presente quasi ovunque nel paese. È necessario munirsi di un adattatore universale in quanto le prese sono a tre fori, tipo britannico, e non sempre gli hotel li hanno a disposizione.
Telefono: per telefonare dall'Italia il prefisso internazionale è 00254, +254. Esiste copertura cellulare in quasi tutto il territorio, tranne alcune zone a nord. Nelle principali aree urbane gli operatori locali di telefonia mobile utilizzano reti GSM e hanno accordi di roaming con i principali operatori internazionali, consigliamo di rivolgersi al proprio operatore telefonico per sapere se è attivo il servizio e quali sono i costi. In alternativa si può acquistare una scheda SIM nel paese, che in genere ha tariffe più vantaggiose del roaming. La connessione internet è presente nelle principali città e aree turistiche dove si trovano internet caffè.
Lingua: le lingue ufficiali del Kenya sono l’Inglese e il kiswahili; nelle zone rurali e desertiche sono però diffuse le lingue proprie delle etnie che le abitano. L’italiano viene compreso nelle zone più turistiche lungo la costa.
Comportamenti raccomandati: il Kenya non è un paese pericoloso ma, come in tutti i paesi africani, occorre essere prudenti e usare il buon senso. Si deve prestare particolare attenzione nelle grandi città, come Nairobi o Mombasa, dove più alto è il tasso di criminalità ed è dunque consigliato non uscire durante le ore notturne o recarsi in zone isolate. Non indossare abiti troppo succinti quando si visitano città di tradizione musulmana. Durante i safari bisogna seguire sempre le indicazioni e i comportamenti suggeriti dalle guide.
Religione: la maggior parte della popolazione del Kenya è cristiana. Sulla costa e nelle province orientali invece prevalgono i Musulmani. Esiste poi una cospicua minoranza induista e comunità animiste. Cristianesimo e Islam spesso si mescolano a culti tradizionali.
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