Delhi - Jaipur - Agra - Khajuraho - Varanasi - Sarnat
Cultura
Arrivo a Delhi nella prima mattinata, incontro con lo staff locale e trasferimento in hotel.
Dopo un po' di relax in hotel, il pomeriggio è dedicato alla scoperta di New Delhi: il Qutub Minar, l'antica moschea e scuola coranica caratterizzata dall'interessante architettura indo-saracena; il Mausoleo di Humanyum con la sua architettura che ricorda il Taj Mahal; l'India Gate e gli edifici governativi, interessante esempio di architettura vittoriana del XIX secolo (gli edifici governativi sono visitabili solo dall'esterno).
Al termine, nel pomeriggio, si raggiunge il Gurudwara Bangla Sahib, il più importante tempio sikh della capitale, sormontato dalle tradizionali cupole ricoperte di lamine d'oro, per scoprire, insieme alla guida, questa antichissima filosofia e religione.
Nel corso della visita si viene a contatto anche con le enormi cucine che ogni giorno offrono pasti a migliaia di persone, a prescindere dal loro credo religioso e stato sociale.
Al termine, se il tempo speso per le visite lo permette, sosta presso il famoso Khan Market, una zona commerciale frequentata dall'upper class indiana con numerosi interessanti negozi, locali e sartorie in grado di confezionare un abito o una camicia in poche ore.
Rientro in hotel prima della cena e per il pernottamento.
Nuova Delhi è Il cuore coloniale di questa immensa metropoli, così differente dal caos senza sosta della città vecchia, una zona immersa nei giardini, dove pur rimanendo il traffico e i caotici tuk-tuk, il degrado lascia spazio ad appartamenti lussuosi (a volte carissimi).
Sparsi tra i quartieri residenziali, i sobborghi e le moderne zone uffici, si trovano numerose testimonianze storiche come l'interessante Qutub Minar, l'antica scuola coranica con il suo altissimo minareto.
Al mattino, dopo la prima colazione in hotel, inizio del trasferimento verso Jaipur, la capitale del Rajasthan e centro culturale della regione.
Durante il trasferimento, sosta per il pranzo presso il Samode Palace, un antico palazzo fortificato tipico del Rajasthan ora riconvertito in hotel.
Arrivo a Jaipur nel pomeriggio e resto della giornata a disposizione per una passeggiata in autonomia nella città vecchia tra bellissimi palazzi e caotici baaar.
Cena libera in uno degli ottimi ristoranti della città per iniziare a scoprire la cucina tipica del Rajasthan, altro aspetto importantissimo per capire a fondo la cultura e le tradizioni indiane.
Intera giornata dedicata alla scoperta di Jaipur, con l'imponente Amber Fort, un classico palazzo fortificato Rajput; il famoso Hawa Mahal o “Palazzo dei Venti”, caratterizzato dalle preziose decorazioni delle finestre da cui le donne della famiglia reale potevano osservare l’esterno senza essere viste; il City Palace (XVIII Secolo) sfarzoso palazzo del Maharaja di Jaipur in parte ancora mantenuto residenza ufficiale; il Jantar Mantar, il più grande e interessante osservatorio astronomico in muratura con le tante macchine astronomiche.
A seguire, un Heritage Walk nella città vecchia per scoprire gli aspetti più nascosti, lontani dai classici circuiti turistici, della città. Durante la passeggiata, accompagnati da guide locali esperte, si ha modo di scoprire piccoli templi, laboratori artigiani e molto altro, oltre che scoprire l'ottimo street food tradizionale della città.
Al termine, rientro in hotel per la cena e il pernottamento.
Jaipur è sicuramente uno dei centri culturali più importanti del Rajasthan, una città da sempre impregnata di un’atmosfera fatta di antiche leggende, storie delle sfarzose corti dei Maharaja e tradizioni locali che racchiude tutta la magia di questa terra che sembra ancora immersa in una dimensione senza tempo. Una luogo dove l’affascinante storia Rajput si fonde con gli influssi dell’epoca coloniale britannica.
La città antica, chiamata anche Città Rosa per la particolare colorazione degli edifici, è delimitata da una cinta muraria merlata e ospita l’interessante City Palace (1732), ancora attuale residenza del Maharaja.
Nelle immediate vicinanze il Jantar Mantar, un osservatorio astronomico in muratura è tra i migliori esempi del livello scientifico e artistico raggiunto nei secoli scorsi dall’India.
Il suggestivo e famoso Hawa Mahal o “Palazzo dei venti”, con le caratteristiche decorazioni delle finestre da cui le donne della famiglia reale potevano osservare l’esterno senza essere viste. E poi il caratteristico ed enorme bazar, un caleidoscopio di colori, odori, rumori, che travolgono i sensi, dove tra le tante cose si trovano a buon prezzo i pregiati cotoni stampati tipici del Rajasthan.
L’Amber Fort, a circa 20 minuti di auto dal centro della città, è un bellissimo complesso di palazzi che include un magnifico tempio e una fortezza che domina tutta la regione, inserito nel patrimonio mondiale dell’UNESCO dell’India; un perfetto esempio per comprendere lo sfarzo e le usanze delle corti Rajput dei secoli scorsi.
L’Heritage Walk è un’occasione imperdibile per scoprire gli aspetti più nascosti della città: a piedi, lontani dai classici percorsi turistici, consente ai viaggiatori di entrare nel profondo delle tradizioni e degli stili di vita locali visitando piccoli quartieri, veri gioielli nascosti, dove particolari categorie di artigiani producono per esempio oggetti in rame e i tipici bracciali del Rajasthan, piccoli templi dove è difficile incontrare altri turisti e molto altro.Nella prima mattinata, partenza in direzione Agra.
Prima sosta della giornata presso il famoso Pozzo a Gradoni di Abhaneri, uno dei più interessanti esempi di questo tipo di architettura studiata nei secoli.
A seguire si prosegue verso Agra con una seconda sosta per visitare l'affascinante e interessante Fatehpur Sikri, antica residenza reale voluta dall'imperatore Akbar, ma subito abbandonata per la scarsissima presenza di risorse idriche della zona.
Al termine della visita si raggiunge Agra, dove si visita l'imponente Agra Fort, antica residenza reale, perfetto esempio per comprendere gli stili di vita e le usanze delle sfarzose corti Mogul dei secoli passati.
Infine, trasferimento in hotel per la cena e il pernottamento.
Il Pozzo a Gradoni di Abhaneri venne costruito per coniugare la funzionalità per l'accesso alle scarse risorse idriche della regione (non dimentichiamoci che il Rajasthan è per gran parte territorio desertico) con le profonde tradizioni culturali e religiose del paese.
Un luogo perfetto per gli appassionati di fotografia, che nei secoli è stato non solo una fonte d'acqua ma anche un punto di aggregazione sociale.
Fatehpur Sikri, risalente al XVI secolo, è composto da molti edifici che si estendono su un'area di circa 3kmq, arroccati sulla cima di una collina.
L'antica corte imperiale, utilizzata a questo scopo per soli 14 anni, è caratterizzata da particolari stili architettonici che coniugano la tradizione induista con elementi Buddisti e Musulmani, perfetto emblema della visione tollerante e illuminata dell'Imperatore Akbar, che durante tutto il suo regno cercò di pacificare ogni conflitto religioso.
L’Agra Fort, o “forte rosso" per la colorazione dell'arenaria con cui è costruito, è stato inizialmente concepito come fortezza militare per poi trasformarsi, per volere dell’imperatore Shah Jahan, in palazzo reale.
La leggenda narra - ma forse le cose andarono proprio così - che il figlio Aurangzeb spodestò il padre nel 1658, trasformando parte del palazzo in una sontuosa prigione, da cui - secondo desiderio dell’imperatore incarcerato - si doveva vedere il Taj Majal, da lui dedicato alla sua giovane e defunta moglie.
Presto al mattino, quando la luce offre le migliori prospettive e colorazioni, visita del Taj Mahal, la settima meraviglia del mondo, fatto costruire dall'imperatore Shah Jahan come mausoleo per l'amata moglie prematuramente scomparsa, divenendo uno dei monumenti più sfarzosi e stravaganti dedicati all’amore.
Al termine, rientro in hotel per la prima colazione prima del trasferimento alla stazione di Agra, in coincidenza con il treno alla volta di Jhansi.
Il treno, in questo caso un treno veloce e non uno dei tanti convogli locali indiani famosi in tutto il mondo, è comunque un'esperienza interessante per comprendere meglio gli stili di vita indiani.
Arrivo a Jhansi, incontro con la guida locale e inizio del trasferimento verso Khajuraho.
Lungo il percorso si visita l'antico palazzo di Orchha, risalente alla dinastia Bundela e situato in posizione strategica sull’isola che sorge alla confluenza tra i fiumi Betwa e Jamni.
Nel tardo pomeriggio si raggiunge quindi Khajuraho, per la sistemazione e la cena in hotel.
Il Taj Mahal lascia sempre senza fiato, per la bellezza incommensurabile che sprigiona; probabilmente, la tomba più bella del mondo, voluta per amore e definito dal poeta Tagore “una lacrima sul volto dell’eternità”.
Fatto costruire dall’imperatore Shah Jahan per l’amata moglie Mumtaz Mahal, morta in giovane età, il Taj Mahal è probabilmente il monumento dedicato all’amore più famoso al mondo.
Realizzato interamente secondo i canoni classici dell’architettura musulmana, senza statue e con bassorilievi che riportano scene del corano e frasi in arabo dedicate alla donna defunta.
Interamente ricoperto di marmo bianco incastonato con migliaia di pietre semipreziose, un’opera immensa che ha richiesto più di ventimila persone per essere completata.
Presto al mattino inizia la visita dei complessi archeologici di Khajuraho, famosi in tutto il mondo per le meravigliose decorazioni e le sculture che rappresentano scene di corte, raffigurazioni storiche e soggetti a carattere erotico secondo l'antico Kamasutra.
Il complesso occidentale è sicuramente il più grande e interessante con alcuni imponenti templi immersi in piacevoli giardini; quello orientale, invece più piccolo, è interessante per la presenza di alcuni templi jainisti.
Al termine delle visite, trasferimento in aeroporto in coincidenza con il volo per Varanasi.
Arrivo a Varanasi, la Città Sacra, nel primo pomeriggio e trasferimento in hotel.
Dopo qualche ora di relax, nel tardo pomeriggio si raggiunge la città vecchia che si snoda con un labirinto di vicoli lungo il corso del Gange, per assistere alla cerimonia religiosa che ogni sera si svolge lungo i Ghat principali, durante la quale diversi bramini rendono omaggio al Sacro Fiume Ganga.
Una cerimonia che richiama molti turisti ma che mantiene comunque il suo originale concetto con moltissimi pellegrini locali.
Al termine, un'ottima cena presso il rinomato Kabab Factory Restaurant prima di rientrare in hotle per il pernottamento.
Considerata una delle sette bellezze dell’india e dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, Khajuraho è famosa per un impressionante complesso di templi secolari (950-1150 d.C).
Sono veri e propri capolavori di arenaria rossa ricoperti di bellissime sculture, bassorilievi e altorilievi, che raffigurano scene del Kamasutra o che riproducono le scene di corte e di vita quotidiana: musicisti, danzatrici, guerrieri, animali, scultori, artigiani, senza dimenticare di omaggiare dee e dei (tra le figure erotiche più ammirate, la coppia di amanti è simbolo di fertilità da invocare per ottenere un figlio o una buona relazione matrimoniale).
Varanasi è una delle città più sacre e più antiche di tutto il paese, dove tutto ruota intorno al Gange, il fiume che salva e purifica.
Uno scenario continuo unico e pittoresco, che attrae e allo stesso tempo respinge il turista occidentale, come i Ghat, gremiti di fedeli, che come la religione induista impone, almeno una volta nella vita devono venire qui a purificarsi.
Sono due i momenti più significativi a cui bisogna assolutamente assistere come visitatori: l’escursione in barca a remi all’alba, durante i riti di purificazione dei pellegrini, e la cerimonia serale del Dasaswamedh Ghat, quando alcuni bramini - i sacerdoti indù - fanno un rito di ringraziamento al Gange, su delle piattaforme adornate da candelabri e candele.
Molto presto al mattino, si raggiungono nuovamente i Ghat per un'escursione in barca all'alba sul Gange, un'esperienza unica, mistica e profonda per immergersi nell'atmosfera di enorme spiritualità della città più sacra per l'induismo.
Migliaia di pellegrini affollano tutte le mattine le rive del fiume per i loro riti di purificazione, Sadhu e asceti in preghiera e meditazione, intere scolaresche a praticare yoga lungo i Ghat; un caleidoscopio di colori, tradizioni antichissime e tradizioni unico al mondo.
Al termine si prosegue con una passeggiata lungo i Ghat principali per coprire i due siti crematori, decine di templi affacciati sul fiume sacro e moltissimi piccoli dettagli nascosti, fino a raggiungere il dedalo di labirinti che forma la città vecchia per una prima panoramica di questa incredibile realtà.
Rientro in hotel per la prima colazione e qualche ora di relax.
Nella tarda mattinata si visita presso altri templi della città e passeggiata per il campus dell'Università di Benares, una delle più antiche del Paese, prima di raggiungere Sarnath, il luogo sacro per i Buddisti a pochi chilometri dalla città dove la tradizione descrive il Gautama Buddha tenne il suo primo sermone.
Rientro in hotel a Varanasi.
La seconda parte della giornata è dedicata alla visita della città vecchia: migliaia di piccoli negozi affollano i vicoli e le strade principali sempre caotiche, il Tempio di Shiva, sicuramente uno dei più famosi e sacri al mondo.
Il tempio si visiterà solo dall'esterno in quanto le guide locali non portano i viaggiatori all'interno per rispettare la sacralità del luogo, i viaggiatori più interessati e con un po' di esperienza potranno comunque accedere al tempio in autonomia seguendo un complesso processo di accreditamento - Il tempio talvolta rimane chiuso, non accessibile ai non Hindu per motivi di sicurezza).
Il pomeriggio si conclude, per chi lo desidera, partecipando nuovamente alla cerimonia religiosa che si tiene tutte le sere lungo i Ghat.
Al termine rientro in hotel per la cena e per il pernottamento.
Sarnath è anche un sito archeologico con diversi enormi stupa immersi in giardini curati, impregnato di un'atmosfera di grande serenità e spiritualità sempre frequantato da pellegrini provenienti da tutto il mondo. Presso il museo archeologico sono conservata alcune delle sculture più famose d'arte buddhista come la bellissima Ruota del Dharma e una delle colonne di Ashoka. Un museo interessante e ben curato per gli standard indiani.
Presto al mattino, trasferimento in aeroporto in coincidenza con il volo per Delhi.
All'arrivo, sistemazione in hotel.
Il resto della giornata è dedicata alla scoperta delle Vecchia Delhi, il cuore antico della città, dove è possibile immergersi nelle tradizioni e negli stili di vita di questa grande enorme e caotica città incastonata nella metropoli.
La Jama Masjid (la Moschea del Venerdì) è la più grande moschea del paese, punto focale dei musulmani dell’India, fatta costruire in arenaria rossa e marmo bianco dall’imperatore Mughal Shaha Jahan nel 1656; un giro in risciò per il Khari Baoli Bazaar, il più grande bazaar della città, suddiviso in specifiche aree a seconda delle merci vendute: i negozi di tessuti, le wedding card, i gioielli e per finire il più grande mercato delle spezie del paese.
Il resto del pomeriggio prevede una passeggiata speciale, accompagnati da uno chef nato e vissuto a Delhi, per scoprire l'ottimo street food che da secoli caratterizza Old Delhi.
Assieme allo chef si avrà una panoramica sulla storia del cibo in India, partendo dalle antiche tradizioni indù, gli influssi Moghul e persiani, fino ad arrivare alle contaminazioni del periodo dei British Raj. Si scopriranno ricette millenarie, segreti nascosti ai viaggiatori, mantenendo sempre il massimo dell'igiene e della sicurezza alimentare.
Al termine, cena presso l'ottimo ristorante Chor Bizarre prima di rientrare in hotel.
Old Delhi è forse l'espressione dell’India più vera. Delimitata a nord dal Forte Rosso, si estende con il suo caotico dedalo di strade e vicoli formando il cuore antico della città; un luogo dall'atmosfera unica, perfetto palcoscenico per comprendere a fondo la complessa società indiana e la sua cultura millenaria.
Jama Masjid, la moschea principale, è un enorme monolito in granito rosso e marmo bianco (XVII secolo) che può contenere fino a 25.000 fedeli.
Dalla grande moschea si estende l’enorme e caotico bazar, un infinito labirinto di stradine e di katra (vicoli coperti), dove i settori merceologici sono rigorosamente separati: dalla seta all’argento, dai gioielli agli articoli per gli sposi (qui una vera mania, ce ne sono di meravigliosi), dalle perline alla carta.
Raggiunta Chandni Chowk, il grande viale utilizzato per le parate e le manifestazioni pubbliche durante gli imperi dei secoli passati, ci si immerge negli odori, colori e tradizioni del più grande mercato delle spezie al mondo.
Alla fine, sembra paradossale, ma una delle cose più emozionanti di Old Delhi è proprio immergersi nel suo caos, vivere con i suoi ritmi, sperimentando l’ottimo street food (facendosi sempre consigliare, accompagnati da uno chef locale), partecipando a itinerari tematici (storici, gastronomici o di shopping locale).
Dopo la prima colazione in hotel, trasferimento in aeroporto in coincidenza con il volo intercontinentale.
Definire in assoluto un periodo migliore per visitare l’India è praticamente impossibile, sia per la vastità del paese che per la presenza di un enorme range di latitudini e di microclimi, anche molto variabili tra loro (basta considerare che il paese si estende dai contrafforti himalayani fino alle spiagge tropicali del Kerala).
In generale, l’India è un paese visitabile tutto l’anno a patto di scegliere la regione ottimale in funzione del periodo. Inoltre, il clima non dovrebbe essere l’unico criterio di valutazione: alcuni periodi dell’anno con un meteo non ottimale sono comunque interessantissimi per la presenza di particolari eventi o festival che consentono un pieno contatto con la cultura millenaria e le meravigliose tradizioni locali.
Per esempio: se la nostra estate (da giugno ad agosto) prevede un clima molto piovoso lungo le coste meridionali del Kerala, questo periodo è particolarmente interessante per la presenza di numerosi festival, come il Vallam Kali (un evento nel quale centinaia di imbarcazioni si sfidano in competizioni sulle calme acque delle backwater) o più semplicemente perché gli interessati alla millenaria medicina Ayurvedica troveranno durante il monsone il clima perfetto per i trattamenti.
Un altro esempio è lo stato himalayano del Ladakh: se il periodo migliore è sicuramente la nostra estate, i freddi mesi invernali offrono - a patto di un forte spirito di adattamento visto le gelide temperature - l’incredibile esperienza di osservare alcuni degli ultimi esemplari del meraviglioso leopardo delle nevi in libertà (avvistamento impossibile durante i mesi estivi).
L’India è tendenzialmente soggetta a due differenti monsoni: quello estivo, solitamente da giugno ai primi giorni di settembre, che colpisce praticamente l’intero paese con esclusione di alcune regioni (quelle sud-orientali, infatti il Tamil Nadu è colpito molto marginalmente, del Deserto del Thar in Rajasthan e della regione himalayana del Ladakh, protetta dagli altri contrafforti montuosi); e poi c’è quello invernale, che si svolge solitamente tra ottobre e novembre e colpisce prevalentemente il Tamil Nadu e le coste orientali della penisola, per poi deviare nel Golfo del Bengala.
Il Ladakh e il Kashmir offrono invece il meglio durante i mesi, da maggio a settembre, quando le temperature sono piacevoli e il tempo si mantiene sereno, essendo protette dal monsone estivo e dai primi contrafforti himalayani.
Un altro aspetto importante da tenere presente sono le temperature: dalla seconda metà di aprile ai primi di giugno, la maggior parte del paese registra temperature veramente elevate, con picchi che possono raggiungere anche i 44°C; questo non preclude il viaggio, ma è importante pianificare le attività evitando le ore centrali della giornata.
Volendo identificare un periodo migliore sotto il profilo climatico possiamo sicuramente stabilire che - con esclusione del Ladakh e il Tamil Nadu - il periodo migliore va da ottobre a marzo, caratterizzato da poche precipitazioni e da temperature mai troppo elevate.
I mesi del monsone estivo, a meno di particolari interessi, sono invece più complicati per le forti piogge a carattere tropicale, a esclusione però delle aree più orientali semidesertiche come il Rajasthan e il Gujarath dove le precipitazioni sono meno intense.
Un parametro interessante da valutare quando si pianifica un viaggio in India è il rapporto qualità prezzo: la bassa stagione in India va da aprile a settembre e durante questi mesi il costo degli hotel si riduce anche sensibilmente. Per esempio, la seconda metà di agosto e di settembre sono mesi interessanti per viaggiare in Rajasthan, considerando le scarse precipitazioni, le temperature non elevatissime come nei mesi precedenti e le tante offerte che si trovano nel periodo.
In India, gennaio e febbraio cadono nel mezzo della stagione fresca e secca, caratterizzata da temperature gradevoli e giornate soleggiate, uno dei periodi migliori per visitare il Paese nella sua interezza, a eccezione delle regioni himalayane del Ladakh e del Sikkim, dove in questi mesi si registrano temperature molto rigide. Questo comporta che per non avere problemi di disponibilità presso le strutture turistiche, si debba prenotare con largo anticipo.
Sono, insieme a novembre e a dicembre, i mesi in cui si registra il massimo afflusso di viaggiatori; se da un punto di vista climatico è un periodo perfetto, sotto il profilo dell’esperienza sicuramente bisogna essere preparati a incontrare un po’ di affolamento nei principali siti turistici. Inoltre, essendo alta stagione, i costi degli hotel sono leggermente più alti.
A gennaio, precisamente il 26, con la festa laica del Republic Day a Delhi si dà inizio alle numerose festività che si susseguono per tutto l’anno. Durante l’evento si assiste a una processione di elefanti e a parate militari in una cornice sfarzosa e principesca in tipico stile indiano. Questo è anche l’unico mese in cui è possibile per effettuare il Trekking lungo le gole dello Zanskar in Ladakh, uno dei più affascinanti ed emozionanti al mondo, che segue il corso ghiacciato del mitico fiume Zanskar nelle profondità del canyon, lungo un’antica via carovaniera. È, inoltre, solo in questo periodo che è possibile osservare il Leopardo delle Nevi in Ladakh, a patto che si sia disposti a sopportare le rigide temperature della regione.
A febbraio (talvolta a marzo - le date sono solitamente comunicate con un anno di anticipo) si svolge a Jodhpur e a Nagaur il World Sacred Spirit Festival, un affascinante evento che richiama i migliori musicisti e danzatori Sufi, oltre che decine di migliaia di fedeli.
A marzo le temperature vanno via via aumentando, ma il clima rimane comunque ottimo, con precipitazioni ancora assenti o molto scarse. Rimane uno dei mesi più popolari per viaggiare in India, per questo non sorprende trovare numerose persone presso i principali siti turistici e costi che rimangono ancora alti per l’alta stagione.
Oltre al clima favorevole, quello che rende marzo un mese molto popolare per viaggiare è il famoso Holi festival, uno tra gli eventi più vivaci, colorati e divertenti di tutta l’India. Si tratta di un festival di verniciatura durante il quale la gente si getta addosso acqua colorata e polvere rossa festeggiando così la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. La data del festival cambia ogni anno in base al calendario lunare, ma chi ha la fortuna di capitare in quel giorno può prendere parte ai giochi ricordandosi di indossare vestiti a cui non si tiene particolarmente!
Un altro evento interessante del mese è l’Hola Mohalla, un grande raduno religioso Sikh dove tantissimi di fedeli si radunano a Anandpur Sahib nel Punjab in un affascinante mix di cerimonie religiose, musiche e danze tradizionali e prove di coraggio e destrezza. Un’opportunità unica per addentrarsi e scoprire l’affascinante cultura e le tradizioni Sikh.
Marzo (e aprile, a seconda delle stagioni) sono anche i mesi perfetti per viaggiare nelle regioni pre-himalayane come il Sikkim e l’Himachal Pradesh, sia per l’ottimo clima, sia perché coincide con la stagione di fioritura dei rododendri, che in Himalaya raggiungono dimensioni di veri e propri alberi, offrendo un colpo d’occhio incredibile.
Ad aprile inizia la calda e afosa estate indiana. Le temperature crescono ovunque, raggiungendo anche punte di 44°C al sud e nelle grandi pianure alluvionali del nord, e si accompagnano a tassi di umidità abbastanza elevati che possono rendere più faticose le visite nelle ore centrali della giornata.
Aprile e maggio sono i due dei mesi più caldi dell’anno ma, allo stesso tempo, sono tra i migliori per l’osservazione della fauna selvatica nei parchi: grazie alla scarsa disponibilità di acqua, gli avvistamenti presso le pozze perenni diventano più facili e frequenti. Questo è il periodo perfetto per avvistare le tigri nella regione dello Uttarakhand, di Madhya Pradesh e Chhattisgarh. Considerate le alte temperature diurne, si consiglia di programmare le escursioni nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio, in modo da evitare il caldo afoso delle ore centrali della giornata.
Mentre il sud vive un periodo di caldo afoso che costringe alla chiusura di molti campi - come gli alloggi del deserto - al nord e nella zona dell’Himalaya il clima più fresco segna l’inizio della stagione dei trekking: dalle montagne del Kashmir alla regione di Himachal Pradesh che offre bellissimi trekking sulle zone montuose di Manali e McLeod Ganj, fino al territorio di Uttarakhand, dove le escursioni sono rese particolarmente suggestive dall’incontro con migliaia di fedeli che compiono il sacro pellegrinaggio verso i quattro antichi templi, ubicati presso le sorgenti dei sacri fiumi della regione.
L’estate indiana è anche il periodo migliore per visitare le regioni pre-himalayane dell’Himachal Pradesh o per trascorrere qualche giorno di relax lungo le colline del Darjeeling con i suoi bellissimi giardini del tè. Le temperature sono piacevoli e mai troppo elevate, il clima è perfetto e la fioritura dei rododendri rende il soggiorno ancora più emozionante.
In prossimità delle festività pasquali, molti hotel si riempiono rapidamente, ecco perché occorre pianificare con un certo anticipo una vacanza in questo periodo.
A giugno inizia solitamente la stagione dei monsoni che colpisce con precipitazioni anche abbondanti buona parte dell’India, a iniziare dalla zona sud-occidentale dove i venti, carichi di umidità, portano piogge già a partire da aprile. Solo le zone orientali vengono momentaneamente risparmiate dal monsone, che si manifesta tra la metà di ottobre e la fine di dicembre.
I monsoni iniziano con forti temporali al sud e salgono via via verso nord arrivando a lambire, seppur molto lievemente, i margini del deserto del Rajasthan e la regione nord-occidentale dell’Himalaya. Qui le precipitazioni si fanno sentire con intensità minore, lasciando ampio spazio a giornate calde e soleggiate. All’opposto, la parte nord-orientale dell'Himalaya viene colpita in pieno dal monsone estivo con piogge torrenziali che rendono i percorsi impraticabili.
L’estate è dunque la stagione più adatta a viaggi nell’India del nord dove, oltre al Rajasthan, è possibile visitare il Kashmir e il Ladakh che, baciate dal sole, si presentano in tutto il loro splendore e in completo contrasto con il grigiore che domina nel resto del Paese.
Chi si trova a viaggiare in India a giugno può prendere parte alla grande parata del carro Rath Yatra, uno spettacolo cui si assiste a Puri dove il gigantesco carro-tempio del dio Jagannath viene trainato da migliaia di fedeli. Una processione a cui prende parte una folla di pellegrini impressionante.
Luglio e agosto cadono nel mezzo della stagione monsonica: un periodo caratterizzato da caldo intenso e da piogge abbondanti che investono tutto il territorio, a eccezione del nord che offre un clima più secco e piacevole.
Questo è dunque il momento ideale per scoprire le meravigliose montagne di Jammu e Kashmir o per ammirare le incredibili viste su Ladakh. Durante questi mesi è possibile viaggiare anche in Rajasthan (preferibilmente in agosto), visto che le temperature sono mitigate dai venti del monsone, le precipitazioni sono sporadiche e prevalentemente limitate a qualche temporale e, molto importante, è un periodo meno frequentato dai turisti per un più profondo contatto con la cultura locale.
Come per i mesi precedenti, luglio e agosto sono perfetti per viaggiare in Ladakh grazie alle temperature piacevoli e a un clima solitamente ottimo. In Ladakh, a seconda del complesso calendario astrologico buddista, a fine giugno si celebra il Festival di Hemis, uno degli eventi più importanti per il Buddhismo Tibetano, durante il quale viene esposta una enorme Tanka (i dipinti buddhisti tradizionali realizzati su stoffa). Per chi desidera partecipare, consigliamo di prenotare con larghissimo anticipo, per evitare problemi di disponibilità degli hotel.
A eccezione del Ladakh, Rajasthan e Tamil Nadu, il resto del paese a luglio e agosto è caratterizzato da forti precipitazioni (d’altro canto i monsoni non sono considerati una sventura in India, al contrario: il loro arrivo viene celebrato da diversi festival in quanto sono in grado di attenuare il caldo afoso di questi mesi).
In estate si svolge in Kerala uno degli eventi più attesi dell’anno: la Nehru Cup Snake Boat Races, una competizione tra le tipiche imbarcazioni a serpente, che si svolge il secondo sabato di agosto sulle acque stagnanti di Alappuzha(Alleppey). La gara si accompagna a sfilate di carri, a mostre di artigianato e suggestive cerimonie nell’acqua.
A settembre il monsone di sud-ovest inizia ad attenuarsi nell’India del nord, a eccezione dell’estremo nord-est che talvolta è ancora colpito da forti precipitazioni. Settembre è secondo la nostra esperienza uno dei mesi ideali per visitare il Rajasthan, considerato il clima favorevole (pochi temporali sporadici), le temperature non troppo elevate e i costi, che sono decisamente ridotti rispetto ai mesi di alta stagione.
Nel resto del paese, settembre è un mese di transizione tra la fine della stagione umida e l’arrivo di quella secca, per cui il tempo è imprevedibile, con temporali improvvisi anche se sporadici.
La stagione di punta nel Ladakh si chiude, ma le condizioni climatiche sono ancora buone per visitare la zona. I viaggi negli stati meridionali e i trekking nelle regioni orientali dell'Himalaya sono ancora sconsigliati, fino a quando le piogge non scompaiono del tutto.
La festa di Ganesh Chaturthi, in onore del dio Ganesh dalla testa di elefante, viene celebrata in tutta l’India tra agosto e settembre, ma in modo particolare a Maharashtra con canti e balli per le strade e una processione di statue di creta raffiguranti la divinità. Al termine le statue vengono immerse nei fiumi o nel mare e tutti cercano di non guardare la luna poiché si ritiene che porti sfortuna.
Contrassegnato dal graduale ritorno del bel tempo, ottobre apre le porte all’alta stagione turistica dell’India che prosegue all’incirca fino a marzo. Le piogge terminano a nord e le giornate tornano a essere asciutte e soleggiate. Rovesci improvvisi possono ancora interessare alcune aree del sud, in particolare lungo la costa orientale, ma questi hanno anche il merito di creare il bellissimo paesaggio verdeggiante che caratterizza il territorio in questo periodo.
Con novembre poi il clima diventa meraviglioso: temperature più basse, scarsa umidità e quasi totale assenza di pioggia rendono piacevole viaggiare in qualsiasi parte dell’India. Se a questo si aggiunge la possibilità di assistere a numerosi festival, si spiega il motivo dell’elevato numero di turisti che affollano l’India in questi mesi.
Le uniche regioni del paese che presentano un clima non ottimale sono il Tamil Nadu e in generale le coste orientali soggette al monsone invernale che, se pur meno intenso di quello estivo, potrebbe portare forti precipitazioni.
A cavallo tra ottobre e novembre cade uno tra i più grandi e antichi festival indù, il Diwali Festival, una festa di cinque giorni che si celebra in tutta l’India. Protagoniste di questo festival delle luci sono le candele e le lampade di terracotta che adornano le strade e le case, mentre abbaglianti fuochi d'artificio illuminano il cielo per festeggiare la luce della vita e il ritorno del dio Rama dall’esilio. L’atmosfera che si crea rende questo momento magico per visitare il Paese.
Un altro evento da non perdere a novembre è la fiera di Pushkar, quando circa 50.000 cammelli e capre, insieme ai loro proprietari e a migliaia di spettatori, scendono in questo villaggio del Rajasthan tutti agghindati per l’occasione. Musica, danze e antiche tradizioni animano questa festa in un mix tra fervore religioso e antichissime tradizioni rurali.
A cavallo tra ottobre e novembre, a Kolkata, si svolge uno tra i più emozionanti festival del paese, il Durga Puja, interamente dedicato alla Dea Durga, durante il quale la città si colora di tantissimi Pandals, i tradizionali templi temporanei che vengono edificati per l’occasione, dalle particolari architetture e decorazioni. Una tripudio di danze e musiche che termina con la grande processione diretta alla statua della dea, che viene immersa nelle acque del fiume. Un evento affascinante per addentrarsi nella cultura, nelle tradizioni e nei sapori del West Bengal.
Dicembre è uno dei mesi ideali sotto il profilo climatico per pianificare un viaggio in India: tutto il paese, a esclusione delle regioni himalayane, offre un clima perfetto con temperature mai elevate. Proprio per il clima ottimale che coincide con il periodo natalizio, in questo mese si registra un maggiore afflusso di turisti e una crescita dei prezzi delle strutture alberghiere, pertanto si raccomanda la prenotazione con largo anticipo.
Nel Nagaland, all’estremo nord est del paese, si festeggia il famoso festival tribale dell’Hornbill che richiama tantissimi gruppi tribali della regione, dotati per l’occasione di colorati costumi tradizionali, in un universo di danze musiche e usanze locali. Un evento che si integra perfettamente in un itinerario alla scoperta delle bellissime riserve naturali della regione.
Località | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic |
Delhi | 6 - 21 15 | 10 - 23 14 | 15 - 29 13 | 20 - 36 7 | 24 - 39 16 | 28 - 37 51 | 27 - 35 218 | 25 - 33 254 | 24 - 34 123 | 18 - 33 23 | 13 - 28 5 | 8 - 22 7 |
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Jaipur | 8 - 22 15 | 10 - 25 9 | 15 - 31 5 | 21 - 35 4 | 25 - 40 17 | 27 - 39 49 | 25 - 34 210 | 24 - 31 223 | 23 - 32 80 | 19 - 33 11 | 13 - 28 8 | 8 - 24 2 |
Jodhpur | 9 - 24 2 | 11 - 28 3 | 16 - 34 6 | 23 - 39 3 | 27 - 40 11 | 28 - 41 32 | 27 - 35 121 | 25 - 33 121 | 24 - 34 52 | 20 - 34 6 | 15 - 32 4 | 10 - 26 1 |
Jaisalmer | 4 - 23 1 | 8 - 26 4 | 14 - 31 3 | 19 - 38 3 | 24 - 41 7 | 27 - 41 31 | 26 - 36 55 | 25 - 34 57 | 22 - 35 27 | 18 - 34 2 | 11 - 30 2 | 7 - 24 2 |
Udaipur | 9 - 23 4 | 11 - 26 2 | 18 - 31 8 | 22 - 35 4 | 25 - 38 12 | 24 - 35 87 | 23 - 29 240 | 22 - 28 244 | 21 - 30 132 | 19 - 31 12 | 14 - 29 13 | 10 - 24 1 |
Ahmedabadh | 12 -27 1 | 14 - 30 0 | 19 - 36 0 | 23 - 38 1 | 26 - 42 4 | 27 - 37 80 | 25 - 33 273 | 25- 32 214 | 24 - 34 141 | 21 - 35 12 | 16 - 33 5 | 13 - 28 2 |
Varanasi | 9 - 23 18 | 12 - 27 11 | 16 - 32 8 | 22 - 39 3 | 26 - 40 12 | 27 - 39 95 | 26 - 33 293 | 26 - 32 286 | 25 - 33 206 | 21 - 33 34 | 14 - 30 10 | 10 - 24 3 |
Bangalore | 15 - 26 2 | 16 - 30 6 | 19 - 32 10 | 20 - 33 40 | 20 - 32 106 | 19 - 29 73 | 18 - 28 94 | 18 - 28 121 | 18 - 28 190 | 18 - 28 153 | 16 - 27 65 | 0 - 25 19 |
Munnar | 12 - 22 21 | 13 - 24 28 | 15 - 25 42 | 16 - 26 120 | 17 - 25 161 | 16 - 23 260 | 15 - 22 395 | 15 - 22 264 | 15 - 23 208 | 15 - 22 252 | 14 - 22 174 | 1 - 21 95 |
Bopal | 8 - 24 21 | 12 - 27 17 | 16 - 31 14 | 22 - 37 7 | 26 - 40 11 | 26 - 37 135 | 24 - 30 394 | 23 - 28 430 | 23 - 30 196 | 19 - 32 24 | 13 - 29 10 | 9 - 24 14 |
Darjeeling | 5 - 15 15 | 7 - 18 20 | 11 - 21 43 | 14 - 24 92 | 16 - 25 188 | 18 - 26 514 | 19 - 25 777 | 19 - 26 572 | 18 - 24 420 | 15 - 24 108 | 10 - 21 14 | 7 - 18 8 |
Srinagar | -2 - 6 57 | -1 - 7 64 | 3 - 13 112 | 7 - 20 87 | 11 - 23 70 | 14 - 28 36 | 18 - 30 51 | 16 - 28 64 | 12 - 26 33 | 5 - 22 33 | 1 - 15 20 | -1 - 7 39 |
Dharamshala | 0 - 10 80 | 2 - 12 79 | 6 - 18 104 | 11 - 24 72 | 13 - 27 75 | 17 - 29 114 | 17 - 28 361 | 18 - 27 343 | 14 - 26 180 | 10 - 23 34 | 5 - 18 20 | 2 - 12 41 |
Shimla | 2 - 11 76 | 3 - 12 69 | 7 -16 73 | 12 - 21 51 | 16 - 24 65 | 18 - 26 168 | 16 - 23 406 | 15 - 22 330 | 14 - 21 186 | 11 - 21 37 | 7 - 16 15 | 4 - 13 40 |
Mumbai | 18 - 29 0 | 19 - 30 1 | 22 - 31 0 | 24 - 32 1 | 26 - 33 12 | 25 - 32 573 | 24 - 30 964 | 24 - 30 618 | 24 - 29 343 | 24 - 32 81 | 22 - 32 10 | 20 - 30 3 |
Mysore | 16 - 27 3 | 18 - 29 5 | 20 - 32 11 | 21 - 32 62 | 21 - 31 145 | 20 - 28 101 | 20 - 27 156 | 20- 27 125 | 19 - 28 127 | 19 - 28 170 | 18 - 27 56 | 1 - 26 18 |
cochin | 22 - 30 5 | 23 - 31 23 | 24 - 31 36 | 25 - 32 104 | 25 - 30 281 | 24 - 29 750 | 23 - 28 843 | 23 - 28 513 | 23 - 29 312 | 23 - 30 307 | 23 - 31 152 | 22 - 31 41 |
Madurai | 21 - 30 15 | 22 - 31 18 | 24 - 32 21 | 26 - 32 61 | 26 - 34 52 | 25 - 33 85 | 24 - 32 128 | 23 - 32 138 | 23 - 32 110 | 23 - 31 189 | 22 - 30 138 | 21 - 28 70 |
Chennai | 19 - 28 20 | 20 - 31 12 | 22 - 32 4 | 25 - 35 10 | 27 -37 38 | 26 - 38 61 | 26 - 35 112 | 25 - 34 156 | 25 - 33 133 | 24 - 31 258 | 22 - 28 341 | 21 - 28 144 |
Kolkata | 13 - 25 11 | 16 - 28 22 | 21 - 33 31 | 25 - 34 57 | 26 - 34 107 | 26 - 33 263 | 26 - 31 321 | 26 - 31 323 | 26 - 31 268 | 24 - 31 127 | 19 - 29 18 | 14 - 25 9 |
Bubaneshwar | 17 - 26 13 | 20 - 28 18 | 24 - 32 21 | 25 - 33 18 | 26 - 34 44 | 26 - 33 164 | 25 - 31 307 | 25 - 30 295 | 25 - 31 247 | 23 - 31 193 | 19 - 30 48 | 16 - 26 6 |
Gangtok | 2 - 12 14 | 4 - 14 17 | 8 - 17 42 | 11 - 18 100 | 13 - 19 192 | 15 - 22 492 | 16 - 23 730 | 16 - 23 538 | 14 - 21 385 | 11 - 21 108 | 7 - 19 13 | 4 - 15 9 |
Leh | -12 - -1 12 | -11 - 0 11 | -6 - 6 14 | -1 - 12 9 | 1 - 15 9 | 7 - 19 9 | 9 - 24 21 | 9 - 24 22 | 6 - 20 12 | -1 - 15 3 | -7 - 15 4 | -10 - 2 7 |
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