Cochin - Munnar - Periyar - Backwaters - Kovalam
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Partenza con volo intercontinentale con scalo per il Kerala.
Arrivo a Cochin, incontro con lo staff locale e trasferimento in hotel situato a Fort Kochi, il cuore antico della città, un'isola di tranquillità fuori dal caos della grande metropoli.
Sistemazione presso l'esclusivo boutique hotel Malabar House, un'antica residenza di mercanti di spezie.
Resto della giornata libera per rilassarsi dopo il volo intercontinentale o per una prima passeggiata in autonomia nella tranquilla Fort Kochi, con il mercato del pesce, gli edifici coloniali e molti interessanti negozi, gallerie d'arte e locali.
Cena in hotel.
La tranquilla Cochin è la capitale dell’affascinante Kerala, il piccolo stato dell’India meridionale, che inizia con il Western Ghats, la catena montuosa che si erge con paesaggi collinari per poi scendere in modo ripido verso il mare, fino alle spiagge che si affacciano sull’Oceano Indiano.
Intera giornata dedicata alla visita di Fort Kochi e dintorni: gli edifici coloniali, la Cattedrale di St. Francis, il mercato locale e i magazzini delle spezie, l'antica Sinagoga e l'interessante Dutch Palace, antica residenza donata dagli olandesi al Re di Kochi.
A seguire, dopo il pranzo libero in uno dei tanti ristoranti del centro; il pomeriggio è dedicato a una piacevole escursione per scoprire, grazie a un progetto di sviluppo turistico sostenibile: il villaggio tradizionale di Kumbalangi, situato su un'isola antistante Cochin.
Durante l'escursione si possono osservare gli stili di vita e antichi mestieri legati al mondo delle Backwaters: la pesca e l'allevamento dei granchi, la produzione delle corde in cocco per le imbarcazioni tradizionali, la pesca tradizionale e la produzione dell'olio di cocco.
Al termine, rientro a Fort Kochi, per assistere a un tradizionale spettacolo di Danza Katakali.
Purtroppo negli ultimi decenni l'affascinante tradizione della danza Katakali si sta sempre più perdendo e, al di fuori di specifici eventi e festival, non è possibile trovare più teatri originali. L'unico modo per osservare questa antichissima e affascinante arte è in uno dei teatri creati appositamente per scopi turistici. Sappiamo che non è lo stesso, ma la maestria degli attori e danzatori è in grado di offrire un'affascinante esperienza.
Rientro in hotel per la cena e il pernottamento.
Fort Cochin è uno dei posti che più ha conservato il fascino del passato, con poche auto, che comprende due spiagge e dove è possibile vedere le enormi reti da pesca cinesi, che rappresentano l’emblema di tutta questa area.
La Chiesa di St. Francis è la testimonianza più forte della presenza coloniale nel paese, eretta proprio da frati francescani, e che custodì le spoglie di Vasco de Gama, morto qui, prima che fossero trasferite a Lisbona, e la Cattedrale di Santa Cruz è un’altra opera portoghese, spettacolare e con pianta a croce e un’iconografia cattolica.
La città svolge un ruolo industriale continuando la sua vocazione al commercio, era infatti un porto importante per i commerci della Via delle spezie che da qui salpavano per l’Europa; è piena di verde e sorprendentemente pulitissima!
Sorge su una immensa baia, dalla quale di sviluppa una rete di infiniti canali, le backwaters, che si spingono molto più a sud della città, fino a Alappuzha, tra villaggi di pescatori e deliziosi alberghi, lasciandosi alle spalle la città moderna.
Nella mattinata, tutti a lezione di cucina tradizionale del Kerala: prima si va al mercato con lo chef per scoprire un universo di ingredienti e spezie utilizzati, a seguire si preparanoo alcune ricette tradizionali, prima del pranzo con quanto cucinato; un'esperienza interessante, non solo per riportare a casa alcune utili indicazioni, ma anche per immergersi nel profondo nella cultura del cibo tipica del Kerala, così differente da tutte le altre cucine Indiane.
Al termine, inizio del trasferimento verso Munnar, incantevole località situata lungo i Western Ghats, la catena montuosa che separa l'altopiano del Deccan con le coste del Kerala, immerso tra bellissimi giardini del tè e piantagioni di spezie.
Arrivo e sistemazione presso il grazioso boutique hotel ricavato da un'antica Tea Farm.
Resto della serata libera per il relax prima della cena in hotel.
Se a un primo sguardo Munnar può sembrare anonima, basta rivolgersi verso il paesaggio circostante per rimanere incantati da splendide piantagioni di tè dal colore verde smeraldo che ricoprono le colline.
Furono proprio i governatori britannici a iniziare la coltivazione di piantagioni di tè, quando durante la fuga dal caldo opprimente delle città si stabilivano qui per qualche mese.
L’influsso coloniale è ancora riscontrabile nello stile di alcuni resort, dove si può soggiornare per rilassarsi davanti a un paesaggio incantevole, praticando yoga.
La prima parte della giornata è dedicata a un'escursione nell'affascinante mondo del tè: una passeggiata tra le piantagioni della Kolikkumalai Tea Estate per scoprire le tecniche di coltivazione e raccolta di questa preziosa bevanda che per secoli ha costituito, assieme alle spezie, una delle principali risorse economiche della regione.
A seguire si visiteranno i laboratori per la lavorazione del tè (solitamente la Mattupeety and Lockart Estate ma potrebbe cambiare in funzione delle aperture e disponibilità) e il piccolo ma interessante Museo del Tè.
Per chi lo desidera, è anche possibile programmare al termine dell'escursione, una degustazione guidata dei principali tipi di Té.
Rientro in hotel per il pranzo. Il pomeriggio è libero per il relax immersi nella bella cornice del resort.
Durante le escursioni si può assistere alla raccolta delle piante e passeggiare davanti a una vista maestosa delle piantagioni di tè, caffè e cardamomo, davvero tipiche di Munnar.
Dopo la prima colazione al resort, inizio del piacevole trasferimento lungo i Western Ghats per raggiungere il villaggio di Thekkady, immerso tra foreste e piantagioni di spezie ai margini della grande Periyar National Park, una delle più interessanti ed estese riserve naturali del Kerala.
Arrivo al resort immerso in una piantagione di pepe e cardamomo per il pranzo.
Ne pomeriggio effettueremo invece un escursione per scoprire il mondo delle spezie e della cucina tradizionale: una passeggiata nella piantagione del resort e in piccole piantagioni nelle vicinanze per altre tipologie di spezie, per comprenderne assieme allo chef le principali proprietà, le tecniche di coltivazione e di lavorazione.
Al termine, si rientra al resort per scoprire nella pratica il loro uso, con una lezione di cucina tradizionale.
A seguire, cena con degustazione.
Pariyar si trova lungo il confine tra Tamil Nadu e Kerala, nel cuore della regione montuosa dei Western Ghats, ed è famosa per le piantagioni di spezie e per il Peryar Wildlife Sanctuary, una riserva naturale enorme, con una piccola parte aperta al pubblico per entrare in contatto con la wildlife, in fuoristrada o in barca, grazie alla presenza di un lago artificiale.
Le piantagioni - chiamate anche giardini delle spezie, che in passato hanno fatto la fortuna di questi territori - si avvalgono di tecniche di coltivazione antiche, nelle quali i vari tipi di spezie sono coltivati in simbiosi con la foresta: cardamomo e pepe nero, ma anche noce moscata, chiodi di garofano e l’albero del curry, senza contare numerose erbe utilizzate nella medicina tradizionale ayurvedica.
Giornata dedicata alla scoperta del Peryar Wildlife Sanctuary: presto al mattino si raggiunge il villaggio di Gavi, fuori dai più classici percorsi turistici, per un'escursione in fuoristrada all'interno della riserva tra foreste pluviali, cascate e ampie aree di prateria.
Entrati nel cuore della riserva, si lascia il veicolo per proseguire a piedi per circa 3 ore, accompagnati da guide esperte locali, osservando tutti i dettagli della foresta.
La giornata si conclude con una escursione in barca in uno dei laghi della riserva, durante la quale è possibile avvistare gli animali che si recano lungo le rive per abbeverarsi e le splendide aquile pescatrici.
Nel corso di questa giornata si incontrano numerose specie animali, tra cui i Langur del Nilgiri (una comune specie di Macachi endemica dell'India Meridionale), i rari Macachi dalla barba bianca, la martora del Nilgiri, gli orsi giocolieri e gli immancabili elefanti asiatici che vivono in libertà nel parco.
Molto raramente si incrociano le tigri (nel parco ne sono stati censite circa 60), visto che solitamente vivono nelle zone non accessibili del parco.
Pranzo pic-nic in corso d'escursione.
Al termine, nel pomeriggio, rientro al resort e resto della serata libera per il relax e la cena.
Peryar Wildlife Sanctuary offre un'immersione nella foresta pluviale per avvistare bisonti, elefanti, cinghiali e le fantastiche aquile pescatrici.
La riserva ha anche un nutrita popolazioni di tigri, ma è praticamente impossibile osservarle, vista l’enorme estensione del parco e la piccola area accessibile ai visitatori.
Al mattino, lasceremo a malincuore l'atmosfera di Thekkady per iniziare il trasferimento verso la costa del Kerala attraversando interamente la catena dei Western Ghats tra foreste, piantagioni di spezie e giardini del tè.
Entrando nella fascia costiera, le foreste lasciano spazio alle enormi piantagioni di gomma e alla palma da cocco, nei secoli due altri pilastri dell'economia locale.
Arrivo a Kumarakom nella tarda mattinata, sistemazione all'esclusivo resort affacciato lungo le sponde del Lago Vembanad, nel cuore delle Backwaters, l'intricato sistema di canali e laghi che si estende per larga parte della fascia costiera del Kerala.
Pranzo e pomeriggio dedicato al relax nella bellissima cornice del resort prima di un'escursione in barca al tramonto sul lago.
Cena in hotel.
A sud di Cochin c’è enorme area subito alle spalle della costa chiamata Backwaters, formata da 44 fiumi, 34 laghi e un’infinità di grandi e piccoli canali, che insieme creano il sistema labirintico di un meraviglioso mondo acquatico interconnesso, abitato da villaggi di piccole e medie dimensioni, raggiungibili solo in barca e in canoa.
Presto al mattino si inizia con un'escursione guidata da un naturalista esperto per osservare le tante specie di uccelli che vivono nella regione; in alternativa si potrà partecipare a una delle classi di yoga o meditazione offerte dal resort.
Al termine, nella mattinata, si parte a bordo di una tradizionale houseboat (ll tipiche imbarcazioni del Kerala) per scoprire le backwaters, l'intricato labirinto di canali immersi nelle piantagioni di palma da cocco e nelle campagne rurali, con piccoli villaggi locali e piccoli templi, veri gioielli nascosti.
Un'immersione nella cultura e nelle tradizioni locali che sembrano sospese in una dimensione senza tempo.
Dopo aver esplorato alcuni canali minori, nel pomeriggio si raggiunge nuovamente il Lago Vembanad, nella sua parte meridionale dove ci si ferma per la cena e per il pernottamento a bordo della houseboat.
Le houseboat, chiamate in lingua locale Kettuvallam dai termini "Kettu" che significa "legare" e "Vallam" che significa barca, in riferimento alle antiche tecniche di costruzione che non prevedevano chiodi o altri sistemi di fissaggio, a eccezione degli incastri e delle legature.
Queste imbarcazioni, divenute uno dei simboli del Kerala, erano anticamente dei grossi battelli scoperti destinati al trasporto delle merci pesanti, attraverso i quali i locali portavano i prodotti delle piantagioni e altre merci attraverso l'intricata rete di canali che caratterizza le backwaters.
Solo in epoca più recente, sotto il dominio britannico, sembra che queste pesanti e funzionali imbarcazioni sia state modificate come case mobili.
Viaggiare a bordo delle houseboat consente di penetrare a fondo nell'universo delle backwaters, raggiungendo luoghi altrimenti inaccessibili; un'esperienza affascinante per entrare in contatto con la natura e le tradizioni locali.
Esistono molte tipologie di houseboat per il turismo, dalle più semplici a quelle di lusso più simili a yacht, noi preferiamo sempre quelle tradizionali che comunque offrono un ottimo livello di comfort con una camera dal letto (spesso con aria condizionata o ventilatore a pale), bagno privato, un'area comune per i pasti e una zona anteriore solitamente con grandi cuscini per sdraiarsi comodamente e prendere il sole durante la navigazione.
Le houseboat hanno di solito un equipaggio di 3 persone, il comandante, un aiuto e il cuoco che prepara ottime ricette della tradizione locale spesso a base di pesce e crostacei freschissimi.
Dopo la prima colazione a bordo, ancora una breve navigazione per raggiungere la cittadina di Alleppey, il principale centro abitato sulle Backwaters.
Chiamata anche in lingua locale Alappuzha, dai termini "Alayam’ e "Puzha" e significano letteralmente "Casa dei Canali" per il labirinto di canali grandi e piccoli che solca la città.
Dopo lo sbarco, si prosegue con un heritage walk alla scoperta della cittadina, importante centro della zona e famosa per le competizioni delle enormi imbarcazioni a remi (simili alle più famose Dragon Boat) e i festival che si svolgono ogni anno durante il periodo monsonico.
Al termine, inizio del trasferimento verso Kovalam, famosa spiaggia nelle vicinanze di Trivandrum nel sud dello stato.
Arrivo all'esclusivo resort situato lungo una collina affacciata sulla spiaggia e immerso in bellissimi giardini tropicali.
Resto della giornata libera per il relax. Cena e pernottamento al resort.
L’Alleppey Heritage Walk è gestito da guide nate e cresciute nella città che appartengono a un’associazione appartenente al Lion Club Locale, creata per preservare la storia, la cultura e le tradizioni della città.
Il tour inizia con una presentazione storica per poi addentrarsi nei luoghi più rappresentativi, come il quartiere Gujarati, i tanti canali nascosti ricoperti di vegetazione e il grande mercato locale.
Al termine si raggiungerà la sede dell’associazione per un tè e qualche snack.
Intera giornata dedicata al relax nell'esclusiva cornice del resort, in spiaggia o per provare alcuni dei famosi trattamenti Ayurvedici proposti dall'ottima Spa dell'hotel o presso una clinica Ayurveda locale selezionata negli anni (i trattamenti sono facoltativi e non inclusi nella quota, da pagare in loco).
Kovalam si trova nella parte meridionale del Kerala, dove finiscono le backwaters e inizia uno splendido paesaggio in cui il verde della terra si fonde con l’azzurro del mare.
L'omonima spiaggia si sviluppa come una lunga striscia di sabbia bordata da palme, circondata alcuni dei più esclusivi resort dello stato.
Non ci possiamo aspettare il mare paradisiaco delle vicine Laccadive o Maldive, ma Kovalam offre comunque un’ottima occasione per qualche giorno di relax, per provare i trattamenti Ayurvedici e partecipare a sessioni di Yoga e meditazione, per i quali questa regione è famosa tra i viaggiatori.
L’Ayurveda è tra i più antichi sistemi di medicina naturale al mondo, ancora oggi ufficialmente riconosciuto; in India e specialmente negli stati meridionali, è largamente e comunemente utilizzato in associazione con la medicina moderna.
Già dal nome Ayurveda - che in sanscrito significa “conoscenza della vita” - si inizia a comprendere il canone principale di questa affascinante medicina per la quale l’uomo viene considerato secondo una visione olistica - integrale - che coglie ogni aspetto della sua esistenza.
È considerata una vera e propria scienza, uno stile di vita, una filosofia di guarigione che si occupa di molteplici aspetti della vita dell’uomo: l’alimentazione, l’esercizio fisico, la meditazione, la medicina erboristica, l’astrologia, la cura del corpo e i trattamenti di bellezza, la cura della mente e dello spirito e, ultimo ma non per importanza, il massaggio.
È la scienza del vivere sani. L’approccio dell’Ayurveda a sintomi o eventuali disequilibri dell’individuo avviene secondo una visione assolutamente personale, prendendo in considerazione i dosha, i tre umori, o energie biotipologiche, che caratterizzano l’unicità di ogni individuo: vata, pitta e kapha.
Ognuna di queste cosiddette “tipologie costituzionali” governa organi e sistemi del nostro corpo. Ogni costituzione avrà quindi una predisposizione a manifestare determinate carenze o eccessi.
È importante che nel nostro corpo le sostanze nutrienti possano circolare liberamente ed efficacemente e le tossine vengano eliminate con facilità. Il cibo fornisce i nutrienti, l’esercizio fisico e il massaggio intervengono affinché la circolazione di queste sostanze sia appropriata.
Una volta identificato il proprio “dosha”, i medici ayurvedici cercano possibili squilibri e offrono soluzioni adeguate per riequilibrare l’organismo, non solo attraverso l’uso di sostanze naturali, a volte veri e propri farmaci naturali, ma anche e soprattutto attraverso dei cambiamenti nello stile di vita e nell’alimentazione.
I massaggi e i trattamenti sono una parte importante del percorso in quanto in molti casi contribuiscono a liberare l’organismo dalle tossine in squilibrio.
Ancora un'intera giornata dedicata al relax o ai trattamenti Ayurvedici.
In alternativa ai trattamenti proposti dall'ottima Spa del resort, è anche possibile affidarsi alle cure di un'ottima clinica locale ayurveda che si trova a Kovalam.
I percorsi ayurvedici solitamente hanno una durata minima di 7/10 giorni per arrivare ai 21 giorni del Panchakarma (per una purificazione totale), questo però non toglie valore all'affidarsi a un medico specializzato locale, che sarà in grado di valutare gli squilibri personali e proporre trattamenti anche se di durata inferiore.
Inoltre, l'esperienza di frequentare una clinica locale è comunque affascinante e utile per comprendere a pieno le profonde tradizioni e la cultura dell'India.
In coincidenza con il volo intercontinentale, trasferimento in aeroporto di Trivandrum e partenza.
Definire in assoluto un periodo migliore per visitare l’India è praticamente impossibile, sia per la vastità del paese che per la presenza di un enorme range di latitudini e di microclimi, anche molto variabili tra loro (basta considerare che il paese si estende dai contrafforti himalayani fino alle spiagge tropicali del Kerala).
In generale, l’India è un paese visitabile tutto l’anno a patto di scegliere la regione ottimale in funzione del periodo. Inoltre, il clima non dovrebbe essere l’unico criterio di valutazione: alcuni periodi dell’anno con un meteo non ottimale sono comunque interessantissimi per la presenza di particolari eventi o festival che consentono un pieno contatto con la cultura millenaria e le meravigliose tradizioni locali.
Per esempio: se la nostra estate (da giugno ad agosto) prevede un clima molto piovoso lungo le coste meridionali del Kerala, questo periodo è particolarmente interessante per la presenza di numerosi festival, come il Vallam Kali (un evento nel quale centinaia di imbarcazioni si sfidano in competizioni sulle calme acque delle backwater) o più semplicemente perché gli interessati alla millenaria medicina Ayurvedica troveranno durante il monsone il clima perfetto per i trattamenti.
Un altro esempio è lo stato himalayano del Ladakh: se il periodo migliore è sicuramente la nostra estate, i freddi mesi invernali offrono - a patto di un forte spirito di adattamento visto le gelide temperature - l’incredibile esperienza di osservare alcuni degli ultimi esemplari del meraviglioso leopardo delle nevi in libertà (avvistamento impossibile durante i mesi estivi).
L’India è tendenzialmente soggetta a due differenti monsoni: quello estivo, solitamente da giugno ai primi giorni di settembre, che colpisce praticamente l’intero paese con esclusione di alcune regioni (quelle sud-orientali, infatti il Tamil Nadu è colpito molto marginalmente, del Deserto del Thar in Rajasthan e della regione himalayana del Ladakh, protetta dagli altri contrafforti montuosi); e poi c’è quello invernale, che si svolge solitamente tra ottobre e novembre e colpisce prevalentemente il Tamil Nadu e le coste orientali della penisola, per poi deviare nel Golfo del Bengala.
Il Ladakh e il Kashmir offrono invece il meglio durante i mesi, da maggio a settembre, quando le temperature sono piacevoli e il tempo si mantiene sereno, essendo protette dal monsone estivo e dai primi contrafforti himalayani.
Un altro aspetto importante da tenere presente sono le temperature: dalla seconda metà di aprile ai primi di giugno, la maggior parte del paese registra temperature veramente elevate, con picchi che possono raggiungere anche i 44°C; questo non preclude il viaggio, ma è importante pianificare le attività evitando le ore centrali della giornata.
Volendo identificare un periodo migliore sotto il profilo climatico possiamo sicuramente stabilire che - con esclusione del Ladakh e il Tamil Nadu - il periodo migliore va da ottobre a marzo, caratterizzato da poche precipitazioni e da temperature mai troppo elevate.
I mesi del monsone estivo, a meno di particolari interessi, sono invece più complicati per le forti piogge a carattere tropicale, a esclusione però delle aree più orientali semidesertiche come il Rajasthan e il Gujarath dove le precipitazioni sono meno intense.
Un parametro interessante da valutare quando si pianifica un viaggio in India è il rapporto qualità prezzo: la bassa stagione in India va da aprile a settembre e durante questi mesi il costo degli hotel si riduce anche sensibilmente. Per esempio, la seconda metà di agosto e di settembre sono mesi interessanti per viaggiare in Rajasthan, considerando le scarse precipitazioni, le temperature non elevatissime come nei mesi precedenti e le tante offerte che si trovano nel periodo.
In India, gennaio e febbraio cadono nel mezzo della stagione fresca e secca, caratterizzata da temperature gradevoli e giornate soleggiate, uno dei periodi migliori per visitare il Paese nella sua interezza, a eccezione delle regioni himalayane del Ladakh e del Sikkim, dove in questi mesi si registrano temperature molto rigide. Questo comporta che per non avere problemi di disponibilità presso le strutture turistiche, si debba prenotare con largo anticipo.
Sono, insieme a novembre e a dicembre, i mesi in cui si registra il massimo afflusso di viaggiatori; se da un punto di vista climatico è un periodo perfetto, sotto il profilo dell’esperienza sicuramente bisogna essere preparati a incontrare un po’ di affolamento nei principali siti turistici. Inoltre, essendo alta stagione, i costi degli hotel sono leggermente più alti.
A gennaio, precisamente il 26, con la festa laica del Republic Day a Delhi si dà inizio alle numerose festività che si susseguono per tutto l’anno. Durante l’evento si assiste a una processione di elefanti e a parate militari in una cornice sfarzosa e principesca in tipico stile indiano. Questo è anche l’unico mese in cui è possibile per effettuare il Trekking lungo le gole dello Zanskar in Ladakh, uno dei più affascinanti ed emozionanti al mondo, che segue il corso ghiacciato del mitico fiume Zanskar nelle profondità del canyon, lungo un’antica via carovaniera. È, inoltre, solo in questo periodo che è possibile osservare il Leopardo delle Nevi in Ladakh, a patto che si sia disposti a sopportare le rigide temperature della regione.
A febbraio (talvolta a marzo - le date sono solitamente comunicate con un anno di anticipo) si svolge a Jodhpur e a Nagaur il World Sacred Spirit Festival, un affascinante evento che richiama i migliori musicisti e danzatori Sufi, oltre che decine di migliaia di fedeli.
A marzo le temperature vanno via via aumentando, ma il clima rimane comunque ottimo, con precipitazioni ancora assenti o molto scarse. Rimane uno dei mesi più popolari per viaggiare in India, per questo non sorprende trovare numerose persone presso i principali siti turistici e costi che rimangono ancora alti per l’alta stagione.
Oltre al clima favorevole, quello che rende marzo un mese molto popolare per viaggiare è il famoso Holi festival, uno tra gli eventi più vivaci, colorati e divertenti di tutta l’India. Si tratta di un festival di verniciatura durante il quale la gente si getta addosso acqua colorata e polvere rossa festeggiando così la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. La data del festival cambia ogni anno in base al calendario lunare, ma chi ha la fortuna di capitare in quel giorno può prendere parte ai giochi ricordandosi di indossare vestiti a cui non si tiene particolarmente!
Un altro evento interessante del mese è l’Hola Mohalla, un grande raduno religioso Sikh dove tantissimi di fedeli si radunano a Anandpur Sahib nel Punjab in un affascinante mix di cerimonie religiose, musiche e danze tradizionali e prove di coraggio e destrezza. Un’opportunità unica per addentrarsi e scoprire l’affascinante cultura e le tradizioni Sikh.
Marzo (e aprile, a seconda delle stagioni) sono anche i mesi perfetti per viaggiare nelle regioni pre-himalayane come il Sikkim e l’Himachal Pradesh, sia per l’ottimo clima, sia perché coincide con la stagione di fioritura dei rododendri, che in Himalaya raggiungono dimensioni di veri e propri alberi, offrendo un colpo d’occhio incredibile.
Ad aprile inizia la calda e afosa estate indiana. Le temperature crescono ovunque, raggiungendo anche punte di 44°C al sud e nelle grandi pianure alluvionali del nord, e si accompagnano a tassi di umidità abbastanza elevati che possono rendere più faticose le visite nelle ore centrali della giornata.
Aprile e maggio sono i due dei mesi più caldi dell’anno ma, allo stesso tempo, sono tra i migliori per l’osservazione della fauna selvatica nei parchi: grazie alla scarsa disponibilità di acqua, gli avvistamenti presso le pozze perenni diventano più facili e frequenti. Questo è il periodo perfetto per avvistare le tigri nella regione dello Uttarakhand, di Madhya Pradesh e Chhattisgarh. Considerate le alte temperature diurne, si consiglia di programmare le escursioni nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio, in modo da evitare il caldo afoso delle ore centrali della giornata.
Mentre il sud vive un periodo di caldo afoso che costringe alla chiusura di molti campi - come gli alloggi del deserto - al nord e nella zona dell’Himalaya il clima più fresco segna l’inizio della stagione dei trekking: dalle montagne del Kashmir alla regione di Himachal Pradesh che offre bellissimi trekking sulle zone montuose di Manali e McLeod Ganj, fino al territorio di Uttarakhand, dove le escursioni sono rese particolarmente suggestive dall’incontro con migliaia di fedeli che compiono il sacro pellegrinaggio verso i quattro antichi templi, ubicati presso le sorgenti dei sacri fiumi della regione.
L’estate indiana è anche il periodo migliore per visitare le regioni pre-himalayane dell’Himachal Pradesh o per trascorrere qualche giorno di relax lungo le colline del Darjeeling con i suoi bellissimi giardini del tè. Le temperature sono piacevoli e mai troppo elevate, il clima è perfetto e la fioritura dei rododendri rende il soggiorno ancora più emozionante.
In prossimità delle festività pasquali, molti hotel si riempiono rapidamente, ecco perché occorre pianificare con un certo anticipo una vacanza in questo periodo.
A giugno inizia solitamente la stagione dei monsoni che colpisce con precipitazioni anche abbondanti buona parte dell’India, a iniziare dalla zona sud-occidentale dove i venti, carichi di umidità, portano piogge già a partire da aprile. Solo le zone orientali vengono momentaneamente risparmiate dal monsone, che si manifesta tra la metà di ottobre e la fine di dicembre.
I monsoni iniziano con forti temporali al sud e salgono via via verso nord arrivando a lambire, seppur molto lievemente, i margini del deserto del Rajasthan e la regione nord-occidentale dell’Himalaya. Qui le precipitazioni si fanno sentire con intensità minore, lasciando ampio spazio a giornate calde e soleggiate. All’opposto, la parte nord-orientale dell'Himalaya viene colpita in pieno dal monsone estivo con piogge torrenziali che rendono i percorsi impraticabili.
L’estate è dunque la stagione più adatta a viaggi nell’India del nord dove, oltre al Rajasthan, è possibile visitare il Kashmir e il Ladakh che, baciate dal sole, si presentano in tutto il loro splendore e in completo contrasto con il grigiore che domina nel resto del Paese.
Chi si trova a viaggiare in India a giugno può prendere parte alla grande parata del carro Rath Yatra, uno spettacolo cui si assiste a Puri dove il gigantesco carro-tempio del dio Jagannath viene trainato da migliaia di fedeli. Una processione a cui prende parte una folla di pellegrini impressionante.
Luglio e agosto cadono nel mezzo della stagione monsonica: un periodo caratterizzato da caldo intenso e da piogge abbondanti che investono tutto il territorio, a eccezione del nord che offre un clima più secco e piacevole.
Questo è dunque il momento ideale per scoprire le meravigliose montagne di Jammu e Kashmir o per ammirare le incredibili viste su Ladakh. Durante questi mesi è possibile viaggiare anche in Rajasthan (preferibilmente in agosto), visto che le temperature sono mitigate dai venti del monsone, le precipitazioni sono sporadiche e prevalentemente limitate a qualche temporale e, molto importante, è un periodo meno frequentato dai turisti per un più profondo contatto con la cultura locale.
Come per i mesi precedenti, luglio e agosto sono perfetti per viaggiare in Ladakh grazie alle temperature piacevoli e a un clima solitamente ottimo. In Ladakh, a seconda del complesso calendario astrologico buddista, a fine giugno si celebra il Festival di Hemis, uno degli eventi più importanti per il Buddhismo Tibetano, durante il quale viene esposta una enorme Tanka (i dipinti buddhisti tradizionali realizzati su stoffa). Per chi desidera partecipare, consigliamo di prenotare con larghissimo anticipo, per evitare problemi di disponibilità degli hotel.
A eccezione del Ladakh, Rajasthan e Tamil Nadu, il resto del paese a luglio e agosto è caratterizzato da forti precipitazioni (d’altro canto i monsoni non sono considerati una sventura in India, al contrario: il loro arrivo viene celebrato da diversi festival in quanto sono in grado di attenuare il caldo afoso di questi mesi).
In estate si svolge in Kerala uno degli eventi più attesi dell’anno: la Nehru Cup Snake Boat Races, una competizione tra le tipiche imbarcazioni a serpente, che si svolge il secondo sabato di agosto sulle acque stagnanti di Alappuzha(Alleppey). La gara si accompagna a sfilate di carri, a mostre di artigianato e suggestive cerimonie nell’acqua.
A settembre il monsone di sud-ovest inizia ad attenuarsi nell’India del nord, a eccezione dell’estremo nord-est che talvolta è ancora colpito da forti precipitazioni. Settembre è secondo la nostra esperienza uno dei mesi ideali per visitare il Rajasthan, considerato il clima favorevole (pochi temporali sporadici), le temperature non troppo elevate e i costi, che sono decisamente ridotti rispetto ai mesi di alta stagione.
Nel resto del paese, settembre è un mese di transizione tra la fine della stagione umida e l’arrivo di quella secca, per cui il tempo è imprevedibile, con temporali improvvisi anche se sporadici.
La stagione di punta nel Ladakh si chiude, ma le condizioni climatiche sono ancora buone per visitare la zona. I viaggi negli stati meridionali e i trekking nelle regioni orientali dell'Himalaya sono ancora sconsigliati, fino a quando le piogge non scompaiono del tutto.
La festa di Ganesh Chaturthi, in onore del dio Ganesh dalla testa di elefante, viene celebrata in tutta l’India tra agosto e settembre, ma in modo particolare a Maharashtra con canti e balli per le strade e una processione di statue di creta raffiguranti la divinità. Al termine le statue vengono immerse nei fiumi o nel mare e tutti cercano di non guardare la luna poiché si ritiene che porti sfortuna.
Contrassegnato dal graduale ritorno del bel tempo, ottobre apre le porte all’alta stagione turistica dell’India che prosegue all’incirca fino a marzo. Le piogge terminano a nord e le giornate tornano a essere asciutte e soleggiate. Rovesci improvvisi possono ancora interessare alcune aree del sud, in particolare lungo la costa orientale, ma questi hanno anche il merito di creare il bellissimo paesaggio verdeggiante che caratterizza il territorio in questo periodo.
Con novembre poi il clima diventa meraviglioso: temperature più basse, scarsa umidità e quasi totale assenza di pioggia rendono piacevole viaggiare in qualsiasi parte dell’India. Se a questo si aggiunge la possibilità di assistere a numerosi festival, si spiega il motivo dell’elevato numero di turisti che affollano l’India in questi mesi.
Le uniche regioni del paese che presentano un clima non ottimale sono il Tamil Nadu e in generale le coste orientali soggette al monsone invernale che, se pur meno intenso di quello estivo, potrebbe portare forti precipitazioni.
A cavallo tra ottobre e novembre cade uno tra i più grandi e antichi festival indù, il Diwali Festival, una festa di cinque giorni che si celebra in tutta l’India. Protagoniste di questo festival delle luci sono le candele e le lampade di terracotta che adornano le strade e le case, mentre abbaglianti fuochi d'artificio illuminano il cielo per festeggiare la luce della vita e il ritorno del dio Rama dall’esilio. L’atmosfera che si crea rende questo momento magico per visitare il Paese.
Un altro evento da non perdere a novembre è la fiera di Pushkar, quando circa 50.000 cammelli e capre, insieme ai loro proprietari e a migliaia di spettatori, scendono in questo villaggio del Rajasthan tutti agghindati per l’occasione. Musica, danze e antiche tradizioni animano questa festa in un mix tra fervore religioso e antichissime tradizioni rurali.
A cavallo tra ottobre e novembre, a Kolkata, si svolge uno tra i più emozionanti festival del paese, il Durga Puja, interamente dedicato alla Dea Durga, durante il quale la città si colora di tantissimi Pandals, i tradizionali templi temporanei che vengono edificati per l’occasione, dalle particolari architetture e decorazioni. Una tripudio di danze e musiche che termina con la grande processione diretta alla statua della dea, che viene immersa nelle acque del fiume. Un evento affascinante per addentrarsi nella cultura, nelle tradizioni e nei sapori del West Bengal.
Dicembre è uno dei mesi ideali sotto il profilo climatico per pianificare un viaggio in India: tutto il paese, a esclusione delle regioni himalayane, offre un clima perfetto con temperature mai elevate. Proprio per il clima ottimale che coincide con il periodo natalizio, in questo mese si registra un maggiore afflusso di turisti e una crescita dei prezzi delle strutture alberghiere, pertanto si raccomanda la prenotazione con largo anticipo.
Nel Nagaland, all’estremo nord est del paese, si festeggia il famoso festival tribale dell’Hornbill che richiama tantissimi gruppi tribali della regione, dotati per l’occasione di colorati costumi tradizionali, in un universo di danze musiche e usanze locali. Un evento che si integra perfettamente in un itinerario alla scoperta delle bellissime riserve naturali della regione.
Località | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic |
Delhi | 6 - 21 15 | 10 - 23 14 | 15 - 29 13 | 20 - 36 7 | 24 - 39 16 | 28 - 37 51 | 27 - 35 218 | 25 - 33 254 | 24 - 34 123 | 18 - 33 23 | 13 - 28 5 | 8 - 22 7 |
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Jaipur | 8 - 22 15 | 10 - 25 9 | 15 - 31 5 | 21 - 35 4 | 25 - 40 17 | 27 - 39 49 | 25 - 34 210 | 24 - 31 223 | 23 - 32 80 | 19 - 33 11 | 13 - 28 8 | 8 - 24 2 |
Jodhpur | 9 - 24 2 | 11 - 28 3 | 16 - 34 6 | 23 - 39 3 | 27 - 40 11 | 28 - 41 32 | 27 - 35 121 | 25 - 33 121 | 24 - 34 52 | 20 - 34 6 | 15 - 32 4 | 10 - 26 1 |
Jaisalmer | 4 - 23 1 | 8 - 26 4 | 14 - 31 3 | 19 - 38 3 | 24 - 41 7 | 27 - 41 31 | 26 - 36 55 | 25 - 34 57 | 22 - 35 27 | 18 - 34 2 | 11 - 30 2 | 7 - 24 2 |
Udaipur | 9 - 23 4 | 11 - 26 2 | 18 - 31 8 | 22 - 35 4 | 25 - 38 12 | 24 - 35 87 | 23 - 29 240 | 22 - 28 244 | 21 - 30 132 | 19 - 31 12 | 14 - 29 13 | 10 - 24 1 |
Ahmedabadh | 12 -27 1 | 14 - 30 0 | 19 - 36 0 | 23 - 38 1 | 26 - 42 4 | 27 - 37 80 | 25 - 33 273 | 25- 32 214 | 24 - 34 141 | 21 - 35 12 | 16 - 33 5 | 13 - 28 2 |
Varanasi | 9 - 23 18 | 12 - 27 11 | 16 - 32 8 | 22 - 39 3 | 26 - 40 12 | 27 - 39 95 | 26 - 33 293 | 26 - 32 286 | 25 - 33 206 | 21 - 33 34 | 14 - 30 10 | 10 - 24 3 |
Bangalore | 15 - 26 2 | 16 - 30 6 | 19 - 32 10 | 20 - 33 40 | 20 - 32 106 | 19 - 29 73 | 18 - 28 94 | 18 - 28 121 | 18 - 28 190 | 18 - 28 153 | 16 - 27 65 | 0 - 25 19 |
Munnar | 12 - 22 21 | 13 - 24 28 | 15 - 25 42 | 16 - 26 120 | 17 - 25 161 | 16 - 23 260 | 15 - 22 395 | 15 - 22 264 | 15 - 23 208 | 15 - 22 252 | 14 - 22 174 | 1 - 21 95 |
Bopal | 8 - 24 21 | 12 - 27 17 | 16 - 31 14 | 22 - 37 7 | 26 - 40 11 | 26 - 37 135 | 24 - 30 394 | 23 - 28 430 | 23 - 30 196 | 19 - 32 24 | 13 - 29 10 | 9 - 24 14 |
Darjeeling | 5 - 15 15 | 7 - 18 20 | 11 - 21 43 | 14 - 24 92 | 16 - 25 188 | 18 - 26 514 | 19 - 25 777 | 19 - 26 572 | 18 - 24 420 | 15 - 24 108 | 10 - 21 14 | 7 - 18 8 |
Srinagar | -2 - 6 57 | -1 - 7 64 | 3 - 13 112 | 7 - 20 87 | 11 - 23 70 | 14 - 28 36 | 18 - 30 51 | 16 - 28 64 | 12 - 26 33 | 5 - 22 33 | 1 - 15 20 | -1 - 7 39 |
Dharamshala | 0 - 10 80 | 2 - 12 79 | 6 - 18 104 | 11 - 24 72 | 13 - 27 75 | 17 - 29 114 | 17 - 28 361 | 18 - 27 343 | 14 - 26 180 | 10 - 23 34 | 5 - 18 20 | 2 - 12 41 |
Shimla | 2 - 11 76 | 3 - 12 69 | 7 -16 73 | 12 - 21 51 | 16 - 24 65 | 18 - 26 168 | 16 - 23 406 | 15 - 22 330 | 14 - 21 186 | 11 - 21 37 | 7 - 16 15 | 4 - 13 40 |
Mumbai | 18 - 29 0 | 19 - 30 1 | 22 - 31 0 | 24 - 32 1 | 26 - 33 12 | 25 - 32 573 | 24 - 30 964 | 24 - 30 618 | 24 - 29 343 | 24 - 32 81 | 22 - 32 10 | 20 - 30 3 |
Mysore | 16 - 27 3 | 18 - 29 5 | 20 - 32 11 | 21 - 32 62 | 21 - 31 145 | 20 - 28 101 | 20 - 27 156 | 20- 27 125 | 19 - 28 127 | 19 - 28 170 | 18 - 27 56 | 1 - 26 18 |
cochin | 22 - 30 5 | 23 - 31 23 | 24 - 31 36 | 25 - 32 104 | 25 - 30 281 | 24 - 29 750 | 23 - 28 843 | 23 - 28 513 | 23 - 29 312 | 23 - 30 307 | 23 - 31 152 | 22 - 31 41 |
Madurai | 21 - 30 15 | 22 - 31 18 | 24 - 32 21 | 26 - 32 61 | 26 - 34 52 | 25 - 33 85 | 24 - 32 128 | 23 - 32 138 | 23 - 32 110 | 23 - 31 189 | 22 - 30 138 | 21 - 28 70 |
Chennai | 19 - 28 20 | 20 - 31 12 | 22 - 32 4 | 25 - 35 10 | 27 -37 38 | 26 - 38 61 | 26 - 35 112 | 25 - 34 156 | 25 - 33 133 | 24 - 31 258 | 22 - 28 341 | 21 - 28 144 |
Kolkata | 13 - 25 11 | 16 - 28 22 | 21 - 33 31 | 25 - 34 57 | 26 - 34 107 | 26 - 33 263 | 26 - 31 321 | 26 - 31 323 | 26 - 31 268 | 24 - 31 127 | 19 - 29 18 | 14 - 25 9 |
Bubaneshwar | 17 - 26 13 | 20 - 28 18 | 24 - 32 21 | 25 - 33 18 | 26 - 34 44 | 26 - 33 164 | 25 - 31 307 | 25 - 30 295 | 25 - 31 247 | 23 - 31 193 | 19 - 30 48 | 16 - 26 6 |
Gangtok | 2 - 12 14 | 4 - 14 17 | 8 - 17 42 | 11 - 18 100 | 13 - 19 192 | 15 - 22 492 | 16 - 23 730 | 16 - 23 538 | 14 - 21 385 | 11 - 21 108 | 7 - 19 13 | 4 - 15 9 |
Leh | -12 - -1 12 | -11 - 0 11 | -6 - 6 14 | -1 - 12 9 | 1 - 15 9 | 7 - 19 9 | 9 - 24 21 | 9 - 24 22 | 6 - 20 12 | -1 - 15 3 | -7 - 15 4 | -10 - 2 7 |
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