Delhi - Shimla - Sangla - Kalpa - Nako - Tabo - Kaza - Manali
Natura Cultura
Partenza con volo di linea per Delhi.
Arrivo nella enorme capitale indiana nella prima mattinata, incontro con lo staff locale e trasferimento in hotel.
Dopo qualche ora di relax, il pomeriggio è dedicato alla visita di Old Delhi, il cuore pulsante della città, con il Jama Massjid - la grande moschea - il Forte Rosso (visitabile solo dall'esterno), il Raj Ghat e l'enorme e caotico bazaar.
Al termine, rientro in hotel per la cena e per il pernottamento.
Old Delhi è forse l'espressione dell’India più vera. Delimitata a nord dal Forte Rosso, si estende con il suo caotico dedalo di strade e vicoli formando il cuore antico della città; un luogo dall'atmosfera unica, perfetto palcoscenico per comprendere a fondo la complessa società indiana e la sua cultura millenaria.
Jama Masjid, la moschea principale, è un enorme monolito in granito rosso e marmo bianco (XVII secolo) che può contenere fino a 25.000 fedeli.
Dalla grande moschea si estende l’enorme e caotico bazar, un infinito labirinto di stradine e di katra (vicoli coperti), dove i settori merceologici sono rigorosamente separati: dalla seta all’argento, dai gioielli agli articoli per gli sposi (qui una vera mania, ce ne sono di meravigliosi), dalle perline alla carta.
Raggiunta Chandni Chowk, il grande viale utilizzato per le parate e le manifestazioni pubbliche durante gli imperi dei secoli passati, ci si immerge negli odori, colori e tradizioni del più grande mercato delle spezie al mondo.
Alla fine, sembra paradossale, ma una delle cose più emozionanti di Old Delhi è proprio immergersi nel suo caos, vivere con i suoi ritmi, sperimentando l’ottimo street food (facendosi sempre consigliare, accompagnati da uno chef locale), partecipando a itinerari tematici (storici, gastronomici o di shopping locale).
Presto al mattino, dopo la prima colazione in hotel, trasferimento alla stazione di Delhi in coincidenza con il treno veloce alla volta di Kalka.
Arrivo, incontro con la guida locale e trasferimento sul famoso Toy Train, una antica ferrovia risalente al periodo britannico che si snoda per circa 100km lungo le ripidi pendici dei primi contrafforti himalayani fino a raggiungere Shimla.
Arrivati alla piccola stazione di Shimla, trasferimento in hotel e resto della giornata libera per una passeggiata lungo Mall Road o nell'interessante bazaar locale.
Cena e pernottamento in hotel.
Il Toy Train, con i sui circa 100km di lunghezza, è un'antica ferrovia a scartamento ridotto, risalente al periodo britannico, che regala un'esperienza unica per i paesaggi che attraversa arrampicandosi lungo le pendici dei primi contrafforti himalayani, con 102 tunnel e 87 ponti sospesi.
Alcuni dei treni sono ancora antichi convogli risalenti all'epoca della creazione, probabilmente uno di loro potrebbe essere lo stesso convoglio che nel 1945 portò il Mahatma Gandhi all’incontro con Viceroy Wavell per discutere l’uscita della Gran Bretagna dall’India.
Ma il Toy Train è anche un'interessante opportunità per entrare in contatto con la cultura locale, essendo un treno principalmente frequentato dagli abitanti delle valli.
Intera giornata dedicata alla scoperta di Shimla, cittadina arroccata in modo quasi surreale lungo le pendici dei primi contrafforti himalayani.
Dall'antica residenza del Vicerè (Viceregal Lodge), un luogo dall'atmosfera affascinante e carica di storia, al Tempio dedicato a Hanuman (Jakhu Temple), molto frequentato dai pellegrini e fedeli della regione, la visita prosegue con l'interessante Museo del Folkore e il centro città, attraversando Mall Road e il bazaar locale.
Al termine, nel pomeriggio, rientro in hotel per la cena e per il pernottamento.
Shimla, la capitale dell’Himachal Pradesh, sorge all’estremo est dello stato, arroccata lungo crinale a circa 2.300 metri di altezza, tra splendide foreste di rododendri e di conifere.
Durante il dominio britannico, Shimla veniva eletta a capitale estiva durante i mesi più caldi trasferendo l’intero governo, è difatti qui, più precisamente all’interno del Viceregal Lodge (la residenza del viceré, ora riconvertita in museo e centro studi), che sono state discusse molte delle politiche e firmati importanti trattati.
Una storia che trova ancora testimonianza nel tocco british presente un po’ ovunque, soprattutto in The Mall, la via principale della città, e al teatro vittoriano.
Shimla è anche il punto di accesso per visitare le regioni himalayane orientali come la meravigliosa e remota Spiti Valley, luoghi carichi di cultura e tradizioni, molto lontane dai classici percorsi turistici.
Presto al mattino, inizio del trasferimento verso Sangla attraverso il Passo Narkanda (2.690 m) dal quale si può avere un primo colpo d'occhio sulle belle valli e foreste dominate dai picchi innevati dell'Himalaya.
Lungo il percorso si visita il famoso Tempio Bhimkali, rara combinazione architettonica della tradizione buddista e di quella induista.
Pranzo in ristorante locale.
Al termine, si prosegue verso Sangla attraversando l'omonima valle, considerata da molti una delle più belle della regione, fino a entrare nel distretto del Kinnaur. Luoghi lontani dai classici circuiti turistici, carichi di tradizioni che cambiano di valle in valle, offrendo un mosaico culturale interessantissimo e unico.
Arrivo a Sangla nel pomeriggio, sistemazione presso il piccolo hotel e resto della serata libera. Cena in albergo.
Si ritiene che il Tempio Bhimkali sia stato costruito almeno 800 anni fa con i caratteristici tetti in ardesia, le torri dorate, le pagode e i portali in argento inciso. Sia nel tempio che lungo le strade di Sarahan si celebra ogni anno con l’importante festival chiamato Dussehra.
Presto al mattino si prosegue lungo la Valle del Fiume Baspa fino a raggiungere il piccolo villaggio di Chitkul (3450m), ultimo insediamento Indiano prima del confine con il vicino Tibet, un luogo remoto che ancora mantiene intatte le tradizioni e la cultura locale.
A seguire si ritorna a Sangla proseguendo poi lungo una strada panoramica fino al pittoresco villaggio di Kalpa, arroccato lungo le pendici di una montagna, immerso nelle coltivazioni di mele e sormontato dalla mole del Kinnaur Kailash.
Arrivo, sistemazione in hotel e resto della giornata libera per una passeggiata tra le stradine del villaggio.
Cena e pernottamento in hotel
La prima parte della giornata è dedicata alla scoperta di Kalpa: una passeggiata lungo le stradine del villaggio per raggiungere il Tempio di Narayan-Nagino e il Monastero Hu-Bu-Lan-Kar, che si dice essere stato fondato nel X secolo da Rinchensang-po, uno dei grandi maestri che hanno veicolato la diffusione del Buddismo in Tibet e nelle regioni himalayane dell'India.
Al termine delle visite si prosegue verso Tabo, fermandosi per visitare piccoli villaggi tradizionali come Spillo e Nako. Quest'ultimo sorge lungo le sponde dell'omonimo lago a un'altitudine di 3.660m al cospetto del Reo Purgyal (con i suoi 6.680m è la montagna più alta dell'Himachal Pradesh). Quest'ultimo offre quattro interessanti templi Buddisti e nelle vicinanze il piccolo insediamento di Tashigang dove si trovano alcune caverne.
Il sito si raggiunge con circa 2 ore di cammino, la possibilità di visita andrà quindi programmata con la guida in funzione delle attività previste nella giornata e degli spostamenti.
A seguire si prosegue verso Tabo, con una sosta per scoprire l'affascinante monastero di Gue all'imbocco della Spiti Valley.
Arrivati a Tabo, a seconda dell'orario, sarà possibile visitare il celebre monastero (nel caso gli orari non lo consentissero, il monastero si visiterà molto presto il mattino seguente).
Sistemazione e cena in hotel.
La leggenda narra che le caverne di Nabo abbiano ospitato il Guru Rinpoche durante un lungo periodo di meditazione al termine del quale offrì numerosi insegnamenti ai discepoli della regione. Alcune leggende locali descrivono anche che queste caverne sono state abitate per secoli da fate e altri personaggi mitologici, tanto da aver identificato alcune impronte scavate nella roccia.
Il Monastero di Gue, sitato lungo una antica via carovaniera tra India e Tibet, contiene la mummia del Lama Sangha Tenzin (XVI secolo) ancora in posizione di meditazione, l'unica Mummia buddista ancora esistente visto che in Tibet la totalità delle mummie di Lama, venerate per secoli, sono state tutte sepolte dai monaci per preservarle dalla distruzione a seguito dell'invasione e delle persecuzioni cinesi.
La mummia, descritta per la prima volta nel 1975 da parte del fotografo di viaggi Anuj Singh, è ancora molto ben conservata con l'epidermide ancora integra, cosa particolarmente sorprendente visto che alcuni studi riportano che nel processo di mummificazione non sono state utilizzate sostanze chimiche o naturali di sorta.
Il Monastero di Tabo, chiamato anche "Ajanta dell'Himalaya" con riferimento alle meravigliose grotte di Ajanta nel Maharastra, è uno dei più venerati e frequentati della regione. Fondato nel X secolo lungo la desertica valle di Tabo, rappresenta uno dei luoghi in cui la cultura e le tradizioni buddiste sono meglio preservate.
La struttura, costruita secondo i canoni classici del Buddismo Tibetano, contiene bellissime pitture murali e numerose sculture oltre che una preziosa e misteriosa collezione di antichissime Thanka e manoscritti Buddisti. Nelle immediate vicinanze del monastero, scavate in una parete rocciosa, si trovano diverse grotte utilizzate nei secoli dai monaci per la meditazione.
La giornata è dedicata alla scoperta della Spiti Valley con i suoi incredibili panorami, piccoli villaggi che sembrano rimasti in una dimensione senza tempo e alcuni dei più interessanti monasteri della valle.
Presto al mattino ci si muove seguendo il corso del fiume Spiti, tra imponenti montagne e paesaggi desertici, fino a raggiungere il famoso Monastero di Dhankar, arroccato su una cresta rocciosa a dominare le valli di Spiti e Pin.
Nel caso in cui non si fosse potuto visitare il Monastero di Tabo la sera precedente, questo sarà visitato molto presto al mattino, prima dell'alba in concomitanza con le funzioni religiose di inizio giornata.
La seconda tappa della giornata è il Monastero di Lhalung, anche conosciuto come il Tempio d'Oro, il primo a essere fondato (X secolo) nell'Himachal Pradesh dal Guru Rinchen Zangpo, uno dei maestri che tradusse i testi sacri Buddisti dal Sanscrito al Tibetano.
A seguire, con una deviazione dalla strada principale, visita al Monastero di Kungri, altro importante insediamento Buddista all'ingresso della bellissima Pin Valley, l'unico della scuola Buddista Nyingmapa, la più antica tra le scuole del Buddismo tibetano.
Si prosegue in direzione di Kaza, sistemazione presso il piccolo e semplice hotel e resto della serata a disposizione per una passeggiata nell'atmosfera rilassata e piacevole del villaggio. Cena in albergo.
Il Monastero di Dhankar, risalente all'XVII secolo, è stato costruito secondo i canoni della classica architettura Buddhista, ma anche con l'obiettivo di farne una struttura fortificata per proteggere la comunità locale dalle frequenti scorribande di predoni provenienti dal vicino Tibet.
Il Monastero di Lahlung è stato nei secoli uno dei principali centri d'insegnamento e di studio per il Buddismo Tibetano.
La leggenda descrive che le montagne circostanti cambiano colore in funzione dell'umore delle divinità; difficile da credere per i canoni occidentali, ma è certo che l'effetto della luce nelle diverse ore del giorno sulla complessa geologia di questa valle offre colpi d'occhio unici e incredibili che passano dal rosso al giallo più intenso. Un paradiso per gli appassionati di fotografia.
Un'altra giornata dedicata alla scoperta di questa affascinante valle così remota e lontana dai classici percorsi turistici.
Visiteremo i Monasteri di Kie e Kibber e i villaggi di Langza e Komic, tutti gioielli incastonati nei meravigliosi paesaggi naturali della Spiti e della Pin Valley.
Nel pomeriggio, al termine di tutte le visite, rientro a Kaza per la cena e il pernottamento in hotel.
La Spiti Valley è un angolo di Tibet in territorio indiano in grado di regalare emozioni uniche al viaggiatore. Un vero e proprio gioiello nascosto, ancora poco frequentato dal turismo, con montagne dalle incredibili forme e colorazioni, fiumi che attraversano la valle e deserti d’alta quota, antichissimi monasteri, una cultura intatta e ritmi di vita essenzialmente identici ai secoli scorsi.
La Spiti è anche, assieme al vicino Hemis National Park in Ladakh, uno dei pochissimi luoghi al mondo dove ancora vive il meraviglioso leopardo delle nevi.
Il Monastero di Kye - situato a una quota di 4.160m su una piccola collina nel cuore della Spiti - è il più grande della regione con moltissimi monaci e monache residenti (chiamate anche Nun) che trascorrono anni nel monastero per assistere agli insegnamenti Buddisti. Il monastero, costruito secondo i canoni più tradizionali del Buddismo Tibetano, custodisce numerose statue e pitture murali, alcune antichissime risalenti all'XI secolo.
Kibber - situato alla quota di 4.200m - è uno dei villaggi più affascinanti della regione, immerso in paesaggi meravigliosi tra montagne dai contrasti cromatici unici, brulli deserti e piccole macchie di verde dovute ai frutteti e alle coltivazioni.
Un villaggio che mantiene inalterate le antiche tradizioni, dall'atmosfera carica di pace e tranquillità scandita dai ritmi della natura e dalla profonda spiritualità che pervade ogni aspetto della vita dei suoi abitanti.
Langza e Komik sono due piccoli villaggi che custodiscono intatte gli antichi stili di vita e tradizioni; il primo conta circa 140 abitanti che vivono principalmente di agricoltura, allevamento e artigianato (producendo tappeti, scialli e pashmine di ottima fattura); il villaggio ha un piccolo tempio che i locali credono essere la dimora preferita di molti dei minori, protettori della valle. Durante i mesi invernali questo piccolo insediamento rimane completamente isolato con temperature che spesso scendono anche di 30° sotto lo zero.
Komik, invece, si trova a un'altitudine di circa 5.800m ed è un vero gioiello nascosto: isolato in un deserto d'alta quota e circondato da grandi montagne innevate, questo piccolo insediamento offre ai viaggiatori un'esperienza indimenticabile, immersi in un'atmosfera affascinante che avvolge i visitatori in una dimensione unica, difficile da descrivere.
Il piccolo tempio e monastero, antichissimo (XIV secolo) e con diverse statue e decorazioni murali, è il posto ideale per immergersi nella cultura Buddista e cercare di comprendere meglio la sua complessa simbologia, la sua storia e gli stili di vita dei monaci.
Al mattino, si proseguirà lungo il corso del fiume Spiti fino a raggiungere il piccolo villaggio di Losar che, come la maggior parte degli insediamenti di questa meravigliosa valle, è un luogo dall'atmosfera particolare, carica di serenità e spiritualità tanto che sono molti i viaggiatori che vi si recano per passare diversi giorni immersi in una realtà senza tempo.
Dopo una sosta per scoprire il villaggio, si prosegue verso la Valle di Lahaul attraversando lo scenografico Kunzom Pass, che segna il termine della Spiti.
Pranzo in ristorante locale. Arrivati al Lago Chandratal, situato a una quota di 4.300 m, sistemazione presso il campo tendato e resto del pomeriggio a disposizione per rilassarsi o per una passeggiata intorno al lago, circondati da bellissimi panorami e nella tranquillità più assoluta.
Cena e pernottamento al campo tendato.
Losar è situato al margine occidentale della valle, immerso in paesaggi che iniziano a cambiare ricordando molto quelli del vicino Ladakh, nei quali il brullo deserto d'alta quota prende sempre più piede, dando luogo a incredibili contrasti cromatici.
Il Chandratal Lake è un piacevole lago di montagna, più piccolo dei vicini Pangon e Tso Moriri nel vicino Ladakh; un luogo affascinante per qualche ora di relax, oltre a essere una tappa logistica obbligata in un viaggio alla scoperta della Spiti Valley.
Il nome del lago deriva, nella lingua locale, dai termini Chandra (Luna) e Taal (Lago) e significa letteralmente Lago della Luna per la sua forma particolare che ricorda uno spicchio di luna crescente. Le sue sponde sono composte da pascoli e prati che, durante la primavera, si ricoprono di fiori offrendo un colpo d'occhio meraviglioso.
Presto al mattino, dopo aver lasciato a malincuore il campo, inizia il lungo trasferimento alla volta di Manali.
Il percorso attraversa il Rothang Pass, il famoso passo che congiunge l'Himachal Pradesh con il Ladakh meridionale; la strada discende dal passo con un susseguirsi di ripidissimi tornanti dove stuole di operai lavorano ininterrottamente (purtroppo spesso in condizioni al limite) per mantenere la strada praticabile.
Pranzo in ristorante locale lungo il percorso. Arrivo a Manali nel pomeriggio, sistemazione in hotel e resto della serata libera per rilassarsi dopo il lungo trasferimento o per una passeggiata in autonomia tra le caotiche strade della città.
Manali è una piccola cittadina all'estremo nord dell'Himachal Pradesh, affascinante per la sua atmosfera che unisce le profonde tradizioni locali con gli influssi coloniali britannici e una particolare atmosfera, un po' hippy, visto che negli anni '60 e '70 era una delle mete favorire dei figli dei fiori.
Appena svegli, inizia il trasferimento verso Chandighar, la grande città del Punjab famosa per la particolare architettura disegnata da Le Corbusier.
All'arrivo, dopo un breve tour panoramico della città, trasferimento in aeroporto in coincidenza con il volo per Delhi.
Arrivati nuovamente nella capitale, trasferimento in hotel situato nelle vicinanze dell'aeroporto e resto della serata a disposizione.
Cena libera in hotel o presso uno degli ottimi ristoranti del Food Court, una grande centro commerciale dove è possibile trovare tantissimi tipi di ristoranti con cucine tipiche di tutto il paese (ottimo Karim con il suo Kabab alla Menta, stesso locale e qualità dei piatti, ma con fascino decisamente differente rispetto a quello originale in Old Delhi).
Al mattino, dopo la prima colazione in hotel, trasferimento in aeroporto in coincidenza con il volo intercontinentale.
Definire in assoluto un periodo migliore per visitare l’India è praticamente impossibile, sia per la vastità del paese che per la presenza di un enorme range di latitudini e di microclimi, anche molto variabili tra loro (basta considerare che il paese si estende dai contrafforti himalayani fino alle spiagge tropicali del Kerala).
In generale, l’India è un paese visitabile tutto l’anno a patto di scegliere la regione ottimale in funzione del periodo. Inoltre, il clima non dovrebbe essere l’unico criterio di valutazione: alcuni periodi dell’anno con un meteo non ottimale sono comunque interessantissimi per la presenza di particolari eventi o festival che consentono un pieno contatto con la cultura millenaria e le meravigliose tradizioni locali.
Per esempio: se la nostra estate (da giugno ad agosto) prevede un clima molto piovoso lungo le coste meridionali del Kerala, questo periodo è particolarmente interessante per la presenza di numerosi festival, come il Vallam Kali (un evento nel quale centinaia di imbarcazioni si sfidano in competizioni sulle calme acque delle backwater) o più semplicemente perché gli interessati alla millenaria medicina Ayurvedica troveranno durante il monsone il clima perfetto per i trattamenti.
Un altro esempio è lo stato himalayano del Ladakh: se il periodo migliore è sicuramente la nostra estate, i freddi mesi invernali offrono - a patto di un forte spirito di adattamento visto le gelide temperature - l’incredibile esperienza di osservare alcuni degli ultimi esemplari del meraviglioso leopardo delle nevi in libertà (avvistamento impossibile durante i mesi estivi).
L’India è tendenzialmente soggetta a due differenti monsoni: quello estivo, solitamente da giugno ai primi giorni di settembre, che colpisce praticamente l’intero paese con esclusione di alcune regioni (quelle sud-orientali, infatti il Tamil Nadu è colpito molto marginalmente, del Deserto del Thar in Rajasthan e della regione himalayana del Ladakh, protetta dagli altri contrafforti montuosi); e poi c’è quello invernale, che si svolge solitamente tra ottobre e novembre e colpisce prevalentemente il Tamil Nadu e le coste orientali della penisola, per poi deviare nel Golfo del Bengala.
Il Ladakh e il Kashmir offrono invece il meglio durante i mesi, da maggio a settembre, quando le temperature sono piacevoli e il tempo si mantiene sereno, essendo protette dal monsone estivo e dai primi contrafforti himalayani.
Un altro aspetto importante da tenere presente sono le temperature: dalla seconda metà di aprile ai primi di giugno, la maggior parte del paese registra temperature veramente elevate, con picchi che possono raggiungere anche i 44°C; questo non preclude il viaggio, ma è importante pianificare le attività evitando le ore centrali della giornata.
Volendo identificare un periodo migliore sotto il profilo climatico possiamo sicuramente stabilire che - con esclusione del Ladakh e il Tamil Nadu - il periodo migliore va da ottobre a marzo, caratterizzato da poche precipitazioni e da temperature mai troppo elevate.
I mesi del monsone estivo, a meno di particolari interessi, sono invece più complicati per le forti piogge a carattere tropicale, a esclusione però delle aree più orientali semidesertiche come il Rajasthan e il Gujarath dove le precipitazioni sono meno intense.
Un parametro interessante da valutare quando si pianifica un viaggio in India è il rapporto qualità prezzo: la bassa stagione in India va da aprile a settembre e durante questi mesi il costo degli hotel si riduce anche sensibilmente. Per esempio, la seconda metà di agosto e di settembre sono mesi interessanti per viaggiare in Rajasthan, considerando le scarse precipitazioni, le temperature non elevatissime come nei mesi precedenti e le tante offerte che si trovano nel periodo.
In India, gennaio e febbraio cadono nel mezzo della stagione fresca e secca, caratterizzata da temperature gradevoli e giornate soleggiate, uno dei periodi migliori per visitare il Paese nella sua interezza, a eccezione delle regioni himalayane del Ladakh e del Sikkim, dove in questi mesi si registrano temperature molto rigide. Questo comporta che per non avere problemi di disponibilità presso le strutture turistiche, si debba prenotare con largo anticipo.
Sono, insieme a novembre e a dicembre, i mesi in cui si registra il massimo afflusso di viaggiatori; se da un punto di vista climatico è un periodo perfetto, sotto il profilo dell’esperienza sicuramente bisogna essere preparati a incontrare un po’ di affolamento nei principali siti turistici. Inoltre, essendo alta stagione, i costi degli hotel sono leggermente più alti.
A gennaio, precisamente il 26, con la festa laica del Republic Day a Delhi si dà inizio alle numerose festività che si susseguono per tutto l’anno. Durante l’evento si assiste a una processione di elefanti e a parate militari in una cornice sfarzosa e principesca in tipico stile indiano. Questo è anche l’unico mese in cui è possibile per effettuare il Trekking lungo le gole dello Zanskar in Ladakh, uno dei più affascinanti ed emozionanti al mondo, che segue il corso ghiacciato del mitico fiume Zanskar nelle profondità del canyon, lungo un’antica via carovaniera. È, inoltre, solo in questo periodo che è possibile osservare il Leopardo delle Nevi in Ladakh, a patto che si sia disposti a sopportare le rigide temperature della regione.
A febbraio (talvolta a marzo - le date sono solitamente comunicate con un anno di anticipo) si svolge a Jodhpur e a Nagaur il World Sacred Spirit Festival, un affascinante evento che richiama i migliori musicisti e danzatori Sufi, oltre che decine di migliaia di fedeli.
A marzo le temperature vanno via via aumentando, ma il clima rimane comunque ottimo, con precipitazioni ancora assenti o molto scarse. Rimane uno dei mesi più popolari per viaggiare in India, per questo non sorprende trovare numerose persone presso i principali siti turistici e costi che rimangono ancora alti per l’alta stagione.
Oltre al clima favorevole, quello che rende marzo un mese molto popolare per viaggiare è il famoso Holi festival, uno tra gli eventi più vivaci, colorati e divertenti di tutta l’India. Si tratta di un festival di verniciatura durante il quale la gente si getta addosso acqua colorata e polvere rossa festeggiando così la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. La data del festival cambia ogni anno in base al calendario lunare, ma chi ha la fortuna di capitare in quel giorno può prendere parte ai giochi ricordandosi di indossare vestiti a cui non si tiene particolarmente!
Un altro evento interessante del mese è l’Hola Mohalla, un grande raduno religioso Sikh dove tantissimi di fedeli si radunano a Anandpur Sahib nel Punjab in un affascinante mix di cerimonie religiose, musiche e danze tradizionali e prove di coraggio e destrezza. Un’opportunità unica per addentrarsi e scoprire l’affascinante cultura e le tradizioni Sikh.
Marzo (e aprile, a seconda delle stagioni) sono anche i mesi perfetti per viaggiare nelle regioni pre-himalayane come il Sikkim e l’Himachal Pradesh, sia per l’ottimo clima, sia perché coincide con la stagione di fioritura dei rododendri, che in Himalaya raggiungono dimensioni di veri e propri alberi, offrendo un colpo d’occhio incredibile.
Ad aprile inizia la calda e afosa estate indiana. Le temperature crescono ovunque, raggiungendo anche punte di 44°C al sud e nelle grandi pianure alluvionali del nord, e si accompagnano a tassi di umidità abbastanza elevati che possono rendere più faticose le visite nelle ore centrali della giornata.
Aprile e maggio sono i due dei mesi più caldi dell’anno ma, allo stesso tempo, sono tra i migliori per l’osservazione della fauna selvatica nei parchi: grazie alla scarsa disponibilità di acqua, gli avvistamenti presso le pozze perenni diventano più facili e frequenti. Questo è il periodo perfetto per avvistare le tigri nella regione dello Uttarakhand, di Madhya Pradesh e Chhattisgarh. Considerate le alte temperature diurne, si consiglia di programmare le escursioni nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio, in modo da evitare il caldo afoso delle ore centrali della giornata.
Mentre il sud vive un periodo di caldo afoso che costringe alla chiusura di molti campi - come gli alloggi del deserto - al nord e nella zona dell’Himalaya il clima più fresco segna l’inizio della stagione dei trekking: dalle montagne del Kashmir alla regione di Himachal Pradesh che offre bellissimi trekking sulle zone montuose di Manali e McLeod Ganj, fino al territorio di Uttarakhand, dove le escursioni sono rese particolarmente suggestive dall’incontro con migliaia di fedeli che compiono il sacro pellegrinaggio verso i quattro antichi templi, ubicati presso le sorgenti dei sacri fiumi della regione.
L’estate indiana è anche il periodo migliore per visitare le regioni pre-himalayane dell’Himachal Pradesh o per trascorrere qualche giorno di relax lungo le colline del Darjeeling con i suoi bellissimi giardini del tè. Le temperature sono piacevoli e mai troppo elevate, il clima è perfetto e la fioritura dei rododendri rende il soggiorno ancora più emozionante.
In prossimità delle festività pasquali, molti hotel si riempiono rapidamente, ecco perché occorre pianificare con un certo anticipo una vacanza in questo periodo.
A giugno inizia solitamente la stagione dei monsoni che colpisce con precipitazioni anche abbondanti buona parte dell’India, a iniziare dalla zona sud-occidentale dove i venti, carichi di umidità, portano piogge già a partire da aprile. Solo le zone orientali vengono momentaneamente risparmiate dal monsone, che si manifesta tra la metà di ottobre e la fine di dicembre.
I monsoni iniziano con forti temporali al sud e salgono via via verso nord arrivando a lambire, seppur molto lievemente, i margini del deserto del Rajasthan e la regione nord-occidentale dell’Himalaya. Qui le precipitazioni si fanno sentire con intensità minore, lasciando ampio spazio a giornate calde e soleggiate. All’opposto, la parte nord-orientale dell'Himalaya viene colpita in pieno dal monsone estivo con piogge torrenziali che rendono i percorsi impraticabili.
L’estate è dunque la stagione più adatta a viaggi nell’India del nord dove, oltre al Rajasthan, è possibile visitare il Kashmir e il Ladakh che, baciate dal sole, si presentano in tutto il loro splendore e in completo contrasto con il grigiore che domina nel resto del Paese.
Chi si trova a viaggiare in India a giugno può prendere parte alla grande parata del carro Rath Yatra, uno spettacolo cui si assiste a Puri dove il gigantesco carro-tempio del dio Jagannath viene trainato da migliaia di fedeli. Una processione a cui prende parte una folla di pellegrini impressionante.
Luglio e agosto cadono nel mezzo della stagione monsonica: un periodo caratterizzato da caldo intenso e da piogge abbondanti che investono tutto il territorio, a eccezione del nord che offre un clima più secco e piacevole.
Questo è dunque il momento ideale per scoprire le meravigliose montagne di Jammu e Kashmir o per ammirare le incredibili viste su Ladakh. Durante questi mesi è possibile viaggiare anche in Rajasthan (preferibilmente in agosto), visto che le temperature sono mitigate dai venti del monsone, le precipitazioni sono sporadiche e prevalentemente limitate a qualche temporale e, molto importante, è un periodo meno frequentato dai turisti per un più profondo contatto con la cultura locale.
Come per i mesi precedenti, luglio e agosto sono perfetti per viaggiare in Ladakh grazie alle temperature piacevoli e a un clima solitamente ottimo. In Ladakh, a seconda del complesso calendario astrologico buddista, a fine giugno si celebra il Festival di Hemis, uno degli eventi più importanti per il Buddhismo Tibetano, durante il quale viene esposta una enorme Tanka (i dipinti buddhisti tradizionali realizzati su stoffa). Per chi desidera partecipare, consigliamo di prenotare con larghissimo anticipo, per evitare problemi di disponibilità degli hotel.
A eccezione del Ladakh, Rajasthan e Tamil Nadu, il resto del paese a luglio e agosto è caratterizzato da forti precipitazioni (d’altro canto i monsoni non sono considerati una sventura in India, al contrario: il loro arrivo viene celebrato da diversi festival in quanto sono in grado di attenuare il caldo afoso di questi mesi).
In estate si svolge in Kerala uno degli eventi più attesi dell’anno: la Nehru Cup Snake Boat Races, una competizione tra le tipiche imbarcazioni a serpente, che si svolge il secondo sabato di agosto sulle acque stagnanti di Alappuzha(Alleppey). La gara si accompagna a sfilate di carri, a mostre di artigianato e suggestive cerimonie nell’acqua.
A settembre il monsone di sud-ovest inizia ad attenuarsi nell’India del nord, a eccezione dell’estremo nord-est che talvolta è ancora colpito da forti precipitazioni. Settembre è secondo la nostra esperienza uno dei mesi ideali per visitare il Rajasthan, considerato il clima favorevole (pochi temporali sporadici), le temperature non troppo elevate e i costi, che sono decisamente ridotti rispetto ai mesi di alta stagione.
Nel resto del paese, settembre è un mese di transizione tra la fine della stagione umida e l’arrivo di quella secca, per cui il tempo è imprevedibile, con temporali improvvisi anche se sporadici.
La stagione di punta nel Ladakh si chiude, ma le condizioni climatiche sono ancora buone per visitare la zona. I viaggi negli stati meridionali e i trekking nelle regioni orientali dell'Himalaya sono ancora sconsigliati, fino a quando le piogge non scompaiono del tutto.
La festa di Ganesh Chaturthi, in onore del dio Ganesh dalla testa di elefante, viene celebrata in tutta l’India tra agosto e settembre, ma in modo particolare a Maharashtra con canti e balli per le strade e una processione di statue di creta raffiguranti la divinità. Al termine le statue vengono immerse nei fiumi o nel mare e tutti cercano di non guardare la luna poiché si ritiene che porti sfortuna.
Contrassegnato dal graduale ritorno del bel tempo, ottobre apre le porte all’alta stagione turistica dell’India che prosegue all’incirca fino a marzo. Le piogge terminano a nord e le giornate tornano a essere asciutte e soleggiate. Rovesci improvvisi possono ancora interessare alcune aree del sud, in particolare lungo la costa orientale, ma questi hanno anche il merito di creare il bellissimo paesaggio verdeggiante che caratterizza il territorio in questo periodo.
Con novembre poi il clima diventa meraviglioso: temperature più basse, scarsa umidità e quasi totale assenza di pioggia rendono piacevole viaggiare in qualsiasi parte dell’India. Se a questo si aggiunge la possibilità di assistere a numerosi festival, si spiega il motivo dell’elevato numero di turisti che affollano l’India in questi mesi.
Le uniche regioni del paese che presentano un clima non ottimale sono il Tamil Nadu e in generale le coste orientali soggette al monsone invernale che, se pur meno intenso di quello estivo, potrebbe portare forti precipitazioni.
A cavallo tra ottobre e novembre cade uno tra i più grandi e antichi festival indù, il Diwali Festival, una festa di cinque giorni che si celebra in tutta l’India. Protagoniste di questo festival delle luci sono le candele e le lampade di terracotta che adornano le strade e le case, mentre abbaglianti fuochi d'artificio illuminano il cielo per festeggiare la luce della vita e il ritorno del dio Rama dall’esilio. L’atmosfera che si crea rende questo momento magico per visitare il Paese.
Un altro evento da non perdere a novembre è la fiera di Pushkar, quando circa 50.000 cammelli e capre, insieme ai loro proprietari e a migliaia di spettatori, scendono in questo villaggio del Rajasthan tutti agghindati per l’occasione. Musica, danze e antiche tradizioni animano questa festa in un mix tra fervore religioso e antichissime tradizioni rurali.
A cavallo tra ottobre e novembre, a Kolkata, si svolge uno tra i più emozionanti festival del paese, il Durga Puja, interamente dedicato alla Dea Durga, durante il quale la città si colora di tantissimi Pandals, i tradizionali templi temporanei che vengono edificati per l’occasione, dalle particolari architetture e decorazioni. Una tripudio di danze e musiche che termina con la grande processione diretta alla statua della dea, che viene immersa nelle acque del fiume. Un evento affascinante per addentrarsi nella cultura, nelle tradizioni e nei sapori del West Bengal.
Dicembre è uno dei mesi ideali sotto il profilo climatico per pianificare un viaggio in India: tutto il paese, a esclusione delle regioni himalayane, offre un clima perfetto con temperature mai elevate. Proprio per il clima ottimale che coincide con il periodo natalizio, in questo mese si registra un maggiore afflusso di turisti e una crescita dei prezzi delle strutture alberghiere, pertanto si raccomanda la prenotazione con largo anticipo.
Nel Nagaland, all’estremo nord est del paese, si festeggia il famoso festival tribale dell’Hornbill che richiama tantissimi gruppi tribali della regione, dotati per l’occasione di colorati costumi tradizionali, in un universo di danze musiche e usanze locali. Un evento che si integra perfettamente in un itinerario alla scoperta delle bellissime riserve naturali della regione.
Località | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic |
Delhi | 6 - 21 15 | 10 - 23 14 | 15 - 29 13 | 20 - 36 7 | 24 - 39 16 | 28 - 37 51 | 27 - 35 218 | 25 - 33 254 | 24 - 34 123 | 18 - 33 23 | 13 - 28 5 | 8 - 22 7 |
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Jaipur | 8 - 22 15 | 10 - 25 9 | 15 - 31 5 | 21 - 35 4 | 25 - 40 17 | 27 - 39 49 | 25 - 34 210 | 24 - 31 223 | 23 - 32 80 | 19 - 33 11 | 13 - 28 8 | 8 - 24 2 |
Jodhpur | 9 - 24 2 | 11 - 28 3 | 16 - 34 6 | 23 - 39 3 | 27 - 40 11 | 28 - 41 32 | 27 - 35 121 | 25 - 33 121 | 24 - 34 52 | 20 - 34 6 | 15 - 32 4 | 10 - 26 1 |
Jaisalmer | 4 - 23 1 | 8 - 26 4 | 14 - 31 3 | 19 - 38 3 | 24 - 41 7 | 27 - 41 31 | 26 - 36 55 | 25 - 34 57 | 22 - 35 27 | 18 - 34 2 | 11 - 30 2 | 7 - 24 2 |
Udaipur | 9 - 23 4 | 11 - 26 2 | 18 - 31 8 | 22 - 35 4 | 25 - 38 12 | 24 - 35 87 | 23 - 29 240 | 22 - 28 244 | 21 - 30 132 | 19 - 31 12 | 14 - 29 13 | 10 - 24 1 |
Ahmedabadh | 12 -27 1 | 14 - 30 0 | 19 - 36 0 | 23 - 38 1 | 26 - 42 4 | 27 - 37 80 | 25 - 33 273 | 25- 32 214 | 24 - 34 141 | 21 - 35 12 | 16 - 33 5 | 13 - 28 2 |
Varanasi | 9 - 23 18 | 12 - 27 11 | 16 - 32 8 | 22 - 39 3 | 26 - 40 12 | 27 - 39 95 | 26 - 33 293 | 26 - 32 286 | 25 - 33 206 | 21 - 33 34 | 14 - 30 10 | 10 - 24 3 |
Bangalore | 15 - 26 2 | 16 - 30 6 | 19 - 32 10 | 20 - 33 40 | 20 - 32 106 | 19 - 29 73 | 18 - 28 94 | 18 - 28 121 | 18 - 28 190 | 18 - 28 153 | 16 - 27 65 | 0 - 25 19 |
Munnar | 12 - 22 21 | 13 - 24 28 | 15 - 25 42 | 16 - 26 120 | 17 - 25 161 | 16 - 23 260 | 15 - 22 395 | 15 - 22 264 | 15 - 23 208 | 15 - 22 252 | 14 - 22 174 | 1 - 21 95 |
Bopal | 8 - 24 21 | 12 - 27 17 | 16 - 31 14 | 22 - 37 7 | 26 - 40 11 | 26 - 37 135 | 24 - 30 394 | 23 - 28 430 | 23 - 30 196 | 19 - 32 24 | 13 - 29 10 | 9 - 24 14 |
Darjeeling | 5 - 15 15 | 7 - 18 20 | 11 - 21 43 | 14 - 24 92 | 16 - 25 188 | 18 - 26 514 | 19 - 25 777 | 19 - 26 572 | 18 - 24 420 | 15 - 24 108 | 10 - 21 14 | 7 - 18 8 |
Srinagar | -2 - 6 57 | -1 - 7 64 | 3 - 13 112 | 7 - 20 87 | 11 - 23 70 | 14 - 28 36 | 18 - 30 51 | 16 - 28 64 | 12 - 26 33 | 5 - 22 33 | 1 - 15 20 | -1 - 7 39 |
Dharamshala | 0 - 10 80 | 2 - 12 79 | 6 - 18 104 | 11 - 24 72 | 13 - 27 75 | 17 - 29 114 | 17 - 28 361 | 18 - 27 343 | 14 - 26 180 | 10 - 23 34 | 5 - 18 20 | 2 - 12 41 |
Shimla | 2 - 11 76 | 3 - 12 69 | 7 -16 73 | 12 - 21 51 | 16 - 24 65 | 18 - 26 168 | 16 - 23 406 | 15 - 22 330 | 14 - 21 186 | 11 - 21 37 | 7 - 16 15 | 4 - 13 40 |
Mumbai | 18 - 29 0 | 19 - 30 1 | 22 - 31 0 | 24 - 32 1 | 26 - 33 12 | 25 - 32 573 | 24 - 30 964 | 24 - 30 618 | 24 - 29 343 | 24 - 32 81 | 22 - 32 10 | 20 - 30 3 |
Mysore | 16 - 27 3 | 18 - 29 5 | 20 - 32 11 | 21 - 32 62 | 21 - 31 145 | 20 - 28 101 | 20 - 27 156 | 20- 27 125 | 19 - 28 127 | 19 - 28 170 | 18 - 27 56 | 1 - 26 18 |
cochin | 22 - 30 5 | 23 - 31 23 | 24 - 31 36 | 25 - 32 104 | 25 - 30 281 | 24 - 29 750 | 23 - 28 843 | 23 - 28 513 | 23 - 29 312 | 23 - 30 307 | 23 - 31 152 | 22 - 31 41 |
Madurai | 21 - 30 15 | 22 - 31 18 | 24 - 32 21 | 26 - 32 61 | 26 - 34 52 | 25 - 33 85 | 24 - 32 128 | 23 - 32 138 | 23 - 32 110 | 23 - 31 189 | 22 - 30 138 | 21 - 28 70 |
Chennai | 19 - 28 20 | 20 - 31 12 | 22 - 32 4 | 25 - 35 10 | 27 -37 38 | 26 - 38 61 | 26 - 35 112 | 25 - 34 156 | 25 - 33 133 | 24 - 31 258 | 22 - 28 341 | 21 - 28 144 |
Kolkata | 13 - 25 11 | 16 - 28 22 | 21 - 33 31 | 25 - 34 57 | 26 - 34 107 | 26 - 33 263 | 26 - 31 321 | 26 - 31 323 | 26 - 31 268 | 24 - 31 127 | 19 - 29 18 | 14 - 25 9 |
Bubaneshwar | 17 - 26 13 | 20 - 28 18 | 24 - 32 21 | 25 - 33 18 | 26 - 34 44 | 26 - 33 164 | 25 - 31 307 | 25 - 30 295 | 25 - 31 247 | 23 - 31 193 | 19 - 30 48 | 16 - 26 6 |
Gangtok | 2 - 12 14 | 4 - 14 17 | 8 - 17 42 | 11 - 18 100 | 13 - 19 192 | 15 - 22 492 | 16 - 23 730 | 16 - 23 538 | 14 - 21 385 | 11 - 21 108 | 7 - 19 13 | 4 - 15 9 |
Leh | -12 - -1 12 | -11 - 0 11 | -6 - 6 14 | -1 - 12 9 | 1 - 15 9 | 7 - 19 9 | 9 - 24 21 | 9 - 24 22 | 6 - 20 12 | -1 - 15 3 | -7 - 15 4 | -10 - 2 7 |
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