Luang Prabang-Vientiane
Viaggi Di Nozze Cultura
Volo di linea per Luang Prabang.
Partenza dall’Italia o da altre città europee/internazionali (da verificare).
Il programma può essere inserito come estensione o in combinazione con altri itinerari nel sud-est asiatico. In questo caso i voli e le giornate di arrivo/partenza saranno ridisegnate in funzione degli operativi.
Arrivo nella tranquilla e affascinante città, che sembra immersa in una dimensione senza tempo, dove la sua gente, i piccoli dettagli e l’atmosfera carica di pace e serenità stupiscono più dei luoghi.
Dopo la sistemazione in hotel, il resto della giornata è a disposizione per iniziare a conoscere la città. Si può iniziare da un aperitivo al tramonto sul Mekong o scegliere di sperimentare l'ottima cucina laotiana in uno degli ottimi ristoranti della città.
Luang Prabang è un vero e proprio gioiello dell’UNESCO, situato nella confluenza tra i fiumi Mekong e Khan, immersa nelle verdi colline tipiche del Laos settentrionale.
Va scoperta con lentezza, cercando di cogliere ogni dettaglio, ascoltando i suoni e i silenzi, cogliendo i profumi di riso e dei fiori, una meta in grado di offrire emozioni uniche, difficili da dimenticare.
La giornata sarà dedicata alla visita della città: si inizia dal Museo del Palazzo Reale, dove sono custodite interessanti collezioni d’arte e di artigianato, e si prosegue con il Wat Xiengthong, il bellissimo “tempio della città d’oro”, con lo splendido tempio di Wat Mai e con l'antico stupa di Wat Visoun.
A seguire, trasferimento al vicino villaggio di Ock Pop Tok, famoso per la tessitura della seta, prima di raggiungere le cascate di Kuang Si, per un bagno rigenerante in acque turchesi e una passeggiata nella rigogliosa foresta in cui sono immerse.
Rientrando a Luang Prabang, in funzione del tempo speso durante l’escursione pomeridiana, sarà possibile salire sulla sommità del Mount Phousi, per ammirare il famoso stupa dorato e un bellissimo tramonto sulla città e sul lento corso del Mekong.
Rientro in hotel per la cena libera, in albergo o in uno dei tanti ottimi ristoranti tipici della città.
L'interessante Wat Xieng Thong fu costruito nel 1500 dal re Setthathirath, con il tetto spiovente più spettacolare della città; è uno dei templi buddisti più affascinanti del paese, con la sua particolare forma del tetto che rappresenta un modello per la classica architettura laotiana.
Il meraviglioso Wat Mai, rinomato per le preziose decorazioni, rientra tra gli edifici religiosi più maestosi ed è anche uno dei monasteri più fotografati, in stile architettonico tipico del paese, con un tetto a cinque livelli. È il luogo che ospita il capo spirituale buddhista del Laos.
Un altro tempio imperdibile è il Wat Visoun, il più antico e con il più grande stupa della città, dove è custodita una collezione di antiche statue dorate del Buddha.
Nei pressi della cascata Kuang Si si potrà anche visitare il Bear Rescue Center, punto di riferimento per la salvaguardia dell’Orso Bruno Asiatico, una specie a rischio di estinzione.
Molto presto al mattino, si prende parte al tradizionale Tak Bat, la commovente e antichissima questua dei monaci, un evento emozionante tramandato da secoli.
Al termine, si può fare un salto al Phousi Market, il principale mercato della città, tra centinaia di banchi, immersi nei profumi e nei colori tipici del sud-est asiatico.
Raggiunto il porto, ci si imbarca e inizia la navigazione per respirare l’atmosfera dei villaggi tradizionali.
Si inizia da Ban Chan, famoso per la produzione di oggetti di artigianato realizzati con la creta; superato Ban Xieng Men - un altro tipico villaggio locale - si raggiunge il bellissimo tempio di Wat Chom Phet, che merita una vista a piedi, per ammirare il tempio reale di Wat Long Khoum.
Una volta risaliti a bordo, sosta al villaggio di Ban Kok Sa Moy e rientro a Luang Prabang.
Nel pomeriggio, trasferimento al villaggio di Pak Ou, dove si effettuerà una sosta per visitare le famose grotte buddhiste contenenti migliaia di statue del Buddha di diverse dimensioni e fattura.
Prima di rientrare, sosta a Ban Xang Hai per scoprire il processo di fabbricazione della di un rinomato whisky di riso.
Rientro in hotel nel tardo pomeriggio.
Il Tak Bat è un antichissimo rituale ancora molto vissuto dagli abitanti della città, durante la quale centinaia di monaci, scalzi e nelle loro tradizionali tuniche arancioni, escono dai loro monasteri in una lunga e silenziosa fila indiana per raccogliere le offerte die fedeli che li attendono lungo il percorso.
Wat Chom Phet si raggiunge dal villaggio di Ban Xieng Men con una scalinata di 123 gradini. Fu costruito dall’esercito Siamese nel 1888, fronteggiato da due pagode; accanto si trova il Wat Long Khoum, il tempio che veniva utilizzato tempo dai reali per la meditazione.
Pak Ou è un luogo particolarmente affascinante e carico di atmosfera magica, anche se negli ultimi anni molto frequentato dai turisti per via della sua vicinanza con la città.
Le grotte buddhiste si trovano lungo il corso del Mekong in corrispondenza della confluenza con il fiume Nam Ou, infatti si raggiungono in barca navigando il fiume, e sono famose per più di 5000 miniature del Buddha raccolte al loro interno.
Volo diretto per Vientiane e sistemazione in hotel.
Inizia la scoperta di questa piccola capitale del sud-est asiatico, adagiata sulle sponde del fiume Mekong, pervasa ovunque da un’atmosfera francese.
Si parte da Wat Si Saket, il tempio più antico della città (1824), con le sue migliaia di statue in miniatura del Buddha (anche se molte sono state danneggiate dalla guerra contro il Siam); si prosegue con il Wat Pra Keo, che ospita il museo di arte sacra.
La visita continua con il Pat That Luang, lo stupa elegante e dorato, che rappresenta il monumento più importante della città, fino a quello che è conosciuto come “l’Arco di trionfo”, il Patuxai.
Immancabile per comprendere la realtà laotiana legata al passato, una sosta al COPE, il principale produttore laotiano di arti artificiali per comprendere la travagliata e dolorosa storia contemporanea del paese.
L’ultima visita della giornata si svolge al Buddha Park, a circa 30 minuti dalla città.
La giornata termina con uno splendido tramonto sulle rive del Mekong.
Secondo una leggenda, nel corso del terzo secolo a.C. il Pat That Luang fu eretto da alcuni missionari per custodire un osso dello sterno di Buddha.
Il Patuxai domina il quartiere commerciale ed è ispirato all’arco di trionfo di Parigi. Risale al 1969 e dalla sua sommità si gode di uno splendido panorama su Vientiane.
In realtà, il Wat Pra Keo venne costruito per custodire il famoso Buddha di Smeraldo - a dire il vero la statua è prevalentemente fatta di giada - dopo secoli di travagliate storie e spostamenti, a oggi il Buddha di smeraldo si trova nel complesso reale di Bangkok.
Il COPE è il centro di riabilitazione per persone che hanno avuto problemi con delle bombe inespolse, lasciate in Laos durante la Guerra del Vietnam.
Rappresenta attualmente il più grande problema che il Laos deve affrontare e organizzazioni come questa offrono un grande sostegno alla popolazione locale.
Il Buddha Park, situato sul sponde del fiume Mekong, è un luogo un molto caratteristico e forse un po’ Kitsch per i canoni occidentali, un grande giardino pieno di sculture buddhiste e induiste; venne progettato nel 1958 da uno sciamano e maestro yogi.
Rientro in aeroporto di Vientiane, in base all’orario del proprio volo.
La geografia del Laos, un paese senza sbocchi sul mare, ricopre una grande importanza nel modellare il suo clima, che è tropicale in gran parte delle zone di pianura e subtropicale al nord e nelle zone montane.
I monsoni giocano un ruolo chiave: quello invernale porta bel tempo (da novembre a febbraio), mentre quello estivo piogge da maggio alla metà di ottobre, per quanto non arrivi sempre in modo preciso e anche l’intensità delle precipitazioni può variare.
L’alta stagione (che coincide con la stagione secca) va quindi da novembre a marzo, e rappresenta il periodo migliore per visitare il paese, quando le temperature sono gradevoli, a parte le zone di montagna, in cui ancora fa freddo. Ovviamente, tra natale e capodanno si registra un’alta affluenza di turisti, per questo si raccomanda di prenotare in anticipo.
Luglio e agosto coincidono con la pioggia fitta e un tasso di umidità abbastanza alto, è il momento in cui i paesaggi assumono un verde brillante magnifico.
Da aprile a giugno e da settembre a metà ottobre, invece, il clima è il più caldo dell’anno, raggiungendo anche i 40°, per questo il numero dei turisti si riduce.
Per viaggi in cui si prevedono navigazioni sui fiumi, meglio andare tra novembre e gennaio, quando i livelli di acqua rendono facile il passaggio lungo il corso principale del Laos, il fiume Mekong, lo stesso vale se si vuole visitare l’Altopiano di Bolaven (durante la stagione delle piogge le acque, sia dei fiumi, che delle cascate e piscine naturali, sono torbide).
Il tempo in Laos a gennaio prevede un clima fresco nelle città e freddo in montagna, asciutto in tutto il paese, con temperature piacevoli, anche se può diventare piuttosto freddo al nord. I livelli dei fiumi dovrebbero essere alti, rendendo questo un buon momento per esplorare i corsi d'acqua del paese (che sono anche limpidi durante la stagione secca).
Gli eventi principali a gennaio in Laos sono il Capodanno internazionale e - a metà mese - il Bun Khun Khao, festa annuale del raccolto durante il quale si ringraziano gli spiriti della terra.
Febbraio in Laos presenta un clima asciutto e fresco in tutto il paese, con temperature che aumentano leggermente e il nord sempre più freddo. I livelli del fiume dovrebbero essere ancora buoni ( anche se negli ultimi anni le dighe dei cinesi hanno avuto un impatto sui livelli dell'acqua).
Tra gli eventi di febbraio, ci sono il Capodanno Cinese e il Tet Vietnamita (cadono spesso in questo mese), e il Makha Busa, la festa del plenilunio che commemora un discorso del Buddha, molto sentita a Vientiane. Si assiste a canti e a parate di adoratori che portano candele nei templi locali.
Sempre a febbraio si svolge il Festival Wat Phou (in Champasak): i buddisti partecipano a questo festival di tre giorni da tutta la regione, con processioni, recital, ma anche gare e balli in barca per tutti.
La stagione secca continua durante il mese di marzo, con temperature in aumento in tutto il paese fino a superare i 30 ° C in alcuni punti; gli altopiani rimangono invece ancora freschi. Viaggiare nelle regioni centrali e meridionali può essere un po' disagevole, meglio dirigersi verso l'Altopiano di Bolaven, dove l'altitudine più elevata offre sollievo dal clima caldo. I livelli dei fiumi si abbassano in questo periodo dell'anno, rendendo difficile il viaggio fluviale nel nord e alquanto sgradevole, a causa della foschia.
Tra le ricorrenze del mese di marzo, c' è il Bun Koun Khao, una festa agricola celebrata nei villaggi rurali e templi locali al momento del raccolto - una grande opportunità per osservare abitudini e tradizioni rurali.
Altro evento del mese, il Bun Pha Wet (a fine marzo): si svolge per tre giorni e tre notti, questo è un festival religioso che celebra la penultima incarnazione del Buddha, con la storia recitata nei templi di tutto il paese.
Aprile è il mese più caldo dell’anno, anche se c'è una leggera probabilità di pioggia verso la fine del mese. I livelli dei fiumi raggiungono al minimo annuale, quindi meglio evitare i viaggi fluviali. Le temperature raggiungono i 36 ° C nelle zone meridionali, quindi viaggiare potrebbe essere disagevole.
Durante il mese di aprile si svolge il Bun Pi Mai, il Capodanno laotiano. Il nuovo anno Lao prevede celebrazioni in tutto il paese per diversi giorni. La gente viene cosparsa di acqua profumata per strada come un rituale di purificazione.La prima metà del mese di maggio può regalare ancora momenti di clima secco, anche se la pioggia farà la sua comparsa prima della fine del mese. I livelli dei fiumi sono bassi. Il clima è caldo e umido un po' dappertutto.
Gli eventi di maggio sono il Bun Bang Fai/Festa dei Razzi, un festival che segna il sesto mese del calendario lunare, usato come invito alla pioggia e alla celebrazione della fertilità. I fuochi d'artificio fatti in casa vengono lanciati dalla gente del posto e inseriti nelle competizioni.
Sempre a maggio, si svolge il Visakha Busa (sesta luna piena del calendario lunare): le processioni a lume di candela possono essere osservate nei templi, quando viene commemorata la nascita, l'illuminazione e la morte del Buddha.A giugno iniziano le precipitazioni nella maggior parte del paese, a eccezione del nord dove le piogge sono meno fitte. Brevi rovesci e sole al sud. Le temperature oscillano intorno ai 30° C.
A luglio, la stagione delle piogge è ora in pieno svolgimento e le temperature continuano a raggiungere una media di circa 30° C. Man mano che aumenta l’umidità, la vegetazione assume un colore verde intenso, soprattutto nella parte centrale del paese.
Tra gli eventi previsti a luglio, c'è il Bun Khao Phanza, la festa del plenilunio, che celebra l’inizio del ritiro delle piogge.Ad agosto le piogge raggiungono il loro picco, quando le precipitazioni diventano più lunghe e più intense, e solo una piccola parte del paeselli salva. I livelli del fiume iniziano a salire, in tempo per l'avvicinarsi della stagione secca, e i bei paesaggi del Laos verdissimi e lussureggianti ritornano. Durante questo periodo, viaggiare in aree remote può essere un po' difficile, soprattutto a causa del fango. Le temperature scendono fino ai 20 ° C in tutto il paese.
L'evento che si svolge ad agosto è il Haw Khao Padap Din, la festa del plenilunio in cui si rende omaggio ai defunti.A settembre, le piogge continuano a raggiungere il picco in tutto il paese e viaggiare in aree remote può essere ancora problematico. Tuttavia, verso la fine del mese, il sole comincerà a fare la sua comparsa, e combinato con le cascate e il paesaggi, contribuisce a rendere questo uno dei periodi più interessanti da visitare per chi cerca uno straordinario scenario naturale.
A settembre, si svolge un evento molto sentito, il Boun Khao Padabdin: in occasione di questa ricorrenza per commemorare i morti, i locali fanno offerte di cibo ai monaci e ai parenti defunti.
Durante i mese di ottobre, il tempo più secco ritorna, ma piogge sparse possono comunque essere ancora presenti in alcune zone. Nel complesso, le temperature sono più fresche in questo periodo dell'anno, abbassandosi verso i 20 ° C. Questo è un ottimo momento per viaggiare, in quanto la folla di turisti non è ancora arrivata, ma ci si può godere ancora il bel tempo e i freschi paesaggi verdi creati dalla stagione delle piogge.
Gli eventi che hanno luogo nel mese di ottobre sono il Boun Awk Phansa (dieci giorni prima della luna piena di ottobre), quando alla fine della stagione delle piogge, i monaci riprendono i pellegrinaggi e ricevono in dono vestiti e ciotole. Sul fiume Mekong vengono liberate barchette con candele accese e incenso.
A questo, si aggiunge il Naga Rocket Festival (che interessa la provincia di Bolikhamxay): si svolge l'ultima notte della Quaresima buddista del Laos, con candele che illuminano il punto in cui il fiume Nam Ngum e il fiume Mekong si incontrano.A novembre, le condizioni di siccità sono visibili in tutto il paese, e questa è l'alta stagione soprattutto per i viaggi fluviali, con i livelli dei fiumi più alti. Le temperature sono molto confortevoli, intorno ai 20 ° C, e la flora e la fauna sono abbondanti. I prezzi tornano a essere più alti della media.
A novembre si svolge a Vientiane la Fiera di Luang: un festival religioso di tre giorni in cui decine di migliaia di monaci e pellegrini si riuniscono al That Luang o Grande Stupa, l'importante simbolo del Laos, con candele di cera per pregare.Dicembre offre una prospettiva simile a novembre, con condizioni climatiche asciutte e calde e condizioni ideali per la navigazione fluviale. Verso la fine del mese, le temperature possono scendere notevolmente nelle regioni settentrionali del paese.
In Laos non si celebra il natale, ma l’afflusso di turisti è comunque elevato. Tra gli eventi di dicembre figura il Luang Prabang festival: in programma i primi del mese, prevede proiezioni in tante sale, con sottotitoli in inglese.
Località | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic |
Vientiane | 28-15 3 | 31-17 11 | 34-21 31 | 35-23 87 | 34-23 231 | 32-25 267 | 32-25 241 | 32-25 323 | 31-23 265 | 30-22 76 | 29-18 11 | 28-15 1 |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Luang Prabang | 26-12 13 | 30-13 14 | 31-16 31 | 32-19 109 | 32-22 154 | 32-23 246 | 30--22 231 | 30-21 287 | 30-21 178 | 29-20 118 | 27-16 37 | 25-13 10 |
Northern Laos | 24-10 21 | 27-11 17 | 30-13 31 | 31-17 87 | 31-20 163 | 30-21 211 | 30-21 265 | 28-21 299 | 29-20 169 | 28-17 108 | 26-14 51 | 23-11 19 |
Oudomxay | 23-10 21 | 26-11 21 | 29-13 33 | 30-17 101 | 30-19 171 | 29-21 242 | 28-22 279 | 28-21 313 | 28-19 181 | 27.19 111 | 24-14 48 | 22-11 18 |
Southern Laos - Pakse | 30-16 1 | 32-10 4 | 33-23 19 | 34-25 72 | 32-24 212 | 30-23 401 | 29-23 368 | 29-23 502 | 29-22 286 | 30-23 113 | 29-22 31 | 29-18 2 |
Central Plateau | 28-14 1 | 30-17 8 | 33-21 28 | 34-24 81 | 33-23 174 | 31-23 284 | 31-23 239 | 30-24 341 | 30-23 244 | 30-21 87 | 28-19 5 | 27-14 1 |
Passaporto/Visto:
per entrare in Laos è richiesto il passaporto la cui validità residua deve essere di 6 mesi.
Il visto d’ingresso è necessario e si può richiedere presso le Rappresentanze diplomatico-consolari laotiane. I cittadini italiani possono ottenere il visto turistico per il Laos anche in aeroporto (Vientiane, Luang Prabang, Prakxe) o presso il Thai-Lao Friendship Bridge e gli altri varchi di frontiera internazionali. I documenti necessari per il rilascio del visto sono: il passaporto, due foto tessera e il modulo di richiesta del visto.
Il costo è di circa 35 dollari americani, ha una validità di 30 giorni e può essere rinnovato dal Dipartimento dell’Immigrazione locale.
Fuso orario:
in linea di massima, nei mesi da novembre a marzo, quando in Italia è in vigore l’ora solare, il fuso orario del Laos è +6 ore (cioè quando in Italia sono le 12:00, in Laos sono le 18:00); da aprile a ottobre, quando invece è in vigore l’ora legale, il fuso orario è +5 ore (cioè quando in Italia sono le 12:00, in Laos sono le 17:00).
Vaccinazioni e precauzioni sanitarie:
per andare in Laos non è richiesta alcuna vaccinazione obbligatoria, a parte il caso in cui si entri arrivando da un paese a rischio trasmissione febbre gialla.
In generale, valgono le consuete raccomandazioni di carattere igienico-sanitarie: bere solamente acqua imbottigliata o bevande in bottiglie sigillate e senza ghiaccio, e consumare cibi cotti evitando gli alimenti crudi.
Valuta:
la valuta ufficiale è il Kip Laotian o Lao Kip (LAK). Al cambio attuale 1 euro corrisponde a 8.605 lak.
In Laos vengono anche tranquillamente accettati i bath thailandesi e i dollari americani.
In tutto il Paese gli unici sportelli ATM affidabili internazionali sono ANZ Bank e BCEL Bank. Le principali carte di credito sono accettate nei grandi alberghi e nelle più importanti strutture turistiche.
Abbigliamento consigliato:
si consiglia un abbigliamento informale, casual/sportivo: vestiti di cotone e scarpe comode sono l’ideale.
Di norma in Laos non è necessario un abbigliamento pesante o invernale, basta portare un giacchetto per le sere più fresche.
In ogni caso è sempre utile includere nel bagaglio dei pantaloni lunghi, richiesti per entrare in alcuni templi.
Elettricità:
la corrente elettrica è di 220 Volt, sono frequenti gli sbalzi di tensione e temporanei black-out. È sempre consigliato portare un adattatore universale.
Telefono:
il prefisso internazionale è 00856.
Per utilizzare il cellulare consigliamo di rivolgersi al proprio gestore per sapere se è attivo il servizio di roaming internazionale e i relativi costi.
In alternativa si può acquistare una sim in loco semplicemente recandosi in un negozio di telefonia. Il prezzo è sempre molto basso e le tariffe più vantaggiose rispetto a quelle del roaming.
La copertura della rete è buona nelle città e nelle principali località turistiche, meno nei villaggi e nelle più remote zone montuose.
Gli internet point sono abbastanza diffusi nel Paese soprattutto nelle città più turistiche.
Lingua:
la lingua ufficiale è il Lao, sono diffusi anche il francese, l’inglese, il cinese e il vietnamita, oltre ai dialetti locali.
Comportamenti raccomandati:
come tutto il Sud-Est asiatico anche il Laos è un Paese ospitale, amichevole e popolato da gente tranquilla. La tradizionale forma di saluto è il “nop” che si fa unendo le mani in un gesto di preghiera con un leggero inchino della testa, ed è accompagnato dalla parola “sebai dee” (si pronuncia sabadìi).
Non è consentito toccare la testa delle persone né appoggiare i piedi sui mobili o puntarli verso cose o persone.
Bisogna togliersi le scarpe prima di entrare in casa di qualcuno. Lo stesso vale quando si entra in un tempio o in un altro luogo religioso dove comunque bisogna vestire in maniera adeguata.
In alcuni templi alle donne con pantaloncini o gonna corta prima di entrare viene richiesto di indossare una gonna laotiana oppure un altro indumento coprente. Le gonne laotiane sono generalmente fornite sul posto oppure disponibili per l’affitto.
È consuetudine lasciare una piccola offerta all’ingresso dei templi. C’è sempre una cassa per le donazioni vicino all’entrata (inchinarsi nel metterci i soldi) oppure si può lasciare l’offerta a terra vicino all’immagine centrale.
Se si vuole parlare a un monaco, si deve cercare di tenere la testa leggermente più bassa della sua e ricordare che le donne non devono mai toccare un monaco.
Religione:
il Paese è a maggioranza buddhista, ma sono presenti anche comunità cristiane, animiste e confuciane.
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A Vientiane, la capitale del Laos che conta circa 800 mila abitanti, conviene sintonizzarsi con il ritmo lento e meditativo del fiume Mekong che la cinge da un lato, e godersi le bellezze della città, tra palazzi coloniali scrostati e l’arancione degli abiti dei monaci, che includono molti templi buddisti, ma anche le comodità di una città moderna, dallo stile francese, con ristoranti, localini, hotel e un'ottima cucina (peraltro molto economica) che va dal giapponese all’Indocinese, dall’indiana alla veggie.
Il centro, quasi tutto pedonale, invita a rilassarsi, magari leggendo un libro in un ex edificio francese, oggi trasformato in un localizzo davanti al fiume, disconnettendo con il resto.
Simbolo della città è il Pha That Luang, il grande stupa dorato, importantissimo monumento religioso eretto nel 1566 e alto 45 metri.
Nelle vicinanze del grande stupa dorato si trova il Grande Buddha dormiente, magnifico e grandioso, dove spesso pregano i fedeli. Ogni livello della costruzione presenta uno stile differente.
Tra i templi più importanti della città, ci sono il Wat Si Saket (il più antico tra quelli rimasti intatti; risale al 1819 e venne fatto costruire dal re del Laos), con più di diecimila immagini del Buddha, e l’Haw Pha Kaew, costruito dal re nel XVI secolo e attualmente trasformato in Museo Nazionale di Arte Sacra.
Il Buddhismo in Laos, pur essendo la religione ufficiale, convive con il culto degli spiriti (animismo), venerati e rispettati da gran parte della popolazione (buddhismo Theravada).
Wat Sri Muang è un altro tempio molto venerato, famoso per la leggenda che narra dello spirito di una giovane incinta che si sacrificò per proteggere la città, e le donne che sperano di avere un bambino si recano spesso qui a pregare, davanti alla statua a lei dedicata.
Fu fondata nel IX secolo d.C. sotto l’impero Khmer, per sfruttare la fertilità delle pianure alluvionali, e successivamente cadde spesso in mani straniere, vietnamite o siamesi. Visse il suo momento d’oro intorno al XVI secolo, periodo in cui vennero costruiti molti Wat e la città divenne un centro religioso buddhista di una certo rilievo.
Dopo altri secoli di invasioni, a fine 1800 passò in mani francesi e negli Anni ’60 iniziarono una serie di colpi di stato, che si conclusero nel 1975, con l’ascesa di Pathet Lao, che iniziò la collettivizzazione delle terre. A partire dagli Anni ’90, Vientiane è stata finanziata dai cinesi per iniziare una fase ammodernamento, tuttora in atto.
Non si può lasciare Vientiane senza un salto al centro multimediale del Cope, dedicato alle mine inesplose che ancora minacciano il paese e alla produzione di arti artificiali, e al mercato notturno sul fiume, vera “Piazza” in cui si raccoglie chiunque sia in città, turisti e residenti.
A 25 km dalla città si raggiunge l’incantevole Buddha Park, pieno di sculture buddhiste e induiste, progettato nel 1958 da uno sciamano e maestro yogi.
Il piatto più tipico di tutto il paese sono in noodles, cucinati in mille modi diversi, il più tipico è con carne di manzo o di maiale.