Yogyakarta - Borobodur - Mt Bromo - Mt Ijen - Lovina - Ubud - Denpasar
Natura Viaggi Di Nozze Cultura
Partenza con voli di linea con scalo per Yogyakarta
Arrivo a Yogyakarta, incontro con lo staff locale e trasferimento in hotel. Resto della giornata libera per rilassarsi in hotel o per una prima passeggiata in autonomia per iniziare a scoprire questa affascinante città, divenuta recentemente il cuore culturale di Java con tante gallerie d'arte, ottimi ristoranti e locali e botteghe artigiane. Cena libera presso uno degli ottimi ristoranti della città.
Molto presto al mattino, visita del famoso e bellissimo tempio Buddista di Borobudur; costruito sotto la dinastia dinastia Sailendra nel IX secolo a.D., questo incredibile e imponente monumento è sicuramente uno dei più spettacolari del sud-est asiatico con i suoi 15000mq di estensione, più di 500 statue del Buddha e le partite ricoperte da bellissimi bassorilievi che decorano circa 5Km di pareti su 10 differenti livelli. La visita si effettuerà con le prime luci del mattino quando i raggi del sole offrono un colpo d'occhio unico sul monumento che assume colorazioni particolari.
A termine, dopo la visita di un piccolo altro tempio che si trova nelle vicinanze del complesso principale e dopo il pranzo libero presso un ristorante locale, il resto della giornata sarà dedicato alla visita delle testimonianze della grande eruzione del Mt Merapi avvenuta nel 2010. Si visiteranno in fuoristrada i principali luoghi dell'eruzione con i paesaggi lunari prodotti dalle colate di lava, il famoso bunker di Kaliadem [edificato nel secolo scorso per consentire un rifugio ai vulcanologi ed agli abitanti delle zone più vicine al vulcano ma che purtroppo non fu di alcuna utilità visto che la struttura venne praticamente tutta ricoperta da una impressionante colata piroclastica che purtroppo uccise la maggior parte degli occupanti. al termine si visiterà anche il piccolo ma interessante Museo di Ullen Sentalu che contiene alcune pregevoli collezioni artistiche provenienti da diversi palazzi reali della regione. Nel tardo pomeriggio, rientro in hotel a Yogyakarta per la cena e il pernottamento.
Il Tempio Buddista di Borobudur, patrimonio UNESCO dal 1991, è sicuramente uno dei più affascinanti siti archeologici dell’Asia e probabilmente al mondo. Alcuni numeri aiutano a comprendere meglio la sua maestosità e bellezza: una pianta di 123mx123m, un altezza di 35m sviluppati su 10 terrazze che corrispondono nella complessa simbologia Buddhista alla 10 fasi del cammino spirituale verso la perfezione; costruito con circa 1,5 milioni di blocchi di roccia vulcanica; 504 statue del Buddha e 2670 bassorilievi scolpiti su una superfice totale di quasi 8kmq! Numeri impressionanti che si associano per dimensione alle grandi opere dell’antichità come la piramide di Giza, Machu Picchu e l’altro importante sito Buddista di Angkor. La superficie dei terrazzamenti è ricoperta da moltissimi piccoli Stupa dalla caratteristica forma a campana, alcuni contenenti statue del Buddha altri costruiti per preservare antiche reliquie. Il grande stupa centrale invece domina la struttura dalla sommità.
La costruzione, voluta dai sovrani della dinastia Sailendra, fu guidata dall’architetto Gunadharma, che si pensa provenisse dal Nepal, assistito da numerosi monaci provenienti da India, Tibet e Nepal per orientarsi nel complesso mondo della simbologia Buddista e Induista e per le loro abilità artigianali. In totale l’immenso monumento richiese circa 75 anni per il completamento e più di 10000 lavoranti tra i migliori artigiani provenienti da tutta l’Asia e dal Medio Oriente.
La mattinata sarà dedicata alla scoperta di Yogyakarta e del suo interessante tessuto storico: il Kraton Ngayogyakarta Hadiningrat, antico palazzo reale costruito nel XVIII secolo sotto regno del primo sultano Hamengkubuwono I, splendido esempio di architettura reale, edificato secondo i canoni della complessa cosmologia Javanese nella quale ogni elemento ha un significato simbolico preciso; una piccola enclave nel cuore della città vecchia ancora abitata da più di 25000 persone. Il Taman Sari, chiamato anche “castello d’acqua”, antico padiglione reale costruito tra giardini, piscine e diversi edifici utilizzati in passato come luogo di riposo, studio e meditazione per la corte. Al termine si visiterà un tradizionale laboratorio di Batik, i preziosi tessuti tipici della zona dall’origine antichissima. A seguire, dopo il pranzo libero in uno dei tanti ottimi ristoranti della città, il resto della giornata sarà dedicato alla scoperta dell’altro importante monumento della zona: il Tempio Induista di Pranbanam, risalente al IX secolo sotto la dinastia Mataram, composto da diversi templi decorati con bellissime sculture e bassorilievi. Al termine, rientro a Yogyakarta e resto della giornata libera per una passeggiata in autonomia nel centro della città con i tanti mercati e le gallerie d’arte che hanno reso Yogyakarta il cuore della rinascita culturale di Java. Cena e pernottamento in hotel.
Yogyakarta, Jogja come la chiamano i locali, oltre ad essere il centro di partenza per scoprire alcuni dei siti più interessanti di Java come i templi di Borobudur e Pambanan, è anche il suo fulcro culturale e intellettuale, una città vivace e divertente, testimone di una cultura millenaria che si ritrova nelle vie del centro storico, nei mercati, nelle antiche moschee e nei piccoli laboratori artigianali e gallerie d’arte. Ancora oggi la città è governata dal sultano il cui enorme palazzo Kraton, rappresenta una delle attrazioni principali: una struttura fortificata nel cuore storico della città che comprende scuole, mercati, laboratori e numerosi edifici abitati da più di 25000 persone molte delle quali lavorano nello staff del palazzo e vestono abiti tradizionali javanesi: una enclave storica che sembra immersa in una dimensione senza tempo. Gli appassionati d’arte e antiquariato troveranno nel Ji Malioboro, un enorme bazaar, un paradiso con tanti piccoli negozi e laboratori dove si possono acquistare bellissimi pezzi d’antiquariato locale e coloniale e interessanti prodotti del raffinato artigianato locale.
Il complesso di Templi Induisti di Prambanan, risalente al IX secolo, sorge a poca distanza dalla città e dal meraviglioso Borobudur. A differenza di questo, caratterizzato da un massiccio sviluppo architettonico orizzontale, Prambanan segue i classici canoni dell’architettura induista con edifici imponenti che si sviluppano in altezza con molti richiami alla complessa simbologia induista ed ai classici poemi epici hindu. La struttura originale del sito era composta da 240 templi disposti secondo complessi schemi simbolici con il cuore centrale contenente i templi principali circondati da 224 piccoli templi disposti in quadrati concentrici. Ad oggi, il complesso centrale è stato finemente restaurato riportando alla luce l’antico splendore mente i piccoli templi esterni sono stati solo parzialmente restaurati (solo 3 templi mentre gli altri si trovano in un pessimo stato di conservazione). Il cuore del complesso è costituito da tre imponenti edifici dedicati alla Trimurti (Vishnu, Shiva e Brahma), 3 più piccoli dedicati a Garida, Nandi e Hamsa e diversi altre strutture minori. Il tempio principale dedicato a Shiva è alto 47 metri con una pianta simile a quella di Borobudur suddivisa in sei livelli il primo dei quali presenta una serie di bassorilievi molto raffinati ed elaborati del poema epico Ramayana ed una bellissima e particolare scultura che rappresenta il Dio Shiva racchiuso in un fiore di loto. Tutto il complesso, è riccamente adornato con sculture e bassorilievi che ricordano per bellezza e fattura quelle dei grandi complessi templari dell’India Dravidica meridionale. Un luogo sicuramente da non perdere!
Giornata di trasferimento per raggiungere le regioni orientali di Java. Presto al mattino, si raggiungerà la stazione in coincidenza con il treno per Mojokerto, un'esperienza interessante per entrare in contatto con la cultura e gli stili di vita locali. All'arrivo, incontro con la guida locale per iniziare il tragitto verso il piccolo villaggio di Cemorolawang ai piedi dell'imponente Monte Bromo in una delle regioni paesaggisticamente più affascinanti di Java. Sistemazione in hotel e resto della giornata libera per il relax. Cena al resort.
Molto presto al mattino (introno alle 3:00). in fuoristrada si raggiungerà il famoso belvedere sulla cresta del Mt Pananjakan dal quale si osservano bellissimi panorami sulla regione incorniciata dalle silhouette del Monte Bromo e del vulcano attivo Semeru sullo sfondo. Un luogo in grado di offrire scorci unici, con le foreste che ricoprono le valli spesso immerse nella nebbia a formare scenografie difficili da descrivere. Al termine, dopo aver osservato l’alba, si raggiungerà il punto di partenza della breve ma ripida e impegnativa passeggiata che permette di raggiungere la cresta del Mt Bromo affacciata sull’antica caldera. Dopo qualche minuto per ammirare i panorami si ritornerà al veicolo prima di rientrare in hotel per rinfrescarsi e per la prima colazione. A seguire, inizio del trasferimento verso Ketapang, al cospetto del Monte Ijen, nell’estrema propaggine orientale di Java.
Il Monte Bromo, con i suoi 2329m di altezza, è un vulcano attivo situato nel cuore del Bromo Tengger National Park e famoso per i bellissimi panorami unici al mondo. Il suo nome deriva dalla pronuncia Javanese del Dio Brahma, il Creatore secondo la filosofia hindu, divinità alla quale è consacrata la montagna. Durante il Festival Hindu di Yadna Kasada, numerosi pellegrini si recano sulla montagna per offrire doni propiziatori alla divinità.
Presto al mattino, dopo la prima colazione in hotel, si effettuerà un’escursione sulla cresta sommiate del Mt Ijen dalla quale si possono ammirare i panorami sulla caldera caratterizzata da un lago circondato da un ambiente lunare con numerose solfatare dove gli abitanti locali estraggono in una sorta di girone dantesco grossi pezzi di zolfo e li trasportano lungo i pericolosi sentieri che risalgono la caldera interna per venderli nei vicini villaggi. Per gli appassionati di fotografia è anche possibile effettuare la stessa escursione ma di notte [partendo intorno all’una di notte] per raggiungere la caldera del vulcano con il buio in modo da osservare un fenomeno particolarissimo e unico con luci blu derivanti dalla combustione dei vapori di zolfo che compongono immagini surreali. Consigliamo questa opzione solo a chi è realmente interessato perché dalla nostra esperienza è molto faticosa anche ala luce della giornata di viaggio successiva.
Al termine, dopo un po’ di tempo speso sulla sommità, rientro al veicolo per il trasferimento verso il porto di Ketapang per la traversata in traghetto alla volta di Gilimanuk da dove si prosegue in auto lungo le belle e selvagge coste occidentali di Bali fino a Lovina. Sistemazione in hotel e resto della giornata libera per rilassarsi in spiaggia.
Presto al mattino un escursione a bordo di imbarcazioni tradizionali per osservare i delfini che si trovano solitamente a poca distanza dalla costa di Lovina, un’esperienza affascinante e divertente visto che le probabilità di osservare questi meravigliosi mammiferi è sempre molto alta. Al termine, rientro in hotel per la colazione prima di partire in direzione sud per raggiungere il tempio di Ulun Dano, uno dei tempi più famosi dell’isola, situato lungo le sponde del lago Bratan. Al termine si visiteranno un tradizionale mercato locale e l’interessante Orto Botanico di Kebun Raya Era con le sue incredibili collezioni con più di 300 specie di orchidee, 70 di bambù, piante carnivore e succulente. Si proseguirà quindi visitando il Tempio di Besakih, il più grande e venerato dell'isola. L’ultima tappa della giornata sarà la visita del Tanah Lot, probabilmente il luogo più fotografato dell’isola, particolarmente affascinante al tramonto quando la silhouette del piccolo tempio, arroccato su una scogliera che si affaccia sul , si tinge dei colori caldi degli ulti raggi di sole della giornata. Al termine, trasferimento ad Ubud e sistemazione in hotel epr la cena e il pernottamento,
Il Tempio di Ulun Dano, è un piccolo tempio dedicato a Shiva e situato lungo le sponde del lago Bratan. Il tempio, risalente al XVII secolo, è stato edificato secondo i classici canoni dell’architettura sacra Balinese con il suo particolare tetto strutturato con undici differenti livelli, solitamente dedicati alle divinità più importanti della Trimurti Induista. Da secoli il tempio è molto generato dai locali che lo considerano un luogo propiziatorio per l’agricolura essendo lungo le sponde del lago, la più importante riserva idrica dell’isola. Una devozione molto sentita tanto che le principali associazioni di agricoltori dell’isola hanno costruito nei secoli piccoli templi adiacenti dedicati a divinità minori o antenati. Particolarmente affascinante per i fotografi durante, o al termine della stagione delle piogge, quando il livello del lago cresce offrendo un particolare colpo d’occhio nel quale sembra che il tempio emerga dalle acque del lago.
Benakih è un complesso di templi tra i più venerati e frequentati dell'isola. I tre principali sono dedicati alla Trimurti Induista ed il più importante è sicuramente il Pura Penataran Agung dedicato al Dio Shiva, e costruito su sette livelli a simboleggiare i sette stati dell'universo secondo la complessa cosmologia induista balinese. I templi principali sono stati nei secoli circondati da molti altri piccole templi minori, molti dei quali fatti edificare come simboli di devozione da clan e famiglie locali. L'intero complesso è interessante sotto il profilo architettonico ma non pretende assolutamente di competere con i meravigliosi monumenti di Borobudur e Prambanan, ma il contatto con le migliaia di pellegrini che ogni giorno lo affollano con le loro antiche antiche tradizioni offre certamente un'esperienza indimenticabile.
Presto al mattino, la prima parte della giornata sarà dedicata alla scoperta della Bali rurale: i bellissimi panorami delle risaie coltivate a terrazzamenti, i tanti templi - alcuni microscopici e nascosti, altri più imponenti e famosi - per scoprire la profonda spiritualità che da secoli è uno dei fulcri della cultura e delle tradizioni balinesi, i piccoli villaggi rurali lontani dai più famosi circuiti turistici per entrare nel profondo cella cultura locale. Il percorso, che potrebbe variare in funzione dello stato del gruppo, dei suoi interessi e delle condizioni dei sentieri, inizia solitamente con la visita della tomba della famosa Regina Mahendratta per poi proseguire attraverso tratti di foresta e piccole piantagioni punteggiate dagli immancabili templi fino a raggiungere un villaggio locale dove si inizieranno a scoprire le tradizioni della Bali più autentica. A seguire ci si immergerà nei tipici paesaggi che hanno reso famosa questa regione caratterizzati da un susseguirsi di risaie a terrazzamenti immerse in un’atmosfera che sembra riportare ad una dimensione senza tempo. Al termine, pranzo in un piccolo ristorante locale per un pranzo tradizionale. Il pomeriggio sarà invece dedicato alla visita del Tirta Empul, il tempio dell'acqua dedicato al Dio Shiva con le tradizionali piscine per i bagni purificatori. A seguire, una passeggiata per il piccolo villaggio di Ubud, divenuto negli ultimi decenni cuore indiscusso della rinascita culturale balinese. Durante la passeggiata tra le tante botteghe artigiane e le gallerie d'arte si visiterà anche la famosa Monkey Forest, un luogo sacro con tre templi, immerso in una piacevole foresta popolato da diversi gruppi di scimmie dalla lunga coda. Nel tardo pomeriggio, trasferimento verso la zona di Canggu, lungo la costa meridionale di Bali. Sistemazione in hotel e resto della giornata a disposizione per un tramonto in spiaggia e per la cena libera in uno degli ottimi ristoranti della zona.
Le risaie a terrazzamenti dell’area di Jatiliwih si estendono su una superfice superiore ai 600 ettari nella regione collinare di Batukaru vicino ad Ubud. La loro origine è antichissima, sicuramente antecedenti al IX secolo come testimoniano alcuni scritti sull’interessante sistema di irrigazione [Subak] che viene ancora gestito dalle comunità locali di agricoltori con una particolare struttura sociale. Anche se molto frequentato dai turisti, Jatiliwih, è luogo bellissimo, dall’atmosfera magica che consente di immergersi nella Bali più autentica e nei sorrisi e nell’ospitalità della sua gente: basta difatti allontanarsi dai percorsi più accessibili e frequentati per trovarsi immersi in una dimensione senza tempo.
Il Tempio di Tirta Empul
Intera giornata dedicata al relax lungo le famose spiagge di Canggu, per chi lo desidera è anche possibile partecipare a lezioni di surf o classi di yoga e meditazione presso le tante scuole della zona [attività opzionali non incluse nella quota].
Dopo la prima colazioen in hotel, a seconda dell'orario del volo, si potrò avere ancora qualche ora libera per rilassarsi in spiaggi o per un po di shopping a Canggu o Kuta. A seguire, trasferimento in aeroporto in coincidenza con il volo intercontinentale.
L’Indonesia è un arcipelago di isole attraversate dall’Equatore, con un’estensione molto vasta dove il clima cambia da equatoriale e sub-equatoriale nella parte centro-settentrionale, a clima tropicale nelle isole meridionali. Risulta dunque molto difficile individuare un periodo ideale comune, anche se in generale, è meglio andare durante la stagione secca, che va da maggio a ottobre, dove luglio e agosto rappresentano i mesi con il maggior afflusso di turisti.
Maggio, giugno e settembre offrono quindi la possibilità di visitare il Paese durante la bella stagione, ma senza troppa ressa, con temperature che oscillano tra i 22 e i 34 gradi C°.
Il clima equatoriale e sub-equatoriale interessa le seguenti aree geografiche: Sumatra, Kalimantan e Papua Occidentale, Sulawesi Occidentale e Maluku, mentre la zona tropicale è quella che interessa Giava, Bali, Sulawesi e Timor Est, con una stagione umida e una secca, in cui si registra una notevole diminuzione delle piogge, particolarmente abbondanti da dicembre a febbraio. Periodo consigliato è pertanto quello che va da luglio a settembre.
Le precipitazioni fortunatamente non raggiungono mai intensità cicloniche, vista la lontananza dagli influssi monsonici più violenti, mentre nelle zone montuose, prevalentemente vulcaniche, le piogge raddoppiano di intensità, qui la stagione umida è presente praticamente tutto l’anno e non lascia spazio a grandi tregue.
Nel mese di gennaio, il clima cambia a seconda della città e delle regioni del paese.
Il clima a Sumatra, Bali, Flores, Java, Lombok, Sumba, Isola di Komodo, Timor, Papua, Sulawesi, Sumbawa e Isola Roti è abbastanza buono. Prevalentemente è un periodo indicato per andare alla scoperta del patrimonio culturale, meno per godersi la vita da spiaggia. Nel mese di gennaio, infatti, le piogge sono diffuse in tutta l'Indonesia.
Tra gli eventi di gennaio in Indonesia, c’è il Capodanno cinese, celebrato in molti paese del Sud-Est asiatico, e il Gerebeg, a Java (Yogyakarta), con costumi tradizionali e carri che sfilano per la città.
Nella parte orientale dell’Indonesia, febbraio segna l’inizio della stagione secca, momento ideale per praticare lo snorkelling o dedicarsi alle immersioni. Il sole è tornato anche nel nord di Sumatra, dove le piogge sono minime.
Tuttavia, il resto del Paese rimane sotto la pioggia. Verso la fine del mese, le precipitazioni iniziano a diminuire e le temperature oscillano intorno ai 30 C°.
Tra gli eventi di febbraio in Indonesia, c’è la Pasola, che si svolge a Nusa Tenggara, con combattimenti simulati a cavallo, che a volte degenerano e, in occasione del capodanno cinese, si tengono danze tradizionali con “dragoni e leoni”.
Marzo è un mese interessante per visitare l’Indonesia: l’afflusso dei turisti è basso, c’è una grande disponibilità alberghiera e i costi sono contenuti. La stagione delle piogge a Java, a Bali e a Nusa Tenggara è terminata.
Tra le festività e i festival di marzo, c’è il Capodanno lunare balinese (Nyepi), una celebrazione indù per celebrare il capodanno Saka; è un giorno festivo in tutto il paese durante il quale le persone digiunano, trascorrendo la giornata in silenzio e meditando.
Ad aprile il sole ritorna nella maggior parte dell'Indonesia, con Sumatra che prevede ancora un po' di pioggia nei pomeriggi.
Inizia il flusso dei turisti, quindi prenotare in anticipo inizia a essere fondamentale, soprattutto a partire da fine mese.
A maggio si assiste a un progressivo miglioramento del clima, per questo aumenta il flusso turistico ed è importante prenotare con anticipo.
A Bali e a Lombok fa il tempo per l'anno e gli amanti della spiaggia si riversano nell'area, sfruttando al massimo il clima piacevole che la stagione offre.
Questo è anche un buon momento per avvistare gli orangutan, mentre escono per giocare nelle foreste, ed è anche un buon periodo dal punto di vista dei prezzi, che si mantengono ancora bassi.
L'inizio di giugno è probabilmente il miglior periodo per viaggiare in Indonesia. Il clima è soleggiato, la fauna selvatica è al suo apice, rendendo le escursioni nelle foreste estremamente gratificanti. In alta stagione è fondamentale prenotare con largo anticipo.
Questa è l'alta stagione e tutta l'Indonesia ha un clima fresco e secco. Il sole è quasi sempre splendente e per questo le località balneari si affollano. In alta stagione è fondamentale prenotare con largo anticipo.
A luglio si svolge l’Idul Fitri/Lebaran, una grande festa nazionale di due giorni celebrata alla fine del Ramadan come la rottura del digiuno. Le famiglie si riuniscono e godono una festa.
L'alta stagione continua e agosto vedrà ancora più visitatori di luglio sia a causa del clima ideale che permette di godersi qualsiasi esperienza, sia della fauna selvatica che scorrazza per i parchi nazionali. In alta stagione è fondamentale prenotare con largo anticipo.
Il 17 agosto si svolge l’Independence Day, un giorno festivo per celebrare l'anniversario dell'indipendenza dell'Indonesia. Ovunque una festa continua, con la bandiera indonesiana che vola in alto in tutto il paese.
Settembre ha le condizioni meteorologiche favorevoli di agosto, ma senza le folle e i prezzi di alta stagione, rendendo questo un tempo fantastico per visitare l’Indonesia.
A settembre si svolge il Muharram 1, il Capodanno islamico (data variabile, potrebbe anche cadere in ottobre)): è celebrato in tutta l'Indonesia con sfilate, sagre e preghiere, rendendo questo un eccitante - ma impegnativo - momento di visita.
A ottobre si entra nella bassa stagione, con poco sole e piogge che iniziano a essere sempre più frequenti. Il Nord di Sumatra, in particolare, vive uno dei mesi più umidi, che può influenzare la viabilità delle strade.
A seconda della data, che è variabile, potrebbe cadere in ottobre il Muharram 1, il Capodanno islamico (data variabile): è celebrato in tutta l'Indonesia con sfilate, sagre e preghiere, rendendo questo un eccitante - ma impegnativo - momento di visita.
A novembre in Indonesia inizia la stagione umida e riprendono le piogge. Le temperature si mantengono mediamente intorno ai 30 C° nella maggior parte delle aree, ma le piogge indicano che le condizioni della strada possono essere scarse e l'umidità soffocante.
Il clima in Indonesia in dicembre varia da tollerabile a pessimo a seconda delle regioni e delle città. È probabile che si verifichino forti precipitazioni e alti livelli di umidità in tutto il paese. D’altra parte, con i prezzi di Natale proprio dietro l'angolo, la prima metà del mese potrebbe essere il momento ideale per trovare prezzi bassi e poca folla (purché ci sia la disponibilità ad accettare le condizioni meteorologiche, non sempre favorevoli).
Località | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic |
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