Hanoi - Sapa - Ha Long Bay - Hué - Hoi An - Ho CHi Minh City
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Volo di linea per Hanoi con scalo.
La prima immagine che un Paese come il Vietnam è in grado di evocare è quella di un paradiso naturale.
Scoprire Ha Long Bay e il delta del Mekong a bordo delle giunche e delle sampan tradizionali significa prima di tutto raggiungere angoli remoti di queste regioni, difficilmente battuti da un turismo meno esigente dal punti di vista dell’autenticità. Si esplorano grotte naturali, spiagge nascoste, colture di perle e i tipici villaggi galleggianti; si partecipa ai mercati locali e si condivide una tazza di tè accolti dalla calda ospitalità vietnamita.
Così si conosce il Vietnam, un Paese giovane, vivace, lontano dal passato prossimo e proiettato su un futuro promettente, incarnato alla perfezione dalla vitalità di Ho Chi Minh City.
Atterrati ad Hanoi, accoglienza dello staff locale e trasferimento in città per il check-in hotel. Resto della giornata libera per rilassarsi dopo il volo intercontinentale o per iniziare a scoprire in autonomia questa affascinante città. Cena e il pernottamento in Hotel.
Presto al mattino, quando la grande metropoli si sta ancora svegliando e il traffico non ha ancora raggiunto il suo massimo, escursione in bicicletta lungo le sponde del Fiume Rosso tra piccoli villaggi, campagne rurali, botteghe artigiane e gallerie d’arte alle porte della città. Nella tarda mattinata, rientro nell’Old Quarter per una sosta in una delle tante caffetterie della città per un caffè/te e qualche piatto tradizionale [consigliamo di provare il famoso Egg Coffe, una bevanda tradizionale fatta a base di tuorli d’uovo, zucchero, latte condensato e caffè] prima di lasciare le biciclette. A seguire una passeggiata nell’Old Quarter alla scoperta die suoi mercati e negozi. Assieme alla guida, nata e cresciuta ad Hanoi, si potrò scoprire il famoso street food pranzando presso alcuni dei migliori chioschi e ristoranti di strada della città. Il pomeriggio sarà invece dedicato alla visita di Hanoi con il Mausoleo di Ho Chi Minh e la One Pillar Pagoda; il Tempio della Letteratura e l’interessante museo etnografico, perfetta introduzione al complesso mosaico etnico del paese. Al termine, rientro in hotel per rinfrescarsi prima della cena in un’ottimo ristorante della città. Al termine, trasferimento alla stazione di Hanoi in coincidenza con il treno notturno per Lao Cai.
Se Saigon è il volto moderno e futuristico del paese, Hanoi rappresenta a pieno il suo passato, il patrimonio culturale e storico del Vietnam. Una grande metropoli con più di sette milioni di abitanti situata sul Fiume Rosso, una città cosmopolita dove la cultura e le tradizioni locali si fondono con influssi cinesi e le testimonianze coloniali. Il cuore della città è sicuramente il Quartiere Vecchio, una sorta di mercato a cielo aperto, un labirinto brulicante dove avvengono a ogni ora del giorno frenetiche trattative: un mondo a parte racchiuso in una rete di 36 vie, una per ogni corporazione artigiana della città, dai venditori di anticaglie agli antiquari autentici, ma ormai si vende di tutto, tra un incessante transito di motociclette e pedoni. Attraversandolo, si passa da bancarelle di frutta e fiori a ristoranti, da chioschi di gamberi fritti a palazzi strettissimi - le tube house - oggi trasformati in piacevoli hotel boutique o in sale da tè. Il cibo da strada merita un approfondimento, sia per la fama di essere il migliore in città, sia perché alcuni chioschi custodiscono ricette di un solo un piatto nazionale, da secoli. Anche il caffè rientra nei rituali tipici (da provare la squisita versione con l'uovo) come anche il tè verde, che è possibile degustare in tante varianti nelle numerose sale da tè.
Il Mausoleo di Ho Chi Minh, il padre del Vietnam unito, la cui personalità è ancora molto sentita, soprattutto al nord; il Tempio della Letteratura, la più antica università del paese, esempio di architettura vietnamita, destinata alla formazione dei mandarini; la particolare Pagoda su una sola colonna, voluta dall’imperatore Ly Thai Tong (1028-1054), In segno di gratitudine dopo la nascita di un erede.
Altra tappa imperdibile è il Museo di Etnologia, per comprendere ed approfondire il complesso mosaico etnico del paese.
Presto al mattino, arrivo alla stazione di Lao Cai, incontro con la guida locale e prima colazione in ristorante. A seguire si raggiungerà l’affascinante Topas Ecolodge, situato nel cuore della regione montuosa di Papa, caratterizzata da un mosaico etnico che ha pochi eguali in Asia. Dopo essersi rinfrescati ed aver lasciato i bagagli, inizio di un escursione a piedi tra le campagne rurali e le risaie per raggiungere il piccolo villaggio di Lech, abitato prevalentemente dall’etnia Red Dao. Il resto della giornata sarà quindi dedicato alla scoperta delle tradizioni deii suoi abitanti seguendoli nelle loro attività quotidiane ed iniziando ad approfondire le strutture sociali, gli stili di vita e molto altro. Pranzo in famiglia locale. Nel pomeriggio, rientro all’ecolodge seguendo sentieri che si immergono nelle risaie e nelle campagne, attraversando anche uno scenografico ponte sospeso dal quale si osservano bellissimi panorami sulla regione. Durant era giornata la guida locale spiegherà ai viaggiatori le tecniche di coltivazione ed irrigazione che vengono tramandate da secoli. Raggiunto nuovamente l’esclusivo ecolodge, il resto della giornata sarà libera per il relax e la cena.
La regione di Sapa si trova all’estremo nord ovest del paese, immersa tra alte montagne e profonde valli tra una natura prorompente e campagne rurali. Siamo al confine con la Cina, e proprio da questo paese proviene la maggior parte delle minoranze che si sono trasferite qui, dando vita a un mosaico etnico di rilevante importanza, sia culturale che antropologica. Tra le più famose etnie, i Black Hmong, i Tay, gli Hot, i Nung e gli Khmer. Un mosaico multiculturale ed etnico che ha pochi simili al mondo, con più di 40 differenti gruppi che ancora, nonostante la presenza di molti viaggiatori stranieri, mantengono largamente inalterate le loro culture e tradizioni. Una regione che consigliamo di visitare con lentezza, cercando di cogliere tutti i dettagli e l’incredibile atmosfera: a piedi tra piccoli villaggi, bellissime risaie a terrazzamenti, cascate e fiumi impetuosi, un vero paradiso per gli appassionati di fotografia. Da non perdere i mercati tribali settimanali che si svolgono a turno in differenti luoghi dell’area e richiamano tantissimi abitanti locali per commerciare cibo e interessanti prodotti artigianali. Negli ultimi anni, Sapa è diventata una tappa sempre presente nei viaggi organizzati e per quanto questo non ne sminuisca la bellezza, è interessante esplorare degli itinerari meno battuti, forse poco attrezzati, ma senz’altro più autentici.
Per chi desidera qualche emozione in più e per godersi a pieno il relax che si respira da queste parti, un ottima sistemazione è l’affascinante Topas Ecolodge, citato dal National Geographic come uno dei pù affascinanti secoresort al mondo, arroccato su una collina che domina la valle, circondato dal fascino di una natura dove la tecnologia è ancora molto lontana.
Presto al mattino, un breve trasferimento in auto permetterà di raggiungere il piccolo villaggio di Sin Chai, nel cuore del Hoang Lien National Park, punto di partenza per la giornata di trekking alla scoperta delle aree e dei villaggi più autentici, meno battuti dal turismo di massa. Attraversando paesaggi rurali e risaie, la prima sosta della giornata sarà il villaggio di Nam Nhiu, anche questo abitato prevalentemente dai Red Dao per proseguire la scoperta delle tradizioni locali. A seguire si proseguirà lungo un sentiero poco battuto dal turismo che attraversa bellissime risaie a terrazzamenti punteggiate dai piccoli rifugi in bambù dove i lavoratori locali dormono nei periodo di impianto e raccolta delle coltivazioni. Pranzo presso l’affascinante Topas Riverside Lodge affacciato su un fiume e immerso nella foresta. Al termine del pranzo, si proseguirà immergendosi ancor più nella regione per raggiungere il remoto e pochissimo frequentato dai turisti villaggio di Nam Camg famoso per la lavorazione artigianale della carta di riso, il ricamo dei tessuti tradizionali e i bellissimi gioielli in argento. Nel pomeriggio, rientro al lodge per qualche ora di relax e per la cena.
Presto al mattino, dopo la prima colazione, lasceremo a malincuore la bellissima cornice del Topas Ecolodge per raggiungere uno dei mercati tribali che si svolgono in varie località della regione a seconda del giorno della settimana. Questi mercati richiamano moltissimi abitanti dai villaggi vicini ed è un’ottima opportunità per scoprire il complesso mix multietnico tipico di Sapa, oltre che essere un’ottima possibilità per acquistare prodotti artigianali come i coloratissimi tessuti ricamati o i bellissimi gioielli in argento.
Al termine si visiteranno alcuni villaggi abitati da altre minoranze etniche come i Tay e gli H’Mong, Nel pomeriggio, dopo il pranzo in un ristorante locale si raggiungerà la cittadina di Papa, principale centro abitato della regione per una passeggiata prima della cena e del trasferimento a Lao Cai in coincidenza con il treno notturno che ci riporterà ad Hanoi.
Arrivo molto presto al mattino alla stazione di Hanoi, incontro con lo staff locale e prima colazione in ristorante. A seguire, trasferimento verso la Baia di Halong. Arrivo al porto nella tarda mattinata, imbarco sulla tipica giunca cinese e pranzo a base di pesce in corso di navigazione. Il pomeriggio sarà quindi dedicato all’esplorazione della baia nelle sue aree meno battute dal turismo di massa: spettacolari formazioni rocciose, piccoli villaggi galleggianti di pescatori e le tipiche grotte che si sono formate nei millenni all’interno delle formazioni calcaree a strapiombo sul mare. Le escursioni e le visite dalla giunca variano in funzione della rotta percorsa dall’imbarcazione che viene solitamente decisa 1/2 giorni prima della partenza in base alle cosdizioni meteo e del mare. Nel tardo pomeriggio, al tramonto, sosta in rada per la cena e il pernottamento.
Situata a circa 3 ore di auto da Hanoi, nel Golfo del Tonkino (Mar della Cina), Halong Bay è un paradiso naturale unico al mondo e dal 1994 riconosciuto Patrimonio dell’Umanità. La sua caratteristica principale sono le circa 2000 isolette calcaree ricoperte da vegetazione che emergono dall’acqua, tra faraglioni rocciosi, grotte scavate dal vento e isole di grandi dimensioni. Halong significa “luogo dove il drago si inabissa”. Secondo la leggenda, infatti, furono i draghi i responsabili di questo scenario. Più realisticamente, anticamente questo era il fondo del mare, che una volta emerso venne scolpito da acqua e vento, a formare bizzarre formazioni rocciose alle quali spesso sono stati dati nomi che ricordano la forma della roccia come l’Isola del Bacio e quella della rana. Paesaggi da sogno, relax, tramonti mozzafiato, riflessi di cieli stellati e cibo prelibato, a base di pesce e frutti di mare, attraversando villaggi di pescatori ed entrando in splendide grotte calcaree. Certo, essendo un luogo molto frequentato dai turisti, a volte il traffico di barche è eccessivo, ecco perché è importante prenotare crociere che viaggiano nelle aree meno turistiche.
Presto al mattino sarà possibile partecipare ad una classe di Tai Chi a bordo della giunca, l’antica disciplina cinese molto praticata in Vietnam. La mattina sarà quindi ancora dedicata all’esplorazione della Baia di Halong con un ottimo brunch a bordo. Arrivo al porto di Halong City nella tarda mattinata, incontro con il veicolo e trasferimento all’aeroporto di Hanoi per il volo alla volta di Sue, l’antica città imperiale situata lungo le coste centrali del paese. Arrivo a Sue nel tardo pomeriggio, incontro con lo staff locale e sistemazione in hotel. Resto della serata libera per una passeggiata in autonomia nella piacevole città o per il relax. Cena in hotel.
Intra giornata dedicata alla scoperta di Hue con le testimonianze imperiali della dinastia Nguyen: il mercato tradizionale di Dong Ba; la Cittadella Imperiale, all’interno dell’enorme complesso fortificato, che rappresentava la residenza dell’imperatore e il cui accesso era consentito esclusivamente all’imperatore, alle sue concubine e dignitari reali. Il bellissimo complesso, che in scala ridotta ricorda la famosa Città Proibita di Pechino, nonostante si andato incontro nei secoli a numerose distruzioni e restauri ancora presenta interessanti monumenti come il Padiglione delle Cinque Fenici, il Il Palazzo della Pace Suprema e il Tempio Reale di The Mieu. Al termine, si proseguirà visitando la Pagoda di Thien Mu (Pagoda della Signora Celeste), importante tempio buddista affacciato lungo la sponda settentrionale del Fiume dei Profumi, divenuto simbolo della città. Dopo il pranzo libero in uno degli ottimi ristoranti locali, il pomeriggio vede invece la visita di alcune delle Tombe Reali, situate lungo il corso del fiume ed immerse in piacevoli giardini orientali. Al termine, rientro in hotel per rinfrescarsi prima di una cena tradizione in una delle storiche garden house tipiche di Sue per scoprire l’ottima cucina del Vietnam Centrale.
Hué, la città dal Fiume dei Profumi, fu capitale imperiale del Vietnam per 150 anni, dal 1802 al 1945 durante il regno dei 13 imperatori della dinastia Nguyên. Una città carica di storia dal fascino antico. La parte vecchia della città - a nord del fiume - contiene la Cittadella (dal 1993, Patrimonio UNESCO), un complesso fortificato circondato da possenti mura difensive e 24 bastioni, con al suo interno la Città Proibita, antica residenza dell’imperatore. Un complesso affascinante dove è possibile approfondire le usanze e gli stili di vita delle corti imperiali oltre che comprendere i sofisticati canoni architettonici utilizzati secondo la complessa geomantica cinese (antica base da cui è nato il Feng Shui). La parte meridionale di Hue è invece quella più moderna, dove si trovano la maggior parte degli hotel, negozi e ristoranti; degne di nota sono le tradizionali Garden House: case nobiliari dei notabili, dotate di splendidi giardini, dove in alcuni casi è possibile cenare provando l’antica cucina imperiale in un’atmosfera piacevole e romantica. Subito fuori dalla città, lungo la riva del Fiume dei Profumi, troviamo invece i mausolei reali, con la Tomba di Tu Duc, la Tomba di Minh Mang e alcune pagode, alcune molto famose come quella di Thien Mu, simbolo di Hué, antica e molto venerata dai locali.
Hué è anche un indiscusso paradiso gastronomico, grazie alla sua cucina elaborata e raffinata, che propone piatti solitamente vegetariani e piccanti, anche se uno dei più famosi è la zuppa dei vermicelli di manzo, conosciuto nel mondo come una specialità di queste parti. Una particolarità culinaria sono i banchetti imperiali proposti da alcuni ristoranti locali e garden house, che riproducono i menu della corte ottocentesca.
Dopo la prima colazione in hotel, trasferimento verso l’affascinante cittadina di Hoian attraversando il passo di Hai Van, dal quale si ammirano bellissimi panorami sulla costa centrale del paese. Sosta a Danang per il pranzo libero in ristorante e per la visita del Museo Cham, contenente interessanti collezioni di sculture risalenti all’Impero Champa [VII-XV secolo], principalmente a carattere religioso induista e in larga parte provenienti dal vicino sito archeologico di MySon. Il pomeriggio sarà invece dedicato alla visita a piedi del centro storico di Hoian, antica enclave commerciale: l’intricata rete di vicoli e canali, i tanti edifici storici come la Casa di Phung Hung e quella di Tan Ky, la sala delle assemblee del Fukien ed il caratteristico ponte coperto giapponese Chua Cau (XVI secolo), unico ponte coperto al mondo che incorpori un tempio buddhista. La visita di Hoian non più prescindere dal suo colorato mercato locale e dalle stradine più commerciali dove, tra tanti negozi di artigianato, lanterne e tessuti, si possono trovare piccole botteghe di sarti in grado di confezionare ottimi abiti su misura in poche ora. Nel pomeriggio, rientro in hotel e resto della giornata a disposizione prima della cena libera in uno dei tanti affascinanti locali della città.
Hoian (UNESCO), una delle più affascinanti e pittoresche città del Vietnam, nasce come enclave commerciale lungo la rotta dell’estremo oriente, divenendo in anticihità uno dei più importanti porti del sud-est asiatico. Nei secoli successivi, Portoghesi, cinesi, giapponesi, indiani e molte altre delegazioni commerciali hanno creato le loro enclavi (simili come concetto a quelle più famose di Shanghai ed altri porti dell’Asia) determinando uno stile architettonico molto particolare, fusione tra le diverse culture. Ne sono esempi il Ponte Coperto Giapponese, realizzato con materiali molto solidi la cui sobrietà contrasta con la tendenza verso l'eccesso delle arti e dell'architettura cinese o vietnamita, e le interessanti case delle congregazioni, fulcri nodali della vita commerciale della città. Il modo migliore di girarla è a piedi, anche da soli, perdendosi con lentezza tra i suoi vicoli e canali, abbandonandosi al romanticismo che si respira passeggiando circondati da lanterne e templi, ottimi ristoranti e caffè alla moda. Anche qui immancabile la visita al mercato locale, dove abili sarti riescono a realizzare abiti su misura in una giornata!
Nella mattinata, trasferimento all'aeroporto id Danang in coincidenza con il volo per Saigon, l'attuale Ho Chi Minh City. Arrivo nella mattinata, incontro con la guida locale prima di visitare i famosi Cu Chi Tunnel, la complessa rete sotterranea di magazzini, dormitori, armerie, cucine, infermerie e posti comando collegati tra loro da 250 chilometri di gallerie capaci di resistere ai bombardamenti e agli attacchi portati per anni dalle truppe americane. Un incredibile rete di cunicoli che collegava i campi di battaglia del Vietnam meridionale con le line di rifornimento che si muovevano lungo il sentiero di Ho Chi Minh nella vicina Cambogia. Al termine, giro panoramico della città prima di una passeggiata nel caotico ed affascinante quartiere di Cho Lon abitato prevalentemente dalla comunità cinese. Cena in ristorante.
Se Hanoi è la città più tradizionale del Vietnam, Ho Chi Minh City - che quasi tutti chiamano ancora Saigon - è lo sguardo verso il futuro: vibrante e cosmopolita, una megalopoli di otto milioni di abitanti, chiassosa e caotica, in eterna costruzione. Scintillanti grattacieli, ristoranti stellati, luminosi bar e negozi dal design moderno, che contrastano con le antiche pagode, con i quartieri coloniali e con una storia a volte drammatica. Le testimonianze coloniali della città con l’edificio delle Poste, la Cattedrale di Notre Dame, gli edifici lungo Nguyen Tue Street, pedonale e frequentatissima, ed il Teatro dell’Opera. Nelle vicinanze, si trova anche un’icona di Saigon: il mercato Ben Thanh, dove assaggiare alcune specialità della cucina vietnamita tradizionale o acquistare qualche souvenir nelle coloratissime bancarelle.
Imperdibile, anche se emotivamente impegnativo, il Museo della Guerra, per comprendere la storia tristemente famosa del lunghissimo conflitto con gli americani, esperienza contrapposta al divertente e animato Cholon, il quartiere cinese dai mille colori, affollato da migliaia di motorini, che comprende anche il Binh Tay Market, una bella costruzione in stile cinese a più piani dove trovare qualsiasi tipo di merce.
Fuori dai classici circuiti turistici, ma davvero affascinante, il FITO, interessante museo sulla medicina tradizionale vietnamita dove è possibile approfondire questa tradizioni millenaria ma ancora molto praticata dai locali.
Saigon ha anche una parte spirituale da scoprire, rappresentata da numerosi templi buddhisti, tra cui il Tempio della Dama Celeste (Thien Hau), protettrice di marinai e mercanti, risalente al 1600 e l'antica Pagoda di Giac Lam, il luogo ideale per meditare. Un altro luogo per rilassarsi è il Parco Tao Dan, con i suoi splendidi giardini che ospitano più di 1000 alberi.
Seconda giornata dedicata alla scoperta di Saigon con il tristemente famoso Museo della Guerra, interamente dedicato al conflitto con gli americani ed il piccolo ma interessante museo FITO dove si potranno comprendere le antiche usanze della medicina tradizionale vietnamita. Nel corso della giornata si effettuerà anche una passeggiata per il caotico e colorato mercato di Ben Tanh per qualche acquisto e per provare l'ottimo street food. Nel pomeriggio, trasferimento in aeroporto in coincidenza con il volo intercontinentale.
A circa 2 ore e mezza di auto da Hanoi, nel Golfo del Tonkino (Mar della Cina), si trova un paradiso noto come Halong Bay, dal 1994 riconosciuto Patrimonio dell’Umanità.
La sua caratteristica principale è costituita da circa 2000 isolette calcaree ricoperte da vegetazione che emergono dall’acqua, tra faraglioni rocciosi, grotte scavate dal vento e isole di grandi dimensioni (come Cat Ba, la più estesa, con villaggi e resort).
Halong significa “luogo dove il drago si inabissa”. Secondo la leggenda, infatti, furono i draghi i responsabili di questo scenario. Più realisticamente, anticamente questo era il fondo del mare, che una volta emerso venne scolpito da acqua e vento, fino a riprodurre delle raffigurazioni a volte riconoscibili, tanto che per distinguersi prendono il nome dalla forma che ricordano (per esempio, l’isola del bacio).
Per visitare la baia, la miglior opzione è una crociera: ce ne sono da 1 o 2 giorni, salpando da Halong, città e porto commerciale basato sulla pesca. Si può anche partire direttamente da Hanoi al mattino presto, per riuscire a imbarcarsi all’ora di pranzo su una delle giunche - imbarcazioni in legno tipiche cinesi - scegliendo a seconda delle proprie esigenze, da quelle più avventurose, fornite di kayak, fino alle più lussuose, in suite a 5 stelle. Si spazia da giunche in formula all inclusive, con barche che posseggono fino a 10/14 cabine, a imbarcazioni più piccole, a uso esclusivo, come per viaggi di nozze con al max 1/2 cabine.
Paesaggi da sogno, relax, tramonti mozzafiato, riflessi di cieli stellati e cibo prelibato, a base di pesce e frutti di mare, attraversando villaggi di pescatori ed entrando in splendide grotte calcaree. Certo, essendo un luogo molto frequentato dai turisti, a volte il traffico di barche è eccessivo, ecco perché è importante prenotare crociere che viaggiano nelle aree meno turistiche.
Antica, romantica e rilassante. Così si può definire Hué, la città divisa dal Fiume dei Profumi, a circa 3 ore di auto a nord di Hoi An, che fu anche capitale imperiale del Vietnam per 150 anni, dal 1802 al 1945 durante il regno dei 13 imperatori della dinastia Nguyên. Per questo, oltre alla ricchezza dei suoi paesaggi naturali possiede un fascino antico.
Infatti, nonostante si tratti di un vero e proprio centro urbano, la parte vecchia della città - quella a nord del fiume - rappresenta una tappa classica a Huè, soprattutto per la visita alla Cittadella (dal 1993, Patrimonio dell’Umanità), tra bastioni, possenti mura e torri fortificate, fino a raggiungere la Città Purpurea Proibita, l’antica residenza dell’imperatore.
La parte a sud è quella più moderna, dove sono stati costruiti alberghi, negozi e ristoranti, ma meritano l’attenzione anche le cosiddette Garden House, case nobiliari dei notabili, dotate di splendidi giardini, dove in alcuni casi è possibile organizzare cene private.
Hué è anche un indiscusso paradiso gastronomico, grazie alla sua cucina elaborata e raffinata, che propone piatti solitamente vegetariani e piccanti, anche se uno dei più famosi è la zuppa dei vermicelli di manzo, conosciuto nel mondo come una specialità di queste parti. Una particolarità culinaria sono i banchetti imperiali proposti da alcuni locali, che riproducono i menu della corte ottocentesca.
Fuori città, si possono visitare la Tomba di Tu Duc (mausoleo imperiale) e di Minh Mang - sulla riva occidentale del Fiume dei Profumi a cui vi si accede solo in barca - e alcune pagode famose, spesso circondate da scenari naturali splendidi, come quella di Thien Mu, simbolo di Hué, antica e molto venerata dai locali.
Tra Hué e Hoi An, si incontra il My Son, il sito archeologico più suggestivo del Vietnam, un complesso di templi induisti che risalgono all’impero Champa. Se non si è mai stati in Cambogia, ha senso fare un salto per ammirarli. Altra tappa consigliata durante il trasferimento in auto tra le due località è il Museo di Cham di Da Nang, degno di nota perché racchiude una bella collezione di sculture induiste e buddiste.
Questa piccola città fluviale nella regione centrale del Vietnam, vicina a Hue, è forse la più pittoresca del paese (dal 1999, Patrimonio dell’Umanità). Si può raggiunge in aereo, ma anche via terra, prevedendo una notte intermedia, o con i treni pubblici notturni, semplici ma funzionali.
Nasce come un porto commerciale lungo la via che collegava la Cina alle rotte coloniali classiche, fino a diventare il più grande porto del sud-est asiatico nel I secolo. Portoghesi, cinesi, giapponesi, indiani… la presenza di tante delegazioni le ha conferito un impatto architettonico molto particolare, nato dal mix dei diversi stili utilizzati. Ne è un esempio il Ponte Coperto Giapponese, realizzato con materiali molto solidi la cui sobrietà contrasta con la tendenza verso l'eccesso delle arti e dell'architettura cinese o vietnamita.
Il modo migliore di girarla è a piedi, anche da soli, abbandonandosi al romanticismo che si respira passeggiando tra piccoli canali, circondati da lanterne e templi, ottimi ristoranti e caffè alla moda. Anche qui immancabile la visita al mercato locale, dove abili sarti riescono a realizzare abiti su misura in una giornata!
Per un tuffo nel passato, si va nei labirinti della città vecchia, mentre per rilassarsi si può andare lungo il fiume o percorrere in bici le viuzze interne dai colori pastello. Tra le attrazioni turistiche, rientrano la Casa di Phung Hung (una delle più antiche), la Sala Riunioni di tutte le congregazioni cinesi (1173), il Tempio Juan Cong (1653) e il Museo di Arte Folkloristica.
Nei pressi di Hoi An, si possono fare delle escursioni nel canale del Fiume Tua Dai, immersi nelle piantagioni di cocco e nella campagna vietnamita, o trascorrere qualche giorno al mare, presso la spiaggia di Cui Dai (o anche quella di An Bang), non tanto per il mare quanto per rilassarsi, magari prendendo qualche lezione di cucina vietnamita. Per fare diving o snorkeling si può raggiungere anche con una gita di una giornata l’isola di Cham, che fa parte del parco marino Cu Lao Cham.
Consigliatissima, la visita a uno dei villaggi rurali o di pescatori nei pressi della città.
Se Hanoi è la città più tradizionale del Vietnam, Ho Chi Minh City - che quasi tutti chiamano ancora Saigon - è lo sguardo verso il futuro: vibrante e cosmopolita, una megalopoli di otto milioni di abitanti, chiassosa e caotica, in eterna costruzione. Scintillanti grattacieli, ristoranti stellati, luminosi bar e negozi dal design moderno, che contrastano con le antiche pagode, con i quartieri coloniali e con una storia a volte drammatica.
Esistono alcune mete classiche per chi visita la città, ma ci sono anche delle esperienze molto particolari, soprattutto nei dintorni. Partendo dalle più conosciute, si passa per l’edificio delle Poste e si prosegue con la Cattedrale di Notre Dame, interessante (anche il Paese segue il Taoismo), in quanto costruita a fine ‘800 dai francesi, il cui tocco è riconoscibile anche percorrendo Nguyen Tue Street, pedonale e frequentatissima, soprattutto dalla gente locale, o il Teatro dell’Opera, una struttura bianca luminosa, dal design parigino. Nelle vicinanze, si trova anche un’icona di Saigon: il mercato Ben Thanh, dove assaggiare alcune specialità della cucina vietnamita tradizionale o acquistare qualche souvenir nelle coloratissime bancarelle.
Imperdibile, anche se emotivamente impegnativo, il Museo dei Crimini di Guerra, esperienza contrapposta al divertente e animato Cholon, il quartiere cinese dai mille colori, affollato da migliaia di motorini, che comprende anche il Binh Tay Market, una bella costruzione in stile cinese a più piani dove trovare qualsiasi tipo di merce.
Meno noto, ma davvero affascinante, il Museo FITO, dove ammirare una collezione sorprendente di migliaia di oggetti rilevanti per lo sviluppo della medicina tradizionale vietnamita, per ammirare strumenti utilizzati per preparare le erbe indigene e oggetti che si trovano solitamente in farmacie tradizionali.
Saigon ha anche una parte spirituale da scoprire, rappresentata da numerosi templi buddhisti, tra cui il Tempio della Dama Celeste (Thien Hau), protettrice di marinai e mercanti, risalente al 1600 e l'antica Pagoda di Giac Lam, il luogo ideale per meditare. Un altro luogo per rilassarsi è il Parco Tao Dan, con i suoi splendidi giardini che ospitano più di 1000 alberi.
Come spesso capita in Vietnam, la tappa migliore è l’appuntamento con l’atmosfera locale, per sintonizzarsi su inediti ritmi e irripetibili atmosfere, a volte anche bohémien, prenotando un giro in Vespa serale, guidate da esperti, per conoscere i migliori locali notturni o prendere un aperitivo al Majestic Hotel, dove alloggiava la stampa durante l’ultima guerra.
A un’ora a nord di Saigon iniziano dei sistemi di cunicoli, i famosi Cu Chi tunnel, vere e proprie città sotterranee che raggiungevano la Cambogia durante la guerra, per permettere di connettersi al sentiero di Hoi Chi Minh, attraverso il quale i vietnamiti del nord portavano rifornimenti alle milizie situate nel Delta del Mekong, vicino al confine. Non tutti entrano nei cunicoli, soprattutto chi soffre di claustrofobia, ma una mezza giornata vale la pena dedicargliela.
Inoltre, vicino a Saigon, a circa 30 minuti d’auto, c’è un suo sobborgo che è il centro di una religione sincretica che si chiama Cao Dài, che si ispira a tante altre filosofie e religioni, dal taoismo al buddismo, cattolicesimo compreso, di cui uno dei profeti più famosi è Bob Marley! Assistere alle funzioni religiose rappresenta senz’altro un’esperienza molto insolita.
È la punta meridionale del Vietnam, una vasta area in cui il grande fiume dal Tibet, da cui nasce, dopo aver attraversato la Cina, la Birmania, la Thailandia, il Laos e la Cambogia, sfocia nel Mar della Cina, formando uno dei più grandi delta al mondo e dando vita a una delle aree a maggior ricchezza biologica del pianeta.
In questa enorme piana alluvionale, il Mekong si divide in migliaia di canali, anche molto piccoli, immersi in giungla tropicale ed enormi distese di mangrovie, dove si può venire a trascorrere una o due notti, per navigare i canali principali, visitare i mercati galleggianti, i villaggi su palafitte, risaie e allevamenti di pesce. A bordo di sampan, le imbarcazioni locali, si naviga tra villaggi rurali avvolti da una natura travolgente, godendosi paesaggi straordinari, in cui la vita quotidiana della gente del posto è la protagonista assoluta.
La parte rurale di Chi Be è davvero un universo a parte, da girare con calma, anche in bicicletta, attraversando piantagioni di mango e avocado, e piccoli villaggi locali, ciascuno con caratteristiche diverse. In assoluto, è un luogo dove perdersi negli stili di vita locali.
La principale città è Can Tho (3 ore da Saigon in auto), luogo affascinante, un porto commerciale tipico dei romanzi della letteratura francese e nota per il suo pittoresco mercato sull’acqua. Una delle principali attrazioni del delta è appunto l’immenso mercato galleggiante di Kairang, dove ogni giorno passano migliaia di persone, che girano, in frenetiche negoziazioni, dove agricoltori e pescatori vengono a vendere la propria merce.
Il delta si può visitare in giornata (saltando in questo caso il mercato), con escursioni a bordo di piccoli sampan, circondati da piantagioni e acqua ferma, ricoperti di licheni e alghe verdi. Se invece si vuole sostare una notte (visita al mercato inclusa), ci sono imbarcazioni che offrono fino a 8/12 cabine o anche soluzioni private.
Quasi al confine con la Cambogia c’è Chau Doc, lungo un canale secondario, meta che sta diventando sempre più ambita per visitare il delta, tra le sue montagne spettacolari, case galleggianti e pagode. A Sa Dec, un borgo sul fiume dove visse Marguerite Dumas, c’è la sua casa, dove si pensa sia stato ambientato il suo romanzo L’Amante, tappa fissa per chi viene da queste parti.
Risalendo verso la Cambogia, il delta diventa meno conosciuto e frequentato, e lì si apre a piane alluvionali rurali, da scoprire anche a piedi, appoggiandosi in lodge, per vivere una intensa esperienza a contatto con la gente locale.
Esistono anche crociere di 3 giorni che arrivano In Cambogia, ma sono molto turistiche. Una combinazione interessante potrebbe essere quella di fermarsi nella parte meridionale del delta e salire verso Chau Doc, per entrare in contatto con la cultura locale, e poi da qui con barche veloci raggiungere Phnom Penh.
Il Vietnam, sotto il profilo climatico, è un paese abbastanza complesso per via del suo esteso range di latitudini e la relativa presenza di differenti microclimi con caratteristiche anche molto differenti tra loro.
In generale, è un paese visitabile durante tutti i periodi dell'anno, dipende molto dalle aree che si vogliono scoprire, dalle attività e dalle modalità di viaggio; come sempre, saremo vostra disposizione per consigliarvi nel disegnare l’itinerario migliore in base alle vostre date del viaggio e guidarvi nella scelta del programma migliore.
Le regioni settentrionali e meridionali del paese rientrano a pieno nell’area monsonica del sud-est asiatico con una stagione umida che va dalla seconda metà di maggio a ottobre; i mesi più secchi vanno invece da dicembre ad aprile. Le regioni costiere centrali del paese, invece, risentono molto del monsone nord-orientale che si sviluppa da settembre ai primi giorni di dicembre, con maggiore intensità nei mesi di ottobre e novembre.
Le temperature più gradevoli si hanno nei mesi invernali da dicembre a febbrai/marzo, i mesi successivi di aprile, maggio e giugno segnano temperature di poco superiore, ma con tassi di umidità decisamente più alti, che talvolta (come in tutta la regione) possono rendere più faticoso il viaggio.
Le regioni settentrionali montagnose (Sapa e il NordEst del paese) sono invece caratterizzate da temperature più rigide nei mesi invernali (in casi sporadici le minime possono anche avvicinarsi allo zero), ma comunque sempre piacevoli specialmente se si prevede di effettuare percorsi a piedi o in bicicletta, senz'altro più faticosi con temperature più alte.
Come detto in precedenza, il Vietnam è una destinazione fruibile tutto l’anno, sicuramente il periodo migliore sotto il profilo climatico va da dicembre a marzo, ma anche gli altri periodi dell’anno possono essere tranquillamente valutati per un viaggio, in quanto per larga parte dei mesi le precipitazioni sono prevalentemente a carattere di rovescio temporalesco pomeridiano o serale, oltre al fatto che parliamo di periodi meno frequentati dal turismo di massa con prezzi nettamente inferiori.
Un discorso differente è invece legato alle destinazioni mare: le belle isole di Phu Quoc e Con Dao sono da evitare durante il monsone estivo, mentre le spiagge del Vietnam centrale come Danang e Nah Trang, risentendo del monsone di Nord-Orientale, offrono una valida alternativa (da escludere però nei mesi di ottobre e di novembre).
A gennaio si può godere di un clima asciutto e temperature piacevoli in tutto il Vietnam, anche se la mattina e la sera tardi potrebbe fare un po’ freddo a nord. Ciò vale in particolare per le regioni montuose di Sapa e Ha Giang, dove la temperatura di notte può scendere anche sotto lo zero.
Sempre a nord, nella baia di Halong e in generale nelle aree costiere, vale la pena sottolineare che in questo periodo dell’anno può presentarsi un po’ di nebbia che riduce la visibilità del paesaggio. Al centro si deve ancora fare i conti con le piogge che però vanno gradualmente a ridursi. A sud, invece, l’arrivo della stagione secca regala splendide giornate di sole e temperature intorno ai 30°C, ideali per visitare il delta del Mekong e Ho Chi Minh senza il caldo opprimente ma anche per concedersi un po’ di relax al mare, sdraiati su una delle tante spiagge dell’isola di Phu Quoc.
In Vietnam a gennaio si raggiunge il picco delle gite lungo i fiumi: grazie alle abbondanti precipitazioni che nei mesi scorsi hanno ingrossato il livello delle acque, è possibile navigare nelle sue meravigliose baie alla scoperta dei villaggi più caratteristici e dei mercati galleggianti dove si assapora la vita autentica dei vietnamiti.
Proprio per queste favorevoli condizioni climatiche, gennaio è periodo di alta stagione in Vietnam e una vacanza qui va dunque pianificata per tempo. A gennaio in Vietnam non si può perdere l’evento dell’anno, ovvero i festeggiamenti per il Capodanno lunare vietnamita, il Tet. Esso segna l’inizio della primavera e di un nuovo anno lunare ed è una festa che a volte dura una o più settimane. Verso la fine del mese iniziano i preparativi: le strade si colorano di rosso e di giallo, che sono considerati di buon auspicio, le famiglie si recano nelle pagode per dedicarsi alle preghiere e tutto il paese partecipa festosamente ai riti religiosi tradizionali.
La stagione secca in Vietnam entra nel vivo proprio a febbraio: a nord le mattine fredde lasciano il posto a temperature più tiepide, nelle regioni centrali il tempo soleggiato e asciutto va a sostituirsi alle piogge, mentre il sud, con un clima caldo secco, si presenta al massimo del suo splendore.
Febbraio è probabilmente il periodo migliore per viaggiare in Vietnam, né troppo piovoso né troppo caldo è perfetto per visitare praticamente ogni luogo: dai trekking in montagna a nord, passando per la visita ai Patrimoni Unesco nell'area di Hoi An nel centro, fino a sud ai paesaggi del Delta del Mekong e le spiagge di Phan Thiet o dell'Arcipelago di Con Dao.
Solo a nord nebbie e foschie possono ancora scendere a infastidire la vista sul paesaggio circostante.
Così come gennaio, anche febbraio è un mese molto gettonato per una vacanza in Vietnam specie a ridosso della festività più importante del Paese, il Capodanno Tet, è pertanto consigliata la prenotazione con un certo anticipo.
A tal proposito, una cosa da considerare quando si programma un viaggio nel mese di febbraio in Vietnam è che durante le celebrazioni del Tet il Paese si ferma: la maggioranza dei negozi, dei musei e dei ristoranti restano chiusi per circa una settimana, e gli stessi spostamenti possono essere complicati.
Febbraio è ancora dominato dalle grandi celebrazioni del Tet. L'intero paese accoglie il nuovo anno celebrando la famiglia e ravvivando usanze e tradizioni. I festeggiamenti si concludono al primo plenilunio, il Tet Nguyen Tieu, durante il quale una miriade di lanterne colorate illumina la notte e nell’aria vengono sparse fragranze di incenso.
A marzo prosegue la bella stagione in Vietnam: a nord le temperature si fanno sempre più gradevoli, i cieli limpidi e le giornate soleggiate, mentre al centro e al sud il sole e il caldo continuano a essere protagonisti.
Per i soggiorni al mare la scelta di destinazioni si amplia, andando a comprendere le spiagge di Mui Ne, Con Dao e Nha Trang, tutte caratterizzate da un ottimo clima. Verso la fine del mese anche Hoi An può essere scelta come destinazione di mare.
Questo è il momento perfetto per visitare la baia di Halong e le sue migliaia di piccole isole, che dovrebbero presentarsi con un bel cielo azzurro, finalmente libero dalla foschia dei mesi invernali.
A marzo è possibile assistere alla Festa della Pagoda dei Profumi, che consiste nel più grande pellegrinaggio buddhista, nel nord del Vietnam.
Ci si trova sul finire della stagione secca, ed è il momento giusto per visitare il nord del Vietnam: il clima è caldo e il cielo terzo, ideale per scoprire Hanoi, tra tradizioni e grattacieli, per concedersi una crociera alle Grotte di Tam Coc nella provincia di Ninh Binh, o ancora per andare a incontrare le tribù nella regione montuosa di Sapa.
Nelle regioni centrali e in quelle meridionali le temperature continuano ad aumentare e anche l’umidità si fa più accentuata, pur rimanendo sopportabile. Solo verso la fine del mese arriveranno le prime piogge a inaugurare l’ingresso della stagione umida.
Il 30 aprile cadono i festeggiamenti del Giorno della Riunificazione (Reunification o Victory o Liberation Day). L’evento viene celebrato in tutto il Paese con festival, manifestazioni e mostre.
In Vietnam a maggio il clima è molto caldo e talvolta afoso, specie al centro e al sud, a causa dei più alti livelli di umidità che aumentano la sensazione di calore.
A partire dalla metà del mese poi le piogge si fanno sentire con maggiore insistenza nelle regioni settentrionali e meridionali.
Tuttavia maggio può rivelarsi un mese vantaggioso per un viaggio in Vietnam: godendo ancora di giornate soleggiate, si può approfittare del periodo di bassa stagione per risparmiare e visitare il Paese senza la folla di turisti.
Giugno, con temperature che superano anche i 35°C, è un mese molto caldo oltre che piovoso nel nord e nel sud del Vietnam. Tuttavia, in alcune zone come Hanoi, Mai Chau e Halong, si tratta per lo più di rovesci pomeridiani che spesso lasciano spazio anche a un cielo sgombero da nuvole.
Il posto migliore per organizzare una vacanza a giugno è il Vietnam centrale, dove il sole è quasi garantito. Si può così andare alla scoperta di Hoi An, un piccolo gioiello la cui bellezza viene tutela come Patrimonio Unesco, fare un giro sul Fiume dei Profumi a Hue e, lungo la costa, sostare in alcune tra le più belle stazioni balneari del Paese, andando anche a visitare le tradizionali torri cham.
A giugno in Vietnam prosegue il periodo di bassa stagione, è pertanto possibile approfittare di buone offerte, oltre che della scarsa affluenza turistica nei siti più noti e sulle spiagge.
Giugno è anche il mese in cui si svolge il Tet Doan Ngo: in tutto il Paese, di notte, vengono bruciati fantocci di cartapesta che, secondo la leggenda, diventeranno i soldati dell'esercito del dio della morte e aiuteranno il popolo a preservarsi dalle malattie, dalle epidemie e dalla sfortuna.
L'estate in Vietnam coincide con la stagione delle piogge e quella dei monsoni. Piove molto e il clima è decisamente caldo e umido. Luglio e agosto non sono dunque i mesi più indicati per un viaggio in Vietnam.
Pioggia e sole si alternano un po’ ovunque, solo le regioni centrali presentano un clima più piacevole.
Nei mesi estivi, dunque, il centro è la meta ideale, essendo in grado di offrire sia tour culturali nei vari siti archeologici che soggiorni di mare dove, approfittando delle belle giornate, è possibile rilassarsi sulla spiaggia, fare il bagno o cimentarsi in una delle tante attività acquatiche, come le immersioni, il surf e il windsurf.
Solo verso la fine del mese di agosto il cielo comincerà a velarsi e qualche timida pioggia farà la sua comparsa anche qui. Ad agosto i voli possono essere più costosi, mentre gli hotel offrono ancora grandi promozioni durante la bassa stagione del Vietnam, occorre però prenotare con un certo anticipo.
Una particolare festività si svolge in Vietnam proprio nel mese di agosto, il Tet Trung Nguyen (Festa delle anime vaganti e fantasmi affamati): un evento per perdonare le anime condannate liberarle così dall'inferno. Durante la festa viene offerto cibo ai senza tetto e gli animali, come ad esempio gli uccelli, vengono liberati.
A settembre in Vietnam le temperature restano al di sopra dei 30° C un po’ ovunque, accompagnate sempre da livelli di umidità elevati. Sul fronte delle precipitazioni: a sud la situazione resta invariata, con piogge che cadono ancora abbondanti, a nord al contrario si assiste a una progressiva cessazione.
Questo è l’ultimo mese per visitare le regioni centrali con il sole e trascorrere qualche giorno di relax al mare, prima che le piogge si intensifichino verso la fine del mese.
A cavallo tra settembre e ottobre, si svolge il Mid Autumn Festival, un festival di raccolta: si confezionano dolci di riso a forma di luna e i bambini sfilano portando lanterne di carta di varie forme. Hanno poi luogo le tradizionali processioni del Liocorno e del Leone e lungo le strade s'improvvisano giochi d'animazione come la "danza delle figurine di carta". È, inoltre, una festività legata alla celebrazione della fecondità della Natura, al culto degli Antenati e dei rapporti familiari.
A ottobre il sole torna a splendere nel nord del Vietnam, i livelli di umidità scendono e le temperature diventano piacevoli.
Questo è pertanto un buon periodo per fare trekking a Sapa, o per avventurarsi sulla pista battuta in Ha Giang, per ammirare i laghi del parco nazionale di Ba Be, o le cascate e i dintorni di Cao Bang.
Novembre apre le porte alla stagione secca in Vietnam: verso la fine del mese, l'intero Paese diventa generalmente caldo e asciutto, eccetto la regione centrale, dove continuano a insistere le piogge.
Questo è il periodo migliore per andare alla scoperta della regione più montuosa del Vietnam, il nord-ovest, prima che sopraggiunga il freddo dei mesi invernali: spettacolari escursioni in altitudine, attraverso il famoso anello tra Dien Bien Phu e Mai Chau, permettono di apprezzare in pieno la varietà etnica, le tradizioni e i paesaggi che caratterizzano questa zona.
A dicembre c’è ancora la possibilità di qualche sporadica pioggia nella parte centrale del paese, ma in generale il resto del Vietnam si presenta soleggiato, caldo e asciutto.
A nord le temperature possono essere piuttosto fresche, specie durante le prime ore del mattino e la sera, e spesso l’aria è attraversata dalle nebbie. A sud, invece, le temperature gradevoli e il sole danno l’avvio alla stagione balneare, con le spiagge che tornano ad animarsi a cominciare da quelle di Phu Quoc.
Le favorevoli condizioni climatiche e le festività natalizie, fanno di dicembre un periodo di altissima stagione in Vietnam ed è pertanto consigliata la prenotazione con largo anticipo.
Località | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic |
Hanoi | 20 - 14 19 | 20 - 15 28 | 23 - 18 39 | 27 - 21 91 | 32 - 24 171 | 33 - 25 219 | 33 - 25 248 | 32 - 25 291 | 30 - 24 219 | 28 - 21 122 | 25 - 19 55 | 22 - 15 17 |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Halong Bay | 20 - 13 25mm | 20 - 14 30mm | 24 - 17 42mm | 27 - 21 89mm | 31 - 25 149mm | 32 - 25 236mm | 32 - 25 261mm | 32 - 24 310mm | 30 - 24 202mm | 28 - 20 106mm | 25 - 17 54mm | 22 - 14 23mm |
Sapa | 20 - 12 22mm | 22 - 14 31mm | 26 - 16 47mm | 29 - 19 102mm | 31 - 23 178mm | 32 - 25 241mm | 32 - 25 278mm | 32 - 24 322mm | 30 - 23 208mm | 28 - 21 110mm | 25 - 18 53mm | 21 - 14 22,, |
Cao Bang (Nord Est Vietnam) | 18 - 10 21mm | 19 - 12 25mm | 23 - 16 37mm | 27 - 19 89mm | 31 - 23 169mm | 32 - 25 219mm | 32 - 24 223mm | 32 - 24 247mm | 30 - 21 148mm | 27 - 18 91mm | 24 - 14 44mm | 20 - 10 19mm |
Mai Chau | 20 - 13 22mm | 21 - 14 28mm | 25 - 17 47mm | 28 - 20 104mm | 31 - 23 188mm | 31 - 24 280mm | 31 - 24 296mm | 30 - 24 358mm | 30 - 22 247mm | 27 - 20 118mm | 25 - 16 54mm | 22 - 15 20mm |
Hue | 24 - 18 131mm | 25 - 19 43mm | 27 - 20 46mm | 30 - 22 44mm | 33 - 24 83mm | 33 - 25 94mm | 33 - 26 98mm | 33 - 25 112mm | 32 - 24 350mm | 29 - 23 519mm | 26 - 21 441mm | 24 - 19 219mm |
Hoi An | 25 - 19 89mm | 26 - 20 31mm | 28 - 21 30mm | 30 - 22 33mm | 32 - 25 55mm | 33 - 25 98mm | 33 - 26 89mm | 33 - 25 103mm | 31 - 24 287mm | 28 - 22 521mm | 27 - 21 358mm | 26 - 20 199mm |
Nha Trang | 26 - 21 40mm | 27 - 21 15mm | 28 - 22 28mm | 31 - 24 42mm | 32 - 25 80mm | 32 - 24 53mm | 32 - 25 56mm | 32 - 23 59mm | 31 - 23 141mm | 30 - 23 286mm | 29 - 22 278mm | 28 - 21 159mm |
Mui Ne | 27 - 21 43mm | 28 - 22 16mm | 30 - 23 27mm | 31 - 24 58mm | 32 - 25 150mm | 32 - 24 179mm | 30 - 23 182mm | 30 - 24 190mm | 30 - 24 216mm | 30 - 23 254mm | 29 - 22 209mm | 28 - 21 121mm |
Ho Chi Minh City (Saigon) | 31 - 21 14mm | 32 - 21 9mm | 33 - 23 22mm | 34 - 24 61mm | 33 - 25 181mm | 32 - 24 260mm | 31 - 24 256mm | 31 - 24 247mm | 31 - 24 270mm | 30 - 23 250mm | 31 - 23 154mm | 31 - 22 62mm |
Can Tho (Mekong Delta) | 30 - 22 38mm | 31 - 22 21mm | 33 - 23 45mm | 34 - 24 81mm | 33 - 24 162mm | 32 - 24 203mm | 31 - 24 210mm | 31 - 23 231mm | 31 - 23 242mm | 31 - 24 262mm | 30 - 23 198mm | 29 - 22 116mm |
Con Dao Island | 29 - 22 73mm | 30 - 23 45mm | 32 - 23 42mm | 33 - 24 71mm | 32 - 24 199mm | 32 - 24 240mm | 31 - 24 244mm | 31 - 24 204mm | 31 - 24 284mm | 30 - 24 295mm | 30 - 23 215mm | 29 - 22 116mm |
Phu Quoc Island | 30 - 21 36mm | 31 - 22 34mm | 32 - 23 78mm | 33 - 23 131mm | 33 - 24 188mm | 32 - 23 240mm | 31 - 23 269mm | 31 - 23 398mm | 30 - 24 281mm | 30 - 23 273mm | 30 - 23 198mm | 29 - 22 91mm |
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Hanoi è la città più grande del Vietnam, con sette milioni di abitanti (e quasi altrettanti motorini!), situata sul delta del Fiume Rosso. Cosmopolita, con influssi cinesi, una realtà dove tutto è in costante movimento. Per questo una delle esperienze più gettonate è perdersi nei suoi quartieri caotici.
Il Quartiere Vecchio assomiglia a un mercato a cielo aperto, un labirinto brulicante dove avvengono a ogni ora del giorno frenetiche trattative: un mondo a parte racchiuso in una rete di 36 vie, una per ogni corporazione artigiana della città, dai venditori di anticaglie agli antiquari autentici, ma ormai si vende di tutto, tra un incessante transito di motociclette e pedoni. Attraversandolo, si passa da bancarelle di frutta e fiori a ristoranti, da chioschi di gamberi fritti a palazzi strettissimi - le tube house - oggi trasformati in piacevoli hotel boutique o in sale da tè.
Il cibo da strada merita un approfondimento, sia per la fama di essere il migliore in città, sia perché alcuni chioschi custodiscono ricette di un solo un piatto nazionale, da secoli. Anche il caffè rientra nei rituali tipici (da provare la squisita versione con l'uovo) come anche il tè verde, che è possibile degustare in tante varianti nelle numerose sale da tè. All’interno del Quartiere Vecchio, è racchiuso anche il piccolo Tempio di Bach Ma.
Atmosfera completamente diversa con tutti altri ritmi si respira all’alba, quando sulle sponde del lago Hoan Kiem è possibile incontrare gli abitanti che praticano Tai Chi o degli anziani giocare a dama. Qui si trova anche la pagoda della “spada magica". Proprio per questi laghi e giardini sparsi nella città, nel periodo della fioritura avviene il miracolo: tutto si trasforma in un bellissimo quadro.
Nelle vicinanze del quartiere, si può ammirare la Pagoda su una sola colonna, voluta dall’imperatore Ly Thai Tong (1028-1054), che secondo la leggenda, sognò di incontrare la dea della Misericordia, che gli porgeva un figlio maschio. Essendo privo di eredi, in seguito a questo accadimento, sposò una contadina che presto lo rese padre. In segno di gratitudine fece erigere la pagoda.
L’altro quartiere che anima la città è quello coloniale francese. D’altronde tutto il paese ne ha risentito, soprattutto Saigon e Hanoi. Anche qui ci si può confondere con la vita locale e continuare ad assaporarne l’essenza, anche nel senso letterale del termine, visto che lo street food è un’altra caratteristica unica di molte città vietnamite, con una vasta offerta di piatti autentici e sorprendenti (in alcuni casi, per gli occidentali, anche troppo).
Durante la visita di Hanoi, merita una sosta il Mausoleo di Ho Chi Minh, il padre del Vietnam unito, la cui personalità è ancora molto sentita, soprattutto al nord; qui con una guida esperta si può approfondire la storia del paese. Si continua con il Tempio della Letteratura, la più antica università del paese, esempio di architettura vietnamita, destinata alla formazione dei mandarini, anche per entrare in atmosfere più raccolte.
Altra tappa imperdibile è il Museo di Etnologia, anche se non proprio centrale, perché il Vietnam è un crogiolo di culture e gruppi etnici e il museo è lo specchio per capire la complessità antropologica del paese, ancora visibile soprattutto nella parte settentrionale.
Nel quartiere francese, interessante è il Museo della Prigione di Hoa Lo, una forte e dura testimonianza della storia del paese, e della lotta di indipendenza dalla Francia (si può visitare sull’argomento anche il Museo della Rivoluzione Vietnamita).
Per quanto riguarda la presenza di templi, manca forse la magnificenza degli edifici situati in Myanmar e in Cambogia, ma mostrano con quanta devozione la gente locale sia legata al proprio credo, facendo continue offerte di incenso e frutta, come presso il Den Ngoc Son, situato su un’isoletta del lago Hoan Kiem.
Per entrare nella storia imperiale di Hanoi, si può visitare la Cittadella Imperiale, eretta dall’imperatore Gia Long, mentre per incontrare prodotti di artigianato locale costruiti nei villaggi (ceramiche, seta, ecc.), esistono escursioni di un giorno, a circa 40 minuti da Hanoi.