Antananarivo-Antsirabe-Morondava-Bekopaka-Belo sul Mer-Morombe-Salary-Toliara-Isalo N.P.-Ranomafana-Ambositra
Natura
Voli di linea per il Madagascar.
Questo itinerario di viaggio si può fare solo da giugno a ottobre e richiede uno spirito per l’avventura e tanto spirito di adattamento, oltre che una buona forma fisica.
Il Madagascar è un paradiso naturalistico con un patrimonio di ecosistemi e biodiversità unico al mondo, caratterizzato da giganteschi baobab, foreste pluviali avvolte dalle orchidee e una fauna molto variopinta, di cui il lemure ne è indiscusso protagonista.
Il paesaggio prosegue con villaggi di pescatori, altipiani abitati da gruppi etnici con origini estremamente diverse, e con tante altre meraviglie che si incontrano esplorando questa terra.
Arrivo all’aeroporto di Antananarivo, incontro con lo staff locale e trasferimento in hotel, situato in una zona tranquilla e sicura nel centro della capitale.
Resto del pomeriggio libero per il relax.
Cena in hotel.
Antananarivo è la capitale del Madagascar e si configura come una città lunga e stretta, situata a circa 1400 metri, dove almeno la visita di una giornata è indispensabile - nonostante il traffico frenetico - per entrare nella sua storia, assaggiare una buona cucina (anche in rinomati ristoranti stellati) e fare dello shopping di artigianato locale nell’incantevole Haute-Ville.
Trasferimento a Antsirabe (km 170, circa 3 ore d’auto) con soste lungo il percorso: si attraversano tipici villaggi tradizionali dell’etnia Merina, con fermata ad Ambatolampy, per visitare un interessante laboratorio di pentole di alluminio, specialità dell’artigianato locale.
All’arrivo, visita di Antsirabe e dei suoi interessanti edifici coloniali.
Cena e pernottamento in hotel.
La piccola cittadina di Antsirabe è una località termale, oltre che un centro industriale e agricolo.
È conosciuta come la capitale dei colorati risciò, ancora ampiamente utilizzati da tutta la popolazione.
Intera giornata di trasferimento su strada asfaltata per raggiungere la città di Morondava (530 km), attraversando bellissimi paesaggi e panorami suggestivi.
Cena e pernottamento in hotel.
Morondava è una piccola cittadina affacciata sul Canale del Mozambico, punto di partenza per le escursioni negli incontaminati parchi dell’ovest e soprattutto per la celeberrima “Via dei Baobab”, una delle immagini più rappresentative dell’intero paese.
Trasferimento su pista sabbiosa e di terra fino a Bekopaka, a 220 km, raggiungibile in circa 8 ore d’auto.
Il percorso passa attraverso i tipici e splendidi paesaggi del Madagascar Centrale, formati da bush arbustivo, e lungo il tragitto si possono anche osservare le colorate costruzioni funerarie dell’etnia Sakalava.
Arrivo a Bekopaka, con cena e pernottamento in hotel.
Il villaggio di Bekopaka è caratterizzato da un ecosistema tropicale con una vegetazione lussureggiante.
Escursione nella Riserva di Bemaraha, famosa per i bellissimi Tsingy, un labirinto di pinnacoli calcarei di origine carsica attraversato da profonde gole a formare incredibili labirinti e grotte sotterranee.
Sono disponibili numerosi percorsi all’interno della riserva a seconda dell’interesse dei partecipanti e della forma fisica, che deve essere comunque buona per potersi godere a pieno la visita.
A seconda del percorso effettuato nella riserva e del tempo rimanente, è possibile visitare i laghi di Masama e Bemamba (interessanti per tutti gli amanti di bird-watching) e le aree protette di Kirindy Mitea o Andranomena.
In serata, rientro a Bekopaka per la cena e il pernottamento.
La riserva di Bemaraha, proprio per la morfologia unica del territorio, offre numerosi ecosistemi con una biodiversità incredibile.
Si tratta di una riserva naturale dai paesaggi spettacolari che rappresentano l’attrattiva più grande, ma anche da una fauna sorprendente, con 12 specie di lemuri - incluso il famoso Fossa, il piccolo carnivoro simile a un Puma in miniatura - e oltre 100 di uccelli.
Inserito tra i siti Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, questo parco si estende per più di 150.000 ettari e include gli Tsingy più spettacolari: pinnacoli calcarei color grigio scuro che si sono formati nel corso dei secoli a causa dell’erosione, innalzandosi fino a centinaia di metri di altezza.
Negli ultimi decenni, ha anche acquisito un particolare interesse antropologico grazie agli scavi che hanno portato alla luce alcuni siti funerari dell’etnia Vazimba.
Rientro a Morondava percorrendo una strada che, nella parte finale, segue quella che è definita la Via dei Baobab, attraverso una bella savana costellata di moltissimi di questi grandiosi e meravigliosi alberi, diventati nel tempo uno dei principali simboli del Madagascar.
In Madagascar ci sono ben sette specie endemiche di questi giganteschi alberi mentre in tutto il continente africano ne è presente solamente una.
La Via dei Baobab è un lungo viale di sabbia rossa che si immerge nella rigogliosa vegetazione fiancheggiata da questi imponenti alberi, che superano i 30 metri di altezza.
All’ora del tramonto, lo spettacolo è davvero indimenticabile.
Da Morondava si percorrono circa 110 (circa 4 ore di percorso, a causa di una pista sabbiosa e di terra) e si arriva a Belo sul Mer.
Questo piccolo villaggio di pescatori è famoso per la produzione artigianale delle tipiche imbarcazioni locali, utilizzate lungo la costa occidentale dell’isola (i Boutre).
Durante la visita, vi è la possibilità di visitare uno dei cantieri per la costruzione delle imbarcazioni.
Pernottamento presso un piccolo hotel, la migliore struttura presente nell’area. Un albergo molto semplice, ma con un buon livello di pulizia e accoglienza.
Ancora un’intensa giornata di trasferimento su pista difficile (circa 10/12 ore di percorso su pista difficile sabbia, terra e rocce) in direzione Morombe, circondati dai bellissimi paesaggi naturali dell’ovest del paese, caratterizzati da un bush molto denso disseminato dagli immancabili Baobab e numerose altre specie di piante e animali endemici.
Durante il trasferimento si attraversa il grande fiume Mangoky a bordo di una chiatta motorizzata, prima di proseguire verso Morombe lungo la costa occidentale dell’isola.
Cena e pernottamento in albergo, un piccolo hotel che rappresenta la migliore struttura presente nell’area, molto semplice ma con un buon livello di pulizia e accoglienza.
Morombe è una città costiera conosciuta come località marittima ancora isolata dal turismo.
Durante le 5 ore di percorso di terra e sabbia verso Salary, si visitano diversi villaggi di pescatori, sul tratto che delimita la fascia costiera affacciata sul Canale di Mozambico e la selvaggia savana dell’entroterra, abitata da gruppi etnici locali quali i Mahafaly e i Mikea.
La sosta prevede anche la visita alle loro caratteristiche tombe, prodotto di tradizioni funerarie antiche.
Arrivo a Salary, affacciata sulle bellissime spiagge bianche del sud del paese, dove ha inizio la grande barriera corallina meridionale, seconda per lunghezza solamente a quella del nord australiano.
Resto del pomeriggio libero per un po’ di relax in spiaggia. Cena al resort.
Salary Bay è un vero e proprio rifugio, senza turismo di massa e con lunghe spiagge immacolate, protette al largo dalla barriera corallina.
La prima di due intere giornate per rilassarsi lungo le belle spiagge antistanti il resort.
In loco si possono effettuare escursioni in piroga, immersioni e corsi di sub, o dedicarsi al windsurf e kitesurf, grazie al vento sempre presente.
Continua il relax in spiaggia, per chi vuole con le attività proposte dal resort.
Trasferimento verso nord alla volta del famoso Isalo National Park.
La prima parte del percorso fino alla città di Toulear (Toliara) si svolge lungo una pista sabbiosa abbastanza impegnativa,
La seconda parte, su strada asfaltata entra nei paesaggi tipici del Sud Malgascio, caratterizzati da una vegetazione arida, baobab e arbusti spinosi.
Arrivo nel Parco di Isalo nel tardo pomeriggio. Cena al Lodge.
Questa regione, conosciuta come Ilakaka, è una delle aree più importanti per la raccolta dei famosi Zaffiri del Madagascar.
Lungo il percorso si incontreranno anche numerose stele funerarie scolpite in legno e dipinte con colori accesi che adornano le sepolture tipiche delle etnie Salalava e Mahafaly.
Intera giornata dedicata alla visita di uno dei parchi più famosi e più spettacolari del Madagascar.
Rientro al lodge nel tardo pomeriggio per la cena e il pernottamento.
Il parco è caratterizzato da affascinanti paesaggi composti da strutture rocciose modellate dagli agenti atmosferici in una sorta di grande scultura a cielo aperto.
Le sommità delle formazioni rocciose sono praticamente brulle mentre il fondo dei canyon attraversati spesso da corsi d’acqua concentrano la maggior parte della vegetazione.
Nel parco è anche possibile incontrare alcune specie animali endemiche come il Lemure “Catta”, in queste aree più socievole rispetto al resto del paese perché abituato ai flussi di persone decisamente più alti.
Trasferimento verso nord lungo una strada asfaltata che lentamente risale sulla sommità dell’altipiano centrale Malgascio, dove i selvaggi paesaggi meridionali lasciano il posto alle coltivazioni.
Lungo il percorso è prevista una sosta per visitare la Riserva di Anja.
Al termine dell’escursione si prosegue verso Ranomafana con una sosta nel villaggio di Ambalavao.
Arrivo a Ranomafana e cena in hotel.
La Riserva di Anja è un interessante esempio di ecoturismo, dove la comunità locale è attivamente coinvolta nelle attività di conservazione.
Questo luogo è famoso per la nutrita colonia di Lemuri Makis, oltre che per numerose altre specie tra cui molti camaleonti.
Ambalavao è particolarmente interessante per la produzione artigianale del “Papier Antaimoro”, un particolare tipo di pergamena dove la pasta di papiro viene decorata con composizioni floreali prima di essere essiccata al sole.
Durante alcuni giorni della settimana - solitamente il martedì e il mercoledì ma è meglio confermare prima della conferma del viaggio - Ambalavao ospita un interessante mercato locale che richiama molti allevatori e contadini dalle regioni circostanti tra cui le grandi mandrie di Zebù dei Bara, gruppo etnico di allevatori e guerrieri.
Escursione nel Parco Nazionale di Ranomafana, famoso per la rigogliosa foresta pluviale ricca di moltissime piante endemiche tra cui le bellissime orchidee Bulbophyllum.
Durante la visita, accompagnati obbligatoriamente da uno dei ranger della riserva, è possibile scegliere tra diversi percorsi con difficoltà crescenti a seconda dell’interesse e della forma fisica di ciascuno.
Nel pomeriggio, partenza per Ambositra, cittadina famosa per la lavorazione artigianale del legno.
Cena in hotel.
Il parco di Ranomafana fu creato nei primi anni ’90 e ospita un importante centro di ricerca biologica mirato alla comprensione dei meccanismi evolutivi che hanno portato il Madagascar a essere la patria di moltissime specie endemiche uniche al mondo.
Nel parco si trova una fauna molto ricca e talvolta ancora poco conosciuta tra cui il raro Lemure “Hapalemur Aureus” ed è attraversato dal fiume Namorona, sulle cui sponde vive l’etnia Tanala, dedita all’agricoltura e alla produzione di un particolare tipo di miele.
Visita di alcuni centri artigianali per la scultura del legno di Ambositra, secondo l’antica tradizione Zafimaniry.
Al termine trasferimento nella capitale attraversando nuovamente i territori abitati dall’etnia Merina e Betsileo.
All’arrivo, passeggiata nel mercato di La Digue per acquistare qualche prodotto artigianale malgascio prima di essere accompagnati in hotel.
Ambositra è un importante centro per l'intaglio del legno, lavorato magistralmente con bellissimi motivi geometrici e scene della tradizione e vita locale.
L’eccezionale abilità nella lavorazione del legno è stata riconosciuta dall’UNESCO che ha definito l’arte Zafimaniry “Capolavoro del Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità”.
Trasferimento in aeroporto.
Il Madagascar risente della classica stagionalità dell’Africa Meridionale, con una stagione delle piogge che va dalla seconda metà di dicembre a marzo; rispetto ad altri paesi nella regione, il Madagascar è talvolta soggetto nello stesso periodo ai forti cicloni tropicali che si generano nell’Oceano Indiano e che possono sporadicamente colpire le sue coste anche con fortissima intensità.
In generale, il Madagascar presenta aree climatiche differenti: le regioni meridionali semi-desertiche caratterizzate da scarse precipitazioni anche durante la stagione umida, gli altipiani centrali e la costa occidentale, meno piovosi rispetto alle regioni settentrionali - ma soprattutto orientali - che risentono di un clima tropicale con un tasso di precipitazioni più alto, spesso non confinato alle stagioni umide, anche se principalmente a carattere di rovescio temporalesco.
Chi decide di esplorare queste regioni orientali deve necessariamente mettere in conto qualche temporale visto il microclima dovuto alle foreste pluviali anche al di fuori della stagione umida.
Le temperature risentono molto della località: le coste e le regioni meridionali sono più calde raggiungendo anche i 33-34°C in estate mentre gli altipiani centrali vedono temperature più basse che durante i mesi invernali possono essere anche inferiori a 10°C.
Quindi, il Madagascar è un paese visitabile tutto l’anno con esclusione dei mesi da gennaio a marzo, quando le precipitazioni si fanno più intense e sporadicamente si presentano forti coloni tropicali. Tuttavia, le regioni semidesertiche meridionali possono comunque essere visitate durante la stagione umida, essendo le precipitazioni molto scarse.
Un aspetto importate da valutare quando si pianifica un viaggio nel paese è la condizione delle strade, soprattutto nella costa occidentale, che se pur poco piovosa presenta un sistema di piste sabbiose che anche con pochissime precipitazioni possono diventare impraticabili.
I mesi da giugno a novembre vedono anche la stagione del balene lungo le coste sud-orientali e soprattutto nelle acque introno a St Marié, un’esperienza entusiasmante come per i vicino Mozambico e Sudafrica.
Il periodo compreso tra gennaio e marzo è il meno indicato per organizzare un viaggio in Madagascar. Siamo nel pieno della stagione delle piogge che, per la loro abbondanza, rendono difficili gli spostamenti all’interno del Paese: alcune regioni non sono accessibili per via delle pessime condizioni stradali (come la riviera di Tsibihina e la località costiera tra Morondava e Tuléar), alcuni parchi restano chiusi (come quello di Bemaraha) e più in generale la maggior parte delle escursioni non è disponibile.
Si può addirittura correre il rischio di imbattersi in qualche ciclone, specie nella zona est del Madagascar che è già in assoluto la più piovosa.
Per un viaggio in questi mesi le aree consigliate sono: la capitale, Antananarivo, dove ci si può aspettare qualche rovescio nel tardo pomeriggio, e la zona a sud del Madagascar che, godendo di un clima semi desertico, resta al riparo dalla maggior parte delle piogge.
Il mese di aprile segna la fine della stagione delle piogge e il graduale passaggio a un clima più asciutto e mite. In questo periodo di transizione è ancora possibile aspettarsi qualche temporale pomeridiano, ma il grosso delle precipitazioni è ormai alle spalle e le ore di sole nell’arco della giornata diventano via via predominanti.
Il periodo che segue la stagione delle piogge vede una trasformazione nel paesaggio del Madagascar che diventa lussureggiante e si colora di un verde intenso, regalando così scorci meravigliosi. Questo è probabilmente uno dei periodi migliori per visitare il Paese: le temperature sono gradevoli, l’umidità è poca, il tempo è per lo più soleggiato e, almeno fino a giugno, la stagione è ancora bassa e questo significa meno turisti e prezzi contenuti.
Si può così andare alla scoperta della splendida isola di Nosy Be, a nord-ovest delle coste del Madagascar; visitare il parco di Ankarafantsika, sempre ad ovest; o ancora recarsi nella zona degli Altipiani delle Hautes Terres, dove non fa ancora molto freddo rispetto ai mesi successivi.
Aprile, maggio e giugno sono anche i mesi adatti per osservare la variegata fauna selvatica malgascia, lemuri e rettili tornano ad essere attivi proprio in questa stagione.
Chi viaggia in Madagascar tra aprile e giugno potrà anche assistere ad alcuni eventi interessanti:
La nostra estate corrisponde all’inverno in Madagascar: le temperature diurne si abbassano, mentre le sere diventano fresche e si raggiunge il picco della stagione secca. Tutte le aree del Madagascar tornano ad essere accessibili, la RN7 viene riaperta completamente e vengono ripristinati tutti i collegamenti via terra.
Grazie al clima asciutto e fresco, questa è la stagione giusta per escursioni indimenticabili nell’interno dell’isola, magari per ammirarla dall’alto del Mont Passot; per godersi il sole nella spiaggia di Madirokely o nella baia di Andilana; o ancora, per gli appassionati di kit-surf, per approfittare del vento che soffia nella baia di Sakalava.
Questo è il momento migliore per l’avvistamento delle balene megattere: tra luglio e settembre le balene migrano dall'Antartico verso le acque intorno all’isola di Sainte-Marie per mettere al mondo i loro piccoli, e ciò rende possibile ammirarle sia dalla riva sia con un’escursione in barca.
I mesi estivi registrano anche il picco dell’alta stagione turistica in Madagascar ed è pertanto consigliata la prenotazione con largo anticipo vista la scarsa presenza di strutture ricettive sull’isola.
A luglio e ad agosto si può assistere a due eventi in Madagascar:
Questo è un periodo di transizione: le temperature iniziano ad alzarsi, senza raggiungere gli eccessi dei mesi successivi, mentre le piogge sono ancora lontane. Il tempo in generale è bello e caldo, ideale dunque per i soggiorni al mare, ma anche per andare alla scoperta della ricchissima fauna locale del Madagascar. Per gli amanti degli animali i mesi di settembre e ottobre sono propizi per l’incontro con camaleonti, serpenti, e i simpatici lemuri che, proprio in questo periodo dell’anno, danno alla luce i loro cuccioli.
Nelle foreste decidue del Madagascar occidentale ci si può imbattere anche nei “fossa”, una specie endemica, simile ai gatti.
Fino alla fine di settembre poi è ancora possibile avvistare le balene megattere presso l’isola di Sainte-Marie, mentre ottobre è il mese in cui fioriscono le icarande, che con i loro fiori viola brillante, si mostrano in tutto il loro splendore.
Sia che si voglia trascorrere le giornate sulle distese sabbiose, o che si scelga di visitare le diverse attrazioni floro-faunistiche, un viaggio in Madagascar in autunno è sicuramente consigliato: si eviterà così il freddo notturno, più intenso alle alte quote, dei mesi estivi, ma anche il caldo e le piogge dei mesi successivi. Senza contare poi il vantaggio di avere meno turisti e costi ridotti.
Nonostante a novembre si inauguri la stagione delle piogge, questo è ancora un buon periodo per visitare il Madagascar: le temperature aumentano progressivamente ma le piogge, sebbene presenti, si faranno sentire con maggiore intensità solo a partire dalla fine del mese di dicembre. Il sole dunque non mancherà di fare la sua comparsa, specie di mattina, consentendo di esplorare il Paese e di osservarne la sua ricca fauna locale tra cui lemuri, fossa e tenrec.
A novembre è ancora possibile visitare l'est del Madagascar, la regione più piovosa del Paese e per questo anche la più verde e lussureggiante, prima che l’arrivo delle forti piogge la renda inaccessibile. È qui che si incontra la più alta concentrazione di flora e fauna malgascia, una tappa irrinunciabile per gli amanti della natura.
Questo periodo dell’anno, prima delle festività natalizie, è abbastanza tranquillo: ci sono pochi turisti e si può approfittare di qualche offerta da parte delle strutture alberghiere.
Chi si trova in Madagascar tra novembre e dicembre ha l’occasione di assistere al Gasytsara Music Festival, un evento di musica contemporanea che si svolge ogni anno nella capitale Antananarivo.
Località | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic |
Anjajavy | 31-23 431 | 30-23 375 | 31-23 215 | 32-23 81 | 31-21 19 | 30-20 9 | 30-19 10 | 31-19 9 | 31-20 11 | 32-22 38 | 31-23 121 | 31-23 286 |
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Antananarivo | 25-15 276 | 26-16 256 | 24-15 199 | 24-14 59 | 23-11 26 | 20-9 13 | 20-9 17 | 20-9 19 | 22-10 14 | 24-12 67 | 25-14 169 | 26-15 308 |
Antsiranana | 30-21 335 | 30-21 301 | 30-21 180 | 31-23 56 | 30-21 16 | 29-19 20 | 27-18 20 | 27-18 20 | 28-18 10 | 29-20 18 | 30-21 56 | 30-22 171 |
Ifaty | 31-22 106 | 31-22 98 | 31-21 38 | 29-19 16 | 27-16 14 | 26-13 11 | 25-13 4 | 27-15 3 | 27-16 6 | 28-19 11 | 30-21 21 | 31-21 102 |
Morondava | 31-22 241 | 31-22 201 | 31-22 90 | 31-20 14 | 29-16 11 | 28-14 2 | 28-15 1 | 29-16 2 | 30-17 3 | 31-19 11 | 32-21 23 | 32-23 161 |
Nossi-be | 29-21 497 | 29-21 421 | 30-21 276 | 30-21 142 | 29-20 51 | 28-18 38 | 28-17 32 | 28-18 34 | 29-18 35 | 30-19 79 | 30-20 141 | 30-21 350 |
Eastern Region | 25-16 331 | 26-17 312 | 25-17 315 | 24-15 152 | 22-13 105 | 20-11 104 | 20-11 107 | 20-11 90 | 22-11 51 | 24-13 87 | 25-15 171 | 25-17 310 |
Ranohira | 26-18 180 | 27-19 162 | 26-18 101 | 25-15 40 | 24-13 29 | 22-11 18 | 22-11 29 | 22-11 26 | 23-12 21 | 24-14 48 | 25-14 81 | 27-18 169 |
Sainte Marie Island | 29-22 391 | 29-22 348 | 29-22 381 | 28-20 249 | 27-10 180 | 25-17 201 | 24-16 189 | 26-16 162 | 25-16 89 | 26-18 92 | 28-10 143 | 29-21 284 |
Tolanaro | 30-22 198 | 20-22 156 | 28-21 211 | 26-19 142 | 26-17 132 | 24-16 118 | 24-16 142 | 24-16 111 | 26-17 74 | 27-18 101 | 27-19 142 | 29-22 143 |
Toliara | 31-22 99 | 31-23 89 | 31-21 32 | 29-20 14 | 27-16 12 | 26-14 11 | 26-15 4 | 27-14 3 | 28-15 5 | 28-18 10 | 30-19 19 | 31-22 98 |
FORMALITÀ D’INGRESSO IN MADAGASCAR
Per i cittadini italiani è richiesto il passaporto con una validità di 6 mesi a partire dalla data d’ingresso nel Paese e con almeno una pagina libera per l’apposizione del timbro d’ingresso.
Il visto è obbligatorio e si ottiene direttamente all’arrivo in aeroporto dietro il pagamento della tassa prevista per il suo rilascio che è soggetta a variazioni anche molto sensibili.
ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO
Si consiglia di portare un abbigliamento informale con abiti di cotone pratici e leggeri e calzature comode. Prevedere il costume da bagno, creme solari, occhiali da sole e cappello. Un capo a manica lunga può essere molto utile per la sera. Se si viaggia d’inverno, includere anche qualche capo più caldo, come un maglione e una felpa.
Per il Parco di Ranomafana, essendo una foresta pluviale con piogge molto frequenti, è necessario un capo impermeabile tipo K-way, pantaloni lunghi, calzettoni lunghi (in quanto i pantaloni andranno infilati dentro i calzettoni) e scarpe leggere da trekking con suola antisdrucciolo.
Il suolo del Parco è umido e scivoloso, quindi anche eventuali scarpe da ginnastica devono avere caratteristiche antiscivolo. È da tenere in considerazione che tale escursione tenderà a rendere sporche di terra le proprie scarpe.
Diversamente, il Parco dell’Isalo è arido e caldo, per cui è consigliato un abbigliamento leggero, per questo parco vanno bene anche i pantaloni corti.
In generale si consiglia di avere sempre a portata di mano un capo leggero a manica lunga e un foulard per l’aria condizionata del veicolo durante i trasferimenti la quale deve rimanere attiva in quanto la temperatura nel veicolo non è uniforme e dipende dall’esposizione al sole.
FUSO ORARIO
Rispetto all’Italia è + 2 ore quando in Italia vige l'ora solare e + 1 ora quando in Italia vige l'ora legale.
VALUTA
La valuta in corso nel paese è l’Ariary Malgascio (MGA), il cui cambio è soggetto a fluttuazioni anche molto sensibili. La moneta malgascia non è convertibile.
L’euro è la moneta straniera maggiormente accettata. E’ possibile cambiare gli euro in valuta locale nelle banche e negli uffici autorizzati delle principali città e aeroporti.
Le carte di credito sono accettate nella capitale e nelle strutture turistiche più importanti, generalmente è accettata la VISA ma il loro uso è ancora poco diffuso e, al di fuori della capitale, l’inaffidabilità della linea rende spesso impossibile le transizioni. Anche i Bancomat (ATM) sono presenti solo nelle maggiori città.
VOLTAGGIO
La corrente elettrica è a 220 volt. La presa di corrente più diffusa è la bipolare, cioè a due entrate senza la terra centrale (Modello C) utilizzata anche in Italia, per es. per i caricabatterie. Sono molto frequenti sospensioni dell'erogazione di elettricità, anche in città e soprattutto nelle ore notturne.
Nelle zone più remote è normale che gli alberghi in tarda serata, dopo la chiusura del ristorante, sospendano l'erogazione di elettricità per riattivarla poco prima dell’alba.
Si consiglia quindi di munirsi di una torcia e di provvedere alla ricarica dei dispositivi elettronici non appena si giunge in hotel.
DISPOSIZIONI SANITARIE
Non è necessaria alcuna vaccinazione obbligatoria per l’ingresso nel Madagascar, a parte il caso in cui si entri arrivando da un paese a rischio trasmissione febbre gialla.
A seconda della stagione in cui si visita il Paese e soprattutto delle regioni che verranno visitate, può essere raccomandabile sottoporsi a una profilassi antimalarica. In ogni caso si consiglia di adottare, durante la permanenza nel Paese, le comuni misure preventive contro le punture di zanzara: l’uso di prodotti repellenti, chiaramente indicati contro le zanzare tropicali, soprattutto dal tramonto all’alba; indossare abiti lunghi la sera e nelle prime ore del mattino possibilmente di colore chiaro; evitare l’uso di profumi o deodoranti.
La situazione sanitaria è al di sotto degli standard europei. Consigliamo di portare con sé una piccola farmacia da viaggio: un antidiarroico, un antisettico/antibiotico intestinale, un antibiotico a largo spettro e un analgesico, oltre alle eventuali medicine di uso personale e alle creme solari protettive.
Inoltre, consigliamo di bere esclusivamente acqua minerale o altre bevande proveniente da bottiglie chiuse, astenersi dall’uso del ghiaccio ed evitare alimenti crudi e verdure non cotte. Consigliamo di utilizzare l’acqua minerale anche per lavarsi i denti.
LINGUA
La lingua ufficiale del Madagascar è il malgascio ed è parlato in tutto il Paese, tuttavia nelle varie regioni ogni etnia adotta il proprio dialetto. La seconda lingua è il francese, parlato soprattutto in ambito amministrativo e dalle persone di cultura superiore nelle grandi città; molto meno nelle aree rurali. L’inglese è ancora poco diffuso.
RELIGIONE
La popolazione del Madagascar è per circa metà seguace delle credenze tradizionali; in particolare viene praticato il culto degli antenati. L’altra metà è rappresentata da cristiani, sia cattolici che protestanti, mentre solo una piccola percentuale è di fede islamica.
TELEFONO E INTERNET
Per telefonare dall'Italia il prefisso è 00261 seguito dal codice di 2 cifre dell’operatore telefonico, dal prefisso della località e il numero dell’abbonato.
La copertura di telefonia mobile nelle principali città è abbastanza diffusa mentre nelle aree rurali, nei parchi e durante i trasferimenti è irregolare e spesso totalmente assente.
In tutto il Paese si sta incrementando il numero di internet caffè dove potersi collegare e gran parte degli alberghi offrono il wi-fi nelle aree comuni come la reception e il ristorante. Tuttavia, le connessioni sono inaffidabili e ancora molto lente.
VIDEO / FOTO
In Madagascar non esistono particolari vincoli per l’utilizzo di apparecchi fotografici.
Ricordiamo che è tassativamente vietato fotografare, come nella maggior parte dei paesi del mondo, tutte quelle infrastrutture quali aeroporti, ponti, edifici governativi, installazioni militari e persone in uniforme.
Raccomandiamo inoltre rispetto e attenzione nel fotografare le persone: è bene astenersi dal fotografare persone o cose senza aver richiesto, e ottenuto, il consenso, in quanto l’essere fotografati può essere interpretato come una mancanza di rispetto o una grave offesa ai propri sentimenti. In particolare, le foto alle tombe funerarie non sono proibite, ma la popolazione locale non gradisce l’intrusione, volendo preservare la propria intimità e sacralità.
Si raccomanda vivamente di portare con sé un buon numero di schede di memoria e batterie di scorta dato che in loco qualsiasi materiale è di difficile reperimento e comunque a costi alti.
Può essere utile avere con sé un binocolo e una macchina fotografica dotata di teleobiettivo.
ACQUISTI
Il Madagascar offre un artigianato locale molto vario ed interessante: articoli in pelle di zebù come borse e accessori vari, oggetti in corno di zebù come posate, pettini, collane, soprammobili, oggetti in legno di ebano o palissandro come sculture e scatole intarsiate, stoffe colorate trattate anche con tecnica batik, capi in cotone, pizzi lavorati all’uncinetto, tovaglie di cotone bianco ricamate a mano, gioielleria elaborata con pietre o argento, spezie varie e, da non dimenticare, le decorazioni con la carta antaimoro, la carta prodotta dalla corteccia della pianta avoha che viene lavorata e finemente decorata con fiori essiccati.
CUCINA
In Madagascar la cucina è molto varia, in quanto oltre alle tradizioni malgasce, risente anche delle influenze culinarie francesi, cinesi e indiane, dando vita a un’offerta di piatti appetitosi spesso arricchiti da spezie e legumi. Negli alberghi spesso viene proposta anche una cucina internazionale, ispirata principalmente alla cucina francese ed italiana.
Il riso, principale coltivazione del paese, è l’elemento di base della cucina malgascia, mangiato dalla popolazione locale in tutti i pasti, anche a colazione. Viene spesso accompagnato con carne di zebù, pollo oppure brodo di carne e verdure. Lungo la costa predominano i piatti a base di pesce, frutti di mare e crostacei. Molto abbondante la frutta che, a seconda della stagione, spazia dagli agrumi alla papaya, banane e passion fruit.
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