Ahmedabad - Little Rann of Kutch - Great Rann of Kutch - Gondal - Palitana - Champaner - Jambugodha
Cultura Popoli
Volo intercontinentale per il Gujarat con scalo.
Arrivo ad Ahmedabad nella notte, incontro con lo staff locale e trasferimento in hotel.
Nella tarda mattinata, dopo la prima colazione in hotel, la giornata è dedicata alla visita della città con il Pozzo Monumentale di Aldalaj e il Tempio Jainista di Hathee Singh.
A seguire, il resto della giornata è dedicato alla scoperta delle testimonianze lasciate dal Mahatma Gandhi con il Sabarmati Ashram e l'Università Gandhiana (quest'ultima necessita di un permesso speciale e non sempre è possibile visitarla).
Al termine delle visite, nel tardo pomeriggio, rientro nel bellissimo House of MG Boutique Hotel, un albergo di charme in stile coloniale ricavato da una residenza privata dei primi anni del '900.
Cena presso l'ottimo ristorante dell'albergo.
Ahmedabad è una città fondata nel XV secolo dal sultano Ahmed Shah, divisa in due dal fiume Sabarmati.
Il cuore antico ( ”Badhra"), tra splendidi haveli (antiche dimore di ricchi mercanti), vivaci bazar, affascinanti templi induisti e jainisti e bellissime moschee come il Jami Masjid, caraterizzato da una raffinata architettura indo-islamica con 15 cupole e più di 260 colonne.
A poca distanza dalla città, si può raggiungere l’Adalaj Step-well, un antico pozzo a gradoni in ottimo stato, che scende in profondità per cinque livelli, meno famoso di quello di Patan, ma comunque estremamente interessante.
Uscendo dalle vie più caotiche del centro si entra invece nella pace e nella tranquillità dell’'Ashram di Sabarmati, il sito di spiritualità induista dove abitò per diversi anni il Mahatma Gandhi, ed è da quì che nel 1930 partì con i suoi compagni per la famosa Marcia del Sale. Oggi al suo interno vi è un museo a lui dedicato.
Gandhi è il luogo in cui è nato in una piccola cittadina lungo le coste occidentali del Gujarat; il Mahatma ha sempre mantenuto una strettissima relazione con questo stato, utilizzato spesso come laboratorio sociale per le sue idee innovative basate sull'uguaglianza e la non violenza, volano della lotta per l'indipendenza.
Gandhi vivrà proprio in Gujarat tutta la sua giovinezza prima di partire per l'Inghilterra dove ottenne la laurea in legge, e sempre in Gujarat ritornò dopo il lungo soggiorno in Sudafrica.
Durante la seconda parte della sua vita, nella quale concretizzò molte delle sue idee dedicando la sua esistenza alle lotte sociali ed all'indipendenza del paese, nonostante i suoi continui viaggi e numerosi incarceramenti, il Gujarat è sempre stato un punto di riferimento nel quale ha cercato di tornare, come vede anche dalle molte testimonianze come l'Ashram di Sabarnati e l'Università Gandhiana di Gujarati Vidyapit, fondata dal Mahatma e della quale è stato rettore per alcuni anni.
La prima parte della giornata sarà dedicata alla visita dell'affasciante Calico Museum, probabilmente uno dei più interessanti musei sui tessuti al mondo.
Il pomeriggio è dedicato alla scoperta della Self Employed Women Association, un'importante istituzione di orientamento gandhiano che da decenni si occupa non solo della tutela delle lavoratrici precarie, ma anche di migliorare la condizione delle donne, certamente una delle grandi sfide del paese.
Al termine, rientro in hotel per la cena.
In serata, dopo la cena, un breve Heritage Walk per scoprire la città antica da un'altra prospettiva e da differenti atmosfere.
Il Calico Textile Museum è uno dei più affascinanti musei dell'India, sicuramente il più interessante museo al mondo sui tessuti; è una meta da non perdere durante un viaggio in Gujarat.
Il museo è diviso in due differenti parti con differenti collezioni, ambedue ospitate da antiche Haveli (le residenze die mercanti) con un'atmosfera molto suggestiva.
La prima collezione (Chauk) include moltissimi tessuti, alcuni estremamente antichi e preziosi, meravigliosi abiti e interessanti percorsi mueali per comprendere meglio l'universo dei tessuti che in India spesso è una vera e propria forma artistica. La seconda galleria (Haveli) include anche, oltre i meravigliosi tessuti e abiti, alcune sezioni sul ricamo artigianale, sugli attrezzi e macchinari utilizzati nelle produzioni, oltre che una interessante collezione di Antichi bronzi sacri provenienti dall'India Meridionale (prevalentemente la zona di Tanjore nel Tamil Nadu) e una di preziosissime miniature.
Il Calico non è solo una visita, ma una vera e propria immersione in mondi antichi e nelle affascinanti tradizioni locali. Essendo gli ingressi contingentati (solitamente massimo 20 persone al giorno), è quindi necessario acquistare i biglietti con largo anticipo per evitare brutte sorprese.
La Self Employed Women's Association (SEWA) è il primo sindacato interamente dedicato alla tutela delle lavoratrici precarie, più vulnerabili del paese.
Nato nel 1972, sulla base degli ideali e delle politiche sociali gandhiane, l’associazione da decenni si batte per i diritti delle donne più svantaggiate, una delle contraddizioni più evidenti dell’India.
La visita alla SEWA è soggetta all’ottenimento di particolari permessi e alla presenza di alcune figure chiave che sapranno raccontare la loro storia e i progetti in corso. Nel caso non si fosse interessati a questa interessante visita è comunque possibile sostituirla con altre escursioni per scoprire meglio la città.
Heritage Walk: si tratta di una breve passeggiata di circa un’ora, per scoprire la città da una prospettiva differente, in questo caso dopo cena (ma è possibile effettuarlo anche al mattino, più lungo e articolato), quando la vita nelle strade cambia completamente. Durante la passeggiata si visiteranno alcune belle havelis, tradizionali bazar aperti anche oltre orario, l’antica sede della borsa Commerciale e il Mausoleo del Re dove ogni sera si svolge un antico rito devozionale,
Presto al mattino, si parte verso le zone desertiche settentrionali del Gujarat.
Lungo il percorso si visitano due delle più famose e affascinanti testimonianze artistiche del Gujarat: il meraviglioso Tempio del Sole di Modhera, risalente all'XI secolo, molto meno frequentato dai turisti di altri monumenti Indiani, ma sicuramente uno dei più preziosi esempi di architettura sacra indù.
A seguire, l'affascinante Patan, con il Rani Ki Valv, uno dei pozzi monumentali a gradoni più belli del paese.
Patan è anche famosa per la produzione artigianale dei sari patola, una particolare tipo di sari (i tipici abiti delle donne indiane) tra i più apprezzati nel paese; approfondiremo entrando in alcuni degli ultimi laboratori artigianali, per scoprire le raffinate e complicatissime tecniche di tessitura e tintura.
Al termine, nel tardo pomeriggio, si raggiunge Dasada, un villaggio ai margini del piccolo Rann of Kutch.
Cena in hotel e pernottamento.
Il Tempio del Sole è famoso per il meraviglioso tempio dedicato a Surya, dio indù del sole, un gioiello architettonico e artistico del periodo Solanki, che corrisponde all’età dell’oro del Gujarat.
Risalente all’XI secolo, questo gioiello fu commissionato dal Re Bhima I per commemorare l’epica battaglia che fermò le mire espansionistiche del Re Afgano Mahmud di Ghazna.
Il tempio, finemente decorato con bellissimi bassorilievi e sculture tra i più raffinati del paese, ha il suo cuore nella grande vasca sacra (Surya Kund) dove i pellegrini erano soliti fare i bagni rituali purificatori prima delle cerimonie religiose.
La vasca è circondata da 108 piccoli templi dedicati a varie divinità a rappresentare il numero di grani con i quali si creano da millenni le Mala (le Mala sono una sorta di rosario fatti di semi di Rudraksha, pietre semipreziose o legno). I tre principali templi sono situati su tre lati della vasca e sono meravigliosamente decorati con sculture di diverse divinità (Ganesh, Vishnu e Shiva) e altri soggetti tra cui diversi a sfondo erotico.
Il Surya Temple di Modhera, più antico e altrettanto affascinante, è molto meno conosciuto e visitato dai viaggiatori dell’altro famoso tempio dedicato al Dio del Sole di Karnak in Orisha. Questo è sicuramente un fattore interessante, che dovrebbe invogliare il viaggiatore a visitare questi luoghi ancora lontani dal turismo di massa, in grado di offrire uno spaccato unico sull’India più autentica.
Patan, altra cittadina nelle vicinanze di Modhera, fu la capitale del Gujarat prima che il sultano Ahmed Shan la spostasse nel XV secolo ad Ahmedabad.
La città è famosa principalmente per la presenza di uno dei più pregevoli esempi di pozzi monumentali a gradoni (i tipici pozzi dell’India settentrionale chiamati anche baoli) il Rani Ki Vav; costruito su sette differenti livelli con un complesso sistema di scalinate e le pareti rivestite di bellissime decorazioni e sculture (sono presenti più di 800 sculture delle quali 37 rappresentanti il Dio Ganesh) , principalmente a carattere sacro.
Questa tipologia di pozzi ha profonde radici nei secoli e una duplice funzione: quella pratica, di consentire l’accesso alle risorse idriche spesso difficili da reperire negli ambienti semidesertici del Rajasthan e Gujarat, creando al contempo un microclima più fresco, ma anche quella di luogo di aggregazione e devozionale essendo per molti un luogo sacro al pari dei templi.
Con una sveglia presto al mattino, la prima parte della giornata è dedicata a un'escursione in fuoristrada nel Piccolo Rann of Kutch, la propaggine meridionale del deserto del Rann, che ospita un'interessante riserva naturale dove è possibile osservare gli utlimi esemplari di Asino Selvatico, rimasti in libertà, ma anche altre diverse specie animali come la Volpe Indiana, la Volpe del Deserto e una grande antilope chiamata Nilgai.
Il Rann of Kutch è anche un paradiso per gli appassionati di Birdwatching con alcune interessanti specie sia migratoria sia stanziali come la Gru Antigone, i Fenicotteri, il Pellicano Crespo, l'Otarda Indiana e molte altre.
Al termine dell'escursione, rientro al lodge prima di iniziare il trasferimento verso Bhuj, ai margini del Grande Rann of Kutch dove spenderemo le prossime due giornate per scoprire il complesso mosaico tribale della regione.
Abbiamo consapevolmente scelto di non iserire alcuni villaggi nella zona del Little Rann perché sono per la maggior parte dei casi realtà create a scopo turistico, ben differenti dai villaggi più remoti e veri che visiteremo il giorno seguente.
La prima di due giornate dedicate alla scoperta dei villaggi tribali che vivono nella Banni Grassland Reserve, l'area meridionale del grande deserto di sale del Great Rann of Kutch.
La giornata inizia con la richiesta dei permessi che si ottengono personalmente presso un ufficio governativo a circa 50 chilometri a nord di Bhuj, a seguire, visita presso alcuni tra i più interessanti e rappresentativi villaggi del complesso mosaico etnico della regione, uno dei più interessanti dell'india.
È molto difficile pianificare con anticipo quali villaggi si visiteranno e soprattutto la sequenza, l'itinerario definitivo verrà disegnato assieme alla guida i giorni precedenti, sia in funzione dell'effettiva possibilità di visite sia in base agli interessi personali dei viaggiatori.
In ogni caso, con l'aiuto della guida si cercherà sempre di ottenere una panoramica esaustiva sul complesso mosaico tribale, cercando al contempo di scoprire abilità artigianali e artistiche che da sempre caratterizzano questi popoli.
Il Great Rann of Kutch è uno dei luoghi in Gujarat dove è possibile scoprire il profondo tessuto etnico e tribale del paese, tra i diversi villaggi si visiteranno.
Questi gruppi etnici erano per la maggior parte in passato nomadi e seguivano le stagioni e l'andamento delle piogge che ogni anno durante il monsone trasformano radicalmente la regione da un'arida distesa semidesertica in grandi aree alluvionali con sconfinate zone di pascolo, aree umide e veri e propri acquitrini. Nei secoli scorsi questi gruppi tribali coprivano anche lunghissime distanze nelle loro migrazioni stagionali raggiungendo anche talvolta le regioni del Rajasthan meridionale, a oggi invece la maggior parte dei gruppi sono seminomadi o stanziali.
Ludiya è uno dei più interessanti della regione, un piccolo villaggio con poco più di 2.000 abitanti di etnia Meghwal, prevalentemente musulmani ma con alcune famiglie Harijan che letteralmente significa “Figli di Dio”, termine coniato dal Mahatma per indicare i Fuoricasta, gli intoccabili, le caste più basse nella complessa e contraddittoria gerarchia sociale indù.
Il villaggio è formato da piccole abitazioni circolari, decorate con caratteristiche pitture murali e specchi, posizionate introno a un tempio centrale. Le case hanno larghe mura perimetrali per mantenere una temperatura interna accettabile durante le torride estati che in questa regione possono raggiungere anche i 40°C. Il villaggio non ha vere e proprie strade, ma i camminamenti si trovano tra le varie case.
Gli abitanti di Ludiya sono riconosciuti per i pregevoli lavori di ricami e per la lavorazione artigianale del legno.
Hodka è situato nella Banni Grassland Reserve, ai margini del grande deserti di sale del Rann. Alcune fonti indicano che la maggior parte delle famiglie sono Halepotra, un sottogruppo etnico di allevatori appartenente ai Maldharis, che si pensa siano originari della Penisola Arabica e che nei secoli scorsi abbiano raggiunto queste regioni passando per l’antico Iran e il Sindh (attuale Pakistan).
Nella comunità sono presenti anche alcuni nuclei Indù Meghwal provenienti dal vicino Rajasthan Meridionale. La maggior parte degli abitanti sono allevatori e artigiani.
Bhirandiyara è situato lunga la strada di accesso al Great Rann, un piccolo villaggio tra i più frequentati della regione per le interessanti decorazioni delle case (Bhingas), famoso per l’artigianato tessile, del ricamo e del legno e per il tipico Maavo, una sorta di dolce a base di latte concentrato (da non confondersi con il tradizionale tabacco del Gujarat che ha lo stesso nome).
Nirona è abitato prevalentemente da una comunità della casta Khatri, un’antica casta di guerrieri che si considerano i discendenti diretti degli Arii, oggi eccezionali artigiani tessili.
Nirona è difatti famoso per essere l’unico villaggio dove si preserva l’antichissima arte del Rogan, una particolare tecnica di pittura su tessuto in grado di produrre bellissime stoffe. Durante la visita di questo villaggio, se presente, è possibile incontrare Mr Abdul Gafur Khatri, uno dei grandi maestri di questa forma d’arte.
Ajrakhpur, abitato dai Khatris, è un’antica comunità famosa per le tecniche artigiane di stampa su tessuto con i tipici blocchi in legno e pigmenti naturali come indico, henné, tumeric e melograno. Il processo artigianale di stampa prevede 16 differenti passaggi derivanti da antichissime tradizioni.
Bhujodi è un villaggio a pochi chilometri di distanza da Bhuj, famoso per essere uno dei principali centri artigianali dei tessuti di tutta la regione. Abitato principalmente da Vankar e Rabari, il villaggio è divenuto una meta turistica, ma comunque interessante per la possibilità di scoprire la maggior parte delle tecniche artigianali del Rann e per la presenza di un’associazione per la tutela delle minoranze etniche e del loro patrimonio culturale.
Dopo la prima colazione, un'altra giornata alla scoperta del Great Rann of Kutch e della Banni Grassland Reserve.
Nel corso della giornata si visitano anche altri villaggi e luoghi non toccati dal giorno precedente.
Come detto in precedenza, l'itinerario e l'ordine delle visite si deciderà in loco assieme alla guida locale in base ai propri interessi e altri fattori.
Nel pomeriggio rientro a Bhuj e resto della giornata libera per una passeggiata in autonomia.
Cena e pernottamento in hotel.
La prima parte della giornata è dedicata alla visita di Bhij con l’Aina Mahal (XVIII sec), antico palazzo costruito con forti influssi olandesi ed europei dal famoso architetto Ramsang Malam, oggi riconvertito in museo; il Pragmal Palace, altro interessante esempio di palazzo reale dai chiari influssi britannici; e il Kachchh Museum, il più antico dello stato, con alcune interessanti collezioni di tessuti, gioielli e manufatti artigianali della regione.
Al termine, inizio del trasferimento verso Gondal. Arrivo nel pomeriggio, sistemazione in hotel e resto della giornata libera per una passeggiata in autonomia.
Gondal è principalmente una tappa logistica per spezzare il lungo trasferimento da Bhuj a Palitana, nella città sono presenti solo hotel di standard locale, abbiamo comunque scelto la soluzione mlgliore, un heritage hotel risalente al XIX secolo, fatto edificare dal Maharaja locale come residenza per gli ospiti e oggi riconvertito in albergo.
La prima parte della giornata è dedicata alla visita di Gondal con il Naulakha Palace, costruito nel XVII secolo dal Maharaja Bhakumbhaj, il fondatore della città; costruito in uno stravagante mix architettonico europeo, arabo e hindu, con al suo interno alcune stanze adibite a museo e l'interessante collezione d’auto d’epoca del Maharaja.
Al termine, trasferimento verso Bhavnagar, punto di partenza per la scoperta dei meravigliosi templi jainisti di Palitana.
Arrivo nel pomeriggio, sistemazione presso il Nilambag Palace un heritage hotel, antica residenza del Maharaja.
Resto della giornata libera e cena in hotel.
Molto presto al mattino si raggiunge il villaggio di Palitana, per dedicare l'Intera giornata alla scoperta dei famosi templi delle Shatrunjaya Hills.
La visita inizia con la salita di circa 3.500 gradini per raggiungere un luogo che racchiude centinaia di templi (i più antichi risalgono all’undicesimo secolo), a formare quello che secondo molti è il più esteso complesso religioso al mondo, oltre a essere il sito di pellegrinaggio più sacro per i jainisti.
Una volta raggiunta la sommità, si ha a disposizione del tempo per esplorare i tanti edifici e immergersi nell’atmosfera carica di spiritualità ed energia (si ricorda che nel sito è severamente proibito scattare fotografie).
Nel pomeriggio, una volta terminata la visita, rientro a Bhavnagar per la cena e il pernottamento.
Il Giainismo è una religione/filosofia fondata nel VI secolo a.C. da Vardhama Mahavira chiamato anche Jina, “Il Vincitore”. Mahavira fu contemporaneo di Siddhartha il Buddha, e predicò nelle stesse zone dell'India settentrionale ponendo anch’esso al centro della sua dottrina la pratica di una totale nonviolenza.
Situato sulla collina di Shatrunjaya, Palitana è uno dei due luoghi più sacri del Giainismo, il sito è composto da più di trecento templi e settemila statue immerse in un'atmosfera unica di spiritualità e di pace. Il sito è la sede di uno dei due principali ordini monastici del Jiainismo: i Vestiti di Bianco, per i quali anche le donne possono raggiungere l'illuminazione; per questa ragione fra i Vestiti di Bianco si trovano molte monache.
Questo a differenza dell’altra scuola, quella dei Vestiti di Aria (cioè nudi), altro ordine monastico secondo il quale solo gli uomini possono raggiungere l'illuminazione mentre le donne devono reincarnarsi in un uomo nel loro percorso verso il Samsara. Questo seconda scuola ha il centro di culto principale a Shravanabelgola, nel Karnataka.
La salita ai Templi è talvolta faticosa con circa 3.500 gradini per raggiungere il sito (circa 3 ore di cammino - per questo prevediamo di affrontarla presto al mattino quando le temperatura non sono troppo alte). Alla base del percorso è disponibile un servizio di portantine. Il costo va, come ogni cosa in India, contrattato prima di accettare.
Presto al mattino, inizio del trasferimento verso Champaner, antica città situata nelle regioni sudorientali del Gujarat.
Arrivo nel primo pomeriggio, sistemazione in hotel e visita della città: il complesso fortificato, alcune interessanti moschee e il Kalika Mata, importante tempio dedicato alla Dea Kali.
Al termine, rientro in hotel per la cena e il pernottamento.
Il nome della città di Champaner sembra esserle stato assegnato dal fondatore (il Re Vanraj Chavda) in onore dell’amico e ministro appartenente alla dinastia Champa, nei secoli importante snodo commerciale lungo la rotte tra le regioni settentrionali e meridionali dell’India.
Presto al mattino, breve trasferimento verso Jambugodha, piccolo centro nel cuore di un'altra interessantissima regione abitata da diversi gruppi tribali, molto lontana dai classici percorsi turistici tanto che è difficile incontrare altri occidentali.
Arrivo e sistemazione presso il piacevole hotel immerso nella natura.
Incontro con la guida locale che affiancherà la visita per consentire l'interazione con gli abitanti locali durante le visite.
Il pomeriggio sarà quindi dedicato alla scoperta di questa regione con i suoi gruppi tribali. Cena e pernottamento in hotel.
Questa regione è abitata principalmente dai Rathwa e dai Nayaks, due gruppi etnici che ancora mantengono inalterate antichissime tradizioni e una peculiare struttura sociale basata sui clan.
Questi affascinanti gruppo tribali, che in passato viveva isolato nelle foreste del vicino Madya Pradesh, sono soliti abitare in abitazioni isolate diffuse nella campagna e nelle foreste, caratterizzate da belle decorazioni e intarsi delle porte.
Durante le festività tradizionali locali (famoso il Festival di Kavant che si svolge il terso giorno dopo l’Holi per celebrare il nuovo raccolto oltre i concetti di famiglia e di clan), i Rathwa sono caratterizzati da coloratissimi costumi tradizionali e dalle tipiche decorazioni del corpo a ricordare i pattern delle Tigri e dei Leopardi, un tempo signori incontrastati delle foreste indiane.
Presto al mattino, la prima parte della giornata è ancora dedicata alla scoperta dei mondi tribali caratteristici di questa regione; visita presso alcuni villaggi e mercati tradizionali, un'occasione unica per osservare e interagire con i vari gruppi.
Al termine, rientro in hotel per il pranzo prima del trasferimento verso Ahmedabad.
Arrivo nel pomeriggio, sistemazione in hotel e resto della serata libera per una passeggiata in autonomia e la cena in albergo.
Dopo la prima colazione in hotel, trasferimento in aeroporto in coincidenza con il volo intercontinentale.
Definire in assoluto un periodo migliore per visitare l’India è praticamente impossibile, sia per la vastità del paese che per la presenza di un enorme range di latitudini e di microclimi, anche molto variabili tra loro (basta considerare che il paese si estende dai contrafforti himalayani fino alle spiagge tropicali del Kerala).
In generale, l’India è un paese visitabile tutto l’anno a patto di scegliere la regione ottimale in funzione del periodo. Inoltre, il clima non dovrebbe essere l’unico criterio di valutazione: alcuni periodi dell’anno con un meteo non ottimale sono comunque interessantissimi per la presenza di particolari eventi o festival che consentono un pieno contatto con la cultura millenaria e le meravigliose tradizioni locali.
Per esempio: se la nostra estate (da giugno ad agosto) prevede un clima molto piovoso lungo le coste meridionali del Kerala, questo periodo è particolarmente interessante per la presenza di numerosi festival, come il Vallam Kali (un evento nel quale centinaia di imbarcazioni si sfidano in competizioni sulle calme acque delle backwater) o più semplicemente perché gli interessati alla millenaria medicina Ayurvedica troveranno durante il monsone il clima perfetto per i trattamenti.
Un altro esempio è lo stato himalayano del Ladakh: se il periodo migliore è sicuramente la nostra estate, i freddi mesi invernali offrono - a patto di un forte spirito di adattamento visto le gelide temperature - l’incredibile esperienza di osservare alcuni degli ultimi esemplari del meraviglioso leopardo delle nevi in libertà (avvistamento impossibile durante i mesi estivi).
L’India è tendenzialmente soggetta a due differenti monsoni: quello estivo, solitamente da giugno ai primi giorni di settembre, che colpisce praticamente l’intero paese con esclusione di alcune regioni (quelle sud-orientali, infatti il Tamil Nadu è colpito molto marginalmente, del Deserto del Thar in Rajasthan e della regione himalayana del Ladakh, protetta dagli altri contrafforti montuosi); e poi c’è quello invernale, che si svolge solitamente tra ottobre e novembre e colpisce prevalentemente il Tamil Nadu e le coste orientali della penisola, per poi deviare nel Golfo del Bengala.
Il Ladakh e il Kashmir offrono invece il meglio durante i mesi, da maggio a settembre, quando le temperature sono piacevoli e il tempo si mantiene sereno, essendo protette dal monsone estivo e dai primi contrafforti himalayani.
Un altro aspetto importante da tenere presente sono le temperature: dalla seconda metà di aprile ai primi di giugno, la maggior parte del paese registra temperature veramente elevate, con picchi che possono raggiungere anche i 44°C; questo non preclude il viaggio, ma è importante pianificare le attività evitando le ore centrali della giornata.
Volendo identificare un periodo migliore sotto il profilo climatico possiamo sicuramente stabilire che - con esclusione del Ladakh e il Tamil Nadu - il periodo migliore va da ottobre a marzo, caratterizzato da poche precipitazioni e da temperature mai troppo elevate.
I mesi del monsone estivo, a meno di particolari interessi, sono invece più complicati per le forti piogge a carattere tropicale, a esclusione però delle aree più orientali semidesertiche come il Rajasthan e il Gujarath dove le precipitazioni sono meno intense.
Un parametro interessante da valutare quando si pianifica un viaggio in India è il rapporto qualità prezzo: la bassa stagione in India va da aprile a settembre e durante questi mesi il costo degli hotel si riduce anche sensibilmente. Per esempio, la seconda metà di agosto e di settembre sono mesi interessanti per viaggiare in Rajasthan, considerando le scarse precipitazioni, le temperature non elevatissime come nei mesi precedenti e le tante offerte che si trovano nel periodo.
In India, gennaio e febbraio cadono nel mezzo della stagione fresca e secca, caratterizzata da temperature gradevoli e giornate soleggiate, uno dei periodi migliori per visitare il Paese nella sua interezza, a eccezione delle regioni himalayane del Ladakh e del Sikkim, dove in questi mesi si registrano temperature molto rigide. Questo comporta che per non avere problemi di disponibilità presso le strutture turistiche, si debba prenotare con largo anticipo.
Sono, insieme a novembre e a dicembre, i mesi in cui si registra il massimo afflusso di viaggiatori; se da un punto di vista climatico è un periodo perfetto, sotto il profilo dell’esperienza sicuramente bisogna essere preparati a incontrare un po’ di affolamento nei principali siti turistici. Inoltre, essendo alta stagione, i costi degli hotel sono leggermente più alti.
A gennaio, precisamente il 26, con la festa laica del Republic Day a Delhi si dà inizio alle numerose festività che si susseguono per tutto l’anno. Durante l’evento si assiste a una processione di elefanti e a parate militari in una cornice sfarzosa e principesca in tipico stile indiano. Questo è anche l’unico mese in cui è possibile per effettuare il Trekking lungo le gole dello Zanskar in Ladakh, uno dei più affascinanti ed emozionanti al mondo, che segue il corso ghiacciato del mitico fiume Zanskar nelle profondità del canyon, lungo un’antica via carovaniera. È, inoltre, solo in questo periodo che è possibile osservare il Leopardo delle Nevi in Ladakh, a patto che si sia disposti a sopportare le rigide temperature della regione.
A febbraio (talvolta a marzo - le date sono solitamente comunicate con un anno di anticipo) si svolge a Jodhpur e a Nagaur il World Sacred Spirit Festival, un affascinante evento che richiama i migliori musicisti e danzatori Sufi, oltre che decine di migliaia di fedeli.
A marzo le temperature vanno via via aumentando, ma il clima rimane comunque ottimo, con precipitazioni ancora assenti o molto scarse. Rimane uno dei mesi più popolari per viaggiare in India, per questo non sorprende trovare numerose persone presso i principali siti turistici e costi che rimangono ancora alti per l’alta stagione.
Oltre al clima favorevole, quello che rende marzo un mese molto popolare per viaggiare è il famoso Holi festival, uno tra gli eventi più vivaci, colorati e divertenti di tutta l’India. Si tratta di un festival di verniciatura durante il quale la gente si getta addosso acqua colorata e polvere rossa festeggiando così la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. La data del festival cambia ogni anno in base al calendario lunare, ma chi ha la fortuna di capitare in quel giorno può prendere parte ai giochi ricordandosi di indossare vestiti a cui non si tiene particolarmente!
Un altro evento interessante del mese è l’Hola Mohalla, un grande raduno religioso Sikh dove tantissimi di fedeli si radunano a Anandpur Sahib nel Punjab in un affascinante mix di cerimonie religiose, musiche e danze tradizionali e prove di coraggio e destrezza. Un’opportunità unica per addentrarsi e scoprire l’affascinante cultura e le tradizioni Sikh.
Marzo (e aprile, a seconda delle stagioni) sono anche i mesi perfetti per viaggiare nelle regioni pre-himalayane come il Sikkim e l’Himachal Pradesh, sia per l’ottimo clima, sia perché coincide con la stagione di fioritura dei rododendri, che in Himalaya raggiungono dimensioni di veri e propri alberi, offrendo un colpo d’occhio incredibile.
Ad aprile inizia la calda e afosa estate indiana. Le temperature crescono ovunque, raggiungendo anche punte di 44°C al sud e nelle grandi pianure alluvionali del nord, e si accompagnano a tassi di umidità abbastanza elevati che possono rendere più faticose le visite nelle ore centrali della giornata.
Aprile e maggio sono i due dei mesi più caldi dell’anno ma, allo stesso tempo, sono tra i migliori per l’osservazione della fauna selvatica nei parchi: grazie alla scarsa disponibilità di acqua, gli avvistamenti presso le pozze perenni diventano più facili e frequenti. Questo è il periodo perfetto per avvistare le tigri nella regione dello Uttarakhand, di Madhya Pradesh e Chhattisgarh. Considerate le alte temperature diurne, si consiglia di programmare le escursioni nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio, in modo da evitare il caldo afoso delle ore centrali della giornata.
Mentre il sud vive un periodo di caldo afoso che costringe alla chiusura di molti campi - come gli alloggi del deserto - al nord e nella zona dell’Himalaya il clima più fresco segna l’inizio della stagione dei trekking: dalle montagne del Kashmir alla regione di Himachal Pradesh che offre bellissimi trekking sulle zone montuose di Manali e McLeod Ganj, fino al territorio di Uttarakhand, dove le escursioni sono rese particolarmente suggestive dall’incontro con migliaia di fedeli che compiono il sacro pellegrinaggio verso i quattro antichi templi, ubicati presso le sorgenti dei sacri fiumi della regione.
L’estate indiana è anche il periodo migliore per visitare le regioni pre-himalayane dell’Himachal Pradesh o per trascorrere qualche giorno di relax lungo le colline del Darjeeling con i suoi bellissimi giardini del tè. Le temperature sono piacevoli e mai troppo elevate, il clima è perfetto e la fioritura dei rododendri rende il soggiorno ancora più emozionante.
In prossimità delle festività pasquali, molti hotel si riempiono rapidamente, ecco perché occorre pianificare con un certo anticipo una vacanza in questo periodo.
A giugno inizia solitamente la stagione dei monsoni che colpisce con precipitazioni anche abbondanti buona parte dell’India, a iniziare dalla zona sud-occidentale dove i venti, carichi di umidità, portano piogge già a partire da aprile. Solo le zone orientali vengono momentaneamente risparmiate dal monsone, che si manifesta tra la metà di ottobre e la fine di dicembre.
I monsoni iniziano con forti temporali al sud e salgono via via verso nord arrivando a lambire, seppur molto lievemente, i margini del deserto del Rajasthan e la regione nord-occidentale dell’Himalaya. Qui le precipitazioni si fanno sentire con intensità minore, lasciando ampio spazio a giornate calde e soleggiate. All’opposto, la parte nord-orientale dell'Himalaya viene colpita in pieno dal monsone estivo con piogge torrenziali che rendono i percorsi impraticabili.
L’estate è dunque la stagione più adatta a viaggi nell’India del nord dove, oltre al Rajasthan, è possibile visitare il Kashmir e il Ladakh che, baciate dal sole, si presentano in tutto il loro splendore e in completo contrasto con il grigiore che domina nel resto del Paese.
Chi si trova a viaggiare in India a giugno può prendere parte alla grande parata del carro Rath Yatra, uno spettacolo cui si assiste a Puri dove il gigantesco carro-tempio del dio Jagannath viene trainato da migliaia di fedeli. Una processione a cui prende parte una folla di pellegrini impressionante.
Luglio e agosto cadono nel mezzo della stagione monsonica: un periodo caratterizzato da caldo intenso e da piogge abbondanti che investono tutto il territorio, a eccezione del nord che offre un clima più secco e piacevole.
Questo è dunque il momento ideale per scoprire le meravigliose montagne di Jammu e Kashmir o per ammirare le incredibili viste su Ladakh. Durante questi mesi è possibile viaggiare anche in Rajasthan (preferibilmente in agosto), visto che le temperature sono mitigate dai venti del monsone, le precipitazioni sono sporadiche e prevalentemente limitate a qualche temporale e, molto importante, è un periodo meno frequentato dai turisti per un più profondo contatto con la cultura locale.
Come per i mesi precedenti, luglio e agosto sono perfetti per viaggiare in Ladakh grazie alle temperature piacevoli e a un clima solitamente ottimo. In Ladakh, a seconda del complesso calendario astrologico buddista, a fine giugno si celebra il Festival di Hemis, uno degli eventi più importanti per il Buddhismo Tibetano, durante il quale viene esposta una enorme Tanka (i dipinti buddhisti tradizionali realizzati su stoffa). Per chi desidera partecipare, consigliamo di prenotare con larghissimo anticipo, per evitare problemi di disponibilità degli hotel.
A eccezione del Ladakh, Rajasthan e Tamil Nadu, il resto del paese a luglio e agosto è caratterizzato da forti precipitazioni (d’altro canto i monsoni non sono considerati una sventura in India, al contrario: il loro arrivo viene celebrato da diversi festival in quanto sono in grado di attenuare il caldo afoso di questi mesi).
In estate si svolge in Kerala uno degli eventi più attesi dell’anno: la Nehru Cup Snake Boat Races, una competizione tra le tipiche imbarcazioni a serpente, che si svolge il secondo sabato di agosto sulle acque stagnanti di Alappuzha(Alleppey). La gara si accompagna a sfilate di carri, a mostre di artigianato e suggestive cerimonie nell’acqua.
A settembre il monsone di sud-ovest inizia ad attenuarsi nell’India del nord, a eccezione dell’estremo nord-est che talvolta è ancora colpito da forti precipitazioni. Settembre è secondo la nostra esperienza uno dei mesi ideali per visitare il Rajasthan, considerato il clima favorevole (pochi temporali sporadici), le temperature non troppo elevate e i costi, che sono decisamente ridotti rispetto ai mesi di alta stagione.
Nel resto del paese, settembre è un mese di transizione tra la fine della stagione umida e l’arrivo di quella secca, per cui il tempo è imprevedibile, con temporali improvvisi anche se sporadici.
La stagione di punta nel Ladakh si chiude, ma le condizioni climatiche sono ancora buone per visitare la zona. I viaggi negli stati meridionali e i trekking nelle regioni orientali dell'Himalaya sono ancora sconsigliati, fino a quando le piogge non scompaiono del tutto.
La festa di Ganesh Chaturthi, in onore del dio Ganesh dalla testa di elefante, viene celebrata in tutta l’India tra agosto e settembre, ma in modo particolare a Maharashtra con canti e balli per le strade e una processione di statue di creta raffiguranti la divinità. Al termine le statue vengono immerse nei fiumi o nel mare e tutti cercano di non guardare la luna poiché si ritiene che porti sfortuna.
Contrassegnato dal graduale ritorno del bel tempo, ottobre apre le porte all’alta stagione turistica dell’India che prosegue all’incirca fino a marzo. Le piogge terminano a nord e le giornate tornano a essere asciutte e soleggiate. Rovesci improvvisi possono ancora interessare alcune aree del sud, in particolare lungo la costa orientale, ma questi hanno anche il merito di creare il bellissimo paesaggio verdeggiante che caratterizza il territorio in questo periodo.
Con novembre poi il clima diventa meraviglioso: temperature più basse, scarsa umidità e quasi totale assenza di pioggia rendono piacevole viaggiare in qualsiasi parte dell’India. Se a questo si aggiunge la possibilità di assistere a numerosi festival, si spiega il motivo dell’elevato numero di turisti che affollano l’India in questi mesi.
Le uniche regioni del paese che presentano un clima non ottimale sono il Tamil Nadu e in generale le coste orientali soggette al monsone invernale che, se pur meno intenso di quello estivo, potrebbe portare forti precipitazioni.
A cavallo tra ottobre e novembre cade uno tra i più grandi e antichi festival indù, il Diwali Festival, una festa di cinque giorni che si celebra in tutta l’India. Protagoniste di questo festival delle luci sono le candele e le lampade di terracotta che adornano le strade e le case, mentre abbaglianti fuochi d'artificio illuminano il cielo per festeggiare la luce della vita e il ritorno del dio Rama dall’esilio. L’atmosfera che si crea rende questo momento magico per visitare il Paese.
Un altro evento da non perdere a novembre è la fiera di Pushkar, quando circa 50.000 cammelli e capre, insieme ai loro proprietari e a migliaia di spettatori, scendono in questo villaggio del Rajasthan tutti agghindati per l’occasione. Musica, danze e antiche tradizioni animano questa festa in un mix tra fervore religioso e antichissime tradizioni rurali.
A cavallo tra ottobre e novembre, a Kolkata, si svolge uno tra i più emozionanti festival del paese, il Durga Puja, interamente dedicato alla Dea Durga, durante il quale la città si colora di tantissimi Pandals, i tradizionali templi temporanei che vengono edificati per l’occasione, dalle particolari architetture e decorazioni. Una tripudio di danze e musiche che termina con la grande processione diretta alla statua della dea, che viene immersa nelle acque del fiume. Un evento affascinante per addentrarsi nella cultura, nelle tradizioni e nei sapori del West Bengal.
Dicembre è uno dei mesi ideali sotto il profilo climatico per pianificare un viaggio in India: tutto il paese, a esclusione delle regioni himalayane, offre un clima perfetto con temperature mai elevate. Proprio per il clima ottimale che coincide con il periodo natalizio, in questo mese si registra un maggiore afflusso di turisti e una crescita dei prezzi delle strutture alberghiere, pertanto si raccomanda la prenotazione con largo anticipo.
Nel Nagaland, all’estremo nord est del paese, si festeggia il famoso festival tribale dell’Hornbill che richiama tantissimi gruppi tribali della regione, dotati per l’occasione di colorati costumi tradizionali, in un universo di danze musiche e usanze locali. Un evento che si integra perfettamente in un itinerario alla scoperta delle bellissime riserve naturali della regione.
Località | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic |
Delhi | 6 - 21 15 | 10 - 23 14 | 15 - 29 13 | 20 - 36 7 | 24 - 39 16 | 28 - 37 51 | 27 - 35 218 | 25 - 33 254 | 24 - 34 123 | 18 - 33 23 | 13 - 28 5 | 8 - 22 7 |
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Jaipur | 8 - 22 15 | 10 - 25 9 | 15 - 31 5 | 21 - 35 4 | 25 - 40 17 | 27 - 39 49 | 25 - 34 210 | 24 - 31 223 | 23 - 32 80 | 19 - 33 11 | 13 - 28 8 | 8 - 24 2 |
Jodhpur | 9 - 24 2 | 11 - 28 3 | 16 - 34 6 | 23 - 39 3 | 27 - 40 11 | 28 - 41 32 | 27 - 35 121 | 25 - 33 121 | 24 - 34 52 | 20 - 34 6 | 15 - 32 4 | 10 - 26 1 |
Jaisalmer | 4 - 23 1 | 8 - 26 4 | 14 - 31 3 | 19 - 38 3 | 24 - 41 7 | 27 - 41 31 | 26 - 36 55 | 25 - 34 57 | 22 - 35 27 | 18 - 34 2 | 11 - 30 2 | 7 - 24 2 |
Udaipur | 9 - 23 4 | 11 - 26 2 | 18 - 31 8 | 22 - 35 4 | 25 - 38 12 | 24 - 35 87 | 23 - 29 240 | 22 - 28 244 | 21 - 30 132 | 19 - 31 12 | 14 - 29 13 | 10 - 24 1 |
Ahmedabadh | 12 -27 1 | 14 - 30 0 | 19 - 36 0 | 23 - 38 1 | 26 - 42 4 | 27 - 37 80 | 25 - 33 273 | 25- 32 214 | 24 - 34 141 | 21 - 35 12 | 16 - 33 5 | 13 - 28 2 |
Varanasi | 9 - 23 18 | 12 - 27 11 | 16 - 32 8 | 22 - 39 3 | 26 - 40 12 | 27 - 39 95 | 26 - 33 293 | 26 - 32 286 | 25 - 33 206 | 21 - 33 34 | 14 - 30 10 | 10 - 24 3 |
Bangalore | 15 - 26 2 | 16 - 30 6 | 19 - 32 10 | 20 - 33 40 | 20 - 32 106 | 19 - 29 73 | 18 - 28 94 | 18 - 28 121 | 18 - 28 190 | 18 - 28 153 | 16 - 27 65 | 0 - 25 19 |
Munnar | 12 - 22 21 | 13 - 24 28 | 15 - 25 42 | 16 - 26 120 | 17 - 25 161 | 16 - 23 260 | 15 - 22 395 | 15 - 22 264 | 15 - 23 208 | 15 - 22 252 | 14 - 22 174 | 1 - 21 95 |
Bopal | 8 - 24 21 | 12 - 27 17 | 16 - 31 14 | 22 - 37 7 | 26 - 40 11 | 26 - 37 135 | 24 - 30 394 | 23 - 28 430 | 23 - 30 196 | 19 - 32 24 | 13 - 29 10 | 9 - 24 14 |
Darjeeling | 5 - 15 15 | 7 - 18 20 | 11 - 21 43 | 14 - 24 92 | 16 - 25 188 | 18 - 26 514 | 19 - 25 777 | 19 - 26 572 | 18 - 24 420 | 15 - 24 108 | 10 - 21 14 | 7 - 18 8 |
Srinagar | -2 - 6 57 | -1 - 7 64 | 3 - 13 112 | 7 - 20 87 | 11 - 23 70 | 14 - 28 36 | 18 - 30 51 | 16 - 28 64 | 12 - 26 33 | 5 - 22 33 | 1 - 15 20 | -1 - 7 39 |
Dharamshala | 0 - 10 80 | 2 - 12 79 | 6 - 18 104 | 11 - 24 72 | 13 - 27 75 | 17 - 29 114 | 17 - 28 361 | 18 - 27 343 | 14 - 26 180 | 10 - 23 34 | 5 - 18 20 | 2 - 12 41 |
Shimla | 2 - 11 76 | 3 - 12 69 | 7 -16 73 | 12 - 21 51 | 16 - 24 65 | 18 - 26 168 | 16 - 23 406 | 15 - 22 330 | 14 - 21 186 | 11 - 21 37 | 7 - 16 15 | 4 - 13 40 |
Mumbai | 18 - 29 0 | 19 - 30 1 | 22 - 31 0 | 24 - 32 1 | 26 - 33 12 | 25 - 32 573 | 24 - 30 964 | 24 - 30 618 | 24 - 29 343 | 24 - 32 81 | 22 - 32 10 | 20 - 30 3 |
Mysore | 16 - 27 3 | 18 - 29 5 | 20 - 32 11 | 21 - 32 62 | 21 - 31 145 | 20 - 28 101 | 20 - 27 156 | 20- 27 125 | 19 - 28 127 | 19 - 28 170 | 18 - 27 56 | 1 - 26 18 |
cochin | 22 - 30 5 | 23 - 31 23 | 24 - 31 36 | 25 - 32 104 | 25 - 30 281 | 24 - 29 750 | 23 - 28 843 | 23 - 28 513 | 23 - 29 312 | 23 - 30 307 | 23 - 31 152 | 22 - 31 41 |
Madurai | 21 - 30 15 | 22 - 31 18 | 24 - 32 21 | 26 - 32 61 | 26 - 34 52 | 25 - 33 85 | 24 - 32 128 | 23 - 32 138 | 23 - 32 110 | 23 - 31 189 | 22 - 30 138 | 21 - 28 70 |
Chennai | 19 - 28 20 | 20 - 31 12 | 22 - 32 4 | 25 - 35 10 | 27 -37 38 | 26 - 38 61 | 26 - 35 112 | 25 - 34 156 | 25 - 33 133 | 24 - 31 258 | 22 - 28 341 | 21 - 28 144 |
Kolkata | 13 - 25 11 | 16 - 28 22 | 21 - 33 31 | 25 - 34 57 | 26 - 34 107 | 26 - 33 263 | 26 - 31 321 | 26 - 31 323 | 26 - 31 268 | 24 - 31 127 | 19 - 29 18 | 14 - 25 9 |
Bubaneshwar | 17 - 26 13 | 20 - 28 18 | 24 - 32 21 | 25 - 33 18 | 26 - 34 44 | 26 - 33 164 | 25 - 31 307 | 25 - 30 295 | 25 - 31 247 | 23 - 31 193 | 19 - 30 48 | 16 - 26 6 |
Gangtok | 2 - 12 14 | 4 - 14 17 | 8 - 17 42 | 11 - 18 100 | 13 - 19 192 | 15 - 22 492 | 16 - 23 730 | 16 - 23 538 | 14 - 21 385 | 11 - 21 108 | 7 - 19 13 | 4 - 15 9 |
Leh | -12 - -1 12 | -11 - 0 11 | -6 - 6 14 | -1 - 12 9 | 1 - 15 9 | 7 - 19 9 | 9 - 24 21 | 9 - 24 22 | 6 - 20 12 | -1 - 15 3 | -7 - 15 4 | -10 - 2 7 |
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