Chennai - Mahabalipuram - Pondicherry - Tanjore - Madurai - Periyar - Kumarakom - Cochin
Cultura
Partenza per Chennai, la capitale del Tamil Nadu, antico porto commerciale lungo la rotta delle Indie Orientali.
Arrivo a Chennai e incontro con lo staff locale.
Trasferimento a Mahabalipuram (circa 50 km).
All’arrivo, pranzo e sistemazione presso l’hotel situato lungo le spiagge affacciate sul Golfo del Bengala.
Resto del pomeriggio libero per un po' di relax dopo il volo intercontinentale.
Cena in hotel.
Mahabalipuram è un'antichissima città del VII secolo e importante snodo commerciale della dinastia Pallava.
Si ritiene il suo nome derivi dal Re Narasimhavarman I, detto Mamallan (grande lottatore).
Tra il VII e il IX secolo, nella città vennero edificati numerosi monumenti che sono valsi a Mahabalipuram l’iscrizione nella lista dei patrimoni UNESCO.
La prima parte della giornata è dedicata alla visita di Kachipuram, una delle sette città più sacre per gli induisti, chiamata anche la “Città d’Oro dai Mille Templi”.
A seguire, si rientra a Mahabalipuram per scoprire le sue testimonianze storiche e artistiche, in gran parte monolitiche e scolpite nella pietra, che rappresentano il primo stadio dell'architettura dravidica in cui si riscontra un mix di elementi buddhisti e induisti.
Nel tardo pomeriggio, rientro in hotel per la cena e per il pernottamento.
Mahabalupuram, a circa un’ora e mezza di auto dalla capitale Chennai, in antichità era un importante porto commerciale (recenti scavi hanno trovato persino reperti di epoca imperiale romana, non si sa se portati direttamente o tramite altri popoli), mentre oggi appare come un piccolo ma famoso villaggio lungo la costa, noto per i suoi celebri templi rupestri.
Ci troviamo nel cuore dell’India dravidica, quella che ha subito poca o nessuna influenza da parte dei conquistatori moghul, caratterizzata da un’architettura molto differente da quella del nord.
Si possono ammirare diversi siti archeologici, Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, come lo Shore Temple, costruito con enormi blocchi di pietra sormontati uno all’altro, il tempio più vicino alla spiaggia, piccolo e romantico, l’ultimo di sette che forse una volta esistevano a Mahabalipuram.
I famosi Pancha Rathas sono invece cinque templi diversi tra loro, risalenti al VII secolo d.C., scavati nella roccia come carri mitologici adornati da sculture che raffigurano animali, miti e leggende. Da non perdere, l'enorme bassorilievo che raffigura una parte del Mahabharata, poema epico fondamentale per la religione induista, con la rappresentazione della discesa del Gange sulla terra; assieme alla guida è possibile avere una perfetta introduzione storica e artistica dell’India antica e della profonda simbologia che da sempre caratterizza le sue religioni.
Al mattino, inizio del trasferimento lungo la costa per raggiungere la città di Pondicherry, antica enclave francese per oltre tre secoli, caratterizzata da una piacevole e particolare atmosfera.
Poco prima di arrivare nella città, visita al centro informativo di Auroville (la città non è accessibile in modo semplice ai visitatori), dove si trova la grande sfera costruita in rame che al suo interno ospita una sala per le meditazioni, per scoprire la storia e i progetti di questa stravagante realtà.
Proseguimento verso Pondicherry.
Il pomeriggio è dedicato alla scoperta di questa affascinante città con un giro in risciò nel quartiere francese, dove si trovano il Palazzo del Governatore (visitabile solo dall'esterno), l'Ecole Francaise d'Extreme Orient e il famoso Ashram di Sri Aurobindo (la visita all’interno dell’Ashram è soggetta a riconferma in quanto in particolari momenti della vita della comunità l’Ashram viene precluso alle visite esterne).
In serata rientro in hotel per la cena presso l'ottimo ristorante dell'hotel e per il pernottamento.
Pondicherry, conosciuta anche come “Pondy” si trova a 5 ore d’auto da Chennai, e ha un particolare interesse storico legato al periodo coloniale.
Nella parte vecchia, infatti, tra case color senape, azzurre e bianche (e una tranquillità anomala per l’India), sorge il quartiere francese, con atmosfere new age e suggestioni bohémienne.
A poca distanza invece, il caotico e tradizionale quartiere Tamil, offre uno spaccato sulel tradizioni e gli stili di vita tipici dell’India meridionale.
Un altro motivo per cui ci si reca a Pondy, è una visita alla vicina città “ideale” di Auroville, raggiungibile in 25 minuti, per avvicinarsi alla meditazione spirituale legata alla figura di Sri Aurobindo, che nel 1926 fondò qui una comunità che oggi supera le mille persone.
Il fulcro di tutta la struttura è una sfera in rame sospesa, enorme, dove all’interno si trova una sala per le meditazioni.
In mattinata, inizio del trasferimento verso Tanjore, altro importante centro culturale dell’India Meridionale, piacevolmente immerso nella tipica campagna rurale del Tamil Nadu, famoso anche per la produzione artigianale delle bellissime statue in bronzo raffiguranti il pantheon induista e per la produzione di strumenti musicali.
Lungo il percorso sono previste le visite a Chidambaram, Darasuram e Kumbakonam, tre importanti siti per comprendere meglio la profonda cultura e spiritualità che pervade molti aspetti dell’India Meridionale, così differente da quanto è possibile incontrare nella più famosa e visitata parte settentrionale del paese.
Arrivo a Tanjore nel tardo pomeriggio, sistemazione e cena in hotel.
Chidambaram letteralmente significa “un universo pervaso dalla saggezza” e viene chiamata anche Thillai, per una particolare specie di mangrovia locale. È un importante centro di pellegrinaggio, con i due importanti complessi templari di Nataraja e Chidambaram.
A Darasuram si trova il bellissimo Tempio di Airayateshvara dedicato al Dio Shiva, famoso per la qualità e la perfezione delle sue sculture e bassorilievi.
Kumbakonam è un’altra tipica cittadina del Tamil Nadu, con due magnifici templi dichiarati Patrimonio UNESCO.
Il tempio più antico della città e il Nageshwara, costruito dalla dinastia Chola nel 886 e dedicato a Shiva, come anche il Kumbeshwara, più recente (XVII secolo).
Sarangapani è un tempio colossale dedicato a Vishnu, a cui si accede passando attraverso un gopuram (torre) alto 50 metri; risale al XIII secolo ed è ornato da tantissime statue raffiguranti elefanti, cavalli e ruote.
Ma è intorno alla città che si trovano i templi più interessanti dell’antica dinastia indù dei Chola, come quello situato a 35 km a nord, che risale all’XI secolo, con una torre principale e un’imponente statua del toro Nandi, cavalcata dal dio Shiva, affollata da migliaia di pellegrini.
Una particolarità di Kumbakonam sono i laboratori artigianali dove vengono fuse le statue in bronzo delle divinità, alcuni famosi in tutto il mondo, a cui i templi induisti ordinano le statue. Esistono dei veri e propri riti nella realizzazione di queste statue, come l’ultima parte che riguarda l’apertura degli occhi con la relativa colorazione. Non sempre si può assistere, ma quando capita è davvero suggestivo.
La prima parte della giornata è dedicata alla visita di Tanjore con il Tempio di Sri Brihadeshwara, risalente al X secolo d.C., eletto a canone architettonico dello stile Chola, con la statua di Nandi, il Toro sacro, a proteggere il Sancta Sanctorum decorato con belle pitture murali del periodo Chola e Nayak.
Al temine, si prosegue verso Madurai con sosta per la visita di Trichy, altra importante città sacra, cresciuta sulle rive del Fiume Cauvery e famosa per il Tempio di Sri Rangam, da molti considerato il più grande tempio hindu al mondo ancora venerato.
Arrivo a Madurai nel tardo pomeriggio, sistemazione in hotel e resto della giornata libera per rilassarsi nella bella cornice del resort. Cena in hotel.
Situata tra Tanjore e Madurai, Trichy ( o Tiruchirapalli) è un’altra importante città sacra, dove si trova - totalmente inglobato nella città - il più imponente tempio presente in Tamil Nadu e forse in tutta l’India: è il Sri Ranganathaswamy, costruito in onore di Vishnu nel X secolo.
La costruzione è un mix di antico e moderno e per raggiungerlo si passa in mezzo a numerosi vicoli, dove si incontrano migliaia di pellegrini, che contribuiscono a formare una vera e propria bolgia, tra souvenir e botteghe di ogni tipo.
Questa fiumana umana rende però l’esperienza autentica, nonostante la confusione. Si entra rigorosamente a piedi scalzi attraversando sette sezioni concentriche racchiuse ciascuna da una cinta muraria e con 21 gopuram, i cui livelli rappresentano i vari stadi dell’evoluzione della coscienza.
Qui a gennaio si svolge il Temple Chariot Festival, con la sfilata delle statue sacre nei carri.
Intera giornata dedicata alla scoperta di guidata di Madurai, la più importante Città Tempio del Tamil Nadu con oltre 2.500 anni di storia, raccolta sulle sponde del Fiume Vaigai e meta di migliaia di indù che ogni anno si recano in pellegrinaggio per visitare i suoi famosi templi.
Visiteremo il Tempio di Meenakashi e la città vecchia con i suoi colorati bazar, i numerosi templi ed edifici storici.
Nel pomeriggio è prevista una cerimonia presso il Tempio Shree Meenakshi che celebra ogni giorno le nozze di Shiva con la sua sposa Parvati in un’atmosfera unica.
Rientro in hotel per la cena e il pernottamento.
Madurai è la città più animata del Tamil Nadu, che vanta profonde radici tamil e rappresenta anche un altro luogo sacro dell’India. Infatti, qui si trova uno dei più grandi e venerati templi del paese, lo Sri Meenakshi Amman.
Già nel quarto secolo a.C., questa città era un centro commerciale cruciale per la Via delle spezie e anche un punto di riferimento letterario per gli eruditi tamil, fino a diventarne il cuore della cultura e delle arti durante il regno di Tirumalai Nayak (1623-1655).
L’arrivo della Compagnia delle Indie Orientali comportò la distruzione del forte che circondava la città e la costruzione dell’attuale urbanistica.
Il tempio più famoso e visitato di Madurai è il Meenakshi Amman, dedicato alla dea Parvati, compagna del dio Shiva, perfetto esempio di architettura sacra dell’India Meridionale: immenso e delimitato da 14 splendide torri monumentali (gonapuram), ornate da innumerevoli statue (circa 30.000). Questo tempi ha conservato in pieno la sua autenticità con enormi masse di pellegrini e le affascinanti funzioni religiose che coinvolgono a volte un elefante sacro.
Da non perdere il rituale serale, in cui il dio Shiva “entra” nella camera da letto di Parvati, come segnalano dei sandali appesi fuori dalla porta… La zona intorno al tempio è sorprendentemente poco turistica, un dedalo di stradine con tante botteghe in cui scovare prodotti locali, per cui una passeggiata dopo la visita al tempio è d’obbligo.
Presto a mattino partenza per Periyar, piccola località situata lungo il Western Ghats, il contrafforte che divide l’altipiano del Tamil Nadu dalla fascia costiera del Kerala.
Il villaggio di Thekkady si trova lungo le sponde di un lago, ai margini di una riserva naturale immersa nelle foreste e piantagioni di spezie.
All’arrivo, sistemazione e pranzo presso l'esclusivo resort situato in una foresta con una piantagione di spezie.
Il pomeriggio è dedicato alla scoperta del mondo delle spezie e della cucina tradizionale: un'escursione nella piantagione del resort (prevalentemente Cardamomo e Pepe) e in piccole piantagioni nelle vicinanze per altre tipologie di spezie, per comprendere assieme allo chef del resort le principali spezie, le tecniche di coltivazione e lavorazione.
Al termine, rientro al resort per scoprire il loro utilizzo nella pratica, con una lezione di cucina tradizionale che termina con una cena degustazione.
Pariyar si trova nel cuore della regione montuosa dei Western Ghats, famosa per le piantagioni di spezie e per il Peryar Wildlife Sanctuary, una riserva naturale enorme, con una piccola parte aperta al pubblico per entrare in contatto con la wildlife, in fuoristrada o in barca, grazie alla presenza di un lago artificiale.
Le piantagioni - chiamate anche "giardini delle spezie" che in passato hanno fatto la fortuna di questi territori - utilizzano in queste aree tecniche di coltivazione antiche, nelle quali i vari tipi di spezie sono coltivati in simbiosi con la foresta: cardamomo e pepe nero, ma anche noce moscata, chiodi di garofano e l’albero del curry, senza contare numerose erbe utilizzate nella medicina tradizionale ayurvedica.
Giornata dedicata alla scoperta del Peryar Wildlife Sanctuary.
Nelle prime ore del mattino si raggiunge la zona di Gavi, fuori dai classici percorsi turistici, per un'escursione in fuoristrada all'interno della riserva tra foreste pluviali, cascate e ampie aree di prateria.
Entrati nel cuore della riserva si lascia il veicolo per proseguire a piedi, accompagnati da guide esperte locali, per circa 3 ore, osservando tutti i dettagli della foresta.
L'escursione continua in barca su uno dei laghi della riserva, durante la quale sarà possibile osservare gli animali che si recano lungo le rive per abbeverarsi e le splendide aquile pescatrici.
Durante la giornata si potranno osservare numerose specie, tra cui i langur del Nilgiri (una comune specie di Macachi endemica dell'India Meridionale), i rari Macachi dalla barba bianca, la martora del Nilgiri, gli orsi giocolieri e gli immancabili elefanti asiatici che vivono in libertà nel parco.
Anche se raramente, non mancano alcuni esemplari di tigri (nel parco ne sono stati censiti circa 60) ma è molto difficile incontrarli visto che solitamente vivono nelle zone non accessibili del parco.
Pranzo picnic in corso d'escursione. Al termine, nel pomeriggio, rientro al resort e resto della serata libera per il relax e la cena.
Peryar Wildlife Sanctuary è una riserva naturale enorme, con una piccola parte aperta al pubblico per entrare in contatto con la wildlife, in fuoristrada o in barca, grazie alla presenza di un lago artificiale. Una immersione nella foresta pluviale per avvistare bisonti, elefanti, cinghiali e le fantastiche aquile pescatrici. Con un po’ di fortuna, anche le tigri.
Al mattino, inizio del trasferimento verso la costa del Kerala, attraversando interamente la catena dei Western Ghats tra foreste, piantagioni di spezie e giardini del tè.
Entrando nella fascia costiera, le foreste lasciano spazio alle enormi piantagioni di gomma e alla palma da cocco, nei secoli scorsi due altri pilastri dell'economia locale.
Arrivo a Kumarakom nella tarda mattinata, sistemazione all'esclusivo resort affacciato lungo le sponde del Lago Vembanad, nel cuore delle Backwaters, l'intricato sistema di canali e laghi che si estende per larga parte della fascia costiera del Kerala.
Pranzo e pomeriggio dedicato al relax nella bellissima cornice del resort, prima di un'escursione in barca al tramonto sul lago.
Intera giornata a disposizione per rilassarsi al resort e per effettuare alcune delle attività proposte come classi di yoga e meditazione, una sessione di Kalaripayattu, l'antica arte marziale tradizionale del Kerala, escursione naturalistiche e molto altro (alcune attività sono incluse nella quota, altre invece prevedono un supplemento da pagare direttamente in loco).
In aggiunta, è possibile provare uno dei trattamenti Ayurvedici proposti dall'ottima Spa del resort: un primo consulto personalizzato con uno dei medici ayurvedici stabilisce la costituzione individuale (prakrti), individuando eventuali squilibri (vikrti) e dando suggerimenti per un'alimentazione e un regime di vita conformi alla propria costituzione secondo la tradizione ayurveda.
Il consulto definirà la tipologia di trattamento indicata che solitamente, a meno di specifiche necessità o problematiche di ciascuno, inizia con un massaggio purificante che utilizza oli medicati di origine naturale.
Non solo un tattamento spa, ma un'immersione nell'affascinante mondo di una delle medicine tradizionali più antiche e validate al mondo.
Presto al mattino è possibile effettuare un'escursione guidata da un naturalista esperto per osservare le tante specie di uccelli che vivono nella regione; in alternativa si può partecipare a una delle classi di yoga o meditazione offerte dal resort.
Al termine, si parte a bordo delle tradizionali houseboat (ll tipiche imbarcazioni del Kerala) per scoprire le backwaters, l'intricato labirinto di canali immersi nelle piantagioni di palma da cocco e nelle campagne rurali, scoprendo anche piccoli villaggi locali e piccoli templi, veri gioielli nascosti.
Un'immersione nella cultura e nelle tradizioni locali che sembrano ferme in una dimensione senza tempo.
Dopo il pranzo tradizionale a bordo dell'houseboat si raggiunge la cittadina di Alleppey, caratterizzata da un'intricata rete di canali e principale centro abitato sulle backwaters, per una passeggiata nel caotico mercato per qualche acquisto (bellissimi i tessuti in cotone).
Al termine, trasferimento verso Cochin, la capitale del Kerala e per secoli, importantissimo centro commerciale e centro mondiale del commercio delle spezie.
Sistemazione in hotel, situato a Fort Cochi, il cuore antico della città, una quartiere ricco di testimonianze storiche, caratterizzato da un'atmosfera rilassata lontano dal caos della grande metropoli che si trova alle sue spalle.
Resto del pomeriggio libero per una passeggiata in autonomia. Cena in hotel.
Intera giornata dedicata alla scoperta di Cochin, per secoli uno dei principali centri commerciali lungo la via delle Indie Orientali, famoso per le spezie provenienti dalle piantagioni presenti nei “western ghat”.
Visiteremo il Ducht Palace, antica residenza del governatore portoghese, famosa per il piccolo museo al suo interno e per la serie di splendide pitture murali rappresentanti il poema epico indù del Ramayana.
A seguire, si raggiunge Fort Cochi con la cattedrale di San Francesco che ha ospitato per un breve periodo la tomba dell’esploratore Vasco de Gama; la famosa Sinagoga testimone della nutrita comunità ebraica che per secoli ha svolto un ruolo importantissimo nel tessuto sociale della città; il tipico mercato del pesce, con le tradizionali reti da pesca a bilanciere.
In serata si assiste a uno spettacolo di danza Katakali, un’antica arte tipica del Kerala che coniuga la danza il teatro e la profonda simbologia tipica dell’India Meridionale.
Questa forma d’arte sta oramai scomparendo dagli usi e dalle tradizioni locali e viene conservata in pochissimi centri, prevalentemente a uso dei viaggiatori.
Un’ esperienza con una funzione turistica, ma comunque molto interessante, a partire dai lunghissimi preparativi per il trucco dei danzatori.
Al termine rientro in hotel per la cena e per il pernottamento.
Situato proprio accanto alla sinagoga c’è il Mattancherry Palace, un palazzo donato dai portoghesi e successivamente restaurato dagli olandesi, per questo chiamato anche Dutch Palace; l’edificio contiene affreschi che presentano scene del Mahabharata, il grande poema epico induista.
Fort Cochin è uno dei posti che più ha conservato il fascino del passato, con poche auto, che comprende due spiagge e dove è possibile vedere le enormi reti da pesca cinesi, che rappresentano l’emblema di tutta questa area.
La Chiesa di St. Francis è la testimonianza più forte della presenza coloniale nel paese, eretta proprio da frati francescani, e che custodì le spoglie di Vasco de Gama, morto qui, prima che fossero trasferite a Lisbona, e la Cattedrale di Santa Cruz è un’altra opera portoghese, spettacolare e con pianta a croce e un’iconografia cattolica.
Dopo la prima colazione in hotel, trasferimento in aeroporto in coincidenza con il volo intercontinentale.
Definire in assoluto un periodo migliore per visitare l’India è praticamente impossibile, sia per la vastità del paese che per la presenza di un enorme range di latitudini e di microclimi, anche molto variabili tra loro (basta considerare che il paese si estende dai contrafforti himalayani fino alle spiagge tropicali del Kerala).
In generale, l’India è un paese visitabile tutto l’anno a patto di scegliere la regione ottimale in funzione del periodo. Inoltre, il clima non dovrebbe essere l’unico criterio di valutazione: alcuni periodi dell’anno con un meteo non ottimale sono comunque interessantissimi per la presenza di particolari eventi o festival che consentono un pieno contatto con la cultura millenaria e le meravigliose tradizioni locali.
Per esempio: se la nostra estate (da giugno ad agosto) prevede un clima molto piovoso lungo le coste meridionali del Kerala, questo periodo è particolarmente interessante per la presenza di numerosi festival, come il Vallam Kali (un evento nel quale centinaia di imbarcazioni si sfidano in competizioni sulle calme acque delle backwater) o più semplicemente perché gli interessati alla millenaria medicina Ayurvedica troveranno durante il monsone il clima perfetto per i trattamenti.
Un altro esempio è lo stato himalayano del Ladakh: se il periodo migliore è sicuramente la nostra estate, i freddi mesi invernali offrono - a patto di un forte spirito di adattamento visto le gelide temperature - l’incredibile esperienza di osservare alcuni degli ultimi esemplari del meraviglioso leopardo delle nevi in libertà (avvistamento impossibile durante i mesi estivi).
L’India è tendenzialmente soggetta a due differenti monsoni: quello estivo, solitamente da giugno ai primi giorni di settembre, che colpisce praticamente l’intero paese con esclusione di alcune regioni (quelle sud-orientali, infatti il Tamil Nadu è colpito molto marginalmente, del Deserto del Thar in Rajasthan e della regione himalayana del Ladakh, protetta dagli altri contrafforti montuosi); e poi c’è quello invernale, che si svolge solitamente tra ottobre e novembre e colpisce prevalentemente il Tamil Nadu e le coste orientali della penisola, per poi deviare nel Golfo del Bengala.
Il Ladakh e il Kashmir offrono invece il meglio durante i mesi, da maggio a settembre, quando le temperature sono piacevoli e il tempo si mantiene sereno, essendo protette dal monsone estivo e dai primi contrafforti himalayani.
Un altro aspetto importante da tenere presente sono le temperature: dalla seconda metà di aprile ai primi di giugno, la maggior parte del paese registra temperature veramente elevate, con picchi che possono raggiungere anche i 44°C; questo non preclude il viaggio, ma è importante pianificare le attività evitando le ore centrali della giornata.
Volendo identificare un periodo migliore sotto il profilo climatico possiamo sicuramente stabilire che - con esclusione del Ladakh e il Tamil Nadu - il periodo migliore va da ottobre a marzo, caratterizzato da poche precipitazioni e da temperature mai troppo elevate.
I mesi del monsone estivo, a meno di particolari interessi, sono invece più complicati per le forti piogge a carattere tropicale, a esclusione però delle aree più orientali semidesertiche come il Rajasthan e il Gujarath dove le precipitazioni sono meno intense.
Un parametro interessante da valutare quando si pianifica un viaggio in India è il rapporto qualità prezzo: la bassa stagione in India va da aprile a settembre e durante questi mesi il costo degli hotel si riduce anche sensibilmente. Per esempio, la seconda metà di agosto e di settembre sono mesi interessanti per viaggiare in Rajasthan, considerando le scarse precipitazioni, le temperature non elevatissime come nei mesi precedenti e le tante offerte che si trovano nel periodo.
In India, gennaio e febbraio cadono nel mezzo della stagione fresca e secca, caratterizzata da temperature gradevoli e giornate soleggiate, uno dei periodi migliori per visitare il Paese nella sua interezza, a eccezione delle regioni himalayane del Ladakh e del Sikkim, dove in questi mesi si registrano temperature molto rigide. Questo comporta che per non avere problemi di disponibilità presso le strutture turistiche, si debba prenotare con largo anticipo.
Sono, insieme a novembre e a dicembre, i mesi in cui si registra il massimo afflusso di viaggiatori; se da un punto di vista climatico è un periodo perfetto, sotto il profilo dell’esperienza sicuramente bisogna essere preparati a incontrare un po’ di affolamento nei principali siti turistici. Inoltre, essendo alta stagione, i costi degli hotel sono leggermente più alti.
A gennaio, precisamente il 26, con la festa laica del Republic Day a Delhi si dà inizio alle numerose festività che si susseguono per tutto l’anno. Durante l’evento si assiste a una processione di elefanti e a parate militari in una cornice sfarzosa e principesca in tipico stile indiano. Questo è anche l’unico mese in cui è possibile per effettuare il Trekking lungo le gole dello Zanskar in Ladakh, uno dei più affascinanti ed emozionanti al mondo, che segue il corso ghiacciato del mitico fiume Zanskar nelle profondità del canyon, lungo un’antica via carovaniera. È, inoltre, solo in questo periodo che è possibile osservare il Leopardo delle Nevi in Ladakh, a patto che si sia disposti a sopportare le rigide temperature della regione.
A febbraio (talvolta a marzo - le date sono solitamente comunicate con un anno di anticipo) si svolge a Jodhpur e a Nagaur il World Sacred Spirit Festival, un affascinante evento che richiama i migliori musicisti e danzatori Sufi, oltre che decine di migliaia di fedeli.
A marzo le temperature vanno via via aumentando, ma il clima rimane comunque ottimo, con precipitazioni ancora assenti o molto scarse. Rimane uno dei mesi più popolari per viaggiare in India, per questo non sorprende trovare numerose persone presso i principali siti turistici e costi che rimangono ancora alti per l’alta stagione.
Oltre al clima favorevole, quello che rende marzo un mese molto popolare per viaggiare è il famoso Holi festival, uno tra gli eventi più vivaci, colorati e divertenti di tutta l’India. Si tratta di un festival di verniciatura durante il quale la gente si getta addosso acqua colorata e polvere rossa festeggiando così la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. La data del festival cambia ogni anno in base al calendario lunare, ma chi ha la fortuna di capitare in quel giorno può prendere parte ai giochi ricordandosi di indossare vestiti a cui non si tiene particolarmente!
Un altro evento interessante del mese è l’Hola Mohalla, un grande raduno religioso Sikh dove tantissimi di fedeli si radunano a Anandpur Sahib nel Punjab in un affascinante mix di cerimonie religiose, musiche e danze tradizionali e prove di coraggio e destrezza. Un’opportunità unica per addentrarsi e scoprire l’affascinante cultura e le tradizioni Sikh.
Marzo (e aprile, a seconda delle stagioni) sono anche i mesi perfetti per viaggiare nelle regioni pre-himalayane come il Sikkim e l’Himachal Pradesh, sia per l’ottimo clima, sia perché coincide con la stagione di fioritura dei rododendri, che in Himalaya raggiungono dimensioni di veri e propri alberi, offrendo un colpo d’occhio incredibile.
Ad aprile inizia la calda e afosa estate indiana. Le temperature crescono ovunque, raggiungendo anche punte di 44°C al sud e nelle grandi pianure alluvionali del nord, e si accompagnano a tassi di umidità abbastanza elevati che possono rendere più faticose le visite nelle ore centrali della giornata.
Aprile e maggio sono i due dei mesi più caldi dell’anno ma, allo stesso tempo, sono tra i migliori per l’osservazione della fauna selvatica nei parchi: grazie alla scarsa disponibilità di acqua, gli avvistamenti presso le pozze perenni diventano più facili e frequenti. Questo è il periodo perfetto per avvistare le tigri nella regione dello Uttarakhand, di Madhya Pradesh e Chhattisgarh. Considerate le alte temperature diurne, si consiglia di programmare le escursioni nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio, in modo da evitare il caldo afoso delle ore centrali della giornata.
Mentre il sud vive un periodo di caldo afoso che costringe alla chiusura di molti campi - come gli alloggi del deserto - al nord e nella zona dell’Himalaya il clima più fresco segna l’inizio della stagione dei trekking: dalle montagne del Kashmir alla regione di Himachal Pradesh che offre bellissimi trekking sulle zone montuose di Manali e McLeod Ganj, fino al territorio di Uttarakhand, dove le escursioni sono rese particolarmente suggestive dall’incontro con migliaia di fedeli che compiono il sacro pellegrinaggio verso i quattro antichi templi, ubicati presso le sorgenti dei sacri fiumi della regione.
L’estate indiana è anche il periodo migliore per visitare le regioni pre-himalayane dell’Himachal Pradesh o per trascorrere qualche giorno di relax lungo le colline del Darjeeling con i suoi bellissimi giardini del tè. Le temperature sono piacevoli e mai troppo elevate, il clima è perfetto e la fioritura dei rododendri rende il soggiorno ancora più emozionante.
In prossimità delle festività pasquali, molti hotel si riempiono rapidamente, ecco perché occorre pianificare con un certo anticipo una vacanza in questo periodo.
A giugno inizia solitamente la stagione dei monsoni che colpisce con precipitazioni anche abbondanti buona parte dell’India, a iniziare dalla zona sud-occidentale dove i venti, carichi di umidità, portano piogge già a partire da aprile. Solo le zone orientali vengono momentaneamente risparmiate dal monsone, che si manifesta tra la metà di ottobre e la fine di dicembre.
I monsoni iniziano con forti temporali al sud e salgono via via verso nord arrivando a lambire, seppur molto lievemente, i margini del deserto del Rajasthan e la regione nord-occidentale dell’Himalaya. Qui le precipitazioni si fanno sentire con intensità minore, lasciando ampio spazio a giornate calde e soleggiate. All’opposto, la parte nord-orientale dell'Himalaya viene colpita in pieno dal monsone estivo con piogge torrenziali che rendono i percorsi impraticabili.
L’estate è dunque la stagione più adatta a viaggi nell’India del nord dove, oltre al Rajasthan, è possibile visitare il Kashmir e il Ladakh che, baciate dal sole, si presentano in tutto il loro splendore e in completo contrasto con il grigiore che domina nel resto del Paese.
Chi si trova a viaggiare in India a giugno può prendere parte alla grande parata del carro Rath Yatra, uno spettacolo cui si assiste a Puri dove il gigantesco carro-tempio del dio Jagannath viene trainato da migliaia di fedeli. Una processione a cui prende parte una folla di pellegrini impressionante.
Luglio e agosto cadono nel mezzo della stagione monsonica: un periodo caratterizzato da caldo intenso e da piogge abbondanti che investono tutto il territorio, a eccezione del nord che offre un clima più secco e piacevole.
Questo è dunque il momento ideale per scoprire le meravigliose montagne di Jammu e Kashmir o per ammirare le incredibili viste su Ladakh. Durante questi mesi è possibile viaggiare anche in Rajasthan (preferibilmente in agosto), visto che le temperature sono mitigate dai venti del monsone, le precipitazioni sono sporadiche e prevalentemente limitate a qualche temporale e, molto importante, è un periodo meno frequentato dai turisti per un più profondo contatto con la cultura locale.
Come per i mesi precedenti, luglio e agosto sono perfetti per viaggiare in Ladakh grazie alle temperature piacevoli e a un clima solitamente ottimo. In Ladakh, a seconda del complesso calendario astrologico buddista, a fine giugno si celebra il Festival di Hemis, uno degli eventi più importanti per il Buddhismo Tibetano, durante il quale viene esposta una enorme Tanka (i dipinti buddhisti tradizionali realizzati su stoffa). Per chi desidera partecipare, consigliamo di prenotare con larghissimo anticipo, per evitare problemi di disponibilità degli hotel.
A eccezione del Ladakh, Rajasthan e Tamil Nadu, il resto del paese a luglio e agosto è caratterizzato da forti precipitazioni (d’altro canto i monsoni non sono considerati una sventura in India, al contrario: il loro arrivo viene celebrato da diversi festival in quanto sono in grado di attenuare il caldo afoso di questi mesi).
In estate si svolge in Kerala uno degli eventi più attesi dell’anno: la Nehru Cup Snake Boat Races, una competizione tra le tipiche imbarcazioni a serpente, che si svolge il secondo sabato di agosto sulle acque stagnanti di Alappuzha(Alleppey). La gara si accompagna a sfilate di carri, a mostre di artigianato e suggestive cerimonie nell’acqua.
A settembre il monsone di sud-ovest inizia ad attenuarsi nell’India del nord, a eccezione dell’estremo nord-est che talvolta è ancora colpito da forti precipitazioni. Settembre è secondo la nostra esperienza uno dei mesi ideali per visitare il Rajasthan, considerato il clima favorevole (pochi temporali sporadici), le temperature non troppo elevate e i costi, che sono decisamente ridotti rispetto ai mesi di alta stagione.
Nel resto del paese, settembre è un mese di transizione tra la fine della stagione umida e l’arrivo di quella secca, per cui il tempo è imprevedibile, con temporali improvvisi anche se sporadici.
La stagione di punta nel Ladakh si chiude, ma le condizioni climatiche sono ancora buone per visitare la zona. I viaggi negli stati meridionali e i trekking nelle regioni orientali dell'Himalaya sono ancora sconsigliati, fino a quando le piogge non scompaiono del tutto.
La festa di Ganesh Chaturthi, in onore del dio Ganesh dalla testa di elefante, viene celebrata in tutta l’India tra agosto e settembre, ma in modo particolare a Maharashtra con canti e balli per le strade e una processione di statue di creta raffiguranti la divinità. Al termine le statue vengono immerse nei fiumi o nel mare e tutti cercano di non guardare la luna poiché si ritiene che porti sfortuna.
Contrassegnato dal graduale ritorno del bel tempo, ottobre apre le porte all’alta stagione turistica dell’India che prosegue all’incirca fino a marzo. Le piogge terminano a nord e le giornate tornano a essere asciutte e soleggiate. Rovesci improvvisi possono ancora interessare alcune aree del sud, in particolare lungo la costa orientale, ma questi hanno anche il merito di creare il bellissimo paesaggio verdeggiante che caratterizza il territorio in questo periodo.
Con novembre poi il clima diventa meraviglioso: temperature più basse, scarsa umidità e quasi totale assenza di pioggia rendono piacevole viaggiare in qualsiasi parte dell’India. Se a questo si aggiunge la possibilità di assistere a numerosi festival, si spiega il motivo dell’elevato numero di turisti che affollano l’India in questi mesi.
Le uniche regioni del paese che presentano un clima non ottimale sono il Tamil Nadu e in generale le coste orientali soggette al monsone invernale che, se pur meno intenso di quello estivo, potrebbe portare forti precipitazioni.
A cavallo tra ottobre e novembre cade uno tra i più grandi e antichi festival indù, il Diwali Festival, una festa di cinque giorni che si celebra in tutta l’India. Protagoniste di questo festival delle luci sono le candele e le lampade di terracotta che adornano le strade e le case, mentre abbaglianti fuochi d'artificio illuminano il cielo per festeggiare la luce della vita e il ritorno del dio Rama dall’esilio. L’atmosfera che si crea rende questo momento magico per visitare il Paese.
Un altro evento da non perdere a novembre è la fiera di Pushkar, quando circa 50.000 cammelli e capre, insieme ai loro proprietari e a migliaia di spettatori, scendono in questo villaggio del Rajasthan tutti agghindati per l’occasione. Musica, danze e antiche tradizioni animano questa festa in un mix tra fervore religioso e antichissime tradizioni rurali.
A cavallo tra ottobre e novembre, a Kolkata, si svolge uno tra i più emozionanti festival del paese, il Durga Puja, interamente dedicato alla Dea Durga, durante il quale la città si colora di tantissimi Pandals, i tradizionali templi temporanei che vengono edificati per l’occasione, dalle particolari architetture e decorazioni. Una tripudio di danze e musiche che termina con la grande processione diretta alla statua della dea, che viene immersa nelle acque del fiume. Un evento affascinante per addentrarsi nella cultura, nelle tradizioni e nei sapori del West Bengal.
Dicembre è uno dei mesi ideali sotto il profilo climatico per pianificare un viaggio in India: tutto il paese, a esclusione delle regioni himalayane, offre un clima perfetto con temperature mai elevate. Proprio per il clima ottimale che coincide con il periodo natalizio, in questo mese si registra un maggiore afflusso di turisti e una crescita dei prezzi delle strutture alberghiere, pertanto si raccomanda la prenotazione con largo anticipo.
Nel Nagaland, all’estremo nord est del paese, si festeggia il famoso festival tribale dell’Hornbill che richiama tantissimi gruppi tribali della regione, dotati per l’occasione di colorati costumi tradizionali, in un universo di danze musiche e usanze locali. Un evento che si integra perfettamente in un itinerario alla scoperta delle bellissime riserve naturali della regione.
Località | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic |
Delhi | 6 - 21 15 | 10 - 23 14 | 15 - 29 13 | 20 - 36 7 | 24 - 39 16 | 28 - 37 51 | 27 - 35 218 | 25 - 33 254 | 24 - 34 123 | 18 - 33 23 | 13 - 28 5 | 8 - 22 7 |
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Jaipur | 8 - 22 15 | 10 - 25 9 | 15 - 31 5 | 21 - 35 4 | 25 - 40 17 | 27 - 39 49 | 25 - 34 210 | 24 - 31 223 | 23 - 32 80 | 19 - 33 11 | 13 - 28 8 | 8 - 24 2 |
Jodhpur | 9 - 24 2 | 11 - 28 3 | 16 - 34 6 | 23 - 39 3 | 27 - 40 11 | 28 - 41 32 | 27 - 35 121 | 25 - 33 121 | 24 - 34 52 | 20 - 34 6 | 15 - 32 4 | 10 - 26 1 |
Jaisalmer | 4 - 23 1 | 8 - 26 4 | 14 - 31 3 | 19 - 38 3 | 24 - 41 7 | 27 - 41 31 | 26 - 36 55 | 25 - 34 57 | 22 - 35 27 | 18 - 34 2 | 11 - 30 2 | 7 - 24 2 |
Udaipur | 9 - 23 4 | 11 - 26 2 | 18 - 31 8 | 22 - 35 4 | 25 - 38 12 | 24 - 35 87 | 23 - 29 240 | 22 - 28 244 | 21 - 30 132 | 19 - 31 12 | 14 - 29 13 | 10 - 24 1 |
Ahmedabadh | 12 -27 1 | 14 - 30 0 | 19 - 36 0 | 23 - 38 1 | 26 - 42 4 | 27 - 37 80 | 25 - 33 273 | 25- 32 214 | 24 - 34 141 | 21 - 35 12 | 16 - 33 5 | 13 - 28 2 |
Varanasi | 9 - 23 18 | 12 - 27 11 | 16 - 32 8 | 22 - 39 3 | 26 - 40 12 | 27 - 39 95 | 26 - 33 293 | 26 - 32 286 | 25 - 33 206 | 21 - 33 34 | 14 - 30 10 | 10 - 24 3 |
Bangalore | 15 - 26 2 | 16 - 30 6 | 19 - 32 10 | 20 - 33 40 | 20 - 32 106 | 19 - 29 73 | 18 - 28 94 | 18 - 28 121 | 18 - 28 190 | 18 - 28 153 | 16 - 27 65 | 0 - 25 19 |
Munnar | 12 - 22 21 | 13 - 24 28 | 15 - 25 42 | 16 - 26 120 | 17 - 25 161 | 16 - 23 260 | 15 - 22 395 | 15 - 22 264 | 15 - 23 208 | 15 - 22 252 | 14 - 22 174 | 1 - 21 95 |
Bopal | 8 - 24 21 | 12 - 27 17 | 16 - 31 14 | 22 - 37 7 | 26 - 40 11 | 26 - 37 135 | 24 - 30 394 | 23 - 28 430 | 23 - 30 196 | 19 - 32 24 | 13 - 29 10 | 9 - 24 14 |
Darjeeling | 5 - 15 15 | 7 - 18 20 | 11 - 21 43 | 14 - 24 92 | 16 - 25 188 | 18 - 26 514 | 19 - 25 777 | 19 - 26 572 | 18 - 24 420 | 15 - 24 108 | 10 - 21 14 | 7 - 18 8 |
Srinagar | -2 - 6 57 | -1 - 7 64 | 3 - 13 112 | 7 - 20 87 | 11 - 23 70 | 14 - 28 36 | 18 - 30 51 | 16 - 28 64 | 12 - 26 33 | 5 - 22 33 | 1 - 15 20 | -1 - 7 39 |
Dharamshala | 0 - 10 80 | 2 - 12 79 | 6 - 18 104 | 11 - 24 72 | 13 - 27 75 | 17 - 29 114 | 17 - 28 361 | 18 - 27 343 | 14 - 26 180 | 10 - 23 34 | 5 - 18 20 | 2 - 12 41 |
Shimla | 2 - 11 76 | 3 - 12 69 | 7 -16 73 | 12 - 21 51 | 16 - 24 65 | 18 - 26 168 | 16 - 23 406 | 15 - 22 330 | 14 - 21 186 | 11 - 21 37 | 7 - 16 15 | 4 - 13 40 |
Mumbai | 18 - 29 0 | 19 - 30 1 | 22 - 31 0 | 24 - 32 1 | 26 - 33 12 | 25 - 32 573 | 24 - 30 964 | 24 - 30 618 | 24 - 29 343 | 24 - 32 81 | 22 - 32 10 | 20 - 30 3 |
Mysore | 16 - 27 3 | 18 - 29 5 | 20 - 32 11 | 21 - 32 62 | 21 - 31 145 | 20 - 28 101 | 20 - 27 156 | 20- 27 125 | 19 - 28 127 | 19 - 28 170 | 18 - 27 56 | 1 - 26 18 |
cochin | 22 - 30 5 | 23 - 31 23 | 24 - 31 36 | 25 - 32 104 | 25 - 30 281 | 24 - 29 750 | 23 - 28 843 | 23 - 28 513 | 23 - 29 312 | 23 - 30 307 | 23 - 31 152 | 22 - 31 41 |
Madurai | 21 - 30 15 | 22 - 31 18 | 24 - 32 21 | 26 - 32 61 | 26 - 34 52 | 25 - 33 85 | 24 - 32 128 | 23 - 32 138 | 23 - 32 110 | 23 - 31 189 | 22 - 30 138 | 21 - 28 70 |
Chennai | 19 - 28 20 | 20 - 31 12 | 22 - 32 4 | 25 - 35 10 | 27 -37 38 | 26 - 38 61 | 26 - 35 112 | 25 - 34 156 | 25 - 33 133 | 24 - 31 258 | 22 - 28 341 | 21 - 28 144 |
Kolkata | 13 - 25 11 | 16 - 28 22 | 21 - 33 31 | 25 - 34 57 | 26 - 34 107 | 26 - 33 263 | 26 - 31 321 | 26 - 31 323 | 26 - 31 268 | 24 - 31 127 | 19 - 29 18 | 14 - 25 9 |
Bubaneshwar | 17 - 26 13 | 20 - 28 18 | 24 - 32 21 | 25 - 33 18 | 26 - 34 44 | 26 - 33 164 | 25 - 31 307 | 25 - 30 295 | 25 - 31 247 | 23 - 31 193 | 19 - 30 48 | 16 - 26 6 |
Gangtok | 2 - 12 14 | 4 - 14 17 | 8 - 17 42 | 11 - 18 100 | 13 - 19 192 | 15 - 22 492 | 16 - 23 730 | 16 - 23 538 | 14 - 21 385 | 11 - 21 108 | 7 - 19 13 | 4 - 15 9 |
Leh | -12 - -1 12 | -11 - 0 11 | -6 - 6 14 | -1 - 12 9 | 1 - 15 9 | 7 - 19 9 | 9 - 24 21 | 9 - 24 22 | 6 - 20 12 | -1 - 15 3 | -7 - 15 4 | -10 - 2 7 |
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