Addis Abeba, Dessié, Semera, Erta Ale, Hamed Ela, Dallol, Macallè
Avventura Popoli
Volo di linea per Addis Abeba.
Partenza dall’Italia o da altre città europee/internazionali (da verificare).
Arrivo ad Addis Abeba al primo mattino.
Una volta effettuate le procedure per l’ingresso nel paese incontro con l’autista parlante inglese e colazione presso uno dei caffè della città.
A seguire, inizio del trasferimento in direzione nord verso Dessiè.
Sosta per il pranzo in un ristorante locale a Sembete, che include la visita al grande mercato locale della domenica, dove inizia l’incontro con il complesso mosaico etnico del paese: Oromo, Afar, Amhara e Argheba.
Al termine si proseguirà verso Dessiè, con arrivo nel tardo pomeriggio.
Sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
Percorrere il tratto che collega Addis Abeba alla Dancalia significa immergersi nei tipici paesaggi di Euforbie e Agave, dove si incontrano numerosi piccoli villaggi e piccole chiese tradizionali.
Nei mercati delle località situate lungo la strada, come Sembete, si svolgono interessanti mercati, dove le diverse etnie locali acquistano, vendono e scambiano qualunque cosa, cammelli inclusi.
Spesso queste soste presso i mercati sono una grande occasione per scattare foto incredibili, a cominciare da quelle che ritraggono i coloratissimi costumi delle donne.
Al mattino si parte in direzione di Semera, ai margini della grande e selvaggia depressione Dancalica (anche nota come Depressione Afar).
Lungo il percorso, sosta presso il villaggio di Bati per visitare uno dei più grandi mercati del bestiame e dei dromedari di tutta l’Africa, che ogni lunedì richiama tantissime persone da ogni parte della regione.
Pranzo presso un ristorante locale e tempo a disposizione per visitare il mercato.
Arrivo a Semera nel tardo pomeriggio.
Cena e pernottamento in hotel locale*.
Il mercato di Bati ricopre una intera collina ed è il secondo più grande mercato d’Etiopia, dopo quello di Addis Abeba.Qui si radunano diverse etnie, per il commercio di ortaggi, di verdure, ma anche di asini e cammelli.
Ci si trova davanti a uno scenario impressionante, dove anche nomadi del deserto vengono a rifornirsi.
Nelle prime ore del mattino, si parte in direzione nord, addentrandosi nel cuore della grande e selvaggia Depressione Dancalica, per raggiungere i villaggio di Kurswat.
Lungo il percorso, breve visita del Lago Afdera, per conoscere le sue tradizionali saline.
Giunti a Kurswat, si completano le ultime formalità e con l’aiuto dello staff locale si organizzeranno i dromedari che seguiranno il gruppo per le prossime giornate.
Pranzo presso un ristorante locale.
Continua il trasferimento al Campo Base dell’Erta Ale, percorrendo gli ultimi 25 km in fuoristrada.
Da qui, dopo il tramonto inizia a piedi la salita alla vetta del vulcano (circa 3/4 ore), accompagnati da una carovana di dromedari, impiegati per il trasporto delle varie attrezzature.
Per raggiungerlo si cammina, accompagnati e scortati dal guide esperte degli Afar, fino ad arrivare in cima, dove è possibile assistere a colate laviche e ammirare i bellissimi panorami sulla caldera attiva, che durante la notte offre giochi di luci e colori incredibili.
Raggiunta la cresta, prima di scendere, sistemazione al campo dove si pernotta, situato a circa 100 m al di sotto della cresta, per proteggersi dal continuo vento notturno e cena leggera.
Trascorsa qualche ora sulla caldera, dopo aver scattato bellissime fotografie e aver contemplato le incredibili atmosfere, si risale sulla cresta, dove si pernotterà “open-air” (materassino e sacco a pelo), sotto l’affascinante cielo stellato africano.
Il vulcano Erta Ale (613 m) è uno dei pochi al mondo ad avere un lago di lava quasi persistente.
Lo spettacolo è unico, difficile da descrivere: brulli paesaggi lunari formati dalla roccia lavica, le surreali luci della caldera attiva che sembrano disegnare quadri astratti con linee e figure formate dal magma in continuo movimento, in totale contrasto con la scura roccia circostante e le ombre della notte.
Un’esperienza unica e intensa, per vivere un contatto estremo con il cuore infuocato dell’Etiopia, in compagnia delle guide Afar, un popolo mitico che vive in uno dei luoghi meno ospitali del pianeta.
Molto presto al mattino, inizio della discesa per raggiungere nuovamente il campo base e abbondante prima colazione.
A seguire, inizia il lungo trasferimento su pista desertica attraversando il grande deserto della Dancalia.
Questa è probabilmente la giornata più impegnativa dell’intero viaggio: le piste - spesso poco tracciate - impongono ai veicoli una velocità molto ridotta, ma gli incantevoli paesaggi e la possibilità di incrociare alcune carovane di dromedari, renderanno il tragitto meno pesante.
Difficile prevedere con precisione l’orario di arrivo ad Hamed Ela. Solitamente si raggiunge nel tardo pomeriggio.
Cena e pernottamento in campo tendato.
* A seguito delle scarse precipitazioni che possono avvenire nel vicino altipiano o nella depressione di Afar, le piste potrebbero divenire non percorribili. In questo caso il trasferimento verso Hamed Ela avverrà lungo una strada più facilmente percorribile che segna il perimetro della grande depressione desertica.
Vulcani, deserti, geyser e laghi salati. Un panorama naturalistico variopinto e insolito racchiuso in una striscia di terra: la Dancalia è un’area inospitale e selvaggia, eppure di un inconfutabile fascino.
Una regione situata nel corno d’Africa, la più bassa depressione al mondo, che raggiunge i 100 metri sotto il livello del mare, dove non piove mai, e dai i colori, con paesaggi unici e lunari, che spesso danno l’impressione di essere su un altro pianeta.
Hamed Ila è un piccolissimo centro abitato, cuore della regione e centro nodale per le tante carovane che fanno la spola tra la distesa desertica e il vicino Tigrai trasportando i carichi di sale estratti nei diversi siti della regione.
Sveglia di mattina presto per ammirare dalla collina l’alba e il sole che illumina la città con una luce calda.
Dopo la prima colazione al campo, si parte in fuoristrada in direzione di Dallol, uno dei punto più bassi del continente africano.
Una volta arrivati, si sale su una piccola collinetta e si procede a piedi fino a raggiungere la cima (circa 30 minuti), per godersi il panorama mozzafiato.
Dopo una sosta per esplorare la zona, una breve deviazione permetterà di raggiungere raggiunge il famoso "Lago Giallo" che ribolle a causa delle emissioni di gas dal sottosuolo.
Al termine, si prosegue in fuoristrada alla volta del Lago Assale dove si osserverà il processo di estrazione e lavorazione del sale.
Rientro a Hamed Ela per il pranzo e partenza nel primo pomeriggio verso Macallè, il principale centro abitato del Tigrai.
Lungo il percorso, piccola deviazione per visitare due chiese del Tigrai del gruppo Atsbi: Micael Barka e Mikael Imba.
Esplorare un’area selvaggia e incontaminata come La Dancalia, in un paese dove il turismo non è massivamente sviluppato richiede un giusto spirito di adattamento, visto lo standard basico delle strutture presenti.
Tuttavia, la scoperta di questo mondo aspro e stupefacente, dai paesaggi indescrivibili a parole, ripaga di tutto l’impegno che viene richiesto per raggiungerlo.
Dallol si trova a circa 116 metri sotto il livello del mare, un altro luogo magico con i suoi colori incredibilmente accesi e le stravaganti formazioni rocciose sempre diverse.
Il Lago Giallo è sostanzialmente un cratere vulcanico dove l’acqua ha un aspetto oleoso, simile a una salamoia calda. Sono tutte formazioni di sale, con temperature che raggiungono anche i 40°.
Presso il Lago Assale, il sale viene compattato in “mattonelle” da 7 chili ciascuna, che vengono poi caricate sui dromedari delle carovane e portate al mercato di Macallè.
Micael Barka, risalente al XIII secolo, è caratterizzata da una pianta cruciforme sostenuta da 12 colonne e dall’interessate soffitto ricoperto da pitture murali, mentre Mikael Imba, è più simile alle chiese di Lalibela, e vanta splendide porte in legno decorate e una piccola sala del tesoro contenente un’antica croce di metallo.
Intera giornata dedicata alla scoperta di questa affascinante regione famosa per le chiese rupestri, centoventi edifici religiosi, rimasti sconosciuti fino agli Anni ’60.
Le visite della giornata saranno pianificate in funzione del livello di preparazione ed allenamento dei partecipanti, in quanto alcune chiese sono quasi inaccessibili e richiedono un certo grado di abilità. Altre si raggiungono facilmente.
La regione del Tigrai è conosciuta per la presenza di alcune chiese rupestri, scavate direttamente nella roccia, a volte addirittura invisibili da fuori e mimetizzate nell’ambiente circostante (o difficili da raggiungere, se non arrampicandosi), che danno origine a paesaggi fiabeschi.
Ma è proprio l’inaccessibilità ad aumentare il fascino di queste costruzioni. Sono quasi tutti a pianta circolare e ricchi di affreschi e decorazioni, spesso visibili solo a lume di candela.
I panorami che si possono incontrare per raggiungere le chiese fanno parte dell’emozionante esperienza che il Tigrai regala ai suoi visitatori: percorsi che si snodano tra le montagne, le scene rurali, semplici ma pittoresche, come attimi in cui lo sguardo si posa su bambini accanto agli animali e ad aratri antichi, per perdersi in atmosfere fuori dal tempo.
Nella mattinata, trasferimento al piccolo aeroporto di Macallè in coincidenza con il volo per la capitale.
All’arrivo, trasferimento in hotel per il day use.
Pranzo libero e tempo a disposizione per qualche acquisto prima del rientro.
In serata, cena in un ristorante tipico con canti e balli tradizionali prima del trasferimento in aeroporto in coincidenza con il volo internazionale.
In generale, non esiste un periodo migliore per andare in Etiopia, infatti può essere visitata tutto l’anno, grazie a un clima caratterizzato da temperature medie intorno ai 20°-25 C, con serate piacevolmente più fresche. Trovandosi appena a nord dell'Equatore, infatti,ci sono piccole variazioni di temperatura tra un mese e l'altro, sebbene tra giugno e settembre le piogge siano intense e frequenti.
Tuttavia, chi soffre molto il caldo farebbe bene a evitare i mesi estivi nelle regioni orientali e occidentali, inoltre in questo periodo, le piogge possono essere abbondanti in tutto il paese (la stagione delle piogge è detta Kiremt).
Il clima varia principalmente con l'altitudine, mantenendosi fresco in alta quota e torrido nelle pianure.
La capitale Addis Abeba, i principali luoghi lungo il circuito settentrionale e Harar beneficiano del gradevole clima degli altipiani.
Ad altitudini più elevate, come le Montagne di Bale o i Monti Semien, le temperature sono sensibilmente più fredde, tali da richiedere abiti pesanti, soprattutto per la sera.
Nella Valle dell'Omo il clima è tropicale con temperature più elevate mentre, nelle regioni orientali, in città come Dire Dawa, le temperature possono diventare molto calde in ogni periodo dell'anno.
Un discorso a parte merita la depressione della Dancalia, che si distingue per il caldo estremo ed opprimente soprattutto da febbraio a novembre.
La stagione in cui l'Etiopia è maggiormente visitata è in occasione delle ricorrenze religiose, come il Meskel nell'ultima settimana di settembre o il Timkat a metà gennaio; entrambe le festività sono molto apprezzate dai viaggiatori di tutto il mondo, malgrado all'incredibile affluenza di fedeli si aggiungano folle di turisti.
Gennaio è un ottimo mese per visitare il Paese, con temperature piacevoli, cieli blu e scarse precipitazioni in tutte le regioni.
La celebrazione religiosa più sacra dell'Etiopia, il Timkat, ovvero l'Epifania copta che commemora il battesimo di Cristo nel fiume Giordano, si svolge il 19 gennaio e, sebbene sia affollata di turisti e nota per i grandi raduni, i riti religiosi e le interminabili processioni, è un evento straordinario da assistere in prima persona.
Essendo Lalibela il luogo di preghiera e di pellegrinaggio più importante dell'Etiopia, di conseguenza anche il Timkat in questa città è particolarmente sentito e richiama un numero esorbitante di fedeli. Altri ottimi luoghi per unirsi alle celebrazioni del Timkat sono Gondar, Axum ed Addis Abeba.
A gennaio in Etiopia si celebra anche il Natale copto, chiamato Lidet ma noto anche come Genna, da un gioco tradizionale praticato dai giovani in tale occasione.
La festività si svolge il 7 gennaio (il 29 dicembre per il calendario etiope), è un susseguirsi di processioni, rituali, danze, veglie notturne.
Gennaio, come dicembre, sono i due mesi consigliati per visitare la Dancalia, la cui depressione, situata vicino ai confini di Eritrea e Gibuti, a 120 metri sotto il livello del mare, costituisce uno dei luoghi più inospitali del pianeta, con temperature che, in altri mesi dell'anno, possono raggiungere i 50°C.
In gennaio il caldo è meno infernale, consentendo di visitare sia il Dallol, con i suoi magnifici paesaggi e le pozze multicolori che il vulcano attivo Erta Ale, con la sua infernale lava gorgogliante.
Gennaio è anche un ottimo mese per visitare la Valle dell'Omo e i laghi della Rift Valley etiope, essendo un mese con clima tropicale secco.
Gennaio, come dicembre e novembre, è uno dei mesi più freddi in Etiopia, quindi se si intende visitare le zone montuose, Bale Mountains o Semien, occorre considerare che le temperature minime possono essere prossime ai 0°C.
Febbraio è un ottimo mese, da un punto di vista climatico, per visitare l'Etiopia: è considerato l'ultimo mese invernale, la stagione è ancora secca, con giornate limpide e soleggiate in tutto il Paese, con clima mite nelle ore diurne e temperature notturne che possono raggiungere i 5-7°C, soprattutto sugli altipiani.
Nelle zone montuose del Bale e Semien, le temperature sono meno rigide dei mesi precedenti, con minime intorno ai 3-4°C e massime tra i 17-20°C e con meno precipitazioni dei mesi successivi a febbraio, rendendo questo mese il periodo migliore per il trekking e l'osservazione della fauna selvatica.
Febbraio è un ottimo mese per visitare la Valle dell'Omo e, come a Marzo, in questo periodo si tengono le tradizionali celebrazioni del Salto del Toro della tribù Hamer.
Marzo segna la fine dell'alta stagione: le aree settentrionali del circuito storico come Lalibela, Gondar e Axum iniziano a diventare più calde ma le giornate sono ancora relativamente asciutte e gradevoli, quindi è ancora consigliabile visitare tali regioni.
Nelle zone montuose e nei parchi nazionali, marzo è un ottimo mese per ammirare la fauna selvatica ed è considerato il mese migliore per cercare il lupo etiope sull'altopiano di Sanetti, nella catena del Bale Mountains.
Nella Valle dell'Omo iniziano le prime piogge, ma le strade sono tendenzialmente ancora praticabili. In questo mese, come in febbraio, si tengono le tradizionali celebrazioni del Salto del Toro della tribù Hamer.
Aprile è ancora un buon periodo per visitare le regioni settentrionali, prima delle piogge più intense e del caldo crescente che si presenteranno nei mesi successivi. Inoltre, in questo mese cade la Pasqua copta, la domenica di Fasika, generalmente una settimana dopo quella cattolica.
Si può assistere alle celebrazioni del Fasika in tutte le città del nord, oltre che ad Addis Abeba.
Lalibela è senza dubbio il luogo più suggestivo, dove nella notte migliaia di fedeli, avvolti dai candidi vestiti bianchi, affollano i cortili delle chiese pregando in un susseguirsi di litanie ipnotiche e colpi di tamburo, circondati dalla miriade di lumini che adornano le chiese più sacre dell'Etiopia.
La stagione delle piogge inizia prima nelle regioni meridionali: già in aprile inizia a essere sconsigliato il viaggio nelle regioni intorno alla Valle dell'Omo e nel sud-ovest dell'Etiopia, in quanto le piogge tendono a rendere le strade sconnesse e fangose.
Le piogge iniziate ad aprile nella Valle dell'Omo si intensificano al punto da rendere gravemente impraticabili le strade, sempre più fangose, soprattutto nel mese di maggio, mentre in giugno in tale regione le piogge tendono a esaurirsi.
In maggio e giugno le piogge si estendono verso est, interessando i laghi della Rift Valley e il Parco Nazionale delle Montagne di Bale.
Inizia a piovere anche nelle regioni del centro-nord e in quelle inserite nel circuito della rotta storica, sebbene le piogge non siano così copiose da pregiudicare le visite di tali località.
Maggio e giugno sono i mesi più caldi dell'anno, con temperature massime che possono raggiungere i 30°C ad Axum e Bahir Dar e i 25°C a Lalibela, mentre l'escursione termica tra il giorno e la notte è sempre di circa 15 gradi, come in tutti i periodi dell'anno.
Luglio e agosto sono i mesi in assoluto più piovosi sia nelle regioni centrali e settentrionali, inserite nel circuito della rotta storica, sia nelle regioni montane dei Monti Semien e delle Montagne di Bale.
L'intensità e la costanza delle piogge rendono scarsa la visibilità e danneggiano le strade, quindi si sconsiglia di viaggiare in queste regioni in tale periodo dell'anno.
Invece, nella Valle dell'Omo, luglio e agosto sono un ottimo periodo per visitare le etnie del sud, grazie al clima caldo e secco.
In particolare agosto è considerato uno dei mesi migliori per fare escursioni in tali regioni, alla stessa stregua di settembre, dicembre e gennaio.
La stagione delle piogge termina verso la metà di settembre e, dopo le lunghe piogge, il paesaggio dell'Etiopia diventa verde, lussureggiante, coperto da tappeti di fiori.
Settembre è un ottimo mese per ammirare la flora endemica nei Monti Semien.
Alla fine del mese le piogge si attenuano del tutto e la festa religiosa del Meskel, il 26 settembre, oltre a commemorare la scoperta della Vera Croce, celebra la fine della stagione delle piogge e il benvenuto alla stagione dei raccolti con il suo sole splendente, fonte di vita e di luce.
I due giorni di festeggiamento del Meskel sono, dopo il Timkat, una ricorrenza molto importante e molto scenografica, con grandi falò ornati da margherite meskel. Addis Abeba, Gondar e Aksum sono ottime località per partecipare a tale evento.
Settembre è un ottimo mese per visitare le regioni meridionali intorno alla valle dell'Omo .
L'11 settembre si festeggia il capodanno etiope e per l'occasione in tutto il paese prevede celebrazioni e rituali.
Ottobre è un ottimo periodo per visitare gli altipiani centrali e il circuito settentrionale della rotta storica, con paesaggi fioriti e lussureggianti.
Il clima è molto piacevole ed è uno dei periodi migliori per apprezzare Bahir Dar, in quanto il Lago Tana e le Cascate del Nilo Azzurro sono in piena attività.
In ottobre la Valle dell'Omo è interessata da una piccola stagione delle piogge, comunque meno copiosa di quella che si manifesta in aprile e maggio.
Però dato che le strade possono divenire impraticabili, si sconsiglia il viaggio in questo periodo.
Novembre e dicembre sono mesi di stagione secca, le piogge sono pressoché assenti, con giornate limpide e soleggiate.
Sono ottimi mesi per visitare tutte le regioni del paese, le temperature sono piacevoli ma le minime possono scendere anche sotto i 5°C.
Riguardo alla Dancalia, dicembre, come gennaio, è senza dubbio il mese migliore per sopportare il clima estremo, l'alta umidità dei vapori che fuoriescono dalle pozze di zolfo del multicolore Dallol e il caldo prodotto dal magma incandescente del vulcano attivo Erta Ale.
Località | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic |
Addis Abeba | 22-5 23 | 23-7 47 | 23-9 74 | 23-9 97 | 23-9 93 | 22-9 127 | 20-10 274 | 20-10 281 | 20-9 176 | 21-7 43 | 21-5 13 | 21-4 11 |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Tigrai | 25-9 1 | 26-10 5 | 27-12 13 | 28-13 23 | 28-14 39 | 28-14 54 | 24-13 184 | 24-13 179 | 25-12 54 | 25-11 10 | 25-10 20 | 24-9 3 |
Lalibela | 21-5 13 | 23-7 28 | 23-5 55 | 23-9 83 | 24-10 84 | 24-10 73 | 21-9 281 | 20-9 295 | 21-8 128 | 21-7 51 | 20-5 28 | 21-5 21 |
Monti Simien | 19-2 8 | 20-3 18 | 21-5 44 | 21-6 71 | 21-7 92 | 20-6 106 | 16-6 291 | 16-6 291 | 18-5 120 | 18-4 54 | 17-3 32 | 18-2 18 |
Bahir Dar | 27-8 3 | 28-9 3 | 30-12 9 | 30-13 25 | 29-14 84 | 27-14 178 | 24-14 439 | 24-14 386 | 25-13 199 | 27-12 90 | 27-10 23 | 27-12 8 |
Dire Dawa | 28-13 21 | 29-14 34 | 30-17 68 | 31-18 103 | 32-19 61 | 33-20 31 | 31-19 94 | 31-19 129 | 31-19 76 | 31-16 29 | 29-14 16 | 27-12 8 |
Etiopia Meridionale | 16-2 44 | 17-3 52 | 17-3 85 | 16-4 161 | 16-4 136 | 15-4 89 | 14-4 164 | 14-4 177 | 14-3 129 | 14-3 112 | 14-2 66 | 15-1 29 |
Esplorando la natura africana, dalla savana al deserto, dai canyon all'Oceano
DURATA: 14 giorni (12 notti)
A partire da:
3200 €
Un pieno di meraviglie naturalistiche
DURATA: 14 giorni
A partire da:
2900 €
I siti archeologici più affascinanti e l’incontro con la vita quotidiana dei villaggi locali
DURATA: 12 giorni
A partire da:
1910 €
Un tuffo nel patrimonio culturale, storico e naturale del Vietnam
DURATA: 11 Giorni
A partire da:
2400 €
Paesaggi straordinari e un incredibile mosaico culturale
DURATA: 9 giorni
A partire da:
2400 €
Le Tradizioni del Bhutan e uno dei più bei trekking del paese
DURATA: 12 giorni
A partire da:
3200 €
Alla scoperta del Sulawesi: tra antichissime culture, natura selvaggia e mari incontaminati
DURATA: 12 giorni
A partire da:
2900 €
Mondi tribali, archeologia e spiritualità dell'India più autentica
DURATA: 16 Giorni
A partire da:
2600 €
Per rimanere sempre aggiornato sui nostri viaggi di gruppo
Per sapere in anteprima le offerte del mese
Per scoprire destinazioni inedite e nuove idee di viaggio!
VIA Viaggi in Avventura Srl